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CAPITOLO  III:   IL MICROCREDITO IN ITALIA: DIFFUSIONE TERRITORIALE E

3.2   Distribuzione della microfinanza in Italia 63

3.2.3   Diffusione per segmenti di business 70

Relativamente alla distribuzione per tipologia di servizi di microfinanza offerti dalle banchem l'indagine mostra come la diffusione di servizi di credito sia particolarmente alta (35,4% del totale dei servizi offerti), ma appare elevata (rispettivamente il 31,7% e il 32,9% del totale dei servizi offerti) anche l'offerta di servizi di risparmio (quali raccolta diretta, titoli a custodia e risparmio gestito) e di servizi di pagamento (quali carte prepagate, assegni e bonifici) [2]. Le prime stime complessive nell'incidenza che l'offerta di prodotti e servizi di microfinanza ha sul totale attivo rivelano come il fenomeno stia muovendo i suoi primi passi: secondo l'84,4% delle banche intervistate è stata, a fine 2004, inferiore al 3% per un 6,3% delle banche del campione tale incidenza è invece stat superiore al 15% riconfermando le più diverse strategie di prodotto e di canale distributivo offerto dalle banche.

Vedendo, invece, il target di clienti della microfinanza, sia nel caso dei servizi di risparmio, sia nel caso dei servizi di credito, sia per il comparto dei servizi di pagamento, la tipologia di clienti a cui il campione di banche ha dichiarato di rivolgere maggiormente la propria offerta è rappresentata dai cittadini stranieri,

comunitari ed extracomunitari: l'indagine mostra infatti che si rivolge a tale tipologia di clientela, il 19,5% del totale dei servizi di risparmio offerti, il 18,2% del totale dei servizi di credito e il 21,6% del totale dei servizi di pagamento.

Quanto alle altre tipologie di clientela, dall'indagine emerge che coloro a cui i servizi di microfinanza sono maggiormente offerti sono, per il risparmio, gli studenti e le famiglie, per il comparto del credito le famiglie e le microimprese e per quello dei servizi di pagamento gli studenti e le famiglie.

Tra le diverse fasce di clientela di nuova integrazione cui la microfinanza mira a offrire servizi finanziari, spiccano in Italia gli immigrati, un segmento estremamente eterogeneo a sua volta per composizione e collocazione territoriale.

Un importante fenomeno che emerge da questa rilevazione è ravvisabile dal crescente grado di bancarizzazione della popolazione migrante in Italia, che risponde, da un lato, a una sempre maggiore domanda da parte di questa categoria di individui, quale risultato del consolidamento della presenza straniera e dei processi di integrazione economica a carattere territoriale della popolazione migrante nei circuiti economici formali dell'economia italiana e, dall'altro, all'ampliamento e alla diversificazione dell'offerta dei servizi e dei prodotti bancari.

Al riguardo, è interessante notare come alla fine del 2005 gli stranieri regolarmente presenti in Italia risultano essere 2.800.000 ovvero il 4,8% della popolazione. Per meglio tenere conto dell'accelerazione dell'incremento della presenza straniera realizzatasi negli ultimi anni, basti considerare che gli stranieri erano 140.000 nel 1970, 1.000.000 nel 1997, 1.360.000 nel 2001. Secondo un'indagine della Camera di Commercio di Milano risulta che alcuni sono già economicamente attivi: delle 213.000 ditte individuali con titolare straniero, il 6% del totale, in forte crescita negli ultimi anni.

Il dato è notevole perchè caratterizzato dall'aumento di circa il 25% rispetto all'anno precedente: in media una ogni 50 imprese appartiene a un imprenditore straniero. Gli immigrati, che sono artigiani in un quarto dei casi, sono

particolarmente attivi nel ramo del commercio e delle riparazioni (42%) e in quello edilizio (28%).

L'Italia ha dunque progressivamente assunto una posizione di rilievo nella geografia dei paesi destinatari dei flussi migratori contemporanei. Con il numero attuale di popolazione straniera, l'Italia si è ormai allineata alla media europea della presenza straniera, che si aggira intorno al 5% del totale della popolazione nazionale. L'inclusione sociale ed economica della popolazione immigrara è anche al centro del dibattito europeo.

I paesi dell'area Mediterranea presentano infatti un’economia in significativa crescita. Anche i sistemi finanziari in questi Paesi sono in fase di liberalizzazione e rafforzamento. Le banche dell'area mostrano un crescente grado di internazionalizzazione, ma hanno ancora bisogno di banche partner in grado di supportarne l'operatività verso l'Europa e il resto del mondo.

Le banche italiane possono così rappresentare un "ponte" importante di collegamento. In questo contesto appaiono di particolare rilievo le azioni realizzate dalle banche italiane volte a diversificare il proprio portafoglio prodotti e servizi per corrispondere al meglio a tali opportunità tarate sui diversi destinatari e sulla diversa clientela.

Negli anni più recenti, si è assistito a un sensibile incremento dei capitali impiegati per la nascita di nuove imprese (start-up), e di conseguenza a una crescita dell'offerta di servizi e di prodotti da parte delle banche alla nascenti imprese; in tale contesto si alloca il maggiore interesse rivolto dalle banche alle imprese in fase di start-up, in particolare, nelle aree depresse del paese.

Delle banche intervistate, il 39,4% ha dichiarato di offrire prodotti/servizi di microfinanza a microimprese in fase di start-up presenti nelle aree depresse del paese.

Oltre all'erogazione di servizi finanziari di credito e risparmio, l'istituizione di microfinanza può supportare lo sviluppo delle micro/piccole attività economiche anche attraverso l'erogazione di servizi di formazione e assistenza tecnica, in relazione alle necessità specifiche del target group. Infatti, se è vero

che il credito è uno strumento in grado di aumentare gli investimenti produttivi, è altrettanto vero che una buona gestione dell'attività può migliorare l'efficienza; l'introduzione di nuove tecnologie può incrementare la produttività delle micro/piccole attività economiche e un miglior accesso ai mercati può aumentarne il volume di vendite.

Si possono individuare quattro tipi principali di servizi accessori all'offerta di servizi di risparmio e di credito:

1. business managment services: questi servizi aiutano i beneficiari a

migliorare il controllo e l'efficienza della propria attività economica. Questo tipo di servizio può essere erogato attraverso corsi di formazione o servizi di assistenza individuali. Essi possono riguardare la formazione su: business planning, amministrazione, contabilità, gestione finanziaria, definizione dei prezzi, gestione del personale;

2. assistenza tecnica: volta ad assistere i clienti nel miglioramento della

produttività dell'impresa. Questo servizio può essere offerto attraverso corsi collettivi o di assistenza tecnica individuale o fornendo informazioni sulle tecnologie produttive più appropriate;

3. servizi di marketing: volti ad assistere i clienti nell'incremento delle

vendite. Questo servizio può essere erogato attraverso corsi collettivi e individuali, studi di mercato, accesso alle informazioni sui mercati, assistenza nell'organizzazione di consorzi dei clienti, accesso a mezzi di trasporto più economica;

4. servizi di orientamento: volti a fornire informazioni ai clienti sui servizi

correlati alla loro attività economica quali servizi di assistenza legale, fiscale o amministrativa.

Un secondo importante aspetto da sottolineare riguarda il contributo dato dall'imprenditoria immigrata al saldo complessivo delle ditte individuali che ha registrato nel 2004 un salto positivo notevole grazie a un saldo attivo ancora

più notevole delle ditte individuali di cui sono titolari cittadini di origine immigrata.