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Parte 2 Parte 3 Parte 4 Parte 5 Parte 6 Parte 7 Parte 8 Parte 9quelli il cui trasporto è consentito in IBC sono elencati al 4.1.4.2, istruzione di imballaggio IBC520

Nel documento Parte 2 CLASSIFICAZIONE (pagine 71-74)

e quelli il cui trasporto è consentito in cisterne conformemente ai capitoli 4.2 e 4.3 sono elencati al 4.2.5.2, istruzione di trasporto in cisterne mobili T23. Ogni materia autorizzata elencata è assegnata ad una rubrica generica della tabella A del capitolo 3.2 (numeri ONU da 3101 a 3120), con indicazione degli appropriati pericoli sussidiari e di informazioni utili per il trasporto di queste materie.

Queste rubriche generiche precisano:

- il tipo (da B a F) di perossido organico (vedere 2.2.52.1.6);

- lo stato fisico (liquido/solido); e

- il controllo di temperatura (qualora richiesto), vedere da 2.2.52.1.15 a 2.2.52.1.16.

Le miscele di queste preparazioni possono essere assimilate al tipo di perossido organico più peri-coloso che entra nella loro composizione ed essere trasportate alle condizioni previste per tale tipo.

Tuttavia, poiché due componenti stabili possono formare una miscela meno stabile al calore, si deve determinare la temperatura di decomposizione autoaccelerata (TDAA) della miscela e, se necessario, la temperatura di controllo e la temperatura d’emergenza calcolate dalla TDAA, conformemente al 7.1.7.3.6.

2.2.52.1.8 La classificazione dei perossidi organici, delle preparazioni e miscele di perossidi organici non elencati al 2.2.52.4. al 4.1.4.2, istruzione di imballaggio IBC520 o al 4.2.5.2, istruzione di trasporto in cisterne mobili T23, e la loro assegnazione a una rubrica collettiva deve essere fatta dall’autorità competente del paese di origine. La dichiarazione di approvazione deve contenere la classificazione e le pertinenti condizioni di trasporto. Se il paese di origine non è una Parte contraente I’ADR, la classificazione e le condizioni di trasporto devono essere riconosciute dall’autorità competente del primo paese Parte contraente l’ADR toccato dalla spedizione.

2.2.52.1.9 I campioni di perossidi organici o delle preparazioni di perossidi organici che non sono elencati al 2.2.52.4, per i quali non si dispone di una serie completa di dati di prova e che si devono trasportare per le prove o per valutazioni supplementari, devono essere assegnati a una delle rubriche concer-nenti il perossido organico di tipo C, a condizione che:

- secondo i dati disponibili, il campione non sia più pericoloso del perossido organico di tipo B;

- il campione sia imballato conformemente al metodo di imballaggio OP2 e che la quantità per unità di trasporto sia limitata a 10 kg;

- secondo i dati disponibili, la temperatura di controllo, se il caso, sia sufficientemente bassa per impedire ogni decomposizione pericolosa, e sufficientemente alta per impedire ogni separazione pericolosa delle fasi.

Desensibilizzazione dei perossidi organici

2.2.52.1.10 Per assicurare la sicurezza durante il trasporto, i perossidi organici vengono spesso desensibilizzati aggiungendo materie organiche liquide o solide, materie inorganiche solide o acqua. Quando è sta-bilita una percentuale di materia, si tratta di percentuale in massa, arrotondata all’unità più vicina. In genere, la desensibilizzazione deve essere tale che, in caso di perdita, il perossido organico non si possa concentrare a un livello pericoloso.

2.2.52.1.11 Salvo indicazioni contrarie per specifiche preparazioni di perossido organico, ai diluenti utilizzati per la desensibilizzazione si applicano le seguenti definizioni:

- i diluenti di tipo A sono dei liquidi organici compatibili con il perossido organico e con un punto di ebollizione di almeno 150°C. I diluenti di tipo A possono essere utilizzati per desensibilizzare tutti i perossidi organici;

- i diluenti di tipo B sono dei liquidi organici compatibili con il perossido organico e con un punto di ebollizione inferiore a 150°C, ma almeno uguale a 60°C, e un punto d’infiammabilità d’almeno 5°C.

I diluenti di tipo B possono essere utilizzati per desensibilizzare i perossidi organici a condizione che il punto di ebollizione del liquido sia di almeno 60°C più elevato della TDAA in un collo di 50 kg.

2.2.52.1.12 Altri diluenti, oltre a quelli di tipo A o B, possono essere aggiunti alle preparazioni di perossidi organici elencati al 2.2.52.4, a condizione che siano compatibili. Tuttavia, la sostituzione, in parte o completa, di un diluente di tipo A o B con un altro diluente avente proprietà differenti obbliga a una nuova

valu-Parte

1Parte 2

Parte

3

Parte

4

Parte

5

Parte

6

Parte

7

Parte

8

Parte

9

tazione del preparato secondo la normale procedura di classificazione per la classe 5.2.

2.2.52.1.13 L’acqua può essere utilizzata solo per desensibilizzare i perossidi organici menzionati al 2.2.52.4 o quando la decisione dell’autorità competente secondo il 2.2.52.1.8 precisa “con acqua” o “di-spersione stabile in acqua”. I campioni di perossidi organici e le preparazioni di perossidi organici che non sono elencati al 2.2.52.4 possono ugualmente essere desensibilizzati con acqua, a condizione d’essere conformi alle disposizioni del 2.2.52.1.9.

2.2.52.1.14 Le materie solide organiche e inorganiche possono essere utilizzate per desensibilizzare i perossidi organici a condizione di essere compatibili. Per materie compatibili liquide o solide, s’inten-dono quelle che non alterano né la stabilità termica, né il tipo di pericolo della preparazione.

Prescrizioni in materia di controllo della temperatura

2.2.52.1.15 I seguenti perossidi organici sono sottoposti a controllo di temperatura durante il trasporto:

- i perossidi organici dei tipi B e C aventi una TDAA ≤ 50°C;

- i perossidi organici di tipo D manifestanti un effetto medio durante il riscaldamento sotto confinamento e aventi una TDAA ≤ 50°C, o manifestanti un debole o nessun effetto durante il riscaldamento sotto confinamento e aventi una TDAA ≤ 45°C; e - i perossidi organici dei tipi E e F aventi una TDAA 45°C.

NOTA: Le prescrizioni per determinare gli effetti del riscaldamento sotto confinamento si trovano nel Manuale delle prove e dei criteri, Parte II, sezione 20 e sotto-sezione 28.4.

Vedere 7.1.7

2.2.52.1.16 La temperatura di controllo come pure la temperatura d’emergenza, se il caso, sono indicate al 2.2.52.4. La temperatura effettiva durante il trasporto può essere inferiore alla temperatura di control-lo, ma deve essere fissata in modo da evitare una separazione pericolosa delle fasi.

2.2.52.2 Materie non ammesse al trasporto

I perossidi organici del tipo A non sono ammessi al trasporto alle condizioni della classe 5.2 [vedere Manuale delle prove e dei criteri, parte Il, paragrafo 20.4.3 (a)].

2.2.52.3 Lista delle rubriche collettive

Perossidi organici PEROSSIDO ORGANICO DI TIPO A, LIQUIDO

PEROSSIDO ORGANICO DI TIPO A, SOLIDO

}

non ammessi al trasporto, vedere 2.2.52.2 3101 PEROSSIDO ORGANICO DI TIPO B, LIQUIDO

3102 PEROSSIDO ORGANICO DI TIPO B, SOLIDO 3103 PEROSSIDO ORGANICO DI TIPO C, LIQUIDO 3104 PEROSSIDO ORGANICO DI TIPO C, SOLIDO 3105 PEROSSIDO ORGANICO DI TIPO D, LIQUIDO 3106 PEROSSIDO ORGANICO DI TIPO D, SOLIDO 3107 PEROSSIDO ORGANICO DI TIPO E, LIQUIDO 3108 PEROSSIDO ORGANICO DI TIPO E, SOLIDO 3109 PEROSSIDO ORGANICO DI TIPO F, LIQUIDO 3110 PEROSSIDO ORGANICO DI TIPO F, SOLIDO 3545 OGGETTI CONTENENTI PEROSSIDO ORGANICO, N.A.S.

Non necessitano di un controllo di

temperatura P1

PEROSSIDO ORGANICO DI TIPO G, LIQUIDO

PEROSSIDO ORGANICO DI TIPO G, SOLIDO

}

non sottoposti alle disposizioni applicabili alla classe 5.2, vedere 2.2.52.1.6

Parte

1Parte 2

Parte

3

Parte

4

Parte

5

Parte

6

Parte

7

Parte

8

Parte

9

3111 PEROSSIDO ORGANICO DI TIPO B, LIQUIDO, CON CONTROLLO DI TEMPERATURA 3112 PEROSSIDO ORGANICO DI TIPO B, SOLIDO, CON CONTROLLO DI TEMPERATURA 3113 PEROSSIDO ORGANICO DI TIPO C, LIQUIDO, CON CONTROLLO DI TEMPERATURA 3114 PEROSSIDO ORGANICO DI TIPO C, SOLIDO, CON CONTROLLO DI TEMPERATURA 3115 PEROSSIDO ORGANICO DI TIPO D, LIQUIDO, CON CONTROLLO DI TEMPERATURA 3116 PEROSSIDO ORGANICO DI TIPO D, SOLIDO, CON CONTROLLO DI TEMPERATURA 3117 PEROSSIDO ORGANICO DI TIPO E, LIQUIDO, CON CONTROLLO DI TEMPERATURA 3118 PEROSSIDO ORGANICO DI TIPO E, SOLIDO, CON CONTROLLO DI TEMPERATURA 3119 PEROSSIDO ORGANICO DI TIPO F, LIQUIDO, CON CONTROLLO DI TEMPERATURA 3120 PEROSSIDO ORGANICO DI TIPO F, SOLIDO, CON CONTROLLO DI TEMPERATURA 3545 OGGETTI CONTENENTI PEROSSIDO ORGANICO, N.A.S. CON CONTROLLO DI TEMPERATURA Necessitano di un controllo di

temperatura P2

2.2.52.4 Lista dei perossidi organici già classificati trasportati in imballaggi

Nella colonna “Metodo di imballaggio”, i codici da “OP1” a “OP8” si riferiscono ai metodi di imballag-gio in 4.1.4.1, istruzione di imballagimballag-gio P520 (vedere anche 4.1.7.1). I perossidi organici da traspor-tare devono soddisfare le condizioni di classificazione, la temperatura di controllo e la temperatura d’emergenza (dedotte dalla TDAA), come indicato. Per le materie il cui trasporto è consentito in IBC, vedere 4.1.4.2, istruzione di imballaggio IBC520, e per quelle il cui trasporto è consentito in cisterne conformemente ai capitoli 4.2 e 4.3, vedere 4.2.5.2.6, istruzione di trasporto in cisterne mobili T23.

Le formulazioni elencate nell’istruzione di imballaggio IBC520 del 4.1.4.2 e nell’istruzione per cisterne mobili T23 del 4.2.5.2.6 possono anche essere trasportate imballate in conformità al metodo di im-ballaggio OP8 dell’istruzione di imim-ballaggio P520 del 4.1.4.1, con le stesse temperature di controllo e di emergenza, se applicabili.

Nel documento Parte 2 CLASSIFICAZIONE (pagine 71-74)

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