Corsi di formazione

All’interno del questionario è stato chiesto se avessero partecipato a corsi di formazione negli ultimi cinque anni in Italia o in un altro Paese OECD, per cercare di comprendere in modo complessivo le competenze tecnico-professionali possedute dal campione e se utilizzano corsi di formazione come strumenti per ampliare e rafforzare le proprie competenze.

Corsi di lingua 2

Corsi per mediatori culturali 5

Corso di antropologia 1 13 21 2 4 15 1 1 Operaio Qualificato

Operaio non Qualificato

Libero Professionista

Studente

Mai Lavorato nel Paese d'origine

Servizio Civile

82 Corso per educatori Montessori (0-3 anni) 1

Corso per la progettazione Europea 1

Corsi d’impresa 3

Corsi d’impresa di co-sviluppo 5

Corso “Io Partecipo” 1

Corso di sicurezza 3

Corso di diritto d’asilo e progettazione internazionale in Italia 1

Corso senza frontiere 1

Corso per le tecniche di affidamento in Olanda 1

Corsi con Arci Toscana 1

Corsi in ambito dell’immigrazione 7 Corso Project manager per la cooperazione internazionale e il non profit 1

Corso per guida turistica 1

Corso per la progettazione per le associazioni 1

HACCP 1

Corso per assistente di basa (ADB) 1 Corso di formazione e addestramento obbligatorio per lavoratori 1 Gestione ed amministrazione del personale 1

Corso per operatori sociali 1

Corso per buttafuori 1

Corso Fund raising 1

Corsi per il settore del lavoro 3 Corso per la formazione residenziale etnopsichiatrica 1 Corso per educatori professionali 1

83 Solo cinque persone, del campione, non hanno partecipato a corsi di formazione, in Italia o in Paesi OECD, negli ultimi cinque anni. I restanti trentasette rispondenti hanno frequentato corsi di formazione, di cui la maggior parte in ambito sociale, per il co-sviluppo o in ambito migratorio.

3.1.4 Competenze trasversali

Le competenze trasversali sono un insieme di competenze, che entrano in gioco in situazioni diversificate migliorando l’operatività, non parliamo più di competenze connesse a specifiche attività. Da questa tipologia di caratteristiche scaturisce la capacità dell’individuo di attuare comportamenti abili o esperti (Baggiani, 2011). Le competenze trasversali prese in esame in questo elaborato sono: competenze organizzative, competenze relazionali, competenze comunicative, competenze personali, competenze di gestione e competenze di gestione del servizio, che nelle pagine successive verranno analizzate.

3.1.4.1 Competenze organizzative

Nessuno, dei partecipanti all’indagine, ha risposto di non possedere competenze organizzative, anzi come possiamo vedere dal grafico, le competenze organizzative possedute, nelle cinque sottodimensioni, sono di livello medio-alto.

Il numero maggiore di risposte per il livello di conoscenza bassa è stato quattro, per la sottodimensione relativa al “Monitorare l’andamento di un lavoro”. Un dato significativo riguarda la sottodimensione “Rispettare le scadenze”, per la quale più della metà dei rispondenti ha

84 dichiarato di avere una alta competenza, mentre solo una persona ha risposto di avere una bassa competenza nel rispettare le scadenze. Per quanto riguarda la sottodimensione “Catalogare le informazioni”, vediamo il numero maggiore di risposte nella categoria competenza media, dove venticinque persone si sono identificate in tale livello di competenza e solo quattordici nel livello di alta competenza, che risulta essere il numero più basso per questa categoria inerente alle competenze organizzative. Nel complesso, come già accennato in precedenza, possiamo affermare che, all’interno del nostro campione, vi siano buone, se non ottime, competenze organizzative nel pianificare il lavoro, nel catalogare le informazioni, nel redigere relazioni e rapporti, nel monitorare l’andamento del lavoro e nel rispettare le scadenze prefissate.

3.1.4.2 Competenze relazionali

Parlando di volontari, anche se non nel significato classico del termine, come già spiegato in precedenza, le competenze relazionali, come la dedizione all’ascolto, alla mediazione e alla cooperazione, risultato di primaria importanza, per questo è stata inserita, all’interno delle competenze trasversali, la domanda che va ad indagare, cercando di accertarsi dei livelli, che il campione ne possiede.

La monovariata delle competenze relazionali rientra all’interno delle sottodimensioni delle competenze trasversali, e come possiamo vedere dal grafico, anche in questo caso, la maggior parte dei rispondenti, ha dichiarato di avere alte competenze negli ambiti della cooperazione, nel coordinare altre persone nel gruppo di lavoro, nella negoziazione, nella mediazione, nell’ascolto e nell’empatia con gli altri. Indubbiamente l’ambito in cui i rispondenti al questionario si sentono

85 maggiormente competenti è l’ascolto, competenza molto importante per cooperare e gestire gruppi di lavoro numerosi, e qui troviamo trentadue risposte. L’unico ambito in cui la competenza maggiormente posseduta è di livello medio, corrisponde al setting.

3.1.4.3 Competenze comunicative

Abbiamo ritenuto necessario inserire le competenze comunicative, come sottodimensione delle competenze trasversali, dal momento che si ritiene fondamentale saper comunicare all’interno di un gruppo di lavoro numeroso.

La capacità di gestire le problematiche che possono sorgere nella creazione di progetti volti alla creazione di co-sviluppo in Paesi terzi assume un ruolo chiave ed una delle competenze necessarie per la sua realizzazione, è proprio quella comunicativa. Questo tipo di competenza è stata suddivisa in otto sottodimensioni, tutte possedute, dai nostri rispondenti, con un livello medio alto.

Comunicare in gruppo, comunicare con un’altra persona, lavorare in gruppo, prevenire e gestire i conflitti e la mediazione interculturale hanno avuto, come risposta maggiormente data, l’alta competenza. Per quanto riguarda il comunicare in pubblico, oppure tramite internet e tramite media sono sottodimensioni possedute maggiormente con un livello medio. La sottodimensione che risulta più difficile da gestire è quella relativa al comunicare tramite media, dove otto persone hanno risposto di avere una competenza bassa e una persona ha risposto di non possedere nessuna competenza in tale campo. Una possibile spiegazione a questo dato può essere espressa considerando che solamente dieci dei rispondenti sono nativi digitali, mentre per gli altri soggetti, più anziani, può probabilmente essere stato più difficile affacciarsi al mondo dei media.

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3.1.4.4 Competenze personali

La sottodimensione delle competenze personali è stata suddivisa in otto caratteristiche e notiamo come queste competenze siano possedute dai rispondenti in modo elevato.

Le competenze maggiori riguardano la capacità di adattamento ai cambiamenti e avere spirito d’iniziativa, e in entrambe le domande i due terzi ha risposto di possedere alta competenza in questi campi. Alla domanda inerente alla competenza di analisi e valutazione delle situazioni notiamo come le risposte mostrino una uguaglianza tra alta e media competenza; risultato simile si è avuto per la domanda inerente alla competenza dell’innovazione, con l’aggiunta di una risposta di bassa competenza. Con lo stesso andamento, ossia con prevalenza di un’alta competenza acquisita, abbiamo la conoscenza delle proprie competenze, intesa come saper prendere decisioni e resistere alle frustrazioni. La gestione dello stress è l’elemento di più complicata gestione, tra le competenze personali, del nostro campione: ventuno persone hanno risposto di avere una competenza alta nella gestione dello stress, diciassette di avere una competenza media e quattro di avere una bassa competenza, mentre nessuno ha risposto di non avere alcuna competenza nella gestione dello stress. Complessivamente possiamo notare come le competenze personali possedute dai rispondenti al questionario siano ad un livello medio alto, dunque in linea con le competenze comunicative, relazionali e organizzative.

3.1.4.5 Competenze di gestione

Le competenze di gestione sono formate da quattro sotto-competenze: gestione dei progetti, delle riunioni, dell’amministrazione della contabilità di bilancio e dell’analisi dei costi. Tutte competenze importanti per la gestione nei progetti di cosviluppo.

87 Dalle risposte emerge come la gestione delle riunioni sia, della monovariata delle competenze di gestione, la competenza di cui sono maggiormente forniti i soggetti della nostra indagine; una sola persona ha dichiarato di non possedere nessuna competenza in questo ambito, cinque soggetti di avere una bassa competenza nella gestione delle riunioni e diciassette di possedere delle competenze medie, infine troviamo diciannove rispondenti che dichiarano di avere delle alte competenze della gestione delle riunioni. Subito dopo, in ordine di alte competenze possedute dal campione, troviamo la gestione dei progetti, dove quindici soggetti hanno risposto di avere alte competenze, venti di avere delle competenze medie, cinque di avere una bassa conoscenza della gestione dei progetti ed infine due di non avere nessuna competenza in questo ambito. Con la sottodimensione dell’analisi dei costi, in generale, abbiamo un livello di competenze medio basso, e infatti soltanto cinque persone hanno risposto di avere un alto livello di competenze in questo ambito, ventuno di avere un livello medio, tredici di avere delle basse competenze in materia e tre di non possedere nessuna competenza relativa all’analisi dei costi. Per ultima, con un livello medio basso considerevole, troviamo la competenza dell’amministrazione della contabilità di bilancio, dove quattro persone hanno dichiarato di possedere un livello alto di competenza, mentre troviamo diciassette persone con un livello medio e diciassette con basse competenze, ed infine quattro soggetti che non hanno nessuna competenza in questo preciso ambito. Bisogna tenere presente, che gestire ed amministrare la contabilità di bilancio è un elemento delicato, che richiede conoscenze specifiche e la possibile necessità di ulteriori corsi per la conoscenza specifica in materia.

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