• Non ci sono risultati.

COSTO DELL'INTERVENTO PARTE D'IMPIANTO

3.2 Costo di esercizio e manutenzione

Il costo di esercizio e manutenzione rappresenta l’insieme delle spese che l’esercente deve sostenere per mantenere in funzione ed in condizioni efficienti l’impianto di produzione.

Pertanto sono comprese in tale costo:

 le spese per il personale;

 le spese per la manutenzione ordinaria e straordinaria;

 le spese per i pezzi di ricambio ed il materiale di consumo;

 le spese per l’assicurazione contro danni all’impianto da eventi interni o esterni;

 le spese per l’assicurazione contro danni causati dall’impianto dopo la sua entrata o rimessa in servizio, con copertura della responsabilità civile verso terzi.

Poiché ai fini dell’analisi economica interessa conoscere il costo annuo di esercizio e manutenzione, è evidente come in esso compaiano sia spese fisse, indipendenti dalle ore annue di funzionamento, che spese pressoché proporzionali a queste e quindi, in prima approssimazione, alla produzione annua dell’impianto. Tali spese vengono valutate a preventivo, in caso di impianto o intervento da realizzare, mentre per un impianto in esercizio possono essere valutate basandosi in parte sui dati a consuntivo dei precedenti esercizi ed in parte sulle più aggiornate stime tecnico-economiche.

Va inoltre tenuto presente che le diverse voci del costo di esercizio e manutenzione in genere non rimangono costanti nel corso degli anni di funzionamento dell’impianto. Ciò si verifica sia perché, all’aumentare della produzione cumulata, alcuni componenti strutturali ed organi in movimento sono soggetti a deteriorarsi e a logorarsi, richiedendo maggiori interventi di manutenzione, sia perché, specie in impianti che sfruttano tecnologie innovative, l’esperienza d’esercizio maturata porta ad ottimizzare progressivamente la gestione dell’impianto e a suggerire quelle modifiche impiantistiche che consentono di migliorare le prestazioni complessive, come pure di ridurre sensibilmente i malfunzio- namenti e/o le rotture dei componenti critici.

Comunque è in genere assai difficile, specie nelle valutazioni preventive, suddividere il costo annuo di esercizio e manutenzione in spese fisse (che costituiscono la parte prepon- derante) e spese proporzionali alla produzione energetica. Spesso, anche per impianti in esercizio, questo costo annuo viene fornito nel suo complesso come percentuale del costo iniziale di costruzione: così, ad esempio, per un impianto termoelettrico a ciclo combinato gas-vapore, con due sezioni da 350 MWe , viene preso dall’Autorità per l’Energia un costo annuo pari al 3,8% dell’effettivo costo di costruzione [6]; per altre tipologie d’impianti di produzione elettrica a combustibili commerciali la percentuale è compresa tra il 3 e il 3,5%, mentre per gli impianti eolici si prende una percentuale tra il 2 e il 3% [5].

In altri casi viene invece fornito il suo valore globale annuo e, se l’impianto produce energia di un solo tipo, la sua incidenza sul costo unitario della produzione lorda, effettiva o attesa [1]; ad esempio, per gli impianti termoelettrici solari a collettori parabolici lineari si stima che il costo di esercizio e manutenzione abbia un’incidenza, sul costo della produzione lorda, compresa tra 1,9 e 2,8 c€/kWhe [5].

Può anche verificarsi che un intervento, col quale si vuole riqualificare un impianto esi- stente, porti ad una prevedibile riduzione delle spese d’esercizio e manutenzione correnti. In tal caso l’analisi economica va fatta rispetto alla situazione preesistente e deve tener

43

conto che, a fronte di una spesa iniziale da sostenere per l’intervento, si ottengono successi- vamente dei benefici pure in termini di riduzione delle spese per il suo funzionamento. Bisogna poi ricordare che, per quanto sopra detto, il costo (o il minor costo) annuo di esercizio e manutenzione, una volta stimato, non rimane costante nel corso della vita utile dell’impianto; vedremo nel Cap. 5 come si può far variare tale costo di anno in anno, secon- do ipotesi semplificative.

3.2.1 Dati richiesti dai programmi

In tutti i programmi, per determinare il costo globale annuo di esercizio e manuten- zione SEMg, vanno inseriti i dati nelle celle libere del foglio “usc.”, mentre i valori nelle celle bloccate sono calcolati automaticamente, come mostra l’esempio in Fig. 14 che si riferisce ad un impianto di produzione diversa dalla sola elettrica.

costo unitario globale es. e manut. 0,00 c€/kWhe

costo unitario parte convenzionale 0,00 c€/kWhe

costo unitario parte innovativa 0,00 c€/kWhe

costo annuo eser. e manut. SEM 1,95 M€/anno

costo annuo man. convenz. SEMc 0,80 M€/anno

costo man. proporz. prod. SEMp c€/kWhe

riduzione percentuale costo eser.

e manutenz. parte innovativa rpi %

percent. costo eser. e man. SEMP %

costo glob. ann. es. e man. SEMg 0,00 M€/anno

Fig. 14 – Dati per il calcolo delle spese di esercizio e manutenzione

È possibile fornire i dati richiesti come:

costi fissi con un importo annuo stimato SEM (in M€/anno);

costi annui fissi in percentuale del costo di realizzazione SEMP;

costi proporzionali al funzionamento SEMp (in c€/kWhe), negli impianti di sola produzione elettrica e in assenza di interventi di riqualificazione.

I costi fissi vanno forniti in una sola delle due modalità. Qualora i dati venissero inseriti in entrambe le modalità, i programmi accetterebbero per buoni solo i primi, evidenziando in rosso la casella dove è stata inserita la percentuale, in modo da segnalare l’anomalia.

Quando l’analisi riguarda l’impianto nel suo complesso, allorché i costi fissi sono forniti sotto forma di importo annuo, i programmi accettano per il loro importo solo valori positivi. È anche accettato un eventuale costo annuo per la sola parte convenzionale dell’impianto di produzione SEMc (in M€/anno); ovviamente deve essere inferiore al costo globale, altrimenti la casella diventa rossa. Ciò può tornare utile nell’analisi di impianti non

44

tradizionali, qualora si voglia evidenziare l’incidenza, sul costo annuo di esercizio e manu- tenzione, della parte tecnologicamente innovativa.

L’esperienza d’esercizio mostra infatti che tali costi possono essere sensibilmente ridotti nel tempo, a differenza di quelli relativi alla parte convenzionale. Pertanto, negli impianti in fase di costruzione e avviamento o ancora da costruire, c’è la possibilità di fornire, come si può vedere in Fig. 14, una riduzione percentuale rpi, fino a un valore massimo consentito del 50%, per il costo annuo d’esercizio e manutenzione della loro parte innovativa al mo- mento in cui entreranno in esercizio, rispetto a quanto stimato alla data attuale. La casella rossa segnala che il valore di rpi va azzerato quando l’impianto è già in esercizio (e quindi risulta, come si vedrà in 5.3.2, ae  0).

Se invece l’analisi riguarda la riqualificazione di un impianto, i costi fissi possono essere forniti solo sotto forma di importo annuo e i programmi accettano anche valori negativi quando, grazie all’intervento, si ottiene una riduzione del costo di esercizio e manutenzione. In tal caso per l’eventuale costo annuo della sola parte convenzionale sono accettabili valori negativi purché maggiori di quello globale (quindi riduzioni inferiori rispetto a quella globale), altrimenti la casella diventa rossa. Inoltre, se c’è un incremento del costo globale, quello della parte convenzionale può anche superarlo.

La Fig. 15 riporta i dati forniti per un intervento di efficienza energetica col quale si prevede di ridurre i costi complessivi di esercizio e manutenzione, compresi quelli della parte con- venzionale. Ovviamente, essendoci in questo esempio una riduzione dei costi per la parte innovativa, se viene fornito un valore per la riduzione percentuale rpi viene trascurato.

costo unitario globale es. e manut. 0,00 c€/kWhe

costo unitario parte convenzionale 0,00 c€/kWhe

costo unitario parte innovativa 0,00 c€/kWhe

costo annuo eser. e manut. SEM -0,43 M€/anno costo annuo man. convenz. SEMc -0,12 M€/anno

costo man. proporz. prod. SEMp c€/kWhe

riduzione percentuale costo eser.

e manutenz. parte innovativa rpi %

percent. costo eser. e man. SEMP %

costo glob. ann. es. e man. SEMg 0,00 M€/anno

Fig. 15 – Dati forniti per la riduzione delle spese di esercizio e manutenzione

Quando infine, per l’impianto in esame, esistono margini d’incertezza sul costo globale annuo di esercizio e manutenzione, nell’analisi economica questo può essere variato mol- tiplicandolo per un coefficiente, presente in tutti i programmi nel già ricordato elenco “Coefficienti per analisi parametriche” dei fogli “val. imp. var” e dei relativi fogli duplicati. Il suo valore, di norma pari ad 1, può essere modificato a piacere, in ciascun foglio, tra 0,5 e 5.

45

3.2.2 Calcoli eseguiti dai programmi

Tutti i programmi, una volta inseriti i dati sui costi fissi, determinano, nel quadro di riepilogo “Spese annue di esercizio e manutenzione” del foglio “usc.”, il costo globale annuo per l’impianto in esame, non tenendo conto del suo coefficiente per le analisi para- metriche. Se i costi fissi sono forniti come percentuale del costo di costruzione SEMP, il costo globale annuo SEMg (in M€/anno) è calcolato anche nella cella ad esso sottostante; altrimenti il valore di questa cella è nullo, come si può notare in Fig. 14 e Fig. 15.

Nel caso in cui oltre al costo o alla variazione del costo annuo SEM (M€/anno) venga fornito, per l’impianto in esame, il valore attinente alla sola parte convenzionale SEMc

(M€/anno), i programmi determinano nello stesso quadro “Spese annue di esercizio e manu- tenzione” il costo annuo (o la variazione) per la parte innovativa SEMi, se positivo, con la:

5) SEMi

SEMSEMc

 

 1rpi/100

103 (103€) , dove tutte le grandezze sono note e 10 è il coefficiente moltiplicativo per ottenere il costo 3 annuo nell’unità indicata; altrimenti come semplice differenza tra i due costi, trascurando

rpi.

La Fig. 16 mostra il quadro ottenuto per l’intervento di potenziamento rifacimento di Fig. 12, dove l’incremento stimato delle spese d’esercizio e manutenzione alla data attuale (1,61 M€/anno) è dovuto quasi integralmente alla parte innovativa (in particolare l’aggiunta del campo solare). È pure fornita la riduzione percentuale rpi (2%), che si prevede di con- seguire su questa parte del costo (1,57 M€/anno) quando, tra tre anni, l’impianto ritornerà in esercizio.