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Definizione della rete di offerta ospedaliera pubblica e privata

3. GLI AMBITI DELLA PROGRAMMAZIONE

3.2 ASSISTENZA OSPEDALIERA

3.2.3 Definizione della rete di offerta ospedaliera pubblica e privata

Obiettivi generali

Al fine di rendere omogenei e funzionali i diversi livelli della rete ospedaliera sono individuati i seguenti obiettivi generali:

- adeguamento WHQGHQ]LDOH GHO QXPHUR GL SRVWL OHWWR DL VHJXHQWL VWDQGDUG Å SRVWL

OHWWR SHU DFXWL Å SRVWL OHWWR SHU SRVW DFXWL Å SRVWL OHWWR SHU VWUXWWXUH

extraospedaliere nella fattispecie strutture di ricovero intermedie. Nel calcolo del fabbisogno di unità operative e di posti letto dovrà essere considerata anche la funzione di riferimento regionale svolta in particolare dalle due Aziende Ospedaliere Universitarie, nonché gli standard per la formazione degli specialisti necessari al SSSR;

- ulteriori posti letto per gli Ospedali di riferimento nazionali;

- contenimento dei tassi di ospedalizzazione a valori inferiori al Å

- tasso di occupazione per i ricoveri del 90% e degenza media dei ricoveri pari a 6 giorni, meglio individuati nei provvedimenti annuali;

- riequilibrio della dotazione e della allocazione delle risorse della rete di assistenza ostetrico-neonatale, in relazione ai cambiamenti demografici in corso ed alle indicazioni della programmazione nazionale;

- informatizzazione e monitoraggio delle liste di attesa dei ricoveri e delle attività chirurgiche.

Individuazione del fabbisogno e della allocazione dei posti letto per acuti

/¶LQGLYLGXD]LRQHGHOIDEELVRJQRGLSRVWLOHWWRSHUOHVLQJROHVSHFLDOLWjGRYUjULVSRQGHUH

ai seguenti criteri:

- i profili epidemiologici che richiedono il ricorso ai servizi ospedalieri;

- O¶HYROX]LRQH GHOOH WHFQRORJLH ELRPHGLFKH HG RUJDQL]]DWLYH FRQ SURVSHWWLYH GL

WUDVIHULPHQWRGDOUHJLPHGLULFRYHURDOO¶DWWLYLWjDPEXODWRULDOHVHPSOLFHHFRPSOHVVD

- i risultati delle attività di valutaziRQHVLVWHPDWLFDGHOO¶DSSURSULDWH]]DGHLULFRYHUL

/¶DOORFD]LRQH GHL SRVWL OHWWR GHOOH VLQJROH VSHFLDOLWj SHU L GLYHUVL OLYHOOL GHOOD UHWH

ospedaliera dovrà rispondere ai seguenti criteri:

- i profili demografici della popolazione;

- la numerosità dei casi trattati, correlabile alla expertise acquisita;

- il livello di intensità di cure e di complessità previsto per la struttura.

/¶RUJDQL]]D]LRQH GHL SRVWLOHWWR QHOO¶DPELWR GHOOH GLYHUVH XQLWj RSHUDWLYH RVSHGDOLHUH

dovrà rispondere a criteri di:

- allocazione secoQGR PRGXOL GL SRVWL OHWWR FKH FRQVHQWRQR O¶XWLOL]]R RWWLPDOH GHOOH

risorse umane;

- implementazione di modelli organizzativi che consentono di utilizzare le risorse in modo flessibile e compatibile con i livelli di complessità richiesti;

- criteri di efficienza operativa.

Obiettivi specifici riferiti ai livelli della rete ospedaliera

CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO

Quinta Commissione consiliare

/¶DVVHJQD]LRQH GL DOFXQH IXQ]LRQL GL DOWD VSHFLDOLWj H GL DOWD WHFQRORJLD GRYUj WHQHU

conto di livelli quantitativi specifici relativi ad un bacino di 1.000.000 di abitanti.

Il percorso nascita, sempre nella logica dei livelli assistenziali, dovrà tener conto delle attività e dei servizi di supporto, presenti nella struttura, oltre che del numero di parti/anno.

6DUjSHUFLzULRUJDQL]]DWDODUHWHGHLSXQWLQDVFLWDFRQO¶RELHWWLYRGi pervenire ad una razionalizzazione ed una riduzione progressiva di quei punti nascita che registrano un numero di parti inferiore ai 1.000/anno, fatta eccezione per le zone montane o a bassa GHQVLWj DELWDWLYD $ TXHVWR SURSRVLWR VL ULFKLDPD O¶DFFRUGR ³/Lnee di indirizzo per la SURPR]LRQHHGLOPLJOLRUDPHQWRGHOODTXDOLWjGHOODVLFXUH]]DHGHOO¶DSSURSULDWH]]DGHJOL

LQWHUYHQWL DVVLVWHQ]LDOL QHO SHUFRUVR QDVFLWD H SHU OD ULGX]LRQH GHO WDJOLR FHVDUHR´

recentemente stipulato dalla Conferenza Stato-Regioni. Detto provvedimento esplicita le azioni necessarie per rendere il parto più sicuro, stabilendo direttive complessive ULJXDUGR LO SHUFRUVR QDVFLWD 1HOO¶DUFR GL YLJHQ]D GHO SUHVHQWH 3665 VDUj GHILQLWD HG

implementata una strategia regionale per dare attuazione a suddetto accordo, ponendo particolare attenzione al potenziamento del Servizio di Trasporto del Neonato Critico 67(1 IDFHQWHFDSRDOOH$]LHQGH2VSHGDOLHUHGL3DGRYDH9HURQDHGDOO¶DWWLYD]LRQHH

messa a regime del Sistema di Trasporto Assistito Materno (STAM).

,QROWUHSHUO¶DUHDSHGLDWULFDVLSUHYHGH

- la costituzione di coordinamenti delle unità operative di pediatria (punti nascita, cure intensive, cure chirurgiche, ecc.) affidati agli Ospedali di riferimento provinciale;

- la definizione di reti regionali (gestione emergenze, cure intensive, ecc.) con fulcro nelle Aziende Ospedaliere di Verona e di Padova, consolidando le reti già esistenti ad esempio sulla terapia del dolore e cure palliative pediatriche, sulla diagnosi e trattamento del bambino maltrattato, ecc.

6LGRYUjLQROWUHDVVLFXUDUHXQ¶RUJDQL]]D]LRQHRVSHGDOLHUDFKHFRQVHQWDGLULFRYHUDUHL

SD]LHQWL LQ DUHH DGHJXDWH SHU ELVRJQR DVVLVWHQ]LDOH FRQ SDUWLFRODUH DWWHQ]LRQH DOO¶DUHD

pediatrica.

Individuazione del fabbisogno e della allocazione dei posti letto di riabilitazione

/¶LQGLYLGXD]LRQH H O¶DOORFD]LRQH GHL SRVWL OHWWR GL OXQJRGHJHQ]D HR ULDELOLWD]LRQH

DQGUDQQR GHILQLWH VX VFDOD UHJLRQDOH H O¶DWWULEX]LRQH LQ EDVH DO EDFLQR GL ULIHULPHQWR

dovrà tener conto:

- dei profili epidemiologici e demografici;

- della presenza di strutture specializzate pubbliche o private;

- dei processi di riconversione dei piccoli Ospedali;

- dei processi di integrazione con la rete riabilitativa territoriale;

- della presenza di sperimentazioni gestionali.

Mobilità interregionale

/¶DQDOLVL GHOOD PRELOLWj VDQLWDULD HYLGHQ]LD XQ DXPHQWR GHOOD PRELOLWj SDVVLYD

QHOO¶XOWLPR TXLQTXHQQLR LO GDWR LQWHUHVVD LQ SDUWLFRODUH DOFXQH DUHH JHRJUDILFKH GL

CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO

Quinta Commissione consiliare

FRQILQH HG DOFXQH GLVFLSOLQH VSHFLDOLVWLFKH FRPH DG HVHPSLR O¶RQFRHPDWRORJLD

O¶Rrtopedia, la riabilitazione in particolare cardiologica.

&LzSRQHO¶HVLJHQ]DGL

- ridefinire le azioni tendenti a riqualificare le potenzialità erogative, in particolare QHOO¶DPELWRGHOOHPHGLHHGDOWHVSHFLDOLWj

- sviluppare i centri di eccellenza finalizzati a migliorare i livelli quali-quantitativi GHOO¶DVVLVWHQ]DRVSHGDOLHUDULGXFHQGRLGLVDJLOHJDWLDJOLVSRVWDPHQWLGHLSD]LHQWL

- definire opportune azioni mirate a ridurre la mobilità passiva;

- definire una coerente politica tariffaria.

5XRORGHOO¶RVSHGalità privata accreditata

Gli Ospedali privati accreditati sono chiamati ad essere supporto del sistema, condividendone i principi quali la trasparenza, lo sviluppo della qualità intesa come effettivo miglioramento del processo assistenziale, la ricerca deOO¶DSSURSULDWH]]D OR

VYLOXSSRGLLQGLFDWRULGLDSSURSULDWH]]DFOLQLFDHGRUJDQL]]DWLYDO¶LPSOHPHQWD]LRQHGL

una rete complessiva di accesso alle prestazioni. Partecipano alla garanzia dei LEA secondo gli accordi stipulati con le Aziende ULSS di riferimento.

Inoltre il privato accreditato dovrà integrarsi con il sistema informativo pubblico per concorrere alla costruzione del fascicolo socio-VDQLWDULR GHO FLWWDGLQR O¶RELHWWLYR

GHOO¶LQWHJUD]LRQH FRQ LO VLVWHPD LQIRUPDWLYR SXEEOLFR FRVWLWXLVFH XQ UHTXLVLWR

fondamentale.

/¶DVVLVWHQ]DRVSHGDOLHUDSULYDWDDFFUHGLWDWDLQTXDQWRSDUWHGHOVLVWHPDFRPSOHVVLYRH

FRPSOHPHQWDUHDOO¶RIIHUWDSXEEOLFDqVRJJHWWDDLSHUFRUVLSUHYLVWLSHUO¶DXWRUL]]D]LRQHH

SHU O¶DFFUHGLWDPHQWR QRQFKp DG DFTXLVLUH SDUHUL GL FRQIRUPLWj alla programmazione UHJLRQDOHSHUO¶XWLOL]]RGHOOHJUDQGLWHFQRORJLH &5,7( 

/¶HURJD]LRQHGHLYROXPLGLDWWLYLWjHGHOOHWLSRORJLHGLSUHVWD]LRQLqRJJHWWRGLVSHFLILFR

DFFRUGR FRQ O¶$]LHQGD 8/66 VHPSUH FRQIRUPHPHQWH DOOD SURJUDPPD]LRQH VWDELOLWD

dalla Giunta Regionale.

La definizione della quota di posti letto per acuti totali e per singola specialità dovrà essere assegnata in regime di accreditamento alla spedalità privata secondo criteri di:

- coerenza con i livelli gerarchici della rete di offerta definiti nel presente PSSR, WHQHQGR FRQWR DQFKH GHOO¶DGHJXDWH]]D RUJDQL]]DWLYD H WHFQRORJLFD GHOOD VWUXWWXUD

ospedaliera;

- adeguatezza al fabbisogno stimato della singola Azienda ULSS o area sovra-aziendale;

- SLHQD FRHUHQ]D FRQ O¶RIIHUWD GHOOD VSHGDOLWj SXEEOLFa, evitando duplicazioni di funzioni;

- integrazione nelle reti cliniche sovra-aziendali e regionali;

- dimensione e complessità delle strutture (es. Ospedali classificati).

Agli ospedali privati possono essere riconosciute, in sede di applicazione del presente 3665 SDUWLFRODUL IXQ]LRQL SHU O¶HURJD]LRQH GL SUHVWD]LRQL DG HOHYDWR FRQWHQXWR

CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO

Quinta Commissione consiliare

professionale e tecnologico, ad integrazione dei livelli di cura offerti dalle strutture pubbliche.

6L SUHYHGH LQIDWWL FKH LO UXROR GHOO¶RVSHGDOLWj SULYDWD DFFUHGLWDWD SRVVa essere meno generalistico ed assumere, quindi, connotato specialistico su nicchie assistenziali.

Le sperimentazioni gestionali

Anche il modello organizzativo di erogazione di servizi attraverso la gestione mista pubblico-privato (le cosiddette sperimentazioni gestionali, disciplinate con D.Lgs. n.

 FRQFRUUHDIRUPDUHO¶RIIHUWDGLVDOXWHULYROWDDOODSRSROD]LRQHYHQHWD

Istituite per affiancarsi alle strutture pubbliche e private accreditate al fine di soddisfare le necessità di prevenzione e cura di un ambito territoriale, le sperimentazioni gestionali condotte nel contesto regionale sono, ormai, approdate ad un livello di maturazione (per durata di attività svolta e per casistica trattata) tale da consentire di esprimere un giudizio. Dovranno allo scopo essere valutati sia i risultati economici che ne sono GHULYDWLVLDO¶HIIHWWLYDTXDOLWjGHLVHUYL]LRIIHUWLDOODFLWWDGLQDQ]D6XWDOLSDUDPHWULVDUj

pertanto, opportuno operare un ripensamento complessivo per le sperimentazioni in corso, riflessLRQH FKH VYLOXSSDWD LQ XQ¶RWWLFD GL UHWH DQFKH SHU TXDQWR FRQFHUQH LO

dimensionamento numerico dei posti letto e la loro allocazione) consentirà, alternativamente, di procedere al consolidamento delle stesse, ove le evidenze palesino O¶RSSRUWXQLWj GL XQD ORUR SURVHFX]LRQH RSSXUH DOO¶DEEDQGRQR GHOOD VSHULPHQWD]LRQH

laddove si ritenga maggiormente utile e possibile LO ULWRUQR GHOO¶HURJD]LRQH GHOOH

prestazioni da parte pubblica.