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I gas corrosivi sono considerati come tossici e sono dunque assegnati ai gruppi TC, TFC o TOC

Nel documento Parte 2 CLASSIFICAZIONE (pagine 36-39)

2.2.2.1.4 Quando una miscela della classe 2, nominativamente citata nella Tabella A del capitolo 3.2, soddisfa differenti criteri del 2.2.2.1.2 e 2.2.2.1.5, questa miscela deve essere classificata secondo tali criteri e assegnata a un’appropriata rubrica N.A.S..

2.2.2.1.5 Le materie e gli oggetti della classe 2, ad eccezione degli aerosol e dei prodotti chimici sotto pressione, non nominativamente citati nella Tabella A del capitolo 3.2 sono classificati in una rubrica collettiva elencata nel 2.2.2.3, conformemente a 2.2.2.1.2 e 2.2.2.1.3. Si applicano i seguenti criteri:

Gas asfissianti

Gas non comburenti, non infiammabili e non tossici, che diluiscono o sostituiscono l’ossigeno nor-malmente presente nell’atmosfera.

Gas infiammabili

Gas che, a una temperatura di 20°C e alla pressione standard di 101,3 kPa:

a. sono infiammabili quando sono in miscela uguale o inferiore al 13% (volume) in aria; oppure b. hanno un campo d’infiammabilità con l’aria di almeno 12 punti percentuali qualunque sia il

loro limite inferiore d’infiammabilità.

L’infiammabilità deve essere determinata o mediante prove o mediante calcolo, secondo metodi approvati dall’ISO (vedere la norma ISO 10156: 2017).

Quando i dati disponibili sono insufficienti perché si possano utilizzare questi metodi, si possono applicare metodi equivalenti riconosciuti dall’autorità competente del paese di origine.

Se il paese di origine non è una Parte contraente l’ADR, questi metodi devono essere riconosciuti dall’autorità competente del primo Paese Parte contraente l’ADR toccato dalla spedizione.

Gas comburenti

Gas che possono, in genere per apporto d’ossigeno, causare o favorire, più dell’aria, la combustione di altre materie. Essi sono gas puri o miscele di gas con un potere comburente, determinato secondo un metodo definito nella norma ISO 10156: 2017, superiore al 23,5%.

Gas tossici

NOTA: I gas che soddisfano parzialmente o totalmente i criteri di tossicità per la loro corrosività devo-no essere classificati come tossici. Vedere anche i criteri sotto il titolo “Gas corrosivi” per un eventuale pericolo sussidiario di corrosività.

Gas che:

a. sono conosciuti essere tossici o corrosivi per l’uomo al punto di presentare un pericolo per la salute; oppure

b. sono presunti essere tossici o corrosivi per l’uomo perché la loro CL50 per tossicità acuta è infe-riore o uguale a 5.000 ml/m3 (ppm) quando sono sottoposti a prove eseguite conformemente al 2.2.61.1.

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Classificazione

Per la classificazione di miscele di gas (compresi i vapori di materie di altre classi), si può utilizzare la seguente formula:

Ti

$

Parte 2 pag 37 CL

'(

miscela tossica = 1

Ti fi

'(

della miscela = DL

'(

della materia attiva ×100 Percentuale della materia attiva (massa)

fi = frazione molare dell’i-esimo costituente la miscela;

Ti = indice di tossicità dell’i-esimo costituente la miscela.

Ti è uguale alla CL50 indicata nell’istruzione di imballaggio P200 del 4.1.4.1.

Quando il valore di CL50 non è elencato nell’istruzione di imballaggio P200 del 4.1.4.1, si deve utiliz-zare la CL50 disponibile nella letteratura scientifica.

Quando iI valore di CL50 non è conosciuto, l’indice di tossicità è calcolato a partire dal valore di CL50 più basso di materie aventi effetti fisiologici o chimici simili, o procedendo a delle prove se questa rimane la sola possibilità praticabile.

Gas corrosivi

I gas o le miscele di gas che soddisfano totalmente i criteri di tossicità per la loro corrosività devono essere classificati come tossici con un pericolo sussidiario di corrosività.

Una miscela di gas, che è considerata come tossica a causa dei suoi effetti combinati di cor-rosività e tossicità, presenta un pericolo sussidiario di corcor-rosività quando è noto dall’esperienza sull’uomo che essa esercita un effetto distruttivo sulla pelle, gli occhi o le mucose, o quando il valore di CL50 dei costituenti corrosivi della miscela è inferiore o uguale a 5.000 ml/m3 (ppm) quando sia calcolato secondo la seguente formula:

Parte 1 pg 76 Ai Ti

$

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'(

miscela tossica = 1

Ti fi

DL

'(

della miscela = DL

'(

della materia attiva ×100 Percentuale della materia attiva (massa)

C

K

C

M

C

O

100

1

dove

fci = frazione molare dell’i-esimo costituente corrosivo della miscela;

Tci = indice di tossicità dell’i-esimo costituente corrosivo della miscela.

Tci è uguale alla CL50 indicata nell’istruzione di imballaggio P200 del 4.1.4.1.

Quando il valore di CL50 non è elencato nell’istruzione di imballaggio P200 del 4.1.4.1, si deve utilizzare la CL50 disponibile nella letteratura scientifica.

Quando il valore di CL50 non è conosciuto l’indice di tossicità è calcolato a partire del valore di CL50 più basso di materie aventi effetti fisiologici o chimici simili, o procedendo a delle prove se questa rimane la sola possibilità praticabile.

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2.2.2.1.6 Aerosol

Gli aerosol (N° ONU 1950) sono assegnati a uno dei seguenti gruppi in funzione delle caratteristiche di pericolosità che presentano:

A asfissiante;

O comburente;

F infiammabile;

T tossico;

C corrosivo;

CO corrosivo, comburente;

FC infiammabile, corrosivo;

TF tossico, infiammabile;

TC tossico, corrosivo;

TO tossico, comburente;

TFC tossico, infiammabile, corrosivo;

TOC tossico, comburente, corrosivo.

La classificazione dipende dalla natura del contenuto dell’aerosol.

NOTA. I gas che rispondono alla definizione di gas tossici secondo 2.2.2.1.5 e i gas identificati come

“Considerato come un gas piroforico” dalla nota c della tabella 2 dell’istruzione d’imballaggio P200 del 4.1.4.1 non devono essere utilizzati come gas propellenti negli aerosol. Gli aerosol il cui contenuto risponde ai criteri del gruppo di imballaggio I per la tossicità o la corrosività non sono ammessi al trasporto (vedere anche 2.2.2.2.2).

Si applicano i seguenti criteri:

a. L’assegnazione al gruppo A si ha quando il contenuto non risponde ai criteri di assegnazione ad ogni altro gruppo secondo quanto previsto ai seguenti sottoparagrafi da (b) a (f);

b. L’assegnazione al gruppo O si ha quando l’aerosol contiene un gas comburente secondo 2.2.2.1.5;

c. L’assegnazione al gruppo F si ha quando il contenuto contiene almeno l’85% in massa di componenti infiammabili e se il calore chimico di combustione è uguale o superiore a 30 kJ/g.

Non deve essere assegnato al gruppo F se il contenuto contiene al massimo l’1% in massa, di componenti infiammabili e il calore chimico di combustione è inferiore a 20 kJ/g.

Negli altri casi l’aerosol deve essere sottoposto alla prova d’infiammabilità conformemente alle prove descritte nel Manuale delle prove e dei criteri, Parte III, sezione 31. Gli aerosol estremamente infiammabili e gli aerosol infiammabili devono essere assegnati al gruppo F.

NOTA. I componenti infiammabili sono liquidi infiammabili, solidi infiammabili o gas infiam-mabili o miscele di gas infiaminfiam-mabili così come definiti nel Manuale delle prove e dei criteri, Parte sottosezione 31.1.3, Note da 1 a 3. Questa designazione non comprende le materie piroforiche, le materie autoriscaldanti e le materie che reagiscono a contatto con l’acqua. Il calore chimico di combustione deve essere determinato con uno dei seguenti metodi: ASTM D 240, ISO/FDIS 13943:1999 (E/F) da 86.1 a 86.3 o NFPA 30B.

d. L’assegnazione al gruppo T si ha quando il contenuto, diverso dal gas propellente per espel-lere l’aerosol, è classificato nella classe 6.1, gruppi di imballaggio II o III;

e. L’assegnazione al gruppo C si ha quando il contenuto, diverso dal gas propellente per espel-lere l’aerosol, risponde ai criteri della classe 8, gruppi di imballaggio II o III;

f. Quando sono soddisfatti i criteri corrispondenti a più di uno dei gruppi O, F, T e C, l’assegna-zione è effettuata, secondo il caso, ai gruppi CO, FC, TF, TC, TO, TFC o TOC.

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