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La disponibilità dei consuntivi 2017 e 2018 per sottosettori nella sola versione che già considera gli effetti della modifica del perimetro delle

P ARTE PRIMA

17. La disponibilità dei consuntivi 2017 e 2018 per sottosettori nella sola versione che già considera gli effetti della modifica del perimetro delle

Amministrazioni pubbliche, di cui si è detto in precedenza, limita la possibilità di leggere i risultati ottenuti in rapporto a quelle che erano le previsioni da ultimo contenute nella NTI. Inoltre, l’Istituto di statistica ha rinviato al prossimo autunno la ricostruzione di serie storiche complete per i valori antecedenti al 2017.

TAVOLA 3

I RISULTATI PER SOTTOSETTORI

(mln di euro, variazioni percentuali annue e percentuali Pil)

2017 2018 2017 2018 2017 2018 2017 2018 2017 2018 2017 2018

Spe sa corre nte primaria 385,9 393,9 2,1 22,3 22,4 211,7 215,1 1,6 12,3 12,2 334,6 340,8 1,9 19,4 19,4

di cui

Redditi da lavoro 99,0 102,8 3,8 5,7 5,9 64,8 66,1 2,1 3,7 3,8 2,9 2,9 1,0 0,2 0,2 Consum i interm edi 26,5 27,5 3,8 1,5 1,6 113,0 114,2 1,0 6,5 6,5 2,2 2,2 -2,2 0,1 0,1 Contributi alla produzione 15,7 15,6 -1,0 0,9 0,9 9,8 10,1 3,3 0,6 0,6 0,4 0,4 6,3 0,0 0,0 Prestazioni sociali in denaro 14,6 15,4 5,2 0,8 0,9 4,0 4,0 1,7 0,2 0,2 322,7 329,5 2,1 18,7 18,8 Trasferim enti ad enti pubblici 206,9 206,3 -0,3 12,0 11,7 8,2 8,7 7,0 0,5 0,5 4,9 4,6 -7,2 0,3 0,3 Risorse proprie UE 12,1 15,3 26,2 0,7 0,9 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

Spe sa pe r inte re ssi 64,0 63,7 -0,6 3,7 3,6 2,8 2,5 -13,1 0,2 0,1 0,1 0,1 45,0 0,0 0,0 Spe sa in c/capitale 49,2 40,6 -17,5 2,9 2,3 26,1 26,2 0,4 1,5 1,5 0,4 0,4 0,3 0,0 0,0

di cui

Investim enti fissi lordi e var scorte 20,2 18,8 -7,3 1,2 1,1 18,5 18,2 -1,6 1,1 1,0 0,4 0,4 0,3 0,0 0,0 Contributi agli investim enti 11,5 15,5 34,8 0,7 0,9 6,4 6,9 8,5 0,4 0,4 0,0 0,0 0,0 0,0 Altri trasferim enti in c/capitale 17,5 6,3 -63,9 1,0 0,4 0,9 0,8 -3,3 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

Spe sa primaria 435,2 434,5 -0,1 25,2 24,7 237,7 241,3 1,5 13,8 13,7 334,9 341,2 1,9 19,4 19,4 Spe sa comple ssiva 499,2 498,2 -0,2 28,9 28,4 240,6 243,8 1,3 13,9 13,9 335,0 341,3 1,9 19,4 19,4 Entrate comple ssive 453,2 454,0 0,2 26,2 25,8 241,9 247,6 2,4 14,0 14,1 338,4 344,2 1,7 19,6 19,6

di cui

Im poste indirette 186,4 189,2 1,5 10,8 10,8 62,0 64,4 3,9 3,6 3,7 0,0 0,0 0,0 0,0 Im poste dirette 210,3 207,9 -1,1 12,2 11,8 40,4 40,9 1,4 2,3 2,3 0,0 0,0 0,0 0,0 Contributi sociali netti 2,4 2,4 -0,3 0,1 0,1 1,3 1,3 -1,1 0,1 0,1 221,9 231,3 4,2 12,8 13,2

in % Pil amministrazioni locali

miliardi di euro var 17/18

in % Pil enti di previdenza

var 17/18

miliardi di euro var 17/18

in % Pil amministrazioni centrali

miliardi di euro

I risultati dell’ultimo biennio delle Amministrazioni centrali mettono in evidenza il progredire del processo di riassorbimento del disavanzo del sottosettore: l’indebitamento si riduce di due decimi di punto in termini di Prodotto passando dal 2,7 al 2,5 per cento, di cui la metà è dovuta alla riduzione dell’incidenza della spesa per interessi; cresce di un decimo di punto l’avanzo primario. Ma dall’esame emergono anche nuove tensioni sul fronte della spesa. Se è vero, infatti, che la spesa primaria conferma nell’anno una seppur lieve flessione, guardandola al netto dei trasferimenti ad altre Amministrazioni pubbliche e degli altri trasferimenti, grandezza che risente del venir meno delle operazioni straordinarie per il salvataggio degli istituti bancari, essa segna un aumento di oltre il 5 per cento. Anche la primaria corrente al netto dei trasferimenti presenta un aumento di poco inferiore al 5 per cento

Non sono solo i maggiori oneri per redditi da lavoro, su cui incide, come si è detto, la stagione dei rinnovi contrattuali. Anche al netto di tale voce, l’aumento si mantiene superiore al 6,3 per cento: sono in crescita i consumi intermedi (+3,8 per cento), le prestazioni sociali in denaro (+5,3 per cento) e le risorse proprie dell’UE, che nel consuntivo 2017 avevano segnato una flessione anomala e che nel 2018 ritornano su valori simili agli esercizi precedenti.

Nonostante il nuovo forte calo degli investimenti (-7,3 per cento), l’accelerazione dei contributi alla produzione fa si che anche la spesa in conto capitale (al netto dei trasferimenti ad Amministrazioni pubbliche) presenti una crescita superiore al 6 per cento.

Il miglioramento di due decimi di punto del rapporto deficit/Pil è quindi legato a fenomeni particolari e all’allentamento dei trasferimenti per alcune finalità specifiche.

18. Il consuntivo 2018 consente una prima valutazione anche dell’andamento delle Amministrazioni locali. Si tratta di risultati in chiaro scuro:

• continua a ridursi l’incidenza sul Prodotto della spesa corrente primaria, anche per la dinamica della spesa per consumi intermedi;

• cresce il contributo che gli Enti locali assicurano ai saldi complessivi di finanza pubblica. Aumenta da 1,3 a 3,8 miliardi l’avanzo complessivo, sopravanzando anche le previsioni contenute nella NTI di gennaio. Raggiunge i 6,3 miliardi l’avanzo primario, passando dallo 0,2 allo 0,4 per cento del Prodotto. Risultati su cui hanno inciso, oltre alla moderazione della spesa, anche un andamento più favorevole delle attese delle imposte indirette e dei trasferimenti da Amministrazioni pubbliche per effetto, come sottolineato nel DEF, di maggiori entrate IRAP, per circa 300 milioni, e di regolazioni tra Stato e Regioni;

• si conferma in flessione la spesa per investimenti, nonostante gli sforzi degli ultimi anni per sospingerne una ripresa. In flessione rispetto al 2017 dell’1,6 per cento e di poco superiore all’1 per cento in termini di Prodotto, il risultato più contenuto degli ultimi 24 anni.

Un dato quest’ultimo indicativo della difficoltà di mantenimento del patrimonio infrastrutturale delle Amministrazioni locali e che conferma gli ostacoli finora incontrati dalle misure di accelerazione di tale tipologia di spesa.

19. Il contributo degli Enti previdenziali al risultato complessivo torna a ridursi nell’esercizio 2018. Flette di oltre il 15 per cento l’avanzo, del 13,4 per cento il saldo

primario. A fronte della crescita di oltre il 4,2 per cento dei contributi netti incassati (ma dell’1,9 per cento delle entrate complessive), le prestazioni sociali in denaro aumentano del 2,1 per cento. Si conferma il peso in termini di Prodotto al 18,7 per cento. Si interrompe quindi la riduzione registrata nell’ultimo quinquennio: dal 19,5 per cento del 2013 la spesa del settore si era ridotta al 18,7 per cento del 2017.

GRAFICO 16

INDEBITAMENTO NETTO E AVANZO PRIMARIO: IL 2018 NEI DOCUMENTI PROGRAMMATICI

(IN % DEL PIL)

Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati ISTAT e DEF vari anni

In conclusione, il 2018 si chiude con risultati ben lontani da quelli prefigurati nel DEF 2014: un saldo di bilancio in attivo per 3 decimi di punto di Pil e un avanzo primario al 5 per cento. Risultati progressivamente rivisti in peggioramento nei documenti programmatici successivi. E ciò, nonostante la spesa per interessi si sia collocata al di sotto di quanto allora previsto di 1 punto di Pil. Su tale andamento ha certamente inciso un ritmo di crescita del Prodotto in termini nominali (oltre che reali) inferiore alle attese: nel Documento della primavera del 2014 si prefigurava una crescita media annua nel periodo di 2,5 punti percentuali (12,7 punti nel quinquennio). A consuntivo il Pil è cresciuto in media di 1,7 punti percentuali all’anno.

Ciò nonostante, nell’ultimo quinquennio si è registrata una limitata ma progressiva riduzione dell’indebitamento netto, che è passato dal 3 per cento del 2014 al 2,1 del 2018: tale risultato è ascrivibile sostanzialmente alla riduzione della spesa per interessi, sia in valore assoluto (circa 9,4 miliardi) che in percentuale del Pil (dal 4,6 al 3,7 per cento). L’avanzo primario si conferma sui livelli di inizio periodo all’1,5 per cento in rapporto al Pil, a fronte di una riduzione dell’incidenza sul Prodotto di 1,5 punti sia della spesa primaria (-1,1 dovuti alla spesa primaria corrente e -0,4 a quella in conto capitale) che delle entrate finali. Ciò ha consentito di ridurre la pressione fiscale dal 43,3 al 42,1 per cento.

GRAFICO 17 INDEBITAMENTO NETTO, AVANZO PRIMARIO SPESA PER INTERESSI E PIL: LA STORIA DEL 2018

AVANZO PRIMARIO INDEBITAMENTO NETTO

Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati ISTAT e DEF vari anni

LE PREVISIONI DI FINANZA PUBBLICA A LEGISLAZIONE VIGENTE

20. Il quadro tendenziale del DEF mostra un netto peggioramento dei saldi di

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