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L’esperienza dei diplomati 2015 In questo paragrafo, utilizzando le

Nel documento RicercAzione Volume 8 - Numero 2 (pagine 89-95)

Gli effetti dello stage prima e dopo il diploma

3. L’esperienza dei diplomati 2015 In questo paragrafo, utilizzando le

infor-mazioni provenienti dall’indagine sul Profi lo dei Diplomati, si descriverà la diff usione delle esperienze di stage all’interno dei diversi indirizzi di studio, le loro caratteristiche e la soddisfazione espressa per questo tipo di attività. Si verifi cherà quindi se le esperienze di lavoro veicolate dalla scuola sono attività prettamente legate agli indirizzi tecnici e professionali o possono essere utili anche all’interno di indirizzi liceali.

Alla domanda «Hai svolto stage organiz-zati dalla tua scuola prima di conseguire il diploma?» 52 diplomati su 100 danno una risposta positiva. Questo dato mostra come, già prima dell’attuazione della Buona Scuola, risulti già diff uso un dialogo tra scuola e impre-se. L’analisi descrittiva mostra che nei licei la percentuale di chi ha svolto un’attività di stage scende 20 punti sotto la media (32%) mentre oltre i ¾ dei tecnici (76%) e la quasi totalità dei professionali (92%) hanno sperimentato tale attività.

Da una prima analisi descrittiva sul com-plesso dei diplomati7, senza distinguere per tipo di diploma, è emerso che la partecipa-zione a uno stage è prerogativa dei diplomati tecnici e professionali (in particolare, periti commerciali e professionali industriali) che non intendono proseguire gli studi iscriven-dosi all’università (o comunque sono ancora incerti sul loro avvenire); questi ragazzi han-no una buona padronanza degli strumenti informatici, in particolare della navigazione in internet e più volte al giorno accedono ai social network. Si tratta di studenti contenti del percorso eff ettuato visto che se tornassero indietro si iscriverebbero allo stesso indirizzo nella stessa scuola, ma che nel quinquennio non hanno avuto esperienze di studio all’e-stero, non fanno attività sportiva e nemmeno volontariato. Hanno una discreta conoscenza

della lingua inglese, sia scritta che parlata, e più frequentemente ottengono un voto di diploma maggiore del voto mediano della scuola. Tra le numerose altre informazioni analizzate è interessante rilevare che questi diplomati provengono con maggiore proba-bilità da famiglie culturalmente e socialmente svantaggiate (i genitori sono in possesso, in particolare, di un titolo di scuola media infe-riore), anche se in alcuni casi hanno un titolo di scuola secondaria superiore.

I diplomati che invece non hanno svolto uno stage presentano caratteristiche altret-tanto particolari: si tratta per lo più di liceali, che intendono continuare gli studi iscrivendosi all’università, con alle spalle famiglie social-mente e culturalsocial-mente avvantaggiate (i geni-tori sono in possesso di laurea). Forse anche per questi motivi, hanno eff ettuato periodi di studio all’estero, infatti hanno anche un’ottima conoscenza della lingua inglese, sia scritta che parlata, nonché una discreta padronanza nella navigazione su internet. Durante il tempo libero fanno sport e se tornassero indietro, rifarebbero lo stesso percorso scolastico. Tut-tavia, avendo osservato un tasso di partecipa-zione allo stage molto diverso tra i tre indirizzi, si è replicata la stessa analisi distinguendo tra indirizzi liceali e tecnici (non si considerano i professionali in quanto la quota di coloro che non svolgono attività di stage è residuale) osservando alcune diff erenze. Se in entrambi i casi chi partecipa a tali attività ha ottenuto un numero di crediti superiori a quello dei colleghi, i liceali che svolgono attività di stage si caratterizzano per una maggiore partecipa-zione a soggiorni all’estero, aver svolto piccoli lavori durante gli studi, provenire da contesti più svantaggiati rispetto ai compagni e per es-sere solo parzialmente soddisfatti della scelta della scuola superiore; inoltre pensando al futuro si dichiarano maggiormente incerti sulle prospettive post diploma rispetto ai colleghi. I diplomati dei percorsi tecnici che hanno svolto

7 Attraverso il test chi-quadrato è stata misurata la signifi catività delle variabili utilizzate rispetto al complesso della popolazione, pertanto i risultati vanno letti in termini probabilistici.

attività di stage risultano complessivamente più soddisfatti del percorso scolastico intra-preso: infatti se tornassero indietro nel tempo, sceglierebbero nuovamente la stessa scuola e lo stesso indirizzo di studi. Dichiarano inoltre di aver conseguito attestati linguistici e ecdl, raramente hanno svolto attività lavorative concentrandosi maggiormente sullo studio e rispetto ai compagni intendono maggiormen-te proseguire gli studi iscrivendosi a percorsi universitari, prevalentemente in ambito eco-nomico statistico e ingegneristico. Se come è noto (Dustmann, 2004) il contesto familiare condiziona le scelte sulla scuola superiore, le esperienze che ne conseguono, in particolare tra i diplomati liceali, paiono anch’esse esse-re parzialmente infl uenzate dal background familiare: sono infatti coloro che provengono da contesti svantaggi ad inserire lo stage nel proprio percorso formativo. I risultati di questa prima esplorazione portano inoltre a supporre che nei percorsi liceali, storicamente votati alla prosecuzione degli studi, gli stage ven-gano maggiormente scelti tra coloro che, pur avendo una buona performance scolastica, non sono pienamente soddisfatti della propria esperienza di studio e sono incerti sulla scelta post diploma; questi diplomati considerano probabilmente lo stage un’opportunità per

chiarirsi le idee e rifl ettere sul da farsi. Situa-zione molto diversa per i diplomati dei per-corsi tecnici dove lo stage viene previlegiato proprio da chi è pienamente soddisfatto del percorso scolastico intrapreso, ha dedicato molto tempo allo studio arricchendo il proprio CV con attestati linguistici ed ecdl e intende proseguire gli studi.

Analizzando nel dettaglio le esperienze di stage tra i diplomati 2015 si nota che, oltre a un diff erente tasso di partecipazione, gli indirizzi di studio si caratterizzano per un diverso impegno in termini di ore impiegate nello svolgimento di queste attività (Tab. 1).

Sulla base dei dati raccolti in questi ultimi anni, sono state defi nite tre classi di durata per le attività di stage: brevi (fi no a 80 ore), medie (da 81 a 150 ore) e lunghe (oltre 150 ore). Tra coloro che hanno svolto uno stage, il 45% dei diplomati ne ha svolto uno di breve durata e solo il 22% ne ha svolto uno di oltre 150 ore8. Le esperienze di stage risultano più lunghe proprio dove sono maggiormente presenti:

negli Istituti professionali il 45% di chi ha partecipato a uno stage vi ha dedicato oltre 150 ore. Se si osserva la durata media degli stage per i soli indirizzi professionali questa è pari a 181 ore e occorre scendere al no-vantatreesimo percentile per raggiungere la

8 La Buona Scuola fi ssa la durata delle esperienze di Alternanza Scuola-Lavoro a 200 ore per i diplomati liceali e a 400 per i diplomati tecnici e professionali. Risulta tuttavia diffi cile compiere un confronto per quanto concerne la durata tra la situazione attuale e quella che si delineerà a seguito dell’applicazione dell’Alternanza Scuola-Lavoro.

L’Alternanza si svilupperà durante tutto l’ultimo triennio mentre le attività di stage, rilevate negli istituti che hanno partecipato all’indagine ALMADIPLOMA, si concentrano prevalentemente all’interno del IV o del V anno scolastico.

Inoltre le ore di Alternanza Scuola-Lavoro non saranno svolte esclusivamente all’interno delle aziende ma saranno in parte assorbite da attività formative svolte presso la scuola.

Hanno compilato hanno svolto Durata media per 100 diplomati il questionario uno stage (%) che hanno svolto uno stage (ore)

Licei 17.358 31,8 68,6

Tecnici 11.033 75,5 120,4

Professionali 2.592 91,7 181,4

Totale 30.983 52,4 112,0

Tab. 1 - Diplomati 2015: compilazione del questionario, diff usione e durata dello stage per tipo di diploma.

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soglia delle 400 ore previste dall’Alternanza Scuola-Lavoro. Tra i tecnici la durata media scende a 120 ore – in questo caso è solo con il novantanovesimo percentile che si raggiunge la soglia delle 400 ore – per poi quasi dimezzarsi (69 ore) tra i licei, dove solo un diplomato su tre ha svolto attività di stage.

Anche per i licei occorre superare il novanta-seiesimo percentile per raggiungere la soglia delle 200 ore previste dall’Alternanza.

I settori in cui si sono svolti gli stage ri-fl ettono le diverse vocazioni dei tre indirizzi di studio analizzati oppure no? Sul complesso dei diplomati 2015 il settore terziario accoglie la maggior parte delle esperienze di stage:

l’11% dei diplomati ha svolto uno stage in ambito informatico, un altro 11% l’ha svolto nell’istruzione e il 10% nella sanità e nell’as-sistenza sociale (Tab. 2). Tra i liceali gli stage si concentrano prevalentemente nel settore dell’istruzione (29%) e della sanità e assisten-za sociale (17%). I settori dell’informatica, ri-cerca e servizi alle imprese (17%), delle attività fi nanziarie (15%), manifatturiero e delle costru-zioni (14%) sono invece maggiormente ricettivi di diplomati tecnici. I diplomati professionali, invece, sono stati impegnati prevalentemente in stage nel settore alberghiero (23%), della

sanità e dell’assistenza sociale (17%). È sicu-ramente positivo osservare la coerenza che emerge tra l’indirizzo di studio e il settore nel quale lo stage si è realizzato, in conformità con l’obiettivo di arricchire la formazione “in aula”

con l’acquisizione di competenze sul mercato del lavoro. Importante per tutti e tre gli indi-rizzi è la quota di coloro che, non trovando collocazione nei settori riportati, si colloca tra gli “altri servizi”. A partire dall’indagine 2016 cercheremo di disambiguare questa voce creando due nuove modalità: “servizi cultu-rali, ricreativi e sportivi” e “altri servizi sociali e personali” e lasciando comunque la possibilità di specifi care il settore, se non ci si riesce a collocare tra le modalità indicate.

Un altro aspetto centrale è rappresentato dalla valutazione dei diplomati dell’attività di stage svolta. Il questionario rileva (con una scala a 4 modalità: decisamente sì, più sì che no, più no che sì, decisamente no) la soddisfazione degli studenti su quattro aspetti dell’esperienza: chiarezza dei compiti, orga-nizzazione dello stage, attività di tutoraggio e utilità dello stage per la propria formazione.

Il giudizio espresso dagli studenti su questi quattro aspetti è complessivamente positivo e sebbene si osservi una maggiore soddisfa-LICEI TECNICI PROFESSIONALI TOTALE

Agricoltura 0,8 2,3 1,5 1,7

Alberghi e ristoranti 2,7 4,3 23,2 6,5

Amministrazione pubblica 6,6 11,3 3,4 8,5

Attività fi nanziarie 1,5 14,6 5,6 8,8

Attività manifatturiere e costruzioni 3,6 13,9 9,8 9,8

Informatica, ricerca e servizi alle imprese 5,4 17,0 5,5 11,4

Istruzione 29,3 1,7 2,3 11,2

Sanità e assistenza sociale 17,2 3,9 16,7 10,3

Trasporti, comunicazioni e commercio 4,2 7,6 4,3 6,0

Altri servizi 27,7 22,6 27,1 25,0

Non indicato 1,1 0,7 0,7 0,8

Totale 100,0 100,0 100,0 100,0

Tab. 2 - Settore di attività dello stage per tipo di diploma (percentuali di colonna).

zione dei diplomati dei percorsi professionali e tecnici, percorsi storicamente più attrezzati e coinvolti nel dialogo con il mondo del lavoro, anche i diplomati liceali mostrano alti livelli di soddisfazione (Fig. 1).

Nel dettaglio alla domanda «Lo stage è stato ben organizzato dal punto di vista dei tempi, degli orari, delle attività formative e lavorative, dei rapporti con altre persone presso la struttura?», il 60% dei diplomati risponde di essere pienamente soddisfatto (decisamente sì). Se a questi si aggiungono i moderatamente soddisfatti (più sì che no) la percentuale dei soddisfatti supera il 90%.

Sono i diplomati tecnici a esprimere il livello di gradimento più alto (63% è decisamente soddisfatto), seguiti dai professionali (62%) e dai liceali (56%). Valutazione analoga anche per quanto riguarda la presentazione e la spiegazione dei compiti da svolgere durante lo stage: nel complesso, 89 su 100 si dichiarano soddisfatti e ben 58 su 100 sono totalmente soddisfatti. Anche in questo caso, sebbene la soddisfazione complessiva (data dalla somma di “decisamente sì” e “più sì che no”) non scenda mai sotto l’87%, i decisamente

soddisfatti sono più frequenti tra i tecnici e i professionali (61%, in entrambe i casi) rispetto ai liceali (52%).

Soddisfazioni più basse ma comunque sempre prossime all’85% si osservano per le attività di tutoraggio fi nalizzate all’inserimento e al raggiungimento degli obiettivi dello stage e per l’utilità dello stage per la propria forma-zione. Questi due aspetti vedono un vantaggio dei diplomati professionali rispetto ai tecnici e ai liceali in particolare per quanto riguarda l’utilità per la propria formazione, dove 68 diplomati professionali su 100 hanno trovato lo stage decisamente utile contro 55 diplomati tecnici e 51 liceali.

La percezione dell’utilità potrebbe tutta-via essere infl uenzata dalle intenzioni post diploma: infatti è bene ricordare che l’88%

dei diplomati liceali e il 48% dei diplomati tecnici che hanno svolto uno stage hanno intenzione di proseguire gli studi, vedendo dunque l’ingresso nel mercato del lavoro posticipato di almeno tre anni e per questo motivo potrebbero esprimere un giudizio più critico. Considerando il giudizio sull’utilità dello stage sui soli diplomati che non intendono

Nota: soddisfatti è la somma di “decisamente sì” e “più sì che no”.

Fig. 1 - Soddisfazione espressa per vari aspetti dell’esperienza di stage (valori percentuali).

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proseguire gli studi la quota di decisamente soddisfatti sale per tutti e tre i collettivi (54%

dei liceali, 57% tecnici, 69% professionali);

permangono tuttavia diff erenze rilevanti tra i 3 collettivi.

Qual è l’eff etto dello stage sulle perfor-mance scolastiche? Il quesito che ci si pone è se lo stage peggiori la performance scolastica

“distogliendo” tempo dallo studio “classico”.

Confrontando il voto medio di diploma di chi ha svolto un’esperienza di stage con quello di chi non lo ha fatto, il T-test evidenzia una diff erenza signifi cativa di circa un voto su cen-to. Ripetendo lo stesso test per ciascun tipo di diploma, la diff erenza rimane signifi cativa tra i licei e gli istituti tecnici; in particolare tra i diplomati tecnici la diff erenza aumenta a 3,5 voti su 100. Sebbene sulla base di questo risultato non si possa stabilire la presenza di un meccanismo causa-eff etto tra voto e stage pare comunque confutata l’ipotesi di un peggioramento della performance scolastica dovuta allo svolgimento di uno stage. Va a questo proposito ricordato quanto detto poco sopra riguardo le caratteristiche di coloro che scelgono di svolgere uno stage che tenden-zialmente sia nei percorsi tecnici che liceali si caratterizzano per avere buone performance e CV più ricchi rispetto ai compagni; è quindi ipotizzabile che la scelta stessa di svolgere lo stage sia legata all’avere condizioni di partenza migliori rispetto ai colleghi. Tra i pro-fessionali si osserva una diff erenza a favore di chi ha svolto lo stage di 0,5 voti su 100 ma il test non risulta signifi cativo: probabilmente la non signifi catività del test è legata al fatto che la quasi totalità dei diplomati professionali ha svolto lo stage.

3.1. Analisi sui diplomati 2010-2015 La documentazione ALMADIPLOMA consen-te agli Istituti che parconsen-tecipano in modo conti-nuativo all’indagine di analizzare l’evoluzione delle opinioni degli studenti e verifi care se le

azioni intraprese hanno portato un miglio-ramento dell’esperienza. È proprio grazie all’analisi dell’evoluzione dei vari fenomeni nel tempo e alla verifi ca del condizionamento causato dall’introduzione di nuove azioni, che la scuola può migliorarsi e off rire ai propri stu-denti una formazione e un’esperienza sempre più attuale ed effi cace.

In questo paragrafo si verifi cherà se, per i 38 Istituti presenti in modo continuativo dal 2010 al 2015, vi è stato un aumento delle attività di stage e/o un miglioramento della percezione degli studenti di tali attività. Si tratta tuttavia di un’analisi sperimentale, che vede coinvolti un numero limitato di Istituti che si sono auto-selezionati pertanto, e per sua natura non può defi nirsi rappresentativa dell’intera popolazione dei diplomati italiani.

Nei sei anni considerati, mantenendo gli stessi Istituti, rimane stabile la distribuzione del col-lettivo per tipo di diploma conseguito e vede una prevalenza di licei (50%) seguiti da tecnici (40%) e professionali (10%).

Il collettivo si compone di quasi 38 mila studenti, oltre 6.000 diplomati per ciascun anno, la quota di coloro che hanno parteci-pato a un’attività di stage passa dal 50% del 2010 al 58% del 2015. In termini assoluti si può quindi aff ermare che negli ultimi sei anni le scuole coinvolte in questa analisi hanno potenziato questo tipo di attività (Fig. 2).

Questo incremento in realtà è quasi del tutto dovuto al contributo dei diplomati degli Istituti tecnici che vedono la partecipazione ad attività di stage passare dal 64% del 2010 all’80% del 2015. L’incremento degli stage tra i diplomati tecnici avviene a partire dal 20139 e nel confronto tra il 2013 e il 2015 si notano cambiamenti anche per quanto riguarda la du-rata media delle esperienze di stage (Tab. 3).

Negli ultimi tre anni, si osserva sul com-plesso dei diplomati un aumento dei tirocini lunghi (oltre 150 ore) che passano dal 25% al 32%, ma anche in questo caso il dato totale è il risultato di situazioni diff erenti all’interno

9 Poiché è il 2013 l’anno a partire dal quale si evidenzia il cambiamento più evidente, non sono riportati i dati relativi alla durata dello stage del 2010, 2011 e 2012.

Fig. 2 - Partecipazione a stage organizzati dalla scuola per tipo di diploma (valori percentuali).

DURATA DELLO STAGE 2013 2014 2015

Licei breve (fi no a 80 ore) 69,5 69,8 68,4

media (81-150 ore) 14,2 13,7 13,7

lunga (oltre 150 ore) 9,6 9,7 11,6

Tecnici breve (fi no a 80 ore) 27,6 26,0 28,2

media (81-150 ore) 32,6 29,5 28,2

lunga (oltre 150 ore) 31,2 38,5 38,7

Professionali breve (fi no a 80 ore) 22,3 33,3 24,1

media (81-150 ore) 30,2 22,8 18,9

lunga (oltre 150 ore) 34,0 33,5 48,3

Totali breve (fi no a 80 ore) 39,6 40,3 39,3

media (81-150 ore) 26,6 23,6 22,5

lunga (oltre 150 ore) 25,0 29,1 32,2

Tab. 3 - Durata dello stage per anno e tipo di diploma (valori percentuali).

dei diversi indirizzi. Tra i tecnici e professionali si osserva una prevalenza di stage di lunga durata che negli ultimi 3 anni aumentano di circa 8 punti fra i primi e addirittura 14 punti tra i professionali. Anche nei licei, sebbene la variazione sia molto contenuta, vi è un leggero aumento dei tirocini di lunga durata (+2 punti percentuali); si può quindi aff ermare che le scuole negli ultimi tre anni si siano impegna-te nella ricerca e nella defi nizione di stage di durata maggiore rispetto a quanto avveniva

in passato. Le considerazioni relative alla coerenza tra il settore in cui lo stage è svolto e l’indirizzo di studio, osservate sul totale dei dati 2015, rimangono valide.

Visto che i giudizi sull’esperienza di stage sono stati rilevati a partire dal 2011, l’analisi si limiterà agli ultimi cinque anni.

Considerando la soddisfazione nel suo complesso, non si osservano scostamenti superiori ai 5 punti percentuali per le quattro voci indagate e la percentuale di soddisfatti

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è sempre superiore all’80%. Tuttavia con-centrandosi sui decisamente soddisfatti si osserva su tutti gli indirizzi una valutazione più critica negli anni recenti (Tab. 4).

I diplomati professionali lamentano un peggioramento consistente non solo dell’or-ganizzazione delle attività e dell’attività di tuto-raggio, ma anche dell’utilità per la formazione.

I diplomati tecnici, che hanno avuto il mag-giore incremento delle esperienze di stage nel corso del periodo considerato, sottolineano un peggioramento dell’organizzazione e della chiarezza dei compiti.

L’analisi temporale evidenzia quindi una maggiore diff usione delle esperienze di stage negli ultimi anni che nel complesso risultano apprezzate dagli studenti; tuttavia al contempo sta diminuendo la percentuale di decisamente soddisfatti. Il risultato che emerge a livello complessivo è tuttavia frutto di situazioni molto diverse, non mancano in-fatti istituti dove si osserva un miglioramento sostanziale dei giudizi espressi. Per questo motivo la documentazione ALMADIPLOMA si

rivela fondamentale per i singoli Istituti al fi ne di comprendere quali azioni potenziare e quali azioni abbandonare a fronte del peggiora-mento degli indicatori analizzati; quali sono le realtà che accolgono in maniera adeguata gli studenti e con cui potenziare la collaborazio-ne, quali invece sono risultate poco effi cienti?

I risultati delle prossime indagini ALMA -DIPLOMA mostreranno come l’Alternanza Scuola-Lavoro verrà recepita dalle istituzioni scolastiche e dagli studenti: l’Alternanza è stata eff ettivamente attuata a partire dal terzo anno? L’attività di tutoraggio da parte della scuola e dell’azienda è stata adeguata? La soddisfazione per queste attività è positiva?

4. L’eff etto dello stage ad un anno

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