CAPITOLO 4. Trattamento contabile della Cash-flow hedge
4.4. Modelli opzionali di cash-flow hedge: esempi applicativi
4.4.1 Copertura dei flussi finanziari attesi semplificata
Alla luce di quanto anticipato nel precedente capitolo140, è prevista una sorte di semplificazione per quanto concerne le relazioni di copertura che applicano l’hedge accounting e che, allo stesso tempo, soddisfino determinati requisiti. La semplificazione, come già anticipato, è relativa la determinazione dell’efficacia di copertura ovvero la possibilità di “bypassare” l’analisi quanti- tativa ma all’atto della designazione iniziale dello strumento di copertura la società dovrà spie- gare la procedura di analisi delle fonti di inefficacia della copertura e come tali analisi impatta sul rapporto di copertura. In altre parole, i principi contabili nazionali hanno previsto il regime speciale delle “coperture semplici” che circoscrive il test dell’efficacia al solo ambito qualita- tivo esentando, al contempo, la società dall’obbligo di determinare la porzione inefficace di tale copertura141.
Tuttavia per quanto concerne la cash-flow hedge la disciplina contabile dell’OIC 32 dedica molte norme a riguardo (paragrafi 111-118) ma la più importante è quella racchiusa nel §113. In quest’ultima è descritta la particolarità, o meglio l’eccezione, in quanto dopo la designazione iniziale della relazione di copertura dei flussi finanziari lo strumento derivato dev’essere valu- tato al fair value a ciascuna chiusura di bilancio. La variazione del valore equo, dunque, dev’es- sere interamente imputata allo stato patrimoniale nella “A.VII.Riserva per operazioni di coper- tura dei flussi finanziari attesi”. Cosa significa? Questo significa che non sarà più necessario calcolare e, a sua volta, dividere la parte efficace da iscrivere in riserva da quella inefficace da rilevare nell’apposita voce di conto economico (come prevede, invece, la regola generica della cash-flow hedge). Al fine di godere di tale agevolazione, quindi, sarà sufficiente determinare la variazione del fair value maturata sul derivato di copertura ed imputarla a Riserva senza il bi- sogno di calcoli o dimostrazioni ulteriori.
È doveroso proporre un esempio pratico per comprendere al meglio tale agevolazione concessa ad una cerchia ristretta di operazioni di copertura:
Esempio di copertura di flussi di interesse di un finanziamento a tasso variabile attraverso un Interest Rate Swap utilizzando il modello semplificato142:
140 A questo proposito si rimanda a quanto già detto nel paragrafo 3.4.
141 Faienza A. M., Magnano San Lio L., 2016. Per gli strumenti finanziari derivati introdotte le regole contabili
basate sul “fair value”, Corriere tributario, volume 24/2016, pag. 1903-1904.
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La società Veneta sottoscrive al 30.6.anno1 un finanziamento biennale di 150.000,00 € con rimborso dei flussi semestrale ad un tasso Euribor 6mesi. La data di scadenza è, quindi, prevista per il 30.6.anno3 e non è stato corrisposto alcun costo di transazione. Veneta, al fine di coprirsi dal rischio della variazione dei tassi d’interesse sottoscrive un IRS che prevede che la società sia obbligata a pagare un tasso fisso del 3,50% e incassare un tasso variabile pari all’Euribor a 6mesi. Il valore nominale, la data di sottoscrizione, la scadenza del contratto e il rimborso dei flussi sono i medesimi pattuiti per il finanziamento. Al momento della stipula, il fair value dell’IRS è nullo. Dal momento che i termini del finanziamento coincidono con quelli del con- tratto derivato e che il fair value del derivato è “prossimo allo zero” la società Veneta può preparare la documentazione formale necessaria al fine di designare tale copertura come una copertura semplice. A tal proposito la società eviterà di calcolare la parte inefficace ad ogni chiusura di bilancio. Di seguito è riportata la scrittura contabile al 30.6.anno1:
Banca c/c a Debiti v/banche (D.4) 150.000,00
Alla data di chiusura del bilancio 31.12.anno1 Veneta dovrà corrispondere gli interessi calcolati sul finanziamento al tasso Euribor 6mesi variabile dell’1,5% ovvero 2.250,00 € sommati ai differenziali dell’IRS pagati143 di 3.000,00 €:
Interessi passivi su finan-
ziamento (C.17) a Banca c/c 5.250,00
Alla medesima data (31.12.anno1), ipotizzando che il fair value del derivato sia incrementato a 163 € , la società dovrà rilevare:
Strumenti finanziari derivati attivi (B.III.4) a
Riserva per operazioni di coper- tura di flussi finanziari attesi
(A.VII)
163,00
Pertanto, a fine esercizio:
Stato Patrimoniale al 31.12.anno1
Attivo Passivo
Derivati attivi 163 Riserva cop.flussi 163 Disponibilità liquide 144.750 Utile a nuovo - Perdita d'esercizio -5.250 Debiti v/banche 150.000
Tot. Attivo 144.913 Tot. Passivo 144.913
143 I differenziali dell’IRS vengono calcolati come differenza di 3.000,00 € tra: -flusso da incassare (calcolato sul t. variabile) del 1,5% di 150.000,00 € = 2.250,00 € -flusso da pagare (calcolato sul t. fisso) del 3,5% di 150.000,00 €= 5.250,00 €.
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Conto economico al 31.12.anno1
Costi Ricavi Interessi pas- sivi 5.250 -
Tot. Costi 5250 Tot. Ricavi 0
Alla data di chiusura del bilancio successivo (31.12.anno2) la società dovrà rilevare gli interessi corrisposti nell’anno 2, calcolati con un tasso Euribor 6mesi del 1,6% al 30.6.anno2 ovvero 2.400,00 € e quelli del 1,67% al 31.12.anno2 ovvero 2.505,00 €, sommati ai differenziali dell’IRS pagati sul derivato (5.250,00-4.905,00= 345,00 €):
Interessi passivi su
finanziamento (C.17) a Banca c/c 5.250,00
Alla medesima data, si stima che il fair value dell’IRS sia pari a 328 €, per cui si imputerà a Riserva la variazione in aumento (328,00-163,00):
Strumenti finanziari
derivati attivi (B.III.4) a
Riserva per operazioni di copertura
di flussi finanziari attesi (A.VII) 165,00
Alla data di chiusura dell’anno2 si presenterà la situazione contabile: Stato Patrimoniale al 31.12.anno2
Attivo Passivo
Derivati attivi 328 Riserva cop.flussi 328
Disponibilità liquide 139.500 Utile a nuovo -
Perdita d'esercizio -10.500 Debiti v/banche 150.000
Tot. Attivo 139.828 Tot. Passivo 139.828
Conto economico al 31.12.anno2
Costi Ricavi
Interessi passivi 10.500 -
Tot. Costi 10.500 Tot. Ricavi 0
Alla data di scadenza del finanziamento (30.6.anno3) la società effettuerà il pagamento del de- bito e, di conseguenza la chiusura dello strumento finanziario derivato:
Debiti v/banche (D.4) a Banca c/c 150.000,00
Alla medesima data la società dovrà fare altre due scritture contabili: la prima è rappresentata dalla contabilizzazione degli interessi corrisposti nell’anno 3, calcolati con un tasso Euribor
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6mesi del 1,82% al 30.6.anno3 ovvero 2.730,00 € e sottratti ai differenziali dell’IRS ricevuti dal derivato (5.250,00-2.730,00= 2.520,00 €). La seconda scrittura contabile, invece, riguarda la rilevazione della variazione del fair value nell’apposita Riserva considerando che il fair value dell’IRS è nullo, in quanto il derivato è giunto a scadenza:
Interessi passivi su finan-
ziamento (C.17) a Banca c/c 210,00
Riserva per operazioni di coper- tura di flussi finanziari attesi
(A.VII)
a
Strumenti finanziari
derivati attivi (B.III.4) 328,00
In data 30.6.anno3 la situazione patrimoniale ed economica sarà: Stato Patrimoniale al 30.6.anno3
Attivo Passivo
Derivati attivi - Riserva cop.flussi -
Disponibilità liquide -10.710 Utile a nuovo - Perdita d'esercizio -10.710
Debiti v/banche -
Tot. Attivo -10.710 Tot. Passivo -10.710
Conto economico al 30.6.anno3
Costi Ricavi Interessi pas- sivi 10.710 -
Tot. Costi 10.710 Tot. Ricavi 0
Una volta analizzato il trattamento contabile delle coperture cash-flow semplici, occorre speci- ficare che la società avrà l’obbligo di cessarne prospetticamente la rilevazione solo e soltanto quando si vengano a creare una o più di queste circostanze144:
a)lo strumento di copertura è scaduto, viene venduto oppure è cessato, con questo si esclude però il caso di sostituzione dello strumento di copertura con un altro strumento che abbia le caratteristiche definite dal §116145;
144 Principi contabili OIC, dicembre 2016. Oic 32-Strumenti finanziari derivati, paragrafi 115.
145 OIC 32, §116: “La sostituzione dello strumento di copertura con un altro strumento di copertura prevista nell’originaria strategia di copertura oppure come conseguenza di una normativa o di regolamenti esistenti o dell’introduzione di leggi o regolamenti non è da considerarsi una scadenza o una cessazione”
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b)quando si tratta di una copertura di un’operazione già programmata, tuttavia quest’ultima non risulta essere più (nel senso “ha smesso di essere”) un’operazione “altamente proba- bile”. Questo rappresenta uno dei presupposti fondamentali tali per cui la copertura possa venire contabilizzata come una copertura di tipo cash-flow.
c)la copertura presa in esame non è più idonea a soddisfare i criteri di ammissibilità alla contabilizzazione del modello semplificato di copertura (visti nel precedente paragrafo 3.4).
Qualora si verifichi almeno una di queste condizioni, oltre, ovviamente, a vedersi cessata l’ope- razione di copertura la società dovrà continuare a “trattare” correttamente la Riserva di cui alla voce A.VII. Come già anticipato nel precedente paragrafo, la Riserva subirà un diverso tratta- mento a seconda della verificabilità o meno dei futuri flussi finanziari.
Riprendendo l’esercizio di cui sopra si ipotizza che all’1.1.anno3 società Veneta rimborsi anti- cipatamente il finanziamento (l’opzione di rimborso non era iscritta nel contratto originale). Il venir meno dell’elemento coperto, quindi, è condizione sufficiente per far cessare la copertura cash-flow semplice. Per questo motivo, il valore della riserva è diventato inefficace per cui dovrà essere trasferita immediatamente al conto economico alla voce D):
Svalutazione di strumenti
finanziari derivati (D.19.d) a
Riserva per operazioni di coper- tura di flussi finanziari attesi
(A.VII)
328,00