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KULTURBESITZ, MS LAT FOL 510.

D ESCRIZIONE I NTERNA

ff. 1r-2v: POGGIO BRACCIOLINI, Lettera di dedica a papa Niccolò V («Poggii Florentini viri eloquentissimi

praefacio incipit in libros hystoriarum Diodori Siculi a prima hominum generatione vsque ad bellum troyanum grece scriptos ac per eum latinos factos ad sanctissimum Nicolaum papam quintum», f. 1r)

Inc., f. 1r: «[N]VLLVS antea quantumuis preclarus rerum scriptor fuit sanctissime pater...».

Expl., f. 2v: «noticia labori n(ost)ro gr(atia)m habituros. Sed iam ip(s)e dyodorus loq(ua)t(ur)». ff. 3r-280v:DIODORO SICULO, Biblioteca storica, libri I-V, traduzione latina di POGGIO BRACCIOLINI,

divisa in sei libri. Il testo del libro VI si arresta in corrispondenza di Bibl. st. V. LXXXIV, 2 (è dunque manchevole della traduzione di soli due paragrafi diodorei – il libro V finisce a f. V. LXXXIV, 4 –, probabilmente corrispondenti a poche righe di testo in latino). Presenti gli argumenta dei libri, tranne quelli del primo («Diodori Siculi liber hystoriarum primus incipit», f. 3r).

Inc., f. 3r: «[M]AGNAS merito gratias rerum scriptoribus homines debent q(ui) suo labore...». Expl., f. 280v: «quoque partem maritimam possedit: Qua propter et non nulle insule portusq(ue) asie acretensibus minoeq(ue)».

BIBLIOGRAFIA

Index Librorum Manuscriptorum Bibliothecae Casanatensis, vol. II, p. 52; KRISTELLER, Iter, II, p. 95; breve

scheda su ManusOnLine disponibile all’URL

https://manus.iccu.sbn.it//opac_SchedaScheda.php?ID=16055 (ultima consultazione 28/07/2019).

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H1 = CHICAGO, CHICAGO UNIVERSITY LIBRARY

, MS. 14.

Cart., mm 284 ´ 205; ms. unitario, fascicoli legati, in folio; ff. III + 190 (200) + III1; antica numerazione a inchiostro, nel marg. sup. dx. del recto dei ff.184Antica numerazione corrente dei libri, in numeri arabi, a inchiostro rosso, al centro del margine sup. del recto dei fogli. [Roma], c.ca primi anni ’50 del XV sec.

DESCRIZIONE ESTERNA

FASCICOLAZIONE. Diciannove fascicoli: I-XIX10. Richiami orizzontali di mano del copista, al centro del margine inf. dx. del verso dell’ultimo foglio di tutti i fascicoli.

RIGATURA. A secco. Disposizione del testo a piena pagina; 30 ll. per foglio.

SCRITTURA E MANI. Una sola mano, in scrittura umanistica corsiva di modulo medio. Secondo il

parere di Albinia de la Mare, si tratta di un copista che lavorava per Poggio, cui si devono anche i mss. Ricc. 759 e Ott. lat. 2251, contenenti l’epistolario poggiano.185 Inchiostro marrone. Titoli e rubriche in scrittura capitale, a inchiostro rosso o rosato.

FILIGRANA: «One watermark is close to» BRIQUET 6654, 6656, 6658186 (fleur en forme de tulipe; rispettivamente: Roma 1452-53; Perpignan 1468, var. simil. Lucca 1468; Firenze 1451).

ANNOTAZIONI E REVISIONI. Numerosi notabilia, attribuibili per lo più a una seconda mano in

scrittura umanistica corsiva; presenza di altre due mani del sec. XV e di una del XVI (quest’ultima solo ai ff. 23v e 118v, 119r-v).

FIGURAZIONE. Spazi riservati per capilettera all’inizio di ogni libro, rimasti vuoti. Alcune lettere capitali all’interno del testo sono ripassate a inchiostro rosso.

LEGATURA. Legatura del XVIII sec.; assi ricoperti di cuoio rossiccio, bordati da sottile cornicetta impressa in oro. Al centro, armi del cardinal Braschi-Onesti (papa Pio V dal 1755 al 1799). Controguardie di carta marmorizzata.

184Tale numerazione ripete i ff. 51 e 119 e omette i ff. 100 e 180-189. Adotto comunque d’ora innanzi questa cartulazione nel riferimento ai fogli.

185Il parere di Albinia de la Mare è riferito da Helene Harth in POGGIO BRACCIOLINI, Lettere, I, pp. XXV e XXVII.

186Informazione desunta dalla scheda disponibile sul sito della biblioteca, cfr. la voce Bibliografia alla fine della scheda.

SEGNATURE E NOTE DI BIBLIOTECA. Sulla controguardia ant., etichetta cartacea recante attuale

segnatura e modalità di acquisizione (Berlin Collection).187 Sul f. di guardia Iv, attuale segnatura vergata a matita.

STORIA DEL MANOSCRITTO. Forse appartenuto alla collezione del marchese Taccone di Napoli.188 Acquisito nel 1891 dalla University of Chicago Library attraverso la S. Calvary & Co di Berlino (Berlin Collection).

DESCRIZIONE INTERNA

ff. 1r-2r: POGGIO BRACCIOLINI, Lettera di dedica a papa Niccolò V («PROHEMIVM IN LIBROS DIODORI SICVLI QVOS POGGIVS FLORENTINVS LATINOS FECIT AD NICOLAVM QVINTVM SVMMVM PONTIFICEM»,

f. 1r)

Inc., f. 1r: «[N]VLLVS ANTEA QVANTVMVIS preclarus rerum scriptor fuit sanctissime pater...».

Expl., f. 2r: «notitia labori nostro gr(ati)am habituros. Sed iam ipse diodorus loqatur».

ff. 2r-199v: DIODORO SICULO, Biblioteca storica, libri I-V, traduzione latina di POGGIO BRACCIOLINI, divisa in sei libri. Presenti gli argumenta dei libri, tranne quelli del primo (DIODORI SICVLI HISTORIARVM PRISCARVM A POGGIO IN LATINVM TRADVCTI INCIPIT LIBER PRIMVS, f. 2r)

Inc., f. 2r:«[M]AGNAS merito gr(ati)as rerum scriptoribus ho(m)i(n)es debent qui suo labore...». Expl., f. 199r: «...barbaris plures exeis tenuerunt. Quibus derebus suo loco scribetur a nobis».

RIPRODUZIONI

Riproduzione digitale disponibile sul sito della University of Chicago Library al seguente Url: https://www.lib.uchicago.edu/e/scrc/findingaids/view.php?eadid=ICU.SPCL.MS14

BIBLIOGRAFIA

GOODSPEED –SPRENGLING 1912, pp. 13-14; DE RICCI –WILSON 1935, I, p. 555; KRISTELLER, Iter, V,

p. 252; MONFASANI 2016, p. 99; scheda descrittiva disponibile sul sito della biblioteca:

https://www.lib.uchicago.edu/ead/pdf/ewm-0014-desc.pdf (ultimo accesso in data 29/07/2019).

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H2 = CHICAGO, CHICAGO UNIVERSITY LIBRARY

, MS. 241

189

Perg., mm 310 ´ 210; ms. unitario, fascicoli legati, in folio; ff. III + 95; antica numerazione a inchiostro, nel marg. sup. dx. del recto dei ff. Antica numerazione corrente dei libri, in numeri arabi, a inchiostro, nel marg. sup. dx. del recto dei fogli. Italia, seconda metà del XV sec.

DESCRIZIONE ESTERNA

FASCICOLAZIONE. *Numero di fascicoli non desumibile dalla riproduzione*; i primi tre fascicoli

sono quinterni (I-III10). Richiami orizzontali di mano del copista, a dx. del marg. inf. dx. del verso dell’ultimo foglio di tutti i fascicoli.

RIGATURA. A secco; scrittura a piena pagina (Derolez 11); 41 ll./42 rr.; la scrittura inizia sotto la

prima riga.

SCRITTURA E MANI. Una sola mano, in scrittura umanistica corsiva. Inchiostro marrone. Titoli e

187Collezione di oltre 100.000 libri a stampa e manoscritti acquistati da William Rainey Harper a Berlino nel 1891, con il supporto di nove cittadini di Chicago, destinata a divenire il nucleo centrale della raccolta libraria della University of Chicago Library.

188L’informazione è riportata con punto interrogativo entro la scheda citata sopra e in DE RICCI WILSON 1935, I, p. 555.

189L’unica riproduzione di Ch2 cui ho potuto avere accesso è quella caricata online dalla stessa Chicago University Library (cfr. infra la voce Riproduzioni), che però, per qualche ragione, si arresta al f. 38; il ms. non è mutilo, si tratta semplicemente di una riproduzione incompleta, troncata a metà. Purtroppo, non ho mai ricevuto risposta alle ripetute e-mail inviate alla biblioteca affinché fosse caricata una riproduzione integrale del manoscritto. Di conseguenza, la scheda che posso allestirne per il momento è incompleta e manchevole di molti dati (cfr. gli asterischi nella scheda).

rubriche in scrittura capitale, a inchiostro rosa.

ANNOTAZIONI E REVISIONI. Numerosi notabilia di mano del copista, a inchiostro sia marrone sia rosa.

FIGURAZIONE. Spazi riservati per capilettera prima della dedica e all’inizio dei libri, rimasti vuoti (ff. 1r, 2r, 13v, 27v).

LEGATURA. *Epoca non deducibile dalla riproduzione,* ma assai probabilmente non originaria. Assi

ricoperti di cuoio. Dorso piatto, a cinque compartimenti.

SEGNATURE E NOTE DI BIBLIOTECA. Sulla controguardia ant., sul marg. sup. a matita «Eng.»; sotto,

etichetta cartacea della University of Chicago Library recante attuale segnatura «Ms. 241» preceduta da «Eng». Sul f. di guardia IIr, in alto a matita «Eng.», al centro a matita «4584 Ph»; sotto, a matita, numero non identificato «5760» e, a inchiostro, «Payne»; più sotto, a inchiostro: «Phillipps Mss. 4584»; sulla sinistra, alcuni prezzi d’asta (?) a matita: «£ 9-9», «£ 8-8» (alcuni altri non sono leggibili); a destra dei numeri si legge «pur.» (purchased?). Sul f. di guardia IIIr, in alto a matita «M 537», sul verso, a matita, di mano novecentesca: «Diodorus Siculus Historiarum». A f. 1v sul marg. sup. sin., a matita, di mano novecentesca: «II 57 f. I 59 mss. room», il tutto barrato. A f. 2r, sul marg. sup., timbro con il numero «770159».

STORIA DEL MANOSCRITTO.190 Il ms. fu acquisito dall’antiquario londinese Thomas Payne figlio (1752-1831) e venduto da Payne & Foss a Sir Thomas Phillipps attorno al 1830 (ms. n° 4584, cfr. le due note sul f. di guardia IIr).191 Acquisito dalla Chicago University Library tramite gli antiquari Davis&Orioli.

DESCRIZIONE INTERNA

ff. 1r-v: POGGIO BRACCIOLINI, Lettera di dedica a papa Niccolò V («PROEMIVM IN LIBROS DIODORI SICVLI A POGIO FLORENTINO LATINOS FACTOS AD NICOLAVM QVINTVM PONT(IFICEM) MAX(IMUM)», f. 1r)

Inc., f. 1r: «[N]VLLVS ANTEA QVANTVM VISPRAEclarus rerum scriptor fuit Sanctissime Pater...».

Expl., f. 1v: «notitia labori nostro gratiam habituros. Sed iam ipse Diodorus loquatur».

ff. 2r-93v:DIODORO SICULO, Biblioteca storica, libri I-V, traduzione latina di POGGIO BRACCIOLINI, divisa

in sei libri. Presenti gli argumenta dei libri; quello del primo è un unicum nella tradizione, non coincide con quello tramandato dai mss. che ne sono provvisti; è dunque probabile che l’exemplar da cui il ms. deriva ne fosse privo – come i mss. della famiglia di codici cui Ch2 appartiene – e che esso sia stato creato ex novo dal copista, o comunque che ciò sia avvenuto a monte del codice192 (DIODORI SICVLI

IN LIBROS HISTORIAR(VM) PROEMIVM AC LIBER INCIPIT PRIMVS, f. 2r)

Inc., f. 2r: «[M]AGNASMERITO GRATIAS RER(UM) scriptoribus ho(m)i(n)es debent qui suo labore...».

Expl.:*non desumibile dalla riproduzione*

RIPRODUZIONI

Riproduzione digitale dei soli ff. 1-38 disponibile sul sito della University of Chicago Library al seguente Url: https://www.lib.uchicago.edu/ead/pdf/ewm-0241.pdf.

BIBLIOGRAFIA

DE RICCI –WILSON 1935, I, p. 578; KRISTELLER, Iter, V, p. 253; MONFASANI 2016, p. 99.

190Tutte le informazioni circa la provenienza del codice sono desunte da DE RICCI WILSON 1935, I, p. 578; segnalo che nello Schoenberg database (https://sdbm.library.upenn.edu/manuscripts/10139, ultimo accesso 30/07/2019) è riportata un’informazione scorretta, secondo cui il ms. Ch2 avrebbe fatto parte della collezione libraria settecentesca del duca de La Vallière, Louis César de La Baume Le Blanc; in realtà il ms. in questione è Ge = Genova, Biblioteca Durazzo, ms. B. VI. 35, cfr. infra la scheda. 191Riscontro positivo in The Phillipps Manuscripts, p. 74.

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= CITTÀ DEL V

ATICANO,

BIBLIOTECA APOSTOLICA V

ATICANA,

MS. CHIG. I VI 221

Cart., mm 290 ´ 216; ms. unitario, fascicoli legati, in folio; ff. VIII + 156 + VIII1 (ff. 155-156 rigati ma lasciati in bianco); le guardie I-VIII e I-VIII1 sono fascicoli originarî, non rigati e lasciati in bianco. Antica numerazione dei ff. a inchiostro, nel marg. sup. dx. del recto dei ff. 1-30; altra numerazione meccanica dei ff., nel marg. inf. dx. del recto dei ff. Italia, terzo quarto del XV secolo.

DESCRIZIONE ESTERNA

FASCICOLAZIONE. Diciotto fascicoli, di cui il primo e l’ultimo composti di fogli non rigati, non

numerati e lasciati in bianco, a mo’ di guardie, che includo nel conteggio dei fascicoli: I8 + II-XVI10, XVII6 + XVIII8. Segnature interne a inchiostro visibili, quando non rifilate, nel marg. inf. dx. del recto dei primi ff. dei fascicoli, in lettere minuscole (fasc. II-III, XII-XIII), in cifre romane (fasc. V) o in cifre arabe (fasc. VII e XI). Richiami verticali a inchiostro, di mano del copista, nel margine inf. dx. del verso dell’ultimo foglio di tutti i fascicoli (non in quelli di guardia).

RIGATURA. A secco. Disposizione del testo a piena pagina; doppie righe di giustificazione verticale,

ampi spazi riservati per marginalia. Il lato esterno dei ff. presenta tre coppie di righe di giustificazione verticale, che delimitano due colonne riservate per marginalia: specchio mm 30 [190] 70 ´ 27/6 [122] 6 [15] 6 [22] 6/6; 30 ll. su 30 rr.; la scrittura comincia sopra la prima riga.

SCRITTURA E MANI. Una sola mano, in scrittura umanistica corsiva. Inchiostro marrone.

ANNOTAZIONI E REVISIONI. Numerosi marginalia, notabilia e segni di lettura di mano del medesimo copista, stese però in due fasi successive (la prima serie è da attribuire alla fase stessa di copiatura).

FILIGRANA. Fasc. II e VIII-XI: monts vagamente accostabili al tipo BRIQUET 11882 (Venezia 1457); fasc. IV-VI: ciseaux simili al tipo BRIQUET 3670 (Treviso 1458, Ratisbona 1467-77; Pisa 1468; Pistoia

1468); fasc. III e VII misti dei suddetti tipi monts e ciseaux; fasc. XII-XIII e XV-XVI huchet (corno) accostabile al tipo BRIQUET 7686, che è però di datazione alta rispetto al ms. (Venezia, 1426-34; var

simil.: Napoli 1414-35, Udine 1425, Firenze 1427-35, Pisa 1430, Baviera 1436, Lucca 1438-45); fasc. XIV misto dei suddetti tipi monts e huchet; fasc. di guardia originarî I e XVIII (= ff. I-VIII e I-VIIII):

lettre «N» minuscule, molto simile al tipo BRIQUET 8429 (Pisa, 1459; var. id. Pisa, 1462-63).

FIGURAZIONE. Spazio riservato per capilettera non realizzati ai ff. 1r, 2r, 19v, 42r, 64r, 92r, 127v. LEGATURA. Assi in cartone (mm 300 ´ 220), ricoperti di cuoio marrone. Dorso piatto. Il manoscritto

è rivestito da ulteriore camicia protettiva di carta grigia. Controguardie di carta bianca. Il taglio e il piede riportano «DIODORUS» a inchiostro marrone.

SEGNATURE E NOTE DI BIBLIOTECA. Sul dorso della camicia protettiva, in alto, etichetta cartacea della BAV recante attuale segnatura «CHIGIANO I VI 221». Timbro della Biblioteca Chigiana ai ff. Ir, 1r,

19r, 154v e VIIIIv.

STORIA DEL MANOSCRITTO. Appartenuto alla Biblioteca Chigi.

DESCRIZIONE INTERNA

ff. 1r-2r:POGGIO BRACCIOLINI, Lettera di dedica a papa Niccolò V.193

Inc., f. 1r: «[N]Vllus antea q(uam)tumuis p(re)clarus reru(m) scriptor fuit sanctissime Pater...».

Expl., f. 2r: «noticia labori n(ost)ro gr(ati)am habituros. Sed ia(m) ip(s)e Diodorus loquatur». ff. 3r-154v:DIODORO SICULO, Biblioteca storica, libri I-V, traduzione latina di POGGIO BRACCIOLINI divisa

in sei libri. Presenti gli argumenta dei libri, tranne quelli del primo.194

Inc., f. 3r:«[M]Agnas merito gr(ati)as rerum scriptoribus ho(m)i(n)es debent q(ui) suo labore...». Expl., f. 154v: «quibus de rebus suo loco scribet(ur) a nobis».

BIBLIOGRAFIA

Schedario Baroni dei mss. chigiani, tomo XIX, scheda 73, consultabile presso la BAV, con segnatura Sala Consultazione Manoscritti Rosso, n° 190; KRISTELLER, Iter, II, p. 476; MONFASANI 2016, p. 102.

193La dedica è adespota e anepigrafa. 194La traduzione è adespota e anepigrafa.

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CORTONA,

BIBLIOTECA DEL

COMUNE E DELL’ACCADEMIA

ETRUSCA, MS. 241.

Cart., mm 234 ´ 165; ms. unitario, fascicoli legati, in 4°; ff. III + 182 (181) + IIIII; lacunoso e restaurato (cfr. infra). Numerazione a inchiostro, nel marg. sup. dx. del recto dei ff.195 Antica numerazione corrente dei libri, in numeri arabi, a inchiostro marrone, al centro del margine superiore del recto dei fogli.196 Italia, seconda metà del XV sec.

DESCRIZIONE ESTERNA

FASCICOLAZIONE. Quindici fascicoli: I-VI12, VII14,VIII-XV12.197 Antiche segnature dei fascicoli assenti; presente una loro moderna numerazione a matita in cifre arabe, discontinua. Richiami verticali di mano del copista, compresi entro svolazzi decorativi a inchiostro marrone e collocati nel margine inf. dx. del verso dell’ultimo foglio di tutti i fascicoli.

RIGATURA. Alla mina di piombo; doppie righe di giustificazione verticale e orizzontale. Fori guida

per le righe orizzontali ben visibili nel margine esterno dei ff. Disposizione del testo a piena pagina. Specchio mm 28/6 [140] 6/54 ´ 20/6 [87] 6/46; 28 ll. su 28 rr.; la scrittura comincia sempre sopra la prima riga di giustificazione orizzontale.

FILIGRANA. Non identificata perché troppo a ridosso della legatura.

SCRITTURA E MANI. Una sola mano, in scrittura di base gotica influenzata dall’umanistica, dai tratti aguzzi e spezzati. Inchiostro marrone.

ANNOTAZIONI E REVISIONI. Numerosi marginalia, annotazioni, varianti e correzioni risultanti da collazione con altro esemplare (assai probabilmente a stampa, cfr. infra la nota 198), ascrivibili alla mano del copista principale; al medesimo copista si deve la tabula per alphabetum contenente le materie trattate, che occupa i ff. 178-181r (cfr. infra). Una seconda mano del sec. XV ex.-XVI in. ha aggiunto un titolo, a f. 1r, nel marg. sup., perché la traduzione era adespota (cfr. infra la Descrizione interna): «Diodori Siculi a Poggio florentino in Latinum traducti de antiquorum gestis fabulosis Liber primus».198 Alla stessa mano si deve una Tabula degli argumenta vergata ai ff. 177v-178r (cfr. la Descrizione interna).

LEGATURA. Legatura del sec. XIX (anno 1881). Assi in cartone (mm 241 ´ 170), ricoperti di tela

cerata con motivo decorativo a nido d’ape di colore viola; angoli e dorso rivestiti di pelle. Dorso arrotondato a cinque compartimenti; nel secondo compartimento titolo e autore dell’opera («DIODORI SICULI HISTORIAE A POGGIO TRANSLATAE»); nel terzo «COD. CART. SAEC.XV»; nel quarto, etichetta

cartacea recante il numero «241».

SEGNATURE E NOTE DI BIBLIOTECA. Sul marg. sup. di f. 1r, «Diodori» e «Diodori Siculi», di mano settecentesca; sul marg. inf., «Libreria comunale di Cortona codice cartaceo, N° 241», scritto a inchiostro rosso da mano del sec. XIX-XX. Numero «241» sul dorso.

STORIA DEL MANOSCRITTO. Presente nella raccolta dell’Accademia Etrusca già dal 1747; rilegato nel

1881.199

DESCRIZIONE INTERNA

195Tale numerazione, successiva all’intervento di restauro (cfr. infra), salta un foglio fra il 72 e il 73, sicché la cartulazione risulta diminuita di un’unità da f. 73 (non numerato) a f. 182 (181) e manca di un’unità nel complesso. Per comodità, nel riferimento ai ff. del ms. adotto d’ora innanzi la numerazione presente sul manoscritto.

196Si arresta a f. 151 (inizio del libro VI).

197Nel fasc. III il f. 34 è mutilo nella parte superiore ed è stato incollato in fase di restauro su un foglio bianco; il f. 35, caduto nella sua interezza, è stato sostituito con altro foglio bianco. Inoltre, l’intero fascicolo III risulta assemblato in modo scorretto per cattivo ri-assemblaggio dei bifogli, forse a seguito del restauro (la numerazione dei fogli a inchiostro, che pur tiene conto del foglio bianco inserito, segue tale assetto anomalo, e deve dunque essere stata aggiunta sui fogli quando il fasc. III aveva già subito la scompaginazione).

198Si tratta precisamente del titolo che compare nelle stampe *Ve3 *Ve4 e *P, dunque esso deve essere stato copiato da una di queste edizioni, che con ogni probabilità servì anche per collazionare il testo manoscritto (cfr. le molte varianti a margine menzionate sopra).

ff. 1r-177r:DIODORO SICULO, Biblioteca storica, libri I-V, traduzione latina di POGGIO BRACCIOLINI, divisa

in sei libri.200 Presenti i sommari dei libri, tranne quelli del primo. Testo lacunoso in corrispondenza di Bibl. st. I. XLVII, 6-XLIX, 6.201

Inc., f. 1r:«[M]agnas merito gratias rerum scriptoribus (sic) ho(m)i(n)es debent qui suo labore...». Expl., f. 177r: «...ba(r)baris pl(u)res ex eis tenuer(un)t: quib(us) dereb(us) suo loco scribet(ur) a nobis».

ff. 177v-178r: Tabula degli argumenta con rimando ai fogli del manoscritto.202

Inc., f. 177v: «prim(us) liber toti(us) op(er)is p(ro)hoemium (con)tinet». Expl. f. 2v: «De Cicladibus insulis a ca(r)ta 150 usq(ue) ad ca(r)ta(m) 177».

ff. 178r-181r: Tabula per alphabetum con rimando ai fogli del manoscritto; l’indice si arresta alla lettera ‘E’ Inc., f. 178r: «Animalia q(ua)l(ite)r creata sint. 4.».

Expl., f. 181r: «Ethesias gnidius. 56.».

BIBLIOGRAFIA

MANCINI 1884, p. 77; MANCINI 1911, p. 69; CALDELLI –GALLORI –PANTAROTTO 2011, p. 87, CXLIX

(Tavola).

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= FIRENZE, BIBLIOTECA MEDICEA LAURENZIANA, PLUT. 67.7

Perg., mm 273 ´ 188; ms. unitario, fascicoli legati, in 4°; ff. IV + 220 + V (f. 217v rigato ma lasciato bianco); antica cartulazione dei fogli (copista), in numeri romani, a inchiostro rosa, nel margine sup. dx. del recto di ogni foglio. Antica numerazione corrente dei libri a inchiostro rosa. [Firenze], primi anni ’70 del XV sec.

DESCRIZIONE ESTERNA

FASCICOLAZIONE. Ventidue fascicoli: I-XXII10. I fascicoli iniziano con il lato carne; rispettata la regola di Gregory. Numerazione progressiva dei fascicoli in numeri romani, a inchiostro rosa (copista), al centro del marg. inf. del verso dell’ultimo foglio di ogni fascicolo. Richiami verticali di mano del copista, collocati nel margine inf. dx. del verso dell’ultimo foglio di tutti i fascicoli.

RIGATURA. A secco; spesso visibile a dx. del marg. sup. una coppia di fori guida per tracciare le righe

di giustificazione verticale. Disposizione del testo a piena pagina; giustificazione doppia (Derolez 36). Specchio mm 23/7 [173] 7/63 ´ 26/7 [98] 7/50; 28 ll. su 29 rr.; la scrittura comincia sempre sotto la prima riga.

SCRITTURA E MANI. Elegante e ordinata umanistica corsiva di tipo librario, di Niccolò Fonzio (attr.

DE LA MARE 1976, p. 183; già riconosciuto come di ambiente fonziano in CAROTI –ZAMPONI 1974, p. 106). Inchiostro marrone scuro. I titoli, le rubriche, la prima linea incipitaria di ciascun libro e, talvolta, alcune didascalie marginali sono vergate da Niccolò Fonzio a lettere capitali.

ANNOTAZIONI E REVISIONI. Numerose glosse, didascalie marginali e notabilia di mano dello stesso

Niccolò Fonzio, a inchiostro perlopiù rosso chiaro, raramente marrone, altre volte policrome (alternanza di rosa e marrone; in tal caso la scrittura è capitale).203 Alcuni notabilia, glosse, varianti e integrazioni di 200Il testo è privo della dedica a papa Niccolò V; inoltre, è adespoto e anepigrafo; un titolo è stato aggiunto da mano successiva, cfr. supra le ANNOTAZIONI E REVISIONI.

201La lacuna maccanica è dovuta alla caduta della parte superiore del f. 34 e dell’intero f. 35, reintegrato con un foglio bianco, cfr. supra. Si osservi che il testo è privo della dedica a Niccolò V.

202Gli argumenta sono desunti da un’edizione a stampa (presumibilmente *Ve3 o *Ve4, non *P, che è stampa parigina), di cui mostrano alcune lezioni singulares assenti dal resto della tradizione, cfr. § I.7.5.1. Gli argumenta dei primi quattro libri sono però fortemente ridotti e compendiati, mentre quelli dei libri V-VI sono copiati per esteso.

203Le note a inchiostro rosa e quelle policrome sono precedenti a quelle marroni semplici; per i libri V e VI esse coincidono esattamente con quelle del ms. Barbb (= la seconda unità codicologica del ms.

lacune (a margine o in interlinea) di mano del noto umanista Bartolomeo Fonzio (1447-1513), fratello del copista, vergate con inchiostro marrone scuro in scrittura umanistica corsiva meno posata rispetto a quella di Niccolò (attr. DE LA MARE 1985, p. 515).204 È di mano di Bartolomeo anche la tabula lessicale di pesi e misure a f. 220v (cfr. la Descrizione interna). Infine, si riscontrano brevi e sporadiche didascalie di un lettore ai ff. 120v, 123v, 152v, 154v, in grafia umanistica dal tratto spesso e marcato; alla stessa mano dev’essere attribuita la prova di penna («nobilitas») sul foglio di guardia I1. A f. 117v, una diversa mano maldestra ha vergato in scrittura capitale romana a inchiostro marrone «INDEARUMQ^U»,

copiando la rubrica dei sommari scritta in capitale da Niccolò Fonzio proprio sulla pagina di fronte, al f. 118r («INDEX EARUM QUAE...»).

FIGURAZIONE. A f. 1r, frontespizio con «N» in oro di grandi dimensioni (h. mm 58), il cui campo è

decorato con motivo a girari bianchi su sfondo policromo verde, blu e porpora; la miniatura si estende all’intera pagina, creando una cornice con decorazione diversa: floreale, a colori vivaci, con fiori blu, rosa e rossi, foglie d’acanto e infiorescenze d’oro. Al centro del marg. inf., armi della famiglia Sassetti (scudo a testa di cavallo, d’argento alla fascia d’azzurro bordata d’oro).205 Altre sei iniziali d’oro di media misura (h. mm da 35 a 45) ornate con motivo a girari bianchi; la miniatura si estende sempre in una coda: sono ai ff. 2v, 27r, 58v, 90r, 130v e 179r, in corrispondenza degli incipit di ciascun libro.

LEGATURA. Legatura ‘medicea’ originale, nella forma tipica delle opere latine.206 Assi di legno (mm 290 ´ 195) ricoperti di marocchino rosso con impressioni a secco. Sul piatto anteriore, in alto, cartiglio con titolo dell’opera, a caratteri gotici, scarsamente leggibile: «Diodori siculi hist. Poggio flor. t(r)ad. [?] ». Al centro di entrambi i piatti armi medicee (scudo con le sei palle). Sul piatto ant., segnatura del ms. impressa con cera chiara: «7 P. 67». Dorso rifatto (c.ca sec. XVIII) di pelle marrone chiaro, piatto, con