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Diffusione della certificazione ambientale The Nordic Ecolabel

Grazie alla diffusione dell’etichetta ambientale The Nordic Ecolabel un numero sempre maggiore di prodotti soddisfano i requisiti imposti dallo stesso marchio, con la conseguenza di avere sul mercato più beni e servizi ecosostenibili. È stato rilevato come, una volta resi noti i criteri per un determinato gruppo di prodotti, generalmente non più del 30% dei beni già presenti sul mercato risponde a quanto richiesto dall’organizzazione per poter aderire al marchio di qualità ecologica, mentre ulteriori effetti positivi si verificano quando i criteri vengono rivisitati, a condizione che questi non siano eccessivamente severi così da scoraggiare le aziende a rinnovare la licenza401.

Il marchio ecologico The Nordic Ecolabel si dimostra essere efficace non solo se aumenta il numero di produttori che richiedono per la prima volta di certificare i propri beni, ma anche, e soprattutto, se quelli che da tempo posseggono la licenza hanno fatto richiesta di rinnovarla, dimostrando in tal modo che il marchio non solo ha comportato benefici ambientali ma anche vantaggi di ordine economico agli stessi detentori dell’etichetta ecologica dei Paesi nordici.

Al fine di verificare i risvolti ambientali del Cigno Nordico, è necessario che i criteri emanati dall’organismo competente risultino misurabili in relazione all’obiettivo che si

175 vuole raggiungere402. Nel calcolare gli effetti che lo schema di qualità ecologica ha,

vengono anche prese in considerazione le quote di mercato detenute dai prodotti marcati con il Cigno Nordico. Ciò perché si viene a creare una reazione a catena che, come si avrà modo di spiegare meglio in seguito, vede nella maggiore richiesta da parte dei consumatori di prodotti “green” un conseguente aumento della produzione di prodotti eco-friendely e un relativo incremento della presenza di questi sul mercato, garantendo anche un notevole ampliamento della visibilità403.

Alla luce di quanto sin qui esposto, è stato provato come il The Nordic Swan sia stato uno strumento che nel corso degli anni è andato ad influenzare in maniera profonda la performance ambientale dei prodotti404.

Accanto ai risultati che si possono constatare in maniera immediata, si rilevano anche ulteriori fattori che indirettamente influiscono sull’incisività del marchio di certificazione ecologica dei paesi de Nord Europa.

Il primo aspetto da considerare si riferisce alla politica pubblicitaria che si pone dietro il marchio di certificazione ambientale dei Paesi scandinavi. Nonostante non sia mai stato dimostrato in nessuno studio scientifico che le campagne informative relative al The Nordic Swan, portate avanti sempre più copiosamente, abbiano aumentato la consapevolezza dei consumatori verso la necessità di acquistare prodotti certificati come ambientalmente sostenibili, nondimeno, senza dubbio è possibile affermare che la semplice circostanza che venga effettuata una importante pubblicità in contemporanea in tutti i Paesi aderenti a tale marchio di qualità ecologica, contribuisce a far sì che la società sia più sensibile nei riguardi dei problemi ambientali, tanto da dichiararsi disposta a scegliere prodotti meno dannosi per l’ambiente nonostante in alcuni casi siano più costosi.

Da tenere in considerazione per la valutazione dell’efficacia del The Nordic Ecolabel è anche il suo ruolo di guida per i consumatori, in quanto viene reputato come punto di riferimento negli acquisti verdi405. Per alcuni gruppi di prodotti, addirittura, i criteri

stabiliti all’interno dello schema di certificazione risultano essere uno livello minimo da raggiungere in ogni caso, pur per quei produttori che non hanno richiesto di ottenere la

402 Cfr. M. BACKMAN, T. LINDHQVIST, Å. THIDELL, The Nordic white swan: Issues concerning some key problems in environmental labelling, in E. STØ, Sustainable consumption, in SIFO working report, 1995, n. 2, pp. 447-477.

403 Cfr. Nordic Ecolabelling Steps. 2001. Nordic Ecolabelling, cit., p. 11. 404 Cfr. Nordic Council of Ministers, ult. op. cit., p. 11.

176 licenza406. Ancora, in riferimento a ciò, è da sottolineare come l’etichetta, pur

rivolgendosi principalmente ad un mercato privato con conseguente quasi esclusione dell’ambiente professionale, non di meno la diffusione tra il primo ha favorito la conoscenza e l’utilizzo di tale certificazione anche nel secondo, in quanto i produttori di beni rivolti a quel particolare settore del mercato spesso si sentono fortemente spinti a far riferimento ai requisiti indicati nei criteri del marchio di certificazione The Nordic Ecolabel.

Alcuni titolari della licenza del Cigno Nordico hanno poi notato che l’aver certificato i propri prodotti con l’etichetta ecologica ha fatto sì che questi divenissero più visibili sul mercato, incrementando in tale maniera anche il loro giro d’affari407.

In aggiunta a quanto sopra annoverato, il far parte di una certificazione ambientale di prodotto riduce enormemente il carico di lavoro che i fabbricanti devono compiere per rispondere a tutte quelle imposizioni normative che risultano essere mandatorie, sia perché le indicazioni fornite dal The Nordic Ecolabel sono molto chiare, sia perché quanto statuito dai criteri dell’etichetta è se non al pari delle imposizioni di legge, addirittura spesso più stringente, in particolar modo per quei beni che richiedono l’utilizzo di sostanze che risultano essere particolarmente dannose per l’ambiente408.

Tra gli effetti indiretti che possono essere attribuiti alla certificazione ambientale di prodotto si annovera ciò che avviene nel corso della catena di produzione, in quanto i produttori finali prendono come segnale di garanzia e sicurezza la circostanza che le parti che andranno a comporre il loro prodotto finale sono marcate con l’etichetta ecologica nordica.

Da rilevare sono tuttavia anche gli aspetti negativi derivanti dall’utilizzo del marchio ecologico dei Paesi del Nord Europa, che possono principalmente essere ricondotti ai costi e alla burocrazia che i produttori devono sostenere. Tali osservazioni derivano dal fatto che il mercato in cui l’ecolabel The Nordic Swan svolge la sua funzione è percepito come debole, per cui alcuni produttori non vedono potenziali guadagni nell’utilizzare l’etichetta ecologica. Tale fattore però risulta inevitabile in quanto è ascrivibile come conseguenza tipica quando si ha a che fare con uno strumento volontario.

406 Ibid.

407 Tale effetto è stato individuato in maniera maggiore da quei produttor i di beni appartenenti a determinate categorie, quale ad esempio quella dei detergenti.

408 Per un approfondimento sul tema cfr. E. HEISKANEN, A. KÄRNÄ, M. NIVA, P. TIMONEN, E. MUNCH AF ROSENSCHÖLD, L. PRIPP, Å. THIDELL, Environmental improvement in product chains, Nordic Council of Ministers, TemaNord, 1998.

177 Altri titolari percepiscono invece una mancanza di trasparenza, oltre a difficoltà relative all’influenzabilità del processo di produzione e alla pertinenza dei criteri di determinati gruppi di prodotti. Vi è però da dire come tali aspetti possono anche essere ricondotti ad una mancanza di informazioni o all’evenienza che in alcuni casi non è possibile vedere effetti positivi immediati409.

Più facilmente può essere invece rilevata la problematica che i produttori, quando i criteri sono sul punto di terminare il loro periodo di validità, si vedono costretti ad intraprendere un percorso di adeguamento se intendono ottenere nuovamente la licenza, costringendoli a riprendere dal principio tutto l’iter di certificazione410.

È stato poi notato come il marchio di qualità ecologica abbia dei limiti intrinseci in quanto molti prodotti sul mercato non sono adatti per essere eco-etichettati. Questo poiché non si riscontrano significative differenze nelle prestazioni ambientali tra i beni appartenenti ad una determinata certificazione e quelli invece che non ne fanno parte. Da non sottovalutare è anche la questione relativa a quei prodotti che vengono denominati “black product”, i quali vanno ad incidere sulla credibilità dello schema di certificazione ambientale e sulla percezione da parte del pubblico dei beni che dovrebbero essere identificati come eco-firendly. Tali prodotti sono quelli che generalmente vengono considerati una delle cause dei più gravi problemi di tipo ambientale e che perciò non possono essere associati ad un’etichetta che garantisce che il bene in questione è “green”, nonostante questi abbiano grandi potenziali nel miglioramento delle prestazioni ambientali411.

Tra i fattori da prendere in considerazione risulta poi la circostanza secondo cui l’eco- etichetta non è capace di influenzare in maniera incisiva i consumi, tanto da renderli sostenibili, dal momento che indica solo la direzione da intraprendere e non suggerisce invece che tipo di prodotti acquistare e quali evitare. Compito della certificazione è, infatti, porsi solo come guida nell’identificazione delle merci da preferire all’interno di una determinata categoria.

409 La successiva analisi svolta nel corso della trattazione rileverà il contrario. V. infra, pp. 179 e ss. 410 Si consideri che i criteri sono validi per una media di quattro anni, periodo relativamente br eve per poter effettuare un ammortamento dei costi di produzione.

411 Esempi di “prodotti neri” possono essere le automobili e i pesticidi per uso domestico che sono percepiti dai più come beni molto inquinanti. Cfr. Å. THIDELL, Influences, effects and changes from interventions by eco-labelling schemes What a Swan can do?, Lund, IIIEE Lund University, 2009, p. 43.

178 In ogni caso, i risvolti negativi e i limiti del marchio ecologico del The Nordic Swan sopra riportati hanno un impatto relativamente piccolo proprio in relazione alla natura volontaria dell’etichetta ecologica412.

Al di là di tali fattori, infatti, è innegabile il successo dello schema di certificazione ecologica del Cigno Nordico, tanto che nel 2014 è stato festeggiato il suo 25° anniversario, nel corso del quale, oltre ad iniziative volte a celebrare il marchio, sono stati anche organizzati innumerevoli workshop, il cui scopo era quello di progettare il futuro del marchio.

I Ministri dei Paesi associati si sono detti soddisfatti del lavoro svolto fino a quel momento e della diffusione che questa certificazione ambientale ha avuto nel corso degli anni. Forte è apparsa la volontà di incrementare sempre più il potenziale del The Nordic Ecolabel, dato che la questione ambientale viene percepita ogni giorno in maniera più stringente puntare sul vantaggio competitivo per le aziende è uno degli obiettivi che lo schema di certificazione dovrà avere in un futuro prossimo. Naturalmente, tutto ciò non sarebbe stato possibile se i consumatori non fossero stati orientati a compiere scelte ambientalmente consapevoli, poiché essi hanno un ruolo fondamentale nell’influenzare le scelte delle aziende verso la produzione di beni e l’attuazione di servizi meno dannosi per l’ambiente.

I rappresentanti del Nordic Council of Ministers, delle associazioni industriali e dei commercianti, dei Nordic Ecolabelling boards e dei giovani consumatori si sono incontrati con l’intento di individuare il ruolo che lo schema di certificazione ecologica dei Paesi del Nord Europa avrebbe avuto nella società nei prossimi 25 anni. Da tali eventi è emerso che il Cigno Nordico è uno dei marchi di qualità ecologica più affidabili e stimati nel mondo, con la convinzione che lo stesso possiede tutti i requisiti necessari per affrontare le sfide che il futuro gli riserverà. È stato anche messo in luce come sia si primaria importanza prevedere un’evoluzione capace di attuare un’opera sinergica con gli altri schemi di certificazione ambientale presenti sul mercato, così da creare una comunità sempre più globale in cui i progressi tecnologici sono molto veloci e l’adattabilità risulta una qualità imprescindibile per garantire la sopravvivenza del marchio413.

412 Å. THIDELL, op. cit., pp. 60-61.

179 Il bilancio che è emerso da questi incontri si dimostra essere più che positivo in quanto, nonostante i criteri imposti siano assai rigorosi e i diritti da versare per ottenere e mantenere il marchio ecologico The Nordic Swan incidono sull’economia dell’azienda, il mondo imprenditoriale ha accettato con entusiasmo tale certificazione, atteggiamento di favore che può essere riscontrato anche nel numero sempre crescente degli associati. Alla luce di quanto sopra, è possibile concludere come nel corso del tempo il The Nordic Ecolabel si sia guadagnato un ampio consenso tra i consumatori dei Paesi nordici, essendo riconosciuto dai più come un’etichetta ecologica credibile, che garantisce che il prodotto acquistato risponde ad elevati standard ambientali.

Dall’analisi emerge, inoltre, che gli utenti conoscono e si fidano maggiormente del messaggio inviato dallo schema di certificazione del The Nordic Swan che dell’enorme quantità di altre etichette ecologiche presenti su mercato, delle quali risulta una minore informazione. Il Cigno Nordico ha quindi il merito di essersi posto come strumento per orientare i consumatori, oltre ad aver contribuito alla diminuzione della confusione tra i diversi schemi di certificazione che mostrano al pubblico un’ampia varietà di caratteristiche ambientali414.

Da sottolineare è però come tali effetti e meriti possono essere riscontrati solo nel mercato di riferimento in cui opera il Cigno Nordico, e cioè solo ed unicamente in quello relativo ai Paesi dell’area geografica del Nord Europa, rimanendo invece un marchio poco utilizzato al di fuori di tale distretto economico.