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Parte 2 Parte 3 Parte 4 Parte 5 Parte 6 Parte 7 Parte 8 Parte 9cm2 (o sull’area della superficie se è inferiore a 300 cm2) non supera 8x105 Bq/cm2

Nel documento Parte 2 CLASSIFICAZIONE (pagine 127-131)

per gli emettitori beta e gamma e per gli emettitori alfa di debole tossicità oppure 8x104 Bq/cm2 per tutti gli altri emettitori alfa; e

iii. la contaminazione trasferibile sommata alla contaminazione fissa sulla superficie inaccessibile mediata sopra un’area di 300 cm2 (o sull’area della superficie se è inferiore a 300 cm2) non supera 8x105 Bq/cm2 per gli emettitori beta e gamma e per gli emettitori alfa di debole tossicità oppure 8x104 Bq/cm2 per tutti gli altri emettitori alfa.

c. SCO-III: Un grande oggetto solido che, a causa delle sue dimensioni, non può essere tra-sportato in un tipo di collo descritto nell'ADR e per il quale:

i. Tutte le aperture sono sigillate per impedire il rilascio di materiale radioattivo durante le condizioni definite al 4.1.9.2.4 (e);

ii. L'interno dell'oggetto è il più asciutto possibile;

iii. La contaminazione trasferibile sulle superfici esterne non supera i limiti specificati al 4.1.9.1.2; e

iv. La contaminazione trasferibile più la contaminazione fissa sulla superficie inacces-sibile come media su 300 cm2 non supera 8 × 105 Bq/cm2 per emettitori beta e gamma ed emettitori alfa a bassa tossicità, oppure 8 × 104 Bq/cm2 per tutti gli altri emettitori alfa.

2.2.7.2.3.3 Materiali radioattivi sotto forma speciale

2.2.7.2.3.3.1 I materiali radioattivi sotto forma speciale devono avere almeno una delle dimensioni non inferiore a 5 mm. Quando una capsula sigillata costituisce una parte del materiale radioattivo sotto forma speciale, la capsula deve essere costruita in modo che si possa aprire solo distruggendola. Il modello per i materiali radioattivi sotto forma speciale richiede un’approvazione unilaterale.

2.2.7.2.3.3.2 I materiali radioattivi sotto forma speciale devono essere di natura tale o devono essere progettati in modo che, se sottoposti alle prove specificate da 2.2.7.2.3.3.4 a 2.2.7.2.3.3.8, soddisfino i seguenti requisiti:

a. Non devono rompersi o sbriciolarsi durante le prove di impatto di percussione e di flessione descritte al 2.2.7.2.3.3.5 (a), (b), (c) e al 2.2.7.2.3.3.6 (a), in quanto applicabili;

b. Non devono fondersi o disperdersi durante la prova termica descritta al 2.2.7.2.3.3.5 (d) o 2.2.7.2.3.3.6 (b), in quanto applicabili; e

c. L’attività dell’acqua risultante dalla prova di lisciviazione descritta al 2.2.7.2.3.3.7 e 2.2.7.2.3.3.8 non deve superare 2 kBq; o, alternativamente, per le sorgenti sigillate, il rateo di perdita, misurato con la prova di valutazione della perdita volumetrica specificata nella norma ISO 9978:1992 “Radiation Protection — Sealed Radioactive Sources — Leakage Test Methods”, non deve superare la soglia applicabile di accettabilità ammessa dall’autorità competente.

2.2.7.2.3.3.3 La dimostrazione di conformità ai requisiti del 2.2.7.2.3.3.2 deve essere in accordo a quanto riportato al 6.4.12.1 e 6.4.12.2.

2.2.7.2.3.3.4 I campioni che comprendono o simulano i materiali radioattivi sotto forma speciale devono essere soggetti alla prova di impatto, alla prova di percussione, alla prova di flessione e alla prova termica specificate al 2.2.7.2.3.3.5 o alle prove alternative ammesse al 2.2.7.2.3.3.6. Un differente campione può essere usato per ognuna delle prove. Dopo ciascuna prova, una valutazione della lisciviazione o una prova di perdita volumetrica deve essere eseguita sul campione con un metodo non meno sensibile dei metodi indicati nel 2.2.7.2.3.3.7 per quanto concerne le materie solide non disperdibili o al 2.2.7.2.3.3.8 per quanto concerne le materie in capsule.

2.2.7.2.3.3.5 I metodi di prova da utilizzare sono i seguenti:

a. prova di impatto: il campione deve cadere sul bersaglio da un’altezza di 9 m. Il bersaglio deve essere quello definito al 6.4.14;

b. prova di percussione: il campione deve essere posto su un foglio di piombo supportato da una superficie solida liscia e deve essere urtato da una faccia piana di una barra di acciaio dolce così da causare un impatto equivalente a quello risultante da una caduta libera di un peso di 1,4 kg da 1 m di altezza. La parte più bassa della barra deve essere di 25 mm di

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diametro, con gli spigoli arrotondati con un raggio di 3 ± 0,3 mm. Il piombo, con una durezza della scala Vickers compresa fra 3,5 e 4,5 e uno spessore non superiore a 25 mm, deve coprire un'area più grande di quella coperta dal campione. Per ogni impatto deve essere usata una superficie nuova di piombo . La barra deve urtare il campione in modo da causare il massimo danneggiamento;

c. prova di flessione: questa prova si deve applicare soltanto a sorgenti lunghe e sottili aventi sia una lunghezza minima di 10 cm che un rapporto tra la lunghezza e la minima larghezza non inferiore a 10. Il campione deve essere rigidamente bloccato in una posizione orizzontale in modo tale che metà della sua lunghezza sporga dalla morsa. L’orientamento del campione deve essere tale che esso subisca il massimo danneggiamento quando la sua parte libera è colpita dalla faccia piana di una barra di acciaio. La barra deve colpire il campione in modo tale da causare un impatto equivalente a quello risultante dalla caduta libera di un peso di 1,4 kg dall’altezza di 1 m. La parte più bassa della barra deve essere di 25 mm di diametro con gli spigoli arrotondati con un raggio di 3 ± 0,3 mm;

d. prova termica: il campione deve essere riscaldato in aria alla temperatura di 800°C e mantenuto a tale temperatura per un periodo di 10 minuti e deve poi essere lasciato raffred-dare.

2.2.7.2.3.3.6 I campioni che comprendono o simulano materiali radioattivi racchiusi in una capsula sigillata posso-no essere esentati:

a. dalle prove riportate al 2.2.7.2.3.3.5 (a) e (b) a condizione che i campioni siano sottoposti al-ternativamente alla prova d’urto riportata nella norma ISO 2919:2012: “Radiation Protection - Sealed Radioactive Sources — General requirements and Classification ”:

i. la prova d’urto per la Classe 4 se la massa del materiale radioattivo sotto forma speciale è uguale o inferiore a 200 g;

ii. la prova d’urto per la Classe 5 se la massa del materiale radioattivo sotto forma speciale è uguale o superiore a 200 g ma inferiore a 500 g;

b. dalla prova specificata al 2.2.7.2.3.3.5 (d), a condizione che siano sottoposti in alternativa alla prova termica per la classe 6 prescritta dalla norma ISO 2919:2012, “Radiation Protection -Sealed Radioactive Sources — General requirements and Classification”.

2.2.7.2.3.3.7 Per i campioni che comprendono o simulano materie solide che non si disperdono, una valutazione della lisciviazione deve essere eseguita come segue:

a. Il campione deve essere immerso per 7 giorni in acqua a temperatura ambiente. Il volume di acqua da usare nella prova deve essere sufficiente ad assicurare che, alla fine del periodo di prova di 7 giorni, il volume di acqua libera rimanente, non reagente e non assorbita, deve essere almeno il 10% del volume dello stesso campione di prova solido. L’acqua deve avere un pH iniziale di 6-8 e una conducibilità massima di 1 mS/m a 20°C.

b. L’acqua e il campione deve essere poi riscaldata a una temperatura di 50°C±5°C e mante-nuta a questa temperatura per 4 ore.

c. L’attività dell’acqua deve poi essere determinata.

d. Il campione deve essere poi tenuto per almeno 7 giorni in aria calma a non meno di 30°C e umidità relativa non inferiore al 90%.

e. Il campione deve poi essere immerso in acqua con le stesse specifiche di cui al precedente punto (a) e l’acqua e il campione riscaldata a 50°C±5°C e mantenuta a questa temperatura per 4 ore.

f. L’attività dell’acqua deve poi essere determinata.

2.2.7.2.3.3.8 Per i campioni che comprendono o simulano materiali radioattivi racchiusi in una capsula sigillata, deve essere eseguita o una valutazione della lisciviazione o una valutazione della perdita volumetrica come segue:

a. La valutazione della lisciviazione deve comprendere i seguenti passi:

i. ll campione deve essere immerso in acqua a temperatura ambiente. L’acqua deve avere un pH iniziale di 6-8 con una conducibilità massima di 1 mS/m a 20°C;

ii. L’acqua e il campione devono essere poi riscaldati a una temperatura di 50°C±5°C e mantenuti a tale temperatura per 4 ore;

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9 iii. L’attività dell’acqua deve poi essere determinata;

iv. Il campione deve essere poi tenuto per almeno 7 giorni in aria calma a non meno di 30°C e umidità relativa non inferiore al 90%;

v. Devono essere ripetute le operazioni in (i), (ii) e (iii);

b. Il controllo volumetrico di tenuta, che può essere fatto in alternativa, deve comprendere ognuna delle prove prescritte dalla norma ISO 9978:1992 “Radiation Protection — Sealed Radioactive Sources — Leakage Test Methods”, a condizione che siano accettate dall’au-torità competente.

2.2.7.2.3.4 Materiali radioattivi a bassa dispersione

2.2.7.2.3.4.1 II modello di materiale radioattivo a bassa dispersione richiede un’approvazione multilaterale. I ma-teriali radioattivi a bassa dispersione devono essere tali che la quantità totale di questi mama-teriali in un collo, prendendo in considerazione le disposizioni del 6.4.8.14, soddisfi i seguenti requisiti:

a. L’intensità di dose a 3 metri dai materiali radioattivi non schermati non superi 10 mSv/h;

b. Se sottoposti alle prove specificate al 6.4.20.3 e 6.4.20.4, il rilascio nell’atmosfera sotto forma di gas o di particelle con diametro aerodinamico equivalente fino a 100µm non superi 100 A2. Un campione distinto può essere usato per ogni prova; e

c. Se sottoposti alla prova specificata al 2.2.7.2.3.1.4, l’attività dell’acqua non superi 100 A2. Per questa prova, si deve tenere conto dei danni prodotti durante le prove di cui al punto (b) qui sopra.

2.2.7.2.3.4.2 I materiali radioattivi a bassa dispersione devono essere sottoposti a diverse prove, come segue:

Un campione che comprende o simula materiali radioattivi a bassa dispersione deve essere sottopo-sto alla prova termica più gravosa specificata al 6.4.20.3 e alla prova di impatto del 6.4.20.4. Un dif-ferente campione può essere usato per ognuna delle prove. Dopo ciascuna prova, si deve sottoporre il campione alla prova di lisciviazione specificata al 2.2.7.2.3.1.4. Dopo ogni prova, si deve verificare se soddisfa i requisiti applicabili del 2.2.7.2.3.4.1.

2.2.7.2.3.4.3 La dimostrazione di conformità ai requisiti del 2.2.7.2.3.4.1 e 2.2.7.2.3.4.2 deve essere in accordo a quanto riportato al 6.4.12.1 e 6.4.12.2.

2.2.7.2.3.5 Materiale fissile

Il materiale fissile e i colli contenenti materiale fissile devono essere classificati sotto la rubrica pertinente come “FISSILE” conformemente alla Tabella 2.2.7.2.1.1 a meno che non siano esenti per una delle disposizioni del paragrafo da (a) ad (f) sotto riportati e trasportati nel rispetto delle disposizioni del 7.5.11 CV33 (4.3). Tutte le disposizioni si applicano solo al materiale in colli che soddisfa le condizioni del 6.4.7.2 a meno che il materiale non imballato non sia specificatamente consentito nella disposizione.

a. Uranio arricchito in uranio-235 fino ad un massimo dell’1% in massa, e con un contenuto totale di plutonio ed uranio-233 non superiore all’1% della massa di uranio-235, purché i nuclidi fissili siano distribuiti essenzialmente in modo omogeneo nell’insieme del materiale.

Inoltre, se l’uranio-235 è presente in forma metallica, di ossido, o di carburo, esso non deve formare un sistema a reticolo;

b. Soluzioni liquide di nitrato di uranile arricchito in uranio-235 fino ad un massimo del 2% in massa, con un contenuto totale di plutonio ed uranio-233 non superiore a 0,002% della massa di uranio e con un rapporto atomico minimo tra azoto ed uranio (N/U) pari a 2;

c. Uranio arricchito in uranio-235 fino ad un massimo del 5% in massa a condizione che:

i. Non siano presenti più di 3,5 g di uranio-235 per collo;

ii. Il contenuto totale di plutonio ed uranio-233 non superi l’1% della massa di ura-nio-235 per collo;

iii. Il trasporto del collo sia soggetto al limite per spedizione indicato al 7.5.11 CV33 (4.3) (c);

d. Nuclidi fissili con massa totale non superiore a 2,0 g per collo a condizione che il collo tra-sportato sia soggetto al limite per spedizione indicato al 7.5.11 CV33 (4.3) (d);

e. Nuclidi fissili con massa totale non superiore a 45 g, sia imballati che non imballati, soggetti alle prescrizioni del 7.5.11 CV33 (4.3) (e);

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f. Materiale fissile che soddisfa i requisiti del 7.5.11 CV33 (4.3) (b), 2.2.7.2.3.6 e del 5.1.5.2.1.

2.2.7.2.3.6 Il materiale fissile esentato dalla classificazione come “FISSILE” conformemente al 2.2.7.2.3.5 f) deve essere sottocritico senza la necessità di controllo dell’accumulo rispettando le seguenti condizioni:

a. le condizioni del 6.4.11.1 a);

b. le condizioni compatibili con le disposizioni relative alle valutazioni riportate nel 6.4.11.12 b) e nel 6.4.11.13 b) per i colli.

2.2.7.2.4 Classificazione di colli o di materiali non imballati

La quantità di materiali radioattivi in un collo non deve superare quella dei limiti specificati per il tipo di collo come indicato qui di seguito.

2.2.7.2.4.1 Classificazione come colli esenti

2.2.7.2.4.1.1 Un collo può essere classificato come collo esente se soddisfa una delle seguenti condizioni:

a. È un collo vuoto che ha contenuto materiale radioattivo;

b. Contiene strumenti o oggetti che non superano i limiti di attività specificati nelle colonne (2) e (3) della Tabella 2.2.7.2.4.1.2;

c. Contiene oggetti prodotti con uranio naturale, uranio impoverito o torio naturale;

d. Contiene materiale radioattivo che non superi i limiti di attività specificati nella colonna (4) della Tabella 2.2.7.2.4.1.2; o

e. Contiene meno di 0,1 kg di esafluoruro di uranio che non supera i limiti di attività specificati nella colonna (4) della Tabella 2.2.7.2.4.1.2.

2.2.7.2.4.1.2 Un collo contenente materiali radioattivi può essere classificato come collo esente a condizione che l'intensità di dose in ogni punto della superficie esterna non superi 5 µSv/h.

Tabella 2.2.7.2.4.1.2: Limiti di attività per colli esenti

Stato fisico del contenuto Apparecchi o oggetti

Limite per collo di materialeª Limite per oggettoª Limite per colloa

(1) (2) (3) (4)

Solidi:

Sotto forma speciale 10-2 A1 A1 10-3 A1

Altra forma 10-2 A2 A2 10-3 A2

Liquidi 10-3 A2 10-1 A2 10-4 A2

Gas:

Trizio 2 x 10-2 A2 2 x 10-1 A2 2 x 10-2 A2

Sotto forma speciale 10-3 A1 10-2 A1 10-3 A1

Altre forme 10-3 A2 10-2 A2 10-3 A2

a Per miscugli di radionuclidi, vedere da 2.2.7.2.2.4 a 2.2.7.2.2.6.

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