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Studenti e dad Oggi in piazza parlano gli psicologi

Ieri mattina a Novara alcuni studenti sono tornati in piazza Puccini con banchi e pc, iniziativa del comitato «Priorità alla scuola» che invoca la ripresa delle lezioni in presenza e in sicurezza per tutti gli studenti. Oggi dalle 15 alle 17 Pas promuove un sit in ancora in piazza Puccini sul tema del disagio giovanile legato alla dad con la psicologa e psicoterapeuta Giovanna Chiari, le psicologhe Eleonora De Leonardis e Raffaella Pasquale e il presidente regionale della Federazione scuole materne Giorgio Panigone.

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Source: Il Fatto Quotidiano Country: Italy

Media: Printed

Author: Alessandro Mantovani e Natascia Ronchetti

Date: 2021/04/10 Pages: 2

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"Vaccini a falegnami e portieri Il decreto Draghi è sbagliato"

» Draghi si deve mettere d'accordo con Draghi, altro che psicologi! Il decreto sull'obbligo vaccinale è sbagliato e contraddittorio", dice Andrea Bottega, segretario nazionale del sindacato degli infermieri Nursind. È la sua risposta al presidente del Consiglio che giovedì, in conferenza stampa, ha detto: "Smettetela di vaccinare chi ha meno di 60 anni, i giovani, i ragazzi, gli psicologi di 35 anni, queste platee di operatori sanitari che si allargano". LA PLATEA eralarga dall'inizio, ma il decreto legge n° 44 del 1° aprile, con l'obbligo vaccinale, l'ha estesa."Usa - osserva Bottega - una dicitura mai vista: non solo `gli esercenti le professioni sanitarie' ma anche `gli operatori di interesse sanitario che svolgono la loro attività nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali, pubbliche e private, nelle farmacie, parafarmacie e negli studi professionali', anche - chiosa Bottega - se non hanno rapporti coni pazienti. La mia Asl ha comunicato impiegati amministrativi, falegnami, elettricisti. Egli informatori farmaceutici? Le donne delle pulizie non solo degli ospedali ma di cliniche, studi, laboratori privati, farmacie? Non è nemmeno verificabile - dice ancora Bottega-, seilfarmacistavuole vaccinare la vicina o la figlia la Asl prende nota. E non c'è tempo per correggere il decreto - spiega il segretario di Nursind - perché è in vigore dal l° aprile, prevede entro 5 giorni latrasmissione degli elenchi, poi le verifiche delle Regioni entro 10 giorni, altri 5 giorni ele Asl trasmettono gli inviti. Per la conversione in legge ci sono due mesi...". Ma quanti sono i potenziali "operatori di interesse sanitario" tenuti avaccinarsi con Pfizer/

Biontech o Moderna in "concorrenza" con over 80 e malati ultrafragili che sono, come sappiamo, molto indietro? Al netto di medici (418 mila), infermieri (444 mila) e operatori sociosanitari (circa 300 mila) in buona parte già vaccinati, ci sono assistenti sanitari (quasi 5 mila), fisioterapisti (oltre 66 mila), dietisti (quasi 6.800), farmacisti (più di 140 mila), psicologi (114 mila), biologi (quasi 77 mila) e poi chimici, fisici, igienisti dentali, ottici, podologi, terapisti occupazionali, odontotecnici, educatori, assistenti di oftalmologia fino al massaggiatore capo bagnino degli stabilimenti idroterapici:

le 34 professioni sanitarie contano oltre due milioni di persone, per lo più under 60, ma se arriviamo agli impiegati e agli addetti alle pulizie, alle porti- nerie alle manutenzioni si sale molto di più. Non è stato possibile sapere dall'ufficio del Commissario quanti "sanitari" abbiano già avuto una dose, quanti due e quanti zero. Il decreto, secondo Bottega, è anche "contraddittorio perché non contempla gli studenti, i tirocinanti delle varie materie sanitarie che in reparto ci vanno". Per chi non si vaccina è previsto se possibile il trasferimento ad altre mansioni oppure la sospensione da lavoro e stipendio. Anche questo nonconvince Bottega. “Mi sono vaccinato subito, il 29 dicembre. Ma chi non si vaccina è no vax? Nel personale sanitario c’è un 75% di donne, se incinte non metteranno piede in reparto per mesi. Poi c’è chi ha problemi di salute, chi è appena uscito dal Covid, chi lavora in reparti Covid dove sono tutti po si tiv i”. La norma prevede che si possa documentare l’in compatibilità con la vaccinazione. “Sì, ma intanto l’opera -tore dev’essere allontanato. Un bravo cardiochirurgo lo man- diamo a fare carte? Tutti in smart working? Per colpire l’1% di no vax si creerà disorganizzazione. Il piccolo punto nascite, se dieci ostetriche non si vaccinano, chiude.

Non ci sono operatori, siamo sotto in molte categorie. A me l’o b b l i go sembra una scorciatoia per non fare una vera campagna vaccinale, un sopruso verso di noi che siamo stati i più contagiati. Focolai ospedalieri provocati da operatori no vax? Non c’è un solo caso certo".

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Source: Il Fatto Quotidiano Country: Italy

Media: Printed

Author: Gianni Barbacetto Date: 2021/04/10 Pages: 3

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"Ma è ii premier che ha obbligato noi psicologi a vaccinarci tutti"

David Lazzari "Zero imbucati" "Nessuno di noi psicologi ha saltato la fila", ribadisce David Lazzari, presidente del consiglio nazionale dell'Ordine degli psicologi. "Nessuno psicologo si è imbucato per farsi vaccinare. Forse è il caso che il governo informi se stesso". Il riferimento è al presidente del Consiglio Mario Draghi che nella sua conferenza stampa di giovedì scorso ha parlato di giovani psicologi che si sarebbero fatti vaccinare scavalcando le persone anziane? Sì. Ma nessuno di noi ha chiesto di avere privilegi o corsie preferenziali. È stato il governo a decidere le priorità vaccinali. Molti mesi fa, ha deciso che fossero vaccinati gli operatori sanitari, prima i più esposti e poiviaviatutti gli altri, compresi noi psicologi. Poi il 1° aprile è stato proprio il governo Draghi a rendere, per decreto, il vaccino ai sanitari - tutti, compresi gli psicologi - non più un'opzione, ma addirittura un obbligo, esteso a tutti gli iscritti ai diversi Ordini sanitari. Le priorità le ha dunque dettate tutte il governo, noi non abbiamo chiesto alcun privilegio.

Quell'esempio in conferenza stampa è stato un errore del presidente Draghi? Io stimo Draghi, sono convinto che sia un ottimo tecnico, ma questa volta è stato evidentemente mal consigliato con un esempio inappropriato. Ricordiamo che la vaccinazione ai sanitari, dunque anche agli psicologi, è realizzata non per proteggere i sanitari, ma gli utenti, le persone, bambini e adulti, da loro seguiti. E non ci sono solo gli psicologi del Servizio sanitario nazionale, ma anche migliaia di psicologhe e psicologi che lavorano nella scuola per sostenere il disagio determinato da un anno di scuole chiuse; migliaia di psicologhe e psicologi che lavorano con soggetti fragili, bambini diversamente abili, con problemi di sviluppo e con le loro famiglie; migliaia di psicologhe e psicologi che lavorano con gli anziani, nelle Rsa, con i malati oncologici, con persone che soffrono di patologie croniche, nel fine vita. Sono decine di migliaia di professionisti della salute psicologica che, vaccinati, proteggono non se stessi ma i bambini, i giovani, le donne, gli uomini, gli anziani che stanno aiutando e che non sono vaccinati o non possono esserlo. In questa situazione, vi sentite considerati sanitari di serie B? Io spero proprio che nel 2021 sia considerato inaccettabile valutare l'assistenza psicologica una cura minore, secondaria, quasi un capriccio. Tanto più in un momento come quello che stiamo vivendo, in cui, dopo un anno di circolazione del coronavirus, la pandemia si è trasformata in una psico-pandemia. Alla quale non è stata data finora alcuna risposta pubblica nel sistema sanitario, tranne un po' di psicologhe e psicologi inseriti nelle scuole.

Dovremmo cogliere invece l'occasione del superamento della pandemia per affermare un uso sociale della psicologia, non solo privato o di ultimo appello, nei casi più gravi: per promuovere le risorse delle persone e il capitale umano, con il contributo dello psicologo in tutti i servizi di welfare. 0 RIPRODUZIONE RISERVATA

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Source: Il Fatto Quotidiano Country: Italy

Media: Printed

Author: » Marco Travaglio Date: 2021/04/10 Pages: 1

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