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Vaccini, psicologi a Draghi: #Su di noi battuta infelice#

#Caro Presidente Draghi, le confesso che ho trovato la sua battuta, in occasione della conferenza stampa di ieri, sugli psicologi di 35 anni che bisognerebbe smettere di vaccinare un inciampo infelice e irrispettoso di una categoria che sta offrendo supporto psicologico a centinaia di migliaia di persone. Persone angosciate, ansiose, alcune disperate perché hanno perso familiari, lavoro e identità#. Lo ha dichiarato Federico Conte, presidente dell#Ordine degli Psicologi del Lazio, in una nota. #I colloqui di supporto psicologico # ha spiegato Conte # si svolgono a distanza, ma anche in presenza, perché curare le relazioni attraverso una videocamera non sempre è possibile, né rappresenta la scelta migliore. Gli psicologi lavorano in studi, mediamente piccoli, dove respirano per un#ora la stessa aria, per poi far uscire un paziente e, subito dopo, farne entrare un altro. Un collega proprio ieri mi diceva che la scorsa settimana ne ha ricevuti 58 in cinque giorni. Ci sono poi gli psicologi che lavorano dando supporto ai medici e agli infermieri che curano i malati Covid, e che non ne possono più di questa situazione. Ma ci sono anche gli sono psicologi che lavorano nelle Rsa, o nelle scuole, e quelli che lavorano con le persone con disabilità, o con i malati oncologici. Il vaccino, credo sia evidente, non serve allo #psicologo di 35 anni#, ma ai suoi pazienti, che spesso sono pazienti fragili#. #Non abbiamo ancora i dati # ha proseguito il presidente dell#Ordine # ma la percezione è che la domanda di intervento psicologico sia esplosa negli ultimi mesi, in una condizione di assoluta inadeguatezza del sistema sanitario nazionale.

Ciò nonostante, ognuno di noi sta cercando di fare il meglio che può in una situazione oggettivamente complessa. Tra l#altro, l#obbligo di vaccinazione agli psicologi lo ha imposto il governo con il Dl 44/2021 della scorsa settimana, in cui ha stabilito che #la vaccinazione costituisce requisito essenziale all#esercizio della professione# e che il rifiuto della vaccinazione #determina la sospensione dal diritto di svolgere prestazioni#. Nessuno vuole una medaglia, ma un minimo di rispetto credo sia dovuto#. La nota di Federico Conte arriva all#indomani di quella del Consiglio Nazionale dell#Ordine degli Psicologi che invitava il governo a informare sé stesso. #Può capitare # si leggeva nella nota a firma del presidente David Lazzari # di essere ottimi tecnici ma non brillare come comunicatori. Sorprendono infatti le affermazioni del presidente Draghi che nella sua conferenza stampa ha parlato di giovani psicologi che si fanno vaccinare scavalcando le persone anziane. Sorprendente da molti punti di vista: perché nessuno di noi ha chiesto di avere priorità, è stato il Governo a decidere le priorità vaccinali, ed in queste sono state incluse tutte le professioni sanitarie. Perché addirittura l#ultimo Decreto trasforma la facoltà in obbligo, esteso a tutti gli iscritti agli Ordini sanitari.

Perché queste priorità e questi obblighi non sono determinati dal fine di proteggere i sanitari ma le persone, bambini e adulti, da loro seguiti#. #E allora, signor Presidente # continuava Lazzari -, le dico che non ci sono solo gli Psicologi del SSN, ma ci sono le migliaia di psicologhe e psicologi che lavorano nella scuola per sostenere il disagio determinato da un anno di scuole chiuse; ci sono, signor Presidente, le migliaia di di psicologhe e psicologi che lavorano con soggetti fragili, bambini diversamente abili, con problemi di sviluppo e con le loro famiglie; ci sono, signor Presidente, le migliaia di psicologhe e psicologi che lavorano con gli anziani, RSA, malati oncologici, persone con patologie croniche, nel fine vita; ci sono, signor Presidente, le migliaia di psicologhe e psicologi che sono a fianco delle tante, troppe persone, che non ricevendo risposte dal pubblico per la mancanza scandalosa di psicologi, si rivolgono al privato#. #Come li vogliamo considerare, signor Presidente, queste decine di migliaia di professionisti della salute psicologica? Ma soprattutto, come vogliamo considerare # recitava la nota # i bambini, i giovani, le donne, gli uomini, gli anziani, che stanno aiutando e che non sono vaccinati o non possono esserlo? Persone che non meritano nessuna protezione? Le persone che in Italia, ogni giorno, hanno bisogno di un aiuto psicologico sono un popolo. Un popolo al quale sinora il Governo non ha dato risposte. Ora vogliamo dire che tutti quelli che chiedono aiuto ad uno psicologo non sono meritevoli di protezione?#, la domanda a conclusione della lettera a Draghi.

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Source: Lapresse.it Country: Italy Media: Internet

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Date: 2021/04/09 Pages:

-Web source: https://www.lapresse.it/coronavirus/2021/04/09/vaccini-psicologi-contro-draghi-uscita-infelice-scoppia-la-polemica/

Vaccini, psicologi contro Draghi: “Uscita infelice”. Scoppia la polemica

L'intera categoria critica le parole del premier. Roberta Bruzzone: "Frasi discutibili e da censurare" di Laura Pirone, 9 Aprile 2021 Una “uscita infelice”, “frasi da censurare”, “gaffe inaspettata”: è levata di scudi del mondo degli piscologi contro le affermazioni di Draghi “Psicologi di 35 anni perché sono operatori sanitari anche loro queste platee di operatori sanitari che si allargano in questo modo, ma con che coscienza”. E così il giorno dopo le parole del presidente del Consiglio, insorgono gli psicologi, additati come ‘furbetti del vaccino”. Gli psicologi sono riconosciuti come categoria appartenente alle professioni sanitarie da una legge, la numero 3 del 2018. La possibilità di vaccinarsi contro il coronavirus, è riconosciuta loro dal dl Covid che, all’articolo 4, prevede che le categorie del mondo sanitario vadano immunizzate, trasformando la volontarietà in obbligo. Le ‘sedute’ dall’analista non sono state fermate dal virus.

Laddove possibile, si sono svolte ‘in presenza’, dal vivo. O, in alternative, hanno gli incontri hanno ‘traslocato’ sulle piattaforme digitali. Perché da quando il coronavirus si è imposto nelle vite di tutti, sono aumentate le richieste di aiuto e sostegno. Soprattutto per disagi legati all’ansia, a sintomi depressivi, all’insonnia e a disturbi dell’alimentazione.

“Può capitare di essere ottimi tecnici ma non brillare come comunicatori – scrive in un post su Facebook il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi, David Lazzari -. Sorprendono le affermazioni di Draghi che ha parlato di giovani psicologi che si fanno vaccinare scavalcando le persone anziane. Sorprendente da molti punti di vista: perché nessuno di noi ha chiesto di avere priorità, è stato il Governo a decidere le priorità vaccinali, ed in queste sono state incluse tutte le professioni sanitarie. Perché addirittura l’ultimo Decreto trasforma la facoltà in obbligo, esteso a tutti gli iscritti agli Ordini sanitari”. Contattata da LaPresse, la psicologa forense Roberta Bruzzone parla di

“frasi discutibili e da censurare”. “La nostra categoria professionale – aggiunge – è fondamentale per le ripercussioni che la pandemia sta avendo sulle persone”. E mette in luce il ruolo che gli psicologi hanno avuto, da un anno a questa parte, nel sostenere e aiutare “non solo chi si è ammalato, ma anche le famiglie che, a causa del virus, hanno perso i propri cari”. Bruzzone ricorda che “non è stata fatta alcuna pressione” per ottenere una corsia preferenziale e vaccinarsi in anticipo e che gli psicologi “stanno dando prova di grande maturità”. La psicologa Maddalena Cialdella tiene a precisare che “nessuno salta la fila”. A LaPresse, la psicologa spiega che le parole di Draghi “hanno gettato ombre su una intera categoria che in questo periodo non ha mai smesso di essere sul campo, lavorando anche come psicologi dell’emergenza”. “Mi auguro – è l’auspicio – che possa rivedere quello che ha detto. Da psicologa, ritengo che tutti possono sbagliare, ma anche che si possa riparare”. ©

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Piano vaccini senza logica sociale. “Agorà. La Filosofia in Piazza”: vincono i sindacati, Confindustria e le corporazioni

Piano vaccini senza logica sociale- Pubblicità - Si ritiene che il significato etimologico e primitivo del termine greco che utilizziamo per “economia” (oikonomia) sia riposto nella capacità della madre massaia – giacché nella Grecia antica gli uomini lavoravano, combattevano o sfruttavano gli altri, vivendo di politica – di gestire con equità per mezzo di una regola (ν#μος, nomos) le poche e scarse risorse a disposizione a vantaggio di tutti coloro i quali vivono all’interno della stessa casa (ο#κος, oikos). Qualcuno ha ritenuto, in seguito, che dei buoni amministratori familiari fossero anche dei buoni amministratori a livello politico, in grado di gestire altrettanto equamente le comunità e le società in generale, come se tutti i cittadini fossero loro figli;

qualcuno ha anche pensato che chi fosse stato in grado di gestire con successo la propria azienda, quella che gli porta guadagni, sfruttando, talvolta, il lavoro altrui, sarebbe stato anche in grado di gestire la complessa macchina statale, distribuendo risorse e bisogni in maniera altrettanto equa.Tutto ciò è davvero molto esaltante, ma, come diceva già nel 1973 il nostro caro filosofo Immanuel Kant in un famigerato libretto, Questo può essere giusto in teoria, ma non vale per la pratica. Infatti, nella pratica vigono strategie molto più balorde e meschine, dove l’equità va a farsi friggere in regime di scarsità di risorse, evocando, come spesso è accaduto durante questa pandemia, anche i famosi scenari di guerra. In questi casi la massaia o il padre di famiglia difficilmente riescono a cogliere il senso di solidarietà della società e ciò che più gli interessa, alla fine, è salvare la pelle a sé stesso e a chi più gli sta in prossimità e tutti gli altri possono beatamente andare a farsi fottere. Ora, veniamo al punto, cioè al nostro piano vaccinale, meticolosamente predisposto dal governo di Giuseppe Conte con Domenico Arcuri e poi attuato dal governo di Mario Draghi con l’ausilio del generale dell’esercito italiano Francesco Paolo Figliuolo, in qualità di Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure sanitarie di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID-19.Sorvoliamo sulla questione dei «furbetti dei vaccini» contro la quale si è scagliato con toni da moralista Mario Draghi, che da Biella fino a Bari non conosce colore e ha costretto la magistratura a distribuire avvisi di garanzia in po’ dappertutto. In fondo, siamo in Italia e certe cose le diamo per scontate, per cui anche se dovesse sparire qualche dose un po’ in tutte le regioni o dovesse essere somministrata a sanitari non in prima fila (circostanza non facile da definire, come nel caso dello psicologo di 35 anni, obbligato per decreto a vaccinarsi!), non è questo, in realtà, che fa veramente scandalo e non costituisce il punto cruciale della questione. Ciò che lascia francamente disarmati è l’irrompere, ad un certo punto, dell’inimmaginabile: davvero inaspettata è la nuova mossa del piano strategico vaccinale, per la quale è stato chiamato come commissario straordinario nientedimeno che un generale dell’esercito italiano. Apprendiamo, dunque, con grande sconforto e senso di frustrazione che, dopo l’astuta e lungimirante strategia del “chi passa, si vaccina”, la richiesta di disponibilità da parte delle aziende non era esclusivamente orientata ad offrire un supporto logistico, come se di palazzetti e ambulatori non ce ne fossero abbastanza, tutt’altro. Adesso, infatti, abbiamo capito che la disponibilità era richiesta al fine di vaccinare i propri dipendenti e che c’è stato un protocollo congiunto tra organizzazioni sindacali – infatti Landini si è detto soddisfatto – INAIL, il Ministro della Sanità Roberto Speranza, il Ministro delle politiche del lavoro Andrea Orlando e, ovviamente, le grandi industrie per realizzarlo.E, allora, abbiamo anche capito che in questo paese in regime di scarsità di risorse si salvano solo gli apparati dello Stato, i sindacati, le potenti associazioni di categoria e le grandi aziende che non possono fermare la produzione e che anche nella zona rossa possono continuare ad andare avanti, salvaguardando esclusivamente un mero interesse privatistico. Del resto, questa astuta mossa, in linea con tutto l’assetto che tende a far entrare le aziende che fanno profitto nella gestione di qualsiasi aspetto della vita privata dei soggetti, consente alle stesse di conseguire un doppio risultato positivo: da un lato, il fatto di vaccinare i propri dipendenti permette ai padroni di non subire alcuna battuta d’arresto nella produzione, dovuta più che altro alla rogna di avere i propri lavoratori in eventuale isolamento fiduciario, e, dall’altro, di guadagnarsi la devozione strisciante da parte dei propri dipendenti per la benevola intercessione presso lo Stato. Si tratta di una logica economica e sociale davvero becera, prezzante di ogni forma di solidarietà e inclusione sociale, tendente a condannare la povertà come vizio capitale e che è esattamente la nuova tendenza condivisa del Welfare, dal Family Audit ai fondi salute aziendali, cioè quella di lasciare tutti i servizi alla persona nelle mani delle aziende private, che li erogano ai soggetti in quanto propri dipendenti e non in quanto persone.E il resto della popolazione che non è statale e non è protetta da sindacati e

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Source: Vicenzapiu.com Country: Italy

Media: Internet

Author: Michele Lucivero Date: 2021/04/09 Pages:

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aziende? E le altre categorie di lavoratori autonomi che non hanno multinazionali alle spalle? E i ristoratori, gli artisti, i commercianti, gli ambulanti, che devono fare leva esclusivamente sulla propria forza?Abbiamo capito, dunque, che in tempi di guerra e pandemia si salva solo chi può contare sull’intercessione di santi in paradiso…anzi di rappresentanti nel sindacato, in Confindustria e nelle potenti corporazioni. Qui troverai tutti i contributi a Agorà, la Filosofia in Piazzaa cura di Michele LuciveroQui la pagina Facebook Agorà. Filosofia in piazza e Oikonomia. Dall’etica alla

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