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Cos'è e dove si trova - 2.2 Gli effetti sulla salute - 2.3 Regolamentazione a livello europeo e base scientifica - 2.4 Vicende recenti : ulteriori pareri e il caso della Francia - 3. Gli ftalati - 3.1 Cosa sono e dove si trovano - 3.2 Esposizione ed effetti sulla salute - 3.3 Regolamentazione a livello europeo e prospettive di nuove restrizioni - 4. I composti perfluorati: PFOS e PFOA (cenni)

1. DIOSSINE E COMPOSTI DIOSSINA-SIMILI

1.1 Esposizione ed effetti sulla salute

Tra gli I.E. conosciuti, e ai quali siamo esposti attraverso

l’alimentazione, vi sono diossine271

clorurate e bromurate, furani e

policlorobifenili (PCB)272. Si tratta di un gruppo di sostanze

chimiche tossiche e persistenti che hanno effetti negativi sulla salute umana e sull'ambiente, tra cui dermotossicità, immunotossicità,

disturbi della funzionalità riproduttiva273, teratogenicità, alterazioni

271

Il termine "diossine" indica un gruppo di 75 congeneri di policlorodibenzodiossine (PCDD) e 135 congeneri di policlorodibenzofurani (PCDF), 17 dei quali suscitano preoccupazioni tossicologiche. Il congenere maggiormente tossico è la 2,3,7,8-tetraclorodibenzo-p-diossina (TCDD), classificata quale riconosciuto agente cancerogeno per l'uomo dall'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro e altre autorevoli organizzazioni internazionali. Il comitato scientifico dell'alimentazione umana (SCF), in linea con l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), ha concluso che l'effetto cancerogeno delle diossine non si realizza a livelli inferiori ad una determinata soglia. Altri effetti nocivi, quali l'endometriosi, gli effetti neurocomportamentali ed immunosoppressivi si manifestano a livelli notevolmente inferiori e vengono pertanto considerati pertinenti ai fini della determinazione di una dose tollerabile (considerando 2, reg.2375/2001).

272

I policlorobifenili (PCB) costituiscono un gruppo di 209 congeneri diversi, che possono essere suddivisi in due gruppi in base alle loro proprietà tossicologiche: 12 congeneri presentano proprietà tossicologiche analoghe alle diossine e vengono pertanto denominati "PCB diossina-simili". Gli altri PCB non presentano una tossicità affine a quella delle diossine, ma hanno un diverso profilo tossicologico (considerando 3, reg.2375/2001).

273

Sono stati individuati possibili effetti negativi dei PCB sullo sviluppo dell'apparato riproduttivo maschile (progetto BLADE condotto dall'ISS).

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del sistema endocrino ed effetti cancerogeni.274 Questi composti, a

basse dosi, interagiscono a vari livelli e con diversi meccanismi d’azione con il sistema ormonale.

Le diossine sono contaminanti che permangono inalterati nell’ambiente per molti anni e riescono, direttamente o indirettamente, ad arrivare fino agli alimenti; infatti oltre il 90% dell’esposizione umana alle diossine è riconducibile agli alimenti. Sulla base delle conoscenze ad oggi disponibili, la modalità primaria di ingresso delle diossine nella catena alimentare terrestre, sembrerebbe essere la deposizione atmosferica in fase di vapore sulle foglie delle piante e, parzialmente sul terreno, ingeriti poi dagli animali. Le diossine sono sostanze che si accumulano nei tessuti grassi degli organismi, quindi se erba e suolo contaminati vengono ingeriti da erbivori, si verifica un accumulo di queste sostanze nei

grassi delle loro carni e nei grassi del latte prodotto.275 Infatti il pesce,

la carne, i latticini, e in generale gli alimenti ad alto contenuto di grasso, sono quelli che risultano più contaminati. In tale contesto i prodotti di origine animale determinano oltre l’80% dell’esposizione

totale.276 L’esposizione a tali inquinanti è ubiquitaria e inizia ancora

prima della nascita proseguendo poi attraverso l’alimentazione per tutta la durata della vita.

1.2 Regolamentazione a livello europeo

Nel maggio 2001 il comitato scientifico dell’alimentazione umana

(SCF) dell’Unione Europea 277

, ha adottato un parere sulla valutazione dei rischi delle diossine e PCB nei prodotti alimentari. In seguito a una rivalutazione dettagliata degli studi effettuati

274

Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo e al Comitato economico e sociale - Strategia comunitaria sulle diossine, i furani e i bifenili policlorurati , COM/2001/0593 def., punto 1.

275

APAT Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici, Diossine Furani e PCB, pag.6.

Documento redatto nell'ambito del “Progetto Diossina” (conseguente la Legge n. 268/2003, coordinato e diretto dall’ing. Roberto Mussapi), consultabile online:

http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_821_allegato.pdf

276

APAT Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici, Diossine Furani e PCB, pag.45.

277

Scientific Committee on Food Opinion of the Scientific Committee on Food on the Risk Assessment of Dioxins and Dioxin-Like PCBs in Food. Update based on new scientific information available since the adoption of SCF opinion of 22nd November 2000. Adopted on 30 May 2001. European Commission, Health & Consumer Protection Directorate-General. 2001.

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sull’isomero più tossico appartenente alla classe delle diossine clorurate, ha stabilito una dose tollerabile settimanale (Tolerable Weekly Intake, TWI) riferita ai diversi composti diossino-simili, pari a 14 picogrammi (pg) di equivalente tossico (TEQ) per chilogrammo di peso corporeo. Gli effetti considerati erano proprio quelli conseguenti l’esposizione durante lo sviluppo (in utero e durante l’allattamento) e riguardavano i parametri spermatici nella prole maschile.

Purtroppo dati rappresentativi sull’assunzione settimanale, emersi dalle diverse valutazioni di esposizione effettuate in vari Paesi europei, indicano che l’esposizione media attraverso la dieta nella popolazione generale è vicina alla dose tollerabile (i valori medi di diossine assunti con la dieta alimentare sono compresi tra 8,4 e 21 pg di equivalente tossico (TEQ)/kg di peso corporeo/settimana); il che significa che una notevole parte della popolazione europea si troverebbe ancora al di sopra del limite della dose tollerabile

settimanale.278

Le diossine clorurate e i PCB sono tra gli interferenti endocrini più studiati e per i quali attualmente sono in atto una serie di misure per diminuire l’esposizione.

Per quanto riguarda la normativa in campo alimentare, il

regolamento CE 2375/2001 279 del Consiglio, definisce (in

conformità con il il regolamento n. 315/93 280 che stabilisce

procedure comunitarie relative ai contaminanti nei prodotti alimentari) i tenori massimi di taluni contaminanti presenti nelle derrate alimentari, tra cui le diossine, e i furani, ma non dei PCB. Per le diossine i livelli massimi sono fissati principalmente per prodotti alimentari di origine animale.

Poiché la contaminazione di alimenti quali carne, latte e uova, è direttamente correlata alla contaminazione dei mangimi è stato ritenuto indispensabile definire non soltanto un livello massimo di

278

Strategia comunitaria sulle diossine, 2001.

279

Regolamento (CE) n. 2375/2001 del Consiglio, del 29 novembre 2001, recante modifica del regolamento (CE) n. 466/2001 della Commissione che definisce i tenori massimi di taluni contaminanti presenti nelle derrate alimentari

280

Regolamento (CEE) n. 315/93 del Consiglio, dell'8 febbraio 1993, che stabilisce procedure comunitarie relative ai contaminanti nei prodotti alimentari. (si rimanda al cap.4)

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tollerabilità di diossine negli alimenti animali ma anche misure volte

a ridurne le emissioni nell’ambiente.281

Il regolamento 2375/2001 è entrato in vigore però quando ormai l’esposizione aveva ecceduto i livelli di guardia, mentre sarebbero auspicabili soluzioni adeguate, e soprattutto tempestive, per

diminuire l’esposizione a tutti i composti a interferenza endocrina.282