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La consuetudine vuole, che dopo l’analisi delle variabili, si passi all’analisi bivariata, ovvero lo studio delle relazioni di due variabili intese come covariazione esistente (Corbetta, 2014). Le funzioni dell’analisi bivariata sono due, la prima quella di stabilire se tra due variabili esiste una relazione di indipendenza o di associazione, vale a dire se vi è una variazione concomitante fra le variabili; la seconda funzione è quella di stabilire, quale sia, nel caso si manifesti, il grado di

89 associazione fra le variabili che si palesa a seconda della natura delle variabili fra le quali intercorre la relazione (Marradi, 2002).

Alla luce delle analisi fatte nel precedente capitolo, però, sono emersi dati molto eterogenei, come per esempio una sola persona con competenza bassa per la pianificazione del lavoro (vedi paragrafo 3.1.4.1), o ancora solo due persone sprovviste di un titolo di studio conseguito nel proprio Paese di provenienza (vedi paragrafo 3.1.3.1.1); questi dati uniti al numero non molto elevato di questionari compilati, non avrebbe portato a dati significativi. Pertanto, è stato scelto di non procedere con l’analisi delle relazioni fra più variabili.

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C

ONCLUSIONI

Alla luce delle riflessioni fatte all’interno di questo lavoro di tesi, riguardati l’attraversamento del confine e le sue conseguenze in termini di competenze, che i migranti possiedono, è doveroso cercare delle conclusioni, che possano in qualche modo aiutare le associazioni di volontariato a creare programmi di co-sviluppo sempre più specializzate e funzionali.

È partendo dalla parte metodologica di questo studio, che ha cercato di prendere in esame tutti gli aspetti essenziali delle competenze necessarie per la gestione di progetti di cosviluppo nei Paesi terzi, al fine di facilitare una mappatura completa delle competenze possedute, dai partecipanti ai progetti, per poter creare, in futuro, corsi formativi ad hoc, che possano ampliare tutta quella gamma di competenze necessarie, ma non possedute in modo esaustivo dai partecipanti.

Come già spiegato in precedenza l’oggetto preso in esame nella parte di indagine di questo lavoro di tesi è complesso, ed è stato studiato unendo la letteratura sugli studi delle competenze dei volontari e quella sugli studi delle competenze dei migranti. Possiamo dire, che il campione, è stato studiato tenendo conto, di entrambe le dimensioni che lo caratterizzano, ovvero migranti residenti in Italia, che si affacciano ad un volontariato, non tradizionale e quindi non legato ad associazioni, per la creazione di progetti di cosviluppo nei Paesi di provenienza.

Una volta iniziata la somministrazione on-line del questionario sono emersi alcuni problemi, che fortunatamente è stato possibile risolvere. Inizialmente è stata effettuata una scrematura dei dati, che ci erano stati forniti, per eliminare le ridondanze e i soggetti che non avevano fornito i contatti di posta elettronica o telefonici, senza i quali è stato impossibile la somministrazione del questionario93. Un secondo problema ha riguardato la presenza di cittadini Italiani, all’interno del

campione, che in fase di stesura dello strumento d’indagine non erano stati presi in considerazione, questo ha portato a difficoltà nel rispondere ad alcune domande, una fra tutte la richiesta di indicare gli ultimi tre lavori fatti nel proprio Paese d’origine, per l’appunto la risposta a questa domanda, necessariamente coincide con la risposta al quesito sui lavori svolti in Italia. L’ultimo punto problematico è stato nella partecipazione del campione, nonostante le varie sollecitazioni fatte, le risposte non sono state molto numerose, dato che rimane in linea con le statistiche italiane sulle rilevazioni on-line.

Dall’indagine è emerso l’alta formazione del campione, sia con titoli di studio elevati, sia con il rinnovo e l’aggiornamento delle competenze tramite i corsi di formazione, la condizione

93 Si è optato, per la diffusione del questionario, dell’utilizzo di canali online, per maggiori informazioni

91 professionale, però non rispecchia in modo esaustivo le competenze, dei soggetti, acquisite durante i percorsi di studio, è plausibile pensare, che ad alcuni titoli di studio, posseduti dal campione, non sia stato riconosciuto lo statuto di ufficialità, “Il riconoscimento avviene quando un titolo di studio di scuola secondaria di 1° e 2° grado, un titolo universitario o un titolo di qualifica professionale conseguito in un altro paese, viene riconosciuto dal punto di vista giuridico e diventa quindi valido anche in Italia” (Dittoni, Pace, 2014, P:10) e per questo non sia stato possibile, per alcuni dei soggetti interessati, spendere i loro studi nel mercato del lavoro italiano. È possibile affermare che il profilo, dei partecipanti alla ricerca, sia molto elevato. Nelle competenze di base spicca una propensione alla conoscenza di più lingue, difatti solo un soggetto non conosce altre lingue oltre la propria e ventiquattro ne conoscono più di una lingua aggiuntiva94; il livello informatico è molto buono, la moda95 è rappresentata dall’Utente

Autonomo, dunque un livello medio-alto in tutte e cinque le sottocategorie, dato che dimostra il costante utilizzo dei mezzi informatici. Per quanto riguarda le competenze trasversali96 troviamo

due situazioni distinte: per le competenze organizzative, relazionali, comunicative e personali è stato indicato un livello di competenza alto dalla maggior parte dei rispondenti, competenze importanti nei progetti di co-sviluppo, al contrario le competenze gestionali sono caratterizzate da un andamento medio della conoscenza di tali competenze ed infine le competenze di produzione del servizio, vedono i livelli di competenza più bassi.

Alla luce dei risultati ottenuti e dall’analisi fatta sugli stessi, emerge una maggiore difficoltà nella conoscenza e nell’amministrazione delle competenze di gestione e di produzione del servizio, ed è su questi due aspetti che è importante intervenire, nella formazione dei futuri volontari, proprio perché sono due aspetti, che si inseriscono all’interno della gestione dei progetti, a cui i volontari si affacciano e per i quali hanno deciso di formarsi. È importante che i migranti possano avere una formazione mirata sui fabbisogni formativi, che i dati hanno rilevato, dal momento che la conoscenza delle tecniche per gestione dei progetti è alla base per una buona riuscita del co- sviluppo. Ricordiamo che i progetti di co-sviluppo vedono la partecipazione delle associazioni di migranti, ma anche degli stati d’origine e gli stati ospitanti, sono progetti complessi e di grande importanza per l’economia, le politiche sociali e di sostentamento di entrambi gli stati coinvolti; vedono dunque, coinvolti ambiti complessi di economia e politiche internazionali. I dati ottenuti dall’indagine mostrano che i migranti che si misurano con il co-sviluppo siano coscienti e preparati ad affrontare le difficoltà che saranno chiamati ad affrontare per realizzare dei progetti tanto importanti quanto complessi. Per tale motivo è fondamentale che anche le associazioni di

94 Per maggiori informazioni consultare il paragrafo 3.1.2.1

95 La moda è un valore statistico che si usa per definire il valore, che in una distribuzione, si presenta con

maggior frequenza.

92 riferimento siano consapevoli del ruolo importante che rivestono e che possano aiutare i migranti nella loro formazione, in modo da portare investimenti e sviluppo sia nei paesi terzi, sia in Italia. Va, Inoltre, ricordato, che l’elemento della formazione, è sempre più spesso delegato e rimandato al terzo settore, che cerca, con ogni mezzo, di far fronte alla domanda ed alla richiesta, della società di avere dei volontari con competenze e conoscenze, sempre maggiori e specifiche. È, in tale contesto, che si inserisce questo lavoro di ricerca, che parte dalla consapevolezza che “le sfide che la formazione in tutto il non profit è chiamata a raccogliere sono decisive in molti sensi per l’«economia civile» del prossimo futuro” (Baggiani, 2011, p. 167).

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A

PPENDICE

Di seguito è riportato il questionario, utilizzato nella raccolta dei dati, ed alcune spiegazioni in merito ad indici europei, che sono stati inseriti nelle domande, al fine di mantenere un percorso di indagine coerente. Lo strumento utilizzato per la sua realizzazione è stato Docs Google97, ci ha

permesso di creare un questionario online da mandare direttamente per e-mail ai protagonisti della nostra indagine.

94 All’interno delle competenze di base sono state individuate le competenze linguistiche, seguendo la classificazione del Quadro Comune Europeo, ovvero:

A1 – Beginner

Il livello A1 è sufficiente per condurre conversazioni semplici, per esempio da turista in un paese di lingua inglese. Il livello A1 non qualifica per scopi accademici o professionali. Un individuo a livello A1:

È in grado di capire ed usare normali frasi quotidiane e di esprimersi a sufficienza per esaudire bisogni di tipo concreto.

È in grado di fare le presentazioni di sé stesso e di altri, fare domande e dare risposte su dettagli personali, come ad esempio il luogo di residenza, persone conosciute, oggetti in suo possesso. È in grado di interagire con altre persone in maniera semplice, sempre che l'altra persona parli lentamente e chiaramente e sia disponibile a fornire aiuto.

A2 – Elementary

Il livello A2 è sufficiente per visitare da turista un paese di lingua diversa e per socializzare con madrelingua; tuttavia, un livello A2 non è abbastanza avanzato per fare amicizia approfondite. Il livello A2 permette comunque di fare networking con colleghi, ma è limitato all'uso di argomenti ben noti. Il livello A2 non è sufficiente per lo studio universitario o per il consumo di media (TV, film, programmi radio, settimanali, ecc). Al livello A2 si è in grado di:

Capire frasi e espressioni comuni in relazione a soggetti di importanza immediata (come informazioni di base personali e familiari, fare acquisti, la geografia locale, il lavoro).

95 Comunicare in modo semplice e continuativo riguardo ad attività che richiedono uno scambio diretto di informazioni su questioni note e di routine.

Descrivere con parole semplici aspetti della propria formazione e provenienza, l'ambiente circostante e questioni in aree di urgenza immediata.

B1 – Intermediate

Il livello B1 permette di interagire con persone di madrelingua e di conversare di argomenti familiari. Al lavoro, avere il livello B1 permette di leggere dei semplici rapporti su argomenti noti e di scrivere e-mail su soggetti di competenza. Tuttavia, il livello B1 non è sufficiente per essere completamente indipendenti sul lavoro dal punto di vista linguistico. Con il livello B1 si può: Capire con facilità i punti principali di informazioni comuni riguardo ad avvenimenti quotidiani normalmente incontrati sul posto di lavoro, a scuola, durante il tempo libero, etc.

Gestire la maggior parte delle situazioni che possono accadere.

Essere in grado di produrre semplici saggi su argomenti noti o di interesse personale.

Descrivere esperienze ed avvenimenti, sogni, speranze, ambizioni e fornire una ragione e delle spiegazioni per le proprie opinioni e programmi.

B2 – Upper Intermediate

Il livello B2 permette di essere del tutto funzionali sul posto di lavoro e infatti, molte persone che non sono di madrelingua ma lavorano all'estero, hanno raggiunto questo livello. Tuttavia, anche se in possesso del livello B2, questa stessa persona non sarà in grado di comprendere tutte le sfumature, soprattutto se non relative al suo campo di conoscenze. Allo stesso modo, potrebbe non capire alcune sottigliezze e significati impliciti, normali in ogni conversazione. Un individuo al livello B2 è in grado di:

Comprendere le idee principali di testi complessi su argomenti sia concreti che astratti, comprendere le discussioni tecniche sul proprio campo di specializzazione.

Interagire con una certa scioltezza e spontaneità che rendono possibile un'interazione naturale con i madre lingua senza sforzo da entrambe le parti.

96 Produrre un testo chiaro e dettagliato su un'ampia gamma di argomenti e spiegare un punto di vista su un argomento specifico fornendo i pro e i contro delle varie opzioni.

C1 – Advanced

l livello C1 permette di funzionare in modo indipendente sia al lavoro che in un ambiente universitario. Il livello C1 garantisce la piena autonomia in un paese di lingua straniera. Al livello C1 si è in grado di:

Comprendere un'ampia gamma di testi complessi e lunghi e di riconoscerne il significato implicito.

Esprimervi con scioltezza e naturalezza senza il bisogno di dover pensare all'espressione più appropriata.

Usare la lingua in modo flessibile ed efficace per scopi sociali, professionali ed accademici. Produrre dei testi chiari, ben costruiti, dettagliati su argomenti complessi, mostrando un sicuro controllo delle strutture organizzative di un argomento e di tutti gli elementi linguistici e retorici necessari.

C2 - Proficient

Il livello C2 è sostanzialmente come essere madrelingua. Il livello C2 consente di leggere e scrivere su ogni tipo di argomento, di esprimere le proprie emozioni ed opinioni in modo complesso e ricco di sfumature, e di partecipare attivamente in ogni ambiente sia accademico che lavorativo. Al livello C2 si è in grado di:

Comprendere con facilità praticamente tutto ciò che sente e legge.

Riassumere informazioni provenienti da diverse fonti sia parlate che scritte, ristrutturando gli argomenti in una presentazione coerente.

Esprimersi spontaneamente, in modo molto scorrevole e preciso, individuando le più sottili sfumature di significato anche in situazioni complesse.

97 Riguardo le competenze informatiche si è invece adottata la classificazione europea secondo quanto definito da EUROPASS, il quale classifica l’utente secondo i seguenti gradi ci competenza:

Elaborazione delle informazioni:

Utente base

Posso cercare informazioni online utilizzando un motore di ricerca. So che non tutte le informazioni on-line sono affidabili. Posso salvare o memorizzare file o contenuto (ad esempio testi, immagini, musica, video, pagine web) e recuperare una volta salvate o archiviate.

Utente autonomo

Posso utilizzare diversi motori di ricerca per trovare le informazioni. Uso filtri per la ricerca (ad esempio, cerca solo immagini, video, mappe). Paragono fonti diverse per valutare l'attendibilità delle informazioni. Classifico le informazioni in modo metodico utilizzando i file e le cartelle per individuarli più facilmente. Faccio il backup di informazioni o file che ho memorizzato.

Utente avanzato

Posso usare strategie di ricerca avanzata (ad esempio utilizzando operatori di ricerca) per trovare informazioni affidabili su Internet. Posso usare i feed web (come RSS) per essere aggiornato sui contenuti che mi interessano. Posso valutare la validità e credibilità delle informazioni utilizzando una serie di criteri. Sono a conoscenza di nuovi progressi nella ricerca di informazioni,

98 archiviazione e recupero. Posso salvare le informazioni trovate su Internet in diversi formati. Posso utilizzare i servizi cloud di storage delle informazioni.

Creazione di Contenuti:

Utente base

Posso produrre semplici contenuti digitali (ad esempio, testo, tabelle, immagini, file audio) in almeno un formato utilizzando strumenti digitali. Posso fare l'editing di base di contenuti prodotti da altri. So che il contenuto può essere coperto da diritto d'autore. Posso applicare e modificare semplici funzioni e impostazioni del software e delle applicazioni che uso (ad esempio cambiare le impostazioni di default).

Utente autonomo

Posso produrre contenuti digitali complessi in diversi formati (ad esempio di testo, tabelle, immagini, file audio). Posso usare strumenti/editor per la creazione di pagine web o blog utilizzando modelli (ad esempio WordPress). Posso applicare la formattazione di base (ad esempio, inserire note, grafici, tabelle) ai contenuti che io o altri hanno prodotto. So come riutilizzare i contenuti coperti da diritto d'autore. Conosco le basi di un linguaggio di programmazione.

Utente avanzato

Posso produrre o modificare il complesso, contenuti multimediali in diversi formati, utilizzando una varietà di piattaforme digitali, strumenti e ambienti. Posso creare un sito web utilizzando un linguaggio di programmazione. Posso utilizzare le funzioni avanzate di formattazione dei diversi strumenti (ad esempio, stampa unione, i documenti oggetto di fusione di diversi formati, utilizzando formule avanzate, macro). So come applicare licenze e diritti d'autore. Posso utilizzare diversi linguaggi di programmazione. Io so progettare, creare e modificare i database con uno strumento informatico.

Comunicazione:

99 Posso comunicare utilizzando il telefono cellulare, Voice over IP (ad esempio Skype) e-mail o chat -utilizzando le funzionalità di base (ad esempio messaggi vocali, SMS, inviare e ricevere e- mail, scambio di testo). Posso condividere file e contenuti con semplici strumenti. So che posso utilizzare le tecnologie digitali per interagire con alcuni servizi (come governi, banche, ospedali). Sono a conoscenza di siti di social networking e strumenti di collaborazione online. Sono consapevole del fatto che quando si utilizzano strumenti digitali, vengono applicate alcune regole di comunicazione (ad esempio, la condivisione delle informazioni personali).

Utente autonomo

Posso utilizzare le funzioni avanzate di diversi strumenti di comunicazione (ad esempio utilizzando Voice over IP e la condivisione di file). Posso usare strumenti di collaborazione e contribuire a condividere documenti / file che qualcun altro ha creato. Posso utilizzare alcune funzionalità di servizi on-line (ad esempio servizi pubblici, e-banking, lo shopping online). Trasmetto o condivido la conoscenza con gli altri online (ad esempio attraverso strumenti di social networking o in comunità online). Conosco e utilizzo le regole della comunicazione online ("netiquette").

Utente avanzato

Uso una vasta gamma di strumenti di comunicazione (posta elettronica, chat, SMS, messaggistica istantanea, blog, micro-blog, reti sociali) per la comunicazione on-line. Posso creare e gestire i contenuti con strumenti di collaborazione (ad esempio calendari elettronici, i sistemi di gestione del progetto, di correzione in linea, fogli di calcolo on-line). Partecipo attivamente a spazi online e utilizzo diversi servizi online (ad esempio servizi pubblici, e-banking, lo shopping online). Posso utilizzare le funzioni avanzate di strumenti di comunicazione (ad esempio, videoconferenza, condivisione di dati, condivisione di applicazioni).

Risoluzione di problemi:

Utente base

Posso trovare il supporto e assistenza quando sorge un problema tecnico o quando si utilizza un nuovo dispositivo, programma o applicazione. Io so come risolvere i problemi di routine Alcuni (ad esempio chiudere un programma, riavviare il computer, re-installare il programma/aggiornarlo, controllare la connessione internet). Io so che gli strumenti digitali possono aiutare a risolvere i problemi ma so anche che hanno i loro limiti. Di fronte ad un

100 problema di natura tecnologica o non tecnologica, posso utilizzare gli strumenti digitali che conosco per risolverlo. So che devo aggiornare regolarmente le mie competenze digitali.

Utente autonomo

Posso risolvere la maggior parte dei problemi più frequenti che sorgono quando si utilizzano tecnologie digitali. Posso usare le tecnologie digitali per risolvere i problemi (non tecnici). Scelgo lo strumento digitale che si adatta alle mie esigenze e valuto la sua efficacia. Posso risolvere problemi tecnologici esplorando le impostazioni e i parametri di programmi o strumenti. Regolarmente aggiorno le mie competenze digitali. Sono consapevole dei miei limiti e cerco di colmare le mie lacune.

Utente avanzato

Posso risolvere tutti i problemi che sorgono utilizzando la tecnologia digitale. Posso scegliere il giusto strumento, dispositivo, applicazioni, software o servizi per risolvere i problemi non tecnici. Sono a conoscenza di nuovi sviluppi tecnologici. Capisco come funzionano nuovi strumenti di lavoro. Spesso aggiorno le mie competenze digitali.

Sicurezza:

Utente base

Posso prendere accorgimenti fondamentali per proteggere i miei dispositivi (ad esempio, utilizzando antivirus e password). So che non tutte le informazioni on-line sono affidabili. So che le mie credenziali (username e password) possono essere rubati. So che non devo rivelare informazioni private on-line. So che l'eccessivo utilizzo di tecnologia digitale può influenzare negativamente la mia salute. Prendo le misure fondamentali per il risparmio energetico.

Utente autonomo

Ho installato i programmi di sicurezza sul dispositivo (s) che uso per accedere a Internet (ad esempio antivirus, firewall). Utilizzo questi programmi e li aggiorno regolarmente. Io uso diverse password per accedere a dispositivi e servizi digitali e le modifico periodicamente. So identificare i siti web o messaggi di posta elettronica che possono essere utilizzati per truffa. So identificare una e-mail di phishing. Posso modificare la mia linea identità digitale e tenere traccia della mia impronta digitale. Capisco i rischi sanitari connessi con l'uso della tecnologia digitale (es

101 ergonomia, rischio di dipendenza). Capisco l'impatto positivo e negativo della tecnologia sull'ambiente.

Utente avanzato

Posso controllare frequentemente la configurazione e i sistemi di sicurezza dei dispositivi e/o delle applicazioni che uso. Io so che fare se il computer è stato infettato da un virus. Posso configurare o modificare le impostazioni del firewall e di sicurezza dei miei dispositivi digitali. Io so come crittografare le e-mail o file. Posso applicare filtri per le e-mail (spam). Per evitare problemi di salute (fisica e psicologica), faccio un uso ragionevole delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Ho un parere informato sull'impatto delle tecnologie digitali sulla vita di tutti i giorni, il consumo on-line, e l'ambiente.

Per quanto riguarda, infine, le altre voci riportate nella tabella specifica delle competenze, sono state utilizzate le classificazioni già riportate ed analizzate nei paragrafi precedenti, relative ai vari autori e manuali adoperati nell’analisi.

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IBLIOGRAFIA

Aa. Vv., “Recommendations on statistics of international migration”, series M, no. 58, rev. 1,