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Poiché le materie organometalliche possono appartenere alle classi 4.2 o 4.3 con altri pe- pe-ricoli sussidiari, a seconda delle loro proprietà, un diagramma specifico di classificazione è riportato

Nel documento Parte 2 CLASSIFICAZIONE (pagine 61-65)

al 2.3.5 per queste materie.

2.2.42.1.6 Quando le materie della classe 4.2, in seguito ad aggiunte, passano in altri livelli di pericolo diversi da-quelli ai quali appartengono le materie nominativamente menzionate nella Tabella A del capitolo 3.2, queste miscele devono essere assegnate alle rubriche alle quali appartengono in base al loro effettivo livello di pericolo.

NOTA: Per classificare le soluzioni e le miscele (come i preparati e i rifiuti), vedere anche 2.1.3.

2.2.42.1.7 Sulla base delle procedure di prova secondo il Manuale delle prove e dei criteri, Parte III, sottosezione 33.4 e dei criteri del 2.2.42.1.5, si può ugualmente determinare se la natura di una materia nominati-vamente menzionata è tale che la materia non è sottoposta alle disposizioni di questa classe.

Assegnazione ai gruppi d’imballaggio

2.2.42.1.8 Le materie e gli oggetti classificati nelle diverse rubriche della Tabella A del capitolo 3.2 devono essere assegnati ai gruppi d’imballaggio I, II o III sulla base delle procedure di prova secondo il Manuale delle prove e dei criteri, Parte III, sottosezione 33.4, secondo i seguenti criteri:

a. le materie soggette ad accensione spontanea (piroforiche) devono essere assegnate al gruppo d’imballaggio I;

b. le materie e gli oggetti autoriscaldanti nei quali, in un campione cubico di 2,5 cm di lato, a una temperatura di prova di 140°, entro 24 ore si è osservata un’accensione spontanea o un au-mento della temperatura a più di 200°C, devono essere assegnati al gruppo d’imballaggio II;

c. Le materie con una temperatura d’accensione spontanea superiore a 50°C per un volume di 450 litri non devono essere assegnate al gruppo d’imballaggio II, le materie poco autoriscal-danti nelle quali, in un campione cubico di 2,5 cm di lato, non sono osservati i fenomeni citati in (b) nelle condizioni date, ma nelle quali in un campione cubico di 10 cm di lato, a una tem-peratura di prova di 140°C, entro 24 ore, si è osservata un’accensione spontanea o un au-mento della temperatura a più di 200°C, devono essere assegnate al gruppo d’imballaggio III.

2.2.42.2 Materie non ammesse al trasporto

Le seguenti materie non sono ammesse al trasporto:

- N° ONU 3255 IPOCLORITO DI ter-BUTILE;

- i solidi autoriscaldanti, comburenti, assegnati al N° ONU 3127, salvo che non sod-disfino le disposizioni concernenti la classe 1 (vedere anche 2.1.3.7).

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2.2.42.3 Lista delle rubriche collettive

Materie soggette ad accensione spontanea

Liquide S1 2845 LIQUIDO ORGANICO PIROFORICO, N.A.S.

3183 LIQUIDO ORGANICO AUTORISCALDANTE, N.A.S.

Organiche

1373 FIBRE o TESSUTI DI ORIGINE ANIMALE o VEGETALE o SINTETICA, N.A.S.

impregnate d’olio

2006 MATERIE PLASTICHE A BASE DI NITROCELLULOSA, AUTORISCALDANTI, N.A.S.

3313 PIGMENTI ORGANICI AUTORISCALDANTI 2846 SOLIDO ORGANICO PIROFORICO, N.A.S.

3088 SOLIDO ORGANICO AUTORISCALDANTE, N.A.S.

senza pericolo

sussidiario Solide S2

S

Liquide S3 3194 LIQUIDO INORGANICO PIROFORICO, N.A.S.

3186 LIQUIDO INORGANICO AUTORISCALDANTE, N.A.S.

1383 METALLO PIROFORICO, N.A.S. o 1383 LEGA PIROFORICA, N.A.S.

1378 CATALIZZATORE METALLICO UMIDIFICATO con un eccesso visibile di liquido 2881 CATALIZZATORE METALLICO SECCO

3189a) POLVERE METALLICA AUTORISCALDANTE, N.A.S.

3205 ALCOLATI DEI METALLI ALCALINOTERROSI, N.A.S.

3200 SOLIDO INORGANICO PIROFORICO, N.A.S.

3190 SOLIDO INORGANICO AUTORISCALDANTE, N.A.S.

Inorganiche

Solide S4

Organometalliche S5

3391 MATERIA ORGANOMETALLICA SOLIDA PIROFORICA 3392 MATERIA ORGANOMETALLICA LIQUIDA PIROFORICA 3400 MATERIA ORGANOMETALLICA SOLIDA AUTORISCALDANTE

Oggetti S6 3542 OGGETTI CONTENENTI UNA MATERIA SOGGETTA AD ACCENSIONE

SPONTA-NEA, N.A.S.

Idroreattive SW 3394 MATERIA ORGANOMETALLICA LIQUIDA PIROFORICA, IDROREATTIVA

3393 MATERIA ORGANOMETALLICA SOLIDA PIROFORICA, IDROREATTIVA

Comburenti SO

3127 SOLIDO AUTORISCALDANTE, COMBURENTE, N.A.S. (non ammesso al tra-sporto, vedere 2.2.42.2)

Liquide ST1 3184 LIQUIDO ORGANICO AUTORISCALDANTE, TOSSICO, N.A.S.

Organiche

Solide ST2 3128 SOLIDO ORGANICO AUTORISCALDANTE, TOSSICO, N.A.S.

Tossiche

ST Liquide ST3 3187 LIQUIDO INORGANICO AUTORISCALDANTE, TOSSICO, N.A.S.

Inorganiche

Solide ST4 3191 SOLIDO INORGANICO AUTORISCALDANTE, TOSSICO, N.A.S.

Liquide SC1 3185 LIQUIDO ORGANICO AUTORISCALDANTE, CORROSIVO, N.A.S.

Organiche

Corrosive Solide SC2 3126 SOLIDO ORGANICO AUTORISCALDANTE, CORROSIVO, N.A.S.

SC

Liquide SC3 3188 LIQUIDO INORGANICO AUTORISCALDANTE, CORROSIVO, N.A.S Inorganiche

Solide SC4

3206 ALCOLATI DEI METALLI ALCALINI, AUTORISCALDANTI, CORROSIVI, N.A.S.

3192 SOLIDO INORGANICO AUTORISCALDANTE, CORROSIVO, N.A.S.

a ) La polvere fine e la polvere di metalli non tossici non autoriscaldanti, ma che tuttavia, a contatto con l’acqua, sviluppano gas infiammabili, sono materie della classe 4.3

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9 2.2.43 Classe 4.3 - Materie che, a contatto con l’acqua, sviluppano gas infiammabili

2.2.43.1 Criteri

2.2.43.1.1 Il titolo della classe 4.3 comprende le materie che, per reazione con l’acqua, sviluppano gas infiam-mabili suscettibili di formare miscele esplosive con l’aria, come pure gli oggetti contenenti tali materie.

2.2.43.1.2 Le materie e gli oggetti della classe 4.3 sono suddivisi come segue:

W Materie che, a contatto con l’acqua, sviluppano gas infiammabili, senza pericolo sussidiario, e oggetti contenenti tali materie:

W1 Liquide;

W2 Solide;

W3 Oggetti;

WF1 Materie che, a contatto con l’acqua, sviluppano gas infiammabili, liquide, infiammabili;

WF2 Materie che, a contatto con l’acqua, sviluppano gas infiammabili, solide, infiammabili;

WS Materie che, a contatto con l’acqua, sviluppano gas infiammabili, solide, autoriscaldanti;

WO Materie che, a contatto con l’acqua, sviluppano gas infiammabili, solide, comburenti;

WT Materie che, a contatto con l’acqua, sviluppano gas infiammabili, tossiche:

WT1 Liquide;

WT2 Solide;

WC Materie che, a contatto con l’acqua, sviluppano gas infiammabili, corrosive:

WC1 Liquide;

WC2 Solide;

WFC Materie che, a contatto con l’acqua, sviluppano gas infiammabili, infiammabili, corrosive.

Proprietà

2.2.43.1.3 Alcune materie, a contatto con l’acqua, sviluppano gas infiammabili che possono formare miscele esplosive con l’aria. Queste miscele sono facilmente innescate da qualsiasi sorgente ordinaria d’ac-censione, in particolare da fiamme libere, da scintille causate da un utensile, da lampade elettriche non protette. Gli effetti risultanti dall’onda d’urto e dall’incendio possono essere pericolosi per le persone e l’ambiente. Per determinare se una materia reagisce con l’acqua, in modo tale che si abbia produzione di una quantità pericolosa di gas che possa essere infiammabile, si deve utilizzare il metodo descritto al 2.2.43.1.4 qui sotto. Questo metodo non è applicabile alle materie piroforiche.

Classificazione

2.2.43.1.4 Le materie e gli oggetti classificati nella classe 4.3 sono elencati nella Tabella A del capitolo 3.2. L’as-segnazione di materie e oggetti non nominativamente menzionati nella Tabella A del capitolo 3.2 alla rubrica pertinente del 2.2.43.3, secondo le disposizioni del capitolo 2.1, deve essere basata sui risul-tati delle procedure di prova secondo il Manuale delle prove e dei criteri, Parte III, sottosezione 33.5;

l’esperienza dovrà essere presa ugualmente in considerazione quando conduca a un’assegnazione più severa.

22.43.1.5 Quando le materie non nominativamente menzionate sono assegnate a una delle rubriche enumerate nel 2.2.43.3 sulla base delle procedure di prova secondo il Manuale delle prove e dei criteri, Parte III, sottosezione 33.5, si devono applicare i seguenti criteri:

Una materia deve essere assegnata alla classe 4.3 quando:

a. il gas sviluppato si infiamma spontaneamente nel corso di una qualunque fase della prova;

oppure

b. si ha uno sviluppo di gas infiammabile superiore a 1 litro per chilogrammo di materia sottoposta alla prova per un’ora.

NOTA: Poiché le materie organometalliche possono appartenere alle classi 4.2 o 4.3 con altri pericoli sussidiari, a seconda delle loro proprietà, un diagramma specifico di classificazione è riportato ai 2.3.5 per queste materie.

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2.2.43.1.6 Quando materie della classe 4.3, in seguito ad aggiunte, passano in altri livelli di pericolo diversi da quelli ai quali appartengono le materie nominativamente menzionate nella Tabella A del capitolo 3.2, queste miscele devono essere assegnate alle rubriche alle quali appartengono in base al loro effettivo livello di pericolo.

NOTA: Per classificare le soluzioni e le miscele (come i preparati e i rifiuti), vedere anche 2.1.3.

2.2.43.1.7 Sulla base delle procedure di prova secondo il Manuale delle prove e dei criteri, Parte III, sottosezione 33.5 e dei criteri del 2.2.43.1.5, si può ugualmente determinare se la natura di una materia nominati-vamente menzionata è tale che la materia non è sottoposta alle disposizioni di questa classe.

Assegnazione ai gruppi di imballaggio

2.2.43.1.8 Le materie e gli oggetti classificati nelle diverse rubriche della Tabella A del capitolo 3.2 devono essere assegnati ai gruppi di imballaggio I, Il o III in base alle procedure di prova secondo il Manuale delle prove e dei criteri, Parte III, sottosezione 33.5, secondo i seguenti criteri:

a. È assegnata al gruppo di imballaggio I ogni materia che reagisce energicamente con l'acqua a temperatura ambiente sviluppando generalmente un gas suscettibile di accendersi spon-taneamente, o che reagisce facilmente con l’acqua a temperatura ambiente, con un vigore tale che la quantità di gas infiammabile sviluppata in un minuto è uguale o superiore a 10 litri per chilogrammo di materia;

b. È assegnata al gruppo di imballaggio II ogni materia che reagisce facilmente con l'acqua a temperatura ambiente con un vigore tale che la quantità massima di gas infiammabile svilup-pata in un’ora è uguale o superiore a 20 litri per chilogrammo di materia, e che non risponde ai criteri del gruppo di imballaggio I;

c. È assegnata al gruppo di imballaggio III ogni materia che reagisce lentamente con l'acqua a temperatura ambiente con un vigore tale che la quantità massima di gas infiammabile svilup-pata in un’ora è superiore a 1 litro per chilogrammo di materia, e che non risponde ai criteri dei gruppi di imballaggio I o II.

2.2.43.2 Materie non ammesse al trasporto

I solidi, idroreattivi, comburenti assegnati al N° ONU 3133 non sono ammessi al trasporto salvo che rispondano alle relative disposizioni della classe 1 (vedere anche 2.1.3.7).

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