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Coronavirus, furbetti del vaccini: i mille saltafila indagati e tutti gli altri «coperti» dalle Regioni

I “furbetti” del vaccino si affiancano a scelte “originali” delle Regioni. Nel primo caso si ipotizza un reato; nel secondo si è trattato di decisioni politiche, per quanto discutibili. È facile tuttavia ipotizzare che a facilitare i “furbetti” siano state spesso le deroghe concesse a livello regionalidi Andrea Carli e Sara Monaci9 aprile 2021I punti chiaveMille indagati in tutta ItaliaDraghi:«Con che coscienza la gente salta la lista?»Le scelte originali delle Regioni Cosa c’è nella categoria

“altro”Ci sono i “furbetti” del vaccino e ci sono le scelte “originali” delle Regioni. Due cose diverse, certamente: nel primo caso si ipotizza un reato; nel secondo si è trattato di decisioni politiche, per quanto discutibili. È facile tuttavia ipotizzare, per chi condurrà le inchieste, che a facilitare i “furbetti” siano state spesso le deroghe concesse a livello regionale. Mescolarsi infatti ad anziani, fragili, sanitari, forze dell’ordine e insegnanti sarebbe stato più difficile. Più facile, invece, muoversi all’interno delle maglie larghe concesse dai singoli territori.Mille indagati in tutta ItaliaAd oggi i veri e propri ”furbetti” oggetto di indagine da parte di procure e carabinieri del Nas sono quasi mille in tutta Italia. Al Nord ce ne sono circa 640; al Sud circa 280 e nel Centro siamo a circa 60. I numeri vengono aggiornati di ora in ora e al momento sembra che al Nord ce ne siano di più che al Sud, fatto che si può spiegare anche con la maggiore popolosità di alcune aree, o anche con i maggiori controlli o maggiori denunce. Al momento, il Nord ha numeri doppi, e la gran parte si concentra in Piemonte. Al Sud va notato il caso Palermo, che sfiora da solo i 150 casi.Leggi ancheDraghi:«Con che coscienza la gente salta la lista?»Il fenomeno è comunque diffuso in tutta Italia. Arrivano ancora segnalazioni dai centri vaccinali, in cui medici conniventi chiamerebbero amici a prendere il posto di chi all’ultimo non si è presentato.

Proprio su questo punto si era soffermato giorni fa il premier Mario Draghi, che aveva stigmatizzato la tendenza a

«chiamare il cugino o l’amico». Lo ha ribadito l’8 aprile, nella conferenza stampa al termine dell’incontro tra Governo e Regioni: «Saltare la fila è un atto pieno di responsabilità». E ancora: «Con che coscienza la gente salta la lista sapendo che lascia esposto a rischio concreto di morte persone over 75 o persone fragili?», si è chiesto il premier. «Uno può banalizzare e dire: smettetela di vaccinare chi ha meno di 60 anni, i giovani o ragazzi, psicologi di 35 anni. Queste platee di operatori sanitari che si allargano», ha concluso.Intanto le indagini degli inquirenti proseguono e il numero dei furbetti sembra destinato a crescere. Tuttavia non sarà facile nemmeno per gli inquirenti trovare il reato a cui ancorare i dossier. A quale fattispecie si fa riferimento? Forse alla truffa. Nel caso di un pubblico ufficiale - come il caso del sindaco di Corleone che prima ha annunciato le dimissioni, salvo poi ritirarle - può valere l’ipotesi di peculato? Così come i problemi sono inediti, anche le nuove violazioni lo sono.Leggi ancheLe scelte originali delle RegioniTorniamo alle scelte delle Regioni. C’è chi ha favorito gli avvocati, come la Toscana. Chi i giornalisti, come la Campania. Chi i volontari del terzo settore, come la Lombardia. Si aggiunge ora il caso Puglia, dove a Taranto sono stati vaccinati preti, sacerdoti e operatori della Caritas. Si tratta in realtà, spiega il consigliere regionale Fabio Amati che segue la vicenda, di «soli 300 casi, che includono anche qualche operatore della Caritas. Questo non spiega in realtà un altro problema: perché non vengono ancora usate 220mila dosi ancora nel frigorifero? La campagna per gli under 80 partirà non prima del 12 aprile». Anche qui la politica si scontra non tanto con in furbetti, quanto con la difficoltà di decidere e organizzare.0Cosa c’è nella categoria “altro”Ci sono casi in cui la politica potrebbe avere le sue responsabilità. Il presidente della Commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra ha annunciato che richiederà i nominativi dei vaccinati inseriti nella categoria “altro”, una categoria «che in Sicilia, Calabria, Campania e Valle d'Aosta risultano avere numeri ben maggiori rispetto alla media nazionale». Ma ci sono anche squilibri nella copertura vaccinale che scaturiscono da scelte ben precise. La Campania guidata da De Luca ha deciso di dare la priorità alla vaccinazione di chi risiede a Capri, Ischia e Procida. Obiettivo: creare le condizioni per un rilancio del turismo. Una strategia che non ha però convinto il sindaco di Napoli Luigi de Magistris: «Lo ha detto la Corte costituzionale in modo più autorevole di me che la pandemia è un’emergenza mondiale, la salute è un bene nazionale e il coordinamento deve essere dello Stato». Più uniformità, e meno Regioni in ordine sparso. Che è poi la linea Draghi.Coronavirus, per saperne di piùLe mappe in tempo realeL’andamento della pandemia e delle azioni di contrasto è mostrata attraverso due mappe a cura di Lab24. Nella mappa del Coronavirus i dati da marzo 2020 provincia per provincia di nuovi casi, morti, ricoverati e molte infografiche per una profondità di analisi.La mappa dei vaccini in tempo reale è invece la guida per conosce l’andamento della campagna di somministrazione dei vaccini, anche questa aggiornata quotidianamente.Guarda le mappe in tempo reale: Coronavirus - VacciniGli approfondimentiLa pandemia ci chiede di approfondire molti temi, di saperne di più dall’andamento alle cause per proseguire su tutto quanto c’è da sapere in merito ai vaccini. Su questi temi potete leggere tutte le analisi, le inchieste, i reportage della nostra sezione 24+. Ecco tutti gli articoli

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Source: Ilsole24ore.com Country: Italy

Media: Internet

Author: Andrea Carli e Sara Monaci Date: 2021/04/09 Pages:

-Web source: https://www.ilsole24ore.com/art/coronavirus-furbetti-vaccini-i-mille-saltafila-indagati-e-tutti-altri-coperti-regioni-ADHR8HWB

di approfondimento sul CoronavirusLa newsletter sul CoronavirusOgni venerdì alle 19 ecco l’appuntamento con la newsletter sul Coronavirus curata da Luca Salvioli e Biagio Simonetta. Un punto sull’andamento della settimana con analisi e dati. Qui potete iscrivervi alla newsletter

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Source: Newsmondo.it Country: Italy Media: Internet

Author: Nicolu00f2 Olia Date: 2021/04/09 Pages:

-Web source: https://newsmondo.it/parte-la-caccia-ai-furbetti-del-vaccino-piu-di-due-milioni-hanno-saltato-la-fila/cronaca/

Parte la caccia ai furbetti del vaccino, più di due milioni hanno ‘saltato la fila’. Anomalie in Sicilia, Campania e Calabria. Si muove l’Antimafia

Si stringe il cerchio intorno ai furbetti del vaccino, si muove anche l’Antimafia. Sono più di due milioni quelli che hanno saltato la fila. È partita la caccia ai furbetti del vaccino, le persone che per un motivo o per un altro sono riusciti a saltare la fila vaccinandosi prima, molto prima a dire il vero, di quando avrebbero dovuto, almeno stando al piano vaccini, che dovrebbe essere una sorta di testo sacro per tutti in questa fase dell’emergenza. In occasione della conferenza stampa dell’8 aprile, il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha usato parole durissime per attaccare le persone che hanno saltato la fila e che hanno ricevuto il vaccino prima di quando avrebbero dovuto e soprattutto prima di persone fragili, a rischio morte in caso di contagio. “Bisogna smetterla di vaccinare i giovani, i ragazzi, psicologi di 35 anni che sono operatori sanitari. Ma con che coscienza uno salta la lista e si fa vaccinare? Questa è la prima domanda da fare. Con che coscienza uno salta la fila. Questo è il primo messaggio”, ha dichiarato Mario Draghi nel corso della conferenza stampa. Di seguito il video della conferenza stampa del Presidente del Consiglio Mario Draghi Furbetti del vaccino, più di due milioni hanno saltato la fila Numeri alla mano, quella dei furbetti del vaccino è una piaga forse addirittura sottovalutata. Più di due milioni di dosi sono state somministrate a persone che non rientrano nelle categorie prioritarie come ad esempio ultraottantenni, personale medico e sanitario, docenti e personale scolastico e uomini delle forze dell’ordine. Più di due milioni di dosi di vaccino sono andate ad altri soggetti. E per capire a chi siano andate e perché si muove l’Antimafia. Vaccino Covid Morra, “In Antimafia chiediamo chiarezza” Con un post condiviso sulla propria pagina Facebook, Nicola Morra ha annunciato che l’Antimafia si muoverà chiedendo gli elenchi delle persone che hanno ricevuto il vaccino. “Ci sono alcune regioni, come Sicilia, Calabria, Campania e Valle d’Aosta che nella categoria “altro” (ovvero non over 80, personale sanitario e altre categorie principali a rischio) risultano avere numeri ben maggiori rispetto alla media nazionale. Chi sono le così tante persone che ricadono nella categoria “altro” in queste regioni? Insieme al collega Paolo Lattanzio, coordinatore in Commissione antimafia del Comitato sulla prevenzione e repressione delle attività predatorie della criminalità organizzata durante l’emergenza sanitaria, abbiamo deciso di avanzare una richiesta per conoscere i criteri con cui è stata organizzata la categoria altro“, si legge nel lungo post del Presidente della Commissione Antimafia. Le indagini degli inquirenti E i furbetti del vaccino sono nel mirino anche degli inquirenti e delle forze dell’ordine, come testimoniato dalla maxi operazione condotta a Biella, dove decine di persone tra vertici della Asl, avvocati e commercialisti sono finiti nel registro degli indagati. Ad Oristano la musica non cambia: secondo le ipotesi investigative quindici soggetti avrebbero vaccinato persone non in lista, non aventi diritto in base alle priorità del piano vaccini.

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