• Non ci sono risultati.

Disegno della ricerca

Nel documento RicercAzione Volume 8 - Numero 2 (pagine 129-132)

Dispersione scolastica e prospettive di carriera

2. Disegno della ricerca

e descrizione del campione

Il progetto di ricerca «Dispersione scola-stica e prospettive di carriera: ricognizione delle policy e delle best practices territoriali e analisi dei fattori psicosociali associati al fenomeno dei NEET» è nato dalla sinergia fra il centro di ricerca Carvet (www.carvet.org) dell’Università degli Studi di Verona ed Energie Sociali, Cooperativa Sociale Onlus attiva a Verona dal 2008, con lo scopo di identifi care modelli di intervento predittivo per contrastare precocemente il fenomeno della dispersione scolastica e di individuare modelli di accom-pagnamento al lavoro per ragazzi e ragazze NEET, fuoriusciti dai percorsi di istruzione e formazione, attingendo anche a buone prati-che adottate in altri contesti europei.

A tale scopo il progetto di ricerca si è proposto di:

– Raccogliere e sistematizzare i dati sul fenomeno della dispersione scolastica a Verona e sulla sua evoluzione.

– Eff ettuare una ricognizione sulle azioni di contrasto al fenomeno della dispersione scolastica messe in campo dalle istituzioni formative coinvolte nella provincia di Vero-na.

– Eff ettuare un’inchiesta con giovani early school leavers sui fattori personali e sociali che incidono sulla dispersione scolastica.

– Analizzare il modo in cui la pianifi cazione di carriera può limitare la dispersione scola-stica, riconoscendo ed esaminando il ruolo dei fattori personali e sociali funzionali a tale pianifi cazione e investigando i possibili outcome positivi che da questa derivano.

Più dettagliatamente, a livello operativo il progetto si è suddiviso in due fasi di raccolta dati, le quali hanno visto la partecipazione di interlocutori e partecipanti diversi, allo scopo di giungere ad una descrizione quanto più esaustiva del fenomeno, ovvero:

– Una fase qualitativa, volta a rilevare ciò che le scuole fanno nell’ambito della dispersio-ne scolastica e condotta con l’obiettivo di identifi care le “best practices” ovvero le prassi più effi caci ai fi ni della prevenzione del fenomeno della dispersione, attuata tramite:

1. un focus group per ciascun istituto coinvolto, della durata di circa 90 minuti che ha coinvolto dai 6 ai 10 insegnanti per istituto con l’obiettivo di riconoscere le pratiche in uso per intercettare le situazioni “a rischio dispersione”;

2. un’intervista ad uno o due insegnanti per ciascun istituto coinvolto, scelti fra i referenti per l’orientamento dell’i-stituto partecipante (la fase qualitativa della ricerca servirà a commentare i dati della fase quantitativa nell’ultima sezione dell’articolo, quella dedicata alle conclusioni e alla discussione).

– Una fase quantitativa, rivolta agli studenti e fi nalizzata a rilevare quali sono i fattori moti-vazionali, le fi gure maggiormente infl uenti e le auto-percezioni maggiormente in grado di favorire o meno una pianifi cazione della propria carriera. Tale fase è stata realizzata mediante la somministrazione agli studenti di un questionario anonimo, costruito ad hoc sulla base dei costrutti precedente-mente presentati e composto da scale tratte dalla letteratura di riferimento. Qui di seguito la sua composizione.

2.1. Lo strumento utilizzato

Il questionario è stato somministrato agli studenti su piattaforma on-line durante l’orario scolastico, usufruendo dell’aula informatica presente nelle scuole. Ogni studente ha compilato il questionario in forma anonima, impiegando in media 30 minuti. La raccolta dati è avvenuta tra il 23 novembre e il 23 dicembre 2015.

Il questionario, denominato “Career Plan-ning Questionnaire”, è suddiviso in 9 sezioni, per un totale di 117 item.

Le prime due sezioni, A e B, comprendono

la registrazione di alcuni dati socio-anagrafi ci e l’informativa per la privacy.

La Sezione C ha riguardato solo coloro che hanno dichiarato di aver avuto esperienze lavorative e ha fatto riferimento a due costrutti:

quello di “Decision Aptitudes at Work”, recen-temente sviluppato da Ceschi e collaboratori (in press), che ha misurato l’infl uenza di alcuni fattori situazionali nel prendere decisioni in ambiente lavorativo tramite 30 item con scala di risposta a 7 passi (da 1 = Estremamente in disaccordo a 7 = Estremamente d’accordo) e il costrutto di “Adult Career Decision Making Competence” (Bruine de Bruin, Parker &

Fischhoff , 2007) che ha misurato la compe-tenza decisionale di carriera tramite 36 item su scala di risposta a 7 passi (1 = Ha/hanno un’elevata infl uenza negativa; 7 = Ha/hanno un’elevata infl uenza positiva). Un esempio di item riferito alla misura di tale costrutto è il seguente: «Nel prendere una decisione im-portante, agisco in modo molto sistematico».

La Sezione D ha misurato il costrutto di

“Career Decision-Making Self-Effi cacy” (Au-toeffi cacia decisionale di carriera; Lo Presti et al., 2012) tramite 15 item ai quali viene chiesto di rispondere su scala Likert a 5 passi (1 = Non ho alcuna fi ducia; 5 = Ho completa fi ducia). Un esempio di item riferito alla misura di tale costrutto è il seguente: «Fare un piano per raggiungere i tuoi obiettivi per i prossimi cinque anni».

La Sezione E ha misurato il “Career Commitment” (Attaccamento alla propria carriera; Blau, 1985) tramite 8 item su scala a 5 passi (1 = Assolutamente in disaccordo;

5 = Assolutamente d’accordo). Un esempio di item riferito alla misura di tale costrutto è il seguente: «Voglio senz’altro una carriera in linea con il percorso che sto seguendo».

La Sezione F ha riguardato il costrutto di

“Self-Effi cacy” (Autoeffi cacia; Sherer et al., 1982), misurato attraverso 4 item registrati su scala a 4 passi (1 = Assolutamente falso;

4 = Assolutamente vero). Un esempio di item

RICERCAZIONE - Vol. 8, n. 2 - December 2016 | 131

riferito al costrutto in esame è il seguente:

«Sono sicuro che potrei avere a che fare effi -cacemente con eventi inaspettati».

La Sezione G relativa al costrutto “Opti-mism” (Ottimismo; Scheier et al., 1994) ha compreso 3 item misurati su una scala a 7 passi (1 = Fortemente in disaccordo, a 7 = Fortemente d’accordo). Un esempio di item riferito al costrutto in esame è il seguente: «In generale, mi aspetto che mi accadano più cose belle che brutte».

La Sezione H ha misurato le condizio-ni facilitanti e quelle icondizio-nibitorie rispetto alle motivazioni di carriera. In particolare, sono stati misurati gli aspetti relativi alle percezioni riguardo allo studio e alla carriera futura, agli atteggiamenti nei confronti dello studio, all’in-fl uenza dei pari, dei genitori e degli insegnanti verso lo studio. Ciascuno di tali aspetti è stato misurato su una scala a 5 passi (1 = Asso-lutamente in disaccordo; 5 = AssoAsso-lutamente d’accordo), originariamente sviluppata nel la-voro di McInerney e colleghi del 2005. Esempi di item sono: «I miei genitori credono che io sia abbastanza intelligente per proseguire gli studi»; «Alcuni miei insegnanti mi incoraggiano ad impegnarmi nello studio».

Infi ne, la Sezione I ha misurato il costrut-to di “Career Decidedness” (Decisionalità di carriera; Smith, 2011) che fa riferimento al livello di sicurezza della decisione presa dal soggetto rispetto alla propria carriera futura.

Le risposte agli item sono state registrate su scala a 5 passi (1 = Assolutamente in disaccordo; 5 = Assolutamente d’accordo).

Un esempio di item riferito alla misura di tale costrutto è il seguente: «Ho preso una deci-sione certa circa la mia carriera».

Il presente articolo si riferisce soltanto alla somministrazione del questionario.

2.2. Descrizione del campione

Il questionario è stato somministrato a un campione di convenienza (gli studenti

poten-zialmente destinatari degli interventi previsti dal progetto) che alla fi ne è risultato composto da 800 unità provenienti da 5 diverse realtà scolastiche di Verona: un liceo di area-scienti-fi ca (346 studenti), un liceo di area umanistica (120 studenti), un istituto tecnico (61 studenti), un istituto professionale (176 studenti), un percorso di istruzione e formazione professio-nale (97 studenti). Anticipiamo fi n da ora che, dal momento che non sono state riscontrate diff erenze statisticamente signifi cative tra le 5 diverse realtà scolastiche (dato probabilmente dovuto anche alla disparità di ampiezza cam-pionaria tra i 5 diversi gruppi di studenti), da ora in poi riportiamo i risultati in forma aggre-gata, considerando l’insieme di 800 studenti coinvolti nella compilazione del questionario.

Per quanto riguarda il genere, il campione ha una prevalente presenza maschile (64%), contro una rappresentanza femminile che si attesta attorno al 36%. Le fasce di età sono distribuite più uniformemente, infatti il 59%

del campione è composto di studenti con età compresa tra i 15 e i 17 anni, mentre il 41%

è composto di studenti con età compresa tra i 18 e i 25 anni. Per quanto riguarda la cittadinanza, l’88% del campione risulta es-sere italiano, mentre il restante 12% straniero.

Altro dato di interesse per la ricerca condot-ta è rappresencondot-tato dall’86% del campione composto da studenti senza una esperienza lavorativa formalizzata (assunzione a tempo determinato/indeterminato/a contratto) ed il restante 14% con almeno una esperienza lavorativa dichiarata.

2.3. Ipotesi di ricerca

Si ipotizzano relazioni generalmente positi-ve tra i dipositi-versi costrutti indagati. In particolare, si ipotizza una relazione diretta e positiva dei cosiddetti fattori facilitanti (genitori e inse-gnanti in primis) sull’autoeffi cacia di carriera (moderata dall’ottimismo) e sulla decisionalità di carriera, mentre l’autoeffi cacia di carriera, a sua volta, si ipotizza infl uisca positivamente sulla decisionalità di carriera.

Nel documento RicercAzione Volume 8 - Numero 2 (pagine 129-132)