Si tratta di un nuovo modello economico, risultante dell’evoluzione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) presente negli ultimi
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trent’anni (Van Gorp e Batura, 2015)38. Tutto ciò, come già in precedenza affermato, è ricollegabile, secondo World Bank (2016), ai benefici che emergono dall’uso delle tecnologie, non solo per le aziende, ma anche per individui e per il settore pubblico. Nuove opportunità di lavoro e la possibilità per servizi, prima inaccessibili, diventano, oggi, alla portata di tutti i consumatori, si parla in questo caso di maggiore inclusione.
È possibile affermare che la nascita di tale concetto è relativa all’avvento di Internet che, dagli anni novanta, ha innescato una serie di cambiamenti nel contesto economico. Successivamente, dal 2000 al 2020, numerose sono state le tecnologie dell’informazione della comunicazione che si sono sviluppate e che hanno, allo stesso tempo, incrementato i cambiamenti nel contesto economico. Tipici sono i sensori connessi agli oggetti, il campo dell’Internet of Things, o i nuovi dispositivi a disposizione degli utenti finali, ovvero smartphone, tablet,
netbook, laptop e stampanti 3D. Non sono da dimenticare modelli di cloud
computing39 e servizi digitali, o l’utilizzo e l’analisi, sempre più frequente, da parte delle aziende di Big Data e le nuove tecnologie di robotica e automazione
38 Van Gorp N., Batura O., 2015, Challenges for Competition Policy in a Digitalised Economy,
ECON Committee
http://www.europarl.europa.eu/RegData/etudes/STUD/2015/542235/IPOL_STU%282015%29542 235_EN.pdf
39 Possibilità di accedere, quando si necessità, a piattaforme di archiviazione attraverso la rete
Internet (United Nations Conference on Trade and Development (UNCTAD), 2013, Information Economy Report 2013: The Cloud Economy and Developing Countries, UNCTAD Division on
Technology and Logistics, ICT Analysis Section.
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(OECD, 2015)40. Nonostante i robot industriali sono presenti nel settore da decenni, oggi sono caratterizzati da maggior intelligenza, agilità e flessibilità.
Le fondamenta dell’economia digitale sono rappresentate dell’iperconnettività, in altre parole un insieme di persone, organizzazioni e macchine connesse mediante Internet, mediante la tecnologia mobile e mediante l’Internet of Things41.
Diverse, negli anni, sono state le definizioni di Economia Digitale (Bukht e Heeks, 2017)42. Si parte dal 1996 con Tapscott43, che introduce tale termine senza darne una definizione diretta, ma definisce la Digital Economy come “Age
of Networked Intelligence”. Tapscott fa riferimento sia al collegamento in rete della tecnologia delle macchine sia al collegamento delle persona mediante tecnologia; ovvero la combinazione di intelligenza, conoscenza e creatività, indispensabili per scoperte e sviluppo sociale. Lane, nel 199944, definisce tale concetto focalizzandosi più sulla parte dell’e-commerce e su aspetti come la
40 OECD, 2015, OECD Digital Economy Outlook 2015, OECD Publishing,
http://www.oecd.org/sti/oecd-digital-economy-outlook-2015-9789264232440-en.htm
41 Basti pensare, come osservato da Goodwin, un sito di notizie sull’economia digitale, che Uber è
la più grande compagnia di taxi nel mondo e non possiede veicoli; o Facebook, proprietario più famoso al mondo di media, che non crea contenuti; o, infine, Airbnb, che è il più importante fornitore di alloggi ma non possiede beni immobili (Goodwin T., 2015, The Battle Is For The Customer Interface, TechCrunch, https://techcrunch.com/2015/03/03/in-the-age-of- disintermediation-the-battle-is-all-for-the-customer-interface/),.
42 Bukht R., Heeks R., 2017, Development Informatics. Defining, Conceptualising and Measuring
the Digital Economy, Centre for Development Informatics Global Development Institute, SEED, Working Papers, no. 68, pp. 1-24
43 Tapscott D., 1996, The Digital Economy: Promise and Peril in the Age of Networked
Intelligence, McGraw-Hill
44 Lane N., 1999, Advancing the digital economy into the 21st century, Information Systems
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privacy e l’innovazione; fa riferimento all’insieme delle varie tecnologie informatiche e di comunicazione attraverso Internet e al flusso di informazioni e tecnologie che spingono il commercio elettronico, e determinano cambiamenti organizzativi considerevoli. Nello stesso anno, Margherio e altri (1999)45 individuano quattro caratteristiche che distinguono l’Economia Digitale: Internet, commercio elettronico tra aziende, consegna digitale di beni e servizi e vendita al dettaglio di beni tangibili. Nel 2001, invece, Mesenbourg46 individua, nel suo studio, tre componenti fondamentali della Digital Economy:
• l’infrastruttura di e-business, necessaria per supportare i processi aziendali di commercio elettronico
• e-business, ovvero quel processo di commercio elettronico che le aziende attivano attraverso la rete.
• e-commerce, rappresenta il valore dei beni e servizi venduti attraverso la rete
45 Margherio L., Henry D., Cooke S., Monte S., Hughes K., 1999, The Emerging Digital Economy,
Department of Commerce, Washington, DC.
http://www.esa.doc.gov/sites/default/files/emergingdig_0.pdf
46 Mesenbourg T.L., 2001, Measuring the Digital Economy, US Bureau of the Census, Suitland,
MD. https://www.census.gov/content/dam/Census/library/working-
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Secondo l’Organisation for Economic Co-operation and Development (2013)47, l’economia digitale permette il commercio di beni e servizi attraverso il commercio elettronico su Internet; tale studio pone l’attenzione sulla regolamentazione dei mercati digitali e la concorrenza. Per l’European
Commission (2013)48 si fa riferimento ad un economia che può essere definita come “Economia di Internet”, ovvero un’economia basata su tecnologie digitali, che crea posti di lavoro e che incoraggia l’innovazione; individua, inoltre, le principali caratteristiche delle aziende che attuano tale economia:
• un’innovazione che si base su nuove fonti di finanziamento (il cosiddetto capitale di rischio)
• un’importanza per gli assets intangibili
• dei modelli di business nuovi che si basano sugli effetti della rete, dell’user generated contents e dell’esplorazione dei dati personali
• un commercio elettronico che presenta le caratteristiche tipiche di commercio tradizionale effettuato attraverso l’utilizzo di nuovi canali
Vi è poi, nel 2014, la Bristish Computer Society che definisce l’economia digitale più come un’azienda che opera attraverso in mercati online e sul World
47 OECD, 2013, The Digital Economy 2012, OECD, Paris.
http://www.oecd.org/daf/competition/The-Digital-Economy-2012.pdf
48 European Commission, 2013, Expert Group on Taxation of the Digital Economy, EC, Brussels.
http://ec.europa.eu/taxation_customs/sites/taxation/files/resources/documents/taxation/gen_info/go od_governance_matters/digital/general_issues.pdf
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Wide Web; anche qui si da risalto, quindi, ad un’economia basata sulle tecnologie digitali. Recentemente, nel 2016, sono due le definizioni emerse, una da House of
Commons49, che definisce la Digital Economy come l’accesso digitale a beni e servizi e l’utilizzo della tecnologia digitale come supporto e aiuto alle aziende. La seconda fa riferimento alla definizione di Rouse50, ovvero la rete mondiale di attività economiche che vengono svolte grazie a tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT); quindi un’economia, come già in precedenza emerso dagli altri studiosi, che si basa sulle tecnologie digitali. Lo stesso autore, inoltre, mette in risalto la differenza tra economia digitale, economia di Internet ed economia del web, affermando che l’economia digitale presenta aspetti che la rendono più complessa soprattutto rispetto all’economia di Internet che, in base alla sua definizione, fa riferimento al valore economico derivante da Internet stesso. Infine vi è la definizione di Oxford University Press del 201751, in cui si evince un’economia che deve il suo funzionamento alle tecnologie digitali, soprattutto per le transazioni elettroniche via Internet.
49 House of Commons, 2016, The Digital Economy, Second Report of Session 2016–17, House of
Commons Business, Innovation and Skills Committee,
https://www.publications.parliament.uk/pa/cm201617/cmselect/cmbis/87/87.pdf
50 Rouse M., 2016, Digital Economy, Techtarget, Newton, MA.
http://searchcio.techtarget.com/definition/digital-economy
51 Oxford University Press 2017. Digital Economy, Oxford Dictionary, OUP, Oxford, UK.
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I risultati del Digital Economy and Society Index (DESI) del 201852, ovvero l’Indice Digitale dell’Economia e delle Società, che riassume gli indicatori delle prestazioni digitali dell’Europa e monitora l’evoluzione della competitività digitale degli Stati membri dell’Unione Europea, mostrano che la Danimarca, Svezia, Finlandia e Paesi Bassi hanno le economie più digitalmente avanzate all’interno dell’Unione Europea; seguite da Lussemburgo, Irlanda, Regno Unito, Belgio ed Estonia. Romania, Grecia e Italia hanno i punteggi più bassi nel DESI.
Figura 1.2: Classifica degli Stati membri dell’Unione Europea in base al Digital Economy and Society Index (2018)
Fonte: European Commission, 2018, The Digital Economy and Society Index (DESI), European Commission https://ec.europa.eu/digital-single-market/en/desi
Cinque sono le dimensioni dell’Indice Digitale dell’Economia e delle Società (European Commission, 2018):
52 European Commission, 2018, The Digital Economy and Society Index (DESI), European
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• connettività, che fa riferimento alla domanda e all’offerta della banda larga sia fissa che mobile;
• il capitale umano, che riguarda sia le semplici competenze di base relative all’utilizzo della rete Internet, ma anche le capacità più avanzate;
• l’utilizzo dei servizi Internet traccia la visualizzazione dei contenuti, la comunicazione, l’acquisto, l’utilizzo di servizi bancari online e cosi via; • l’integrazione della tecnologia digitale, misura la digitalizzazione
aziendale e l’e-commerce. Per valutare il livello di digitalizzazione aziendale, si fa riferimento a tali aspetti, quali: la condivisione di informazioni elettroniche, la Radio-Frequency Identification (RFID), i
social media e le soluzioni cloud; per valutare, invece, l’e-commerce si misurano la percentuale delle piccole e medie imprese che operano nel mondo online e la percentuale del loro fatturato e-commerce rispetto al loro fatturato totale.
• i servizi pubblici digitali, ovvero la percentuale di coloro che hanno bisogno di presentare moduli alla Pubblica Amministrazione (PA), la misura in cui tali informazioni, già note alla Pubblica Amministrazione, sono precompilate in appositi moduli, la possibilità in cui alcune fasi della PA possono essere svolte in modo contemporaneo, la presenza di servizi pubblici digitali per le imprese, la propensione del governo all’apertura dei
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dati e l’utilizzo da parte degli utenti di servizi di assistenza sanitaria online (senza recarsi nelle strutture mediche)
L’Italia, quindi, si posiziona al venticinquesimo posto tra i ventotto Stati membri dell’Unione Europea, nonostante il miglioramento rispetto al 2017. I migliori livelli di digitalizzazione si riscontrano nell’integrazione e nei servizi pubblici; al contrario l’Italia risulta carente dal punto di vista delle competenze digitali che portano ad una penalizzazione di tutte le altre dimensioni valutate dall’Indice Digitale dell’Economia e delle Società.
Tale situazione emerge anche dal report Digital Europe, dove risulta che il contributo del digitale al PIL in Italia è circa del 4%, inferiore rispetto alla media europea del 5%; le prime due posizioni sono occupate in quest’ambito dal Regno Unito (10%) e Svezia (6,9%). Una giustificazione può riguardare il fatto che le grandi imprese sono quelle maggiormente più digitalizzate; l’Italia, al contrario, si caratterizza per un elevato numero di piccole e medie imprese (le aziende con più di 250 dipendenti sono solo il 30% del numero totale di aziende presenti) (Lancellotti e Bellini, 2016)53.
Quattro sono le tematiche principali di questa nuova fase dell’economia moderna:
53 Lancellotti R., Bellini C., 2016, Come realizzare una trasformazione digitale di successo,
McKinsey&Company, https://www.mckinsey.it/idee/come-realizzare-una-trasformazione-digitale- di-successo
33 • Il futuro del lavoro
• Digital Supply Networks • Internet of Things • Customer Experience