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I dispositivi di protezione individuale

BEST PRACTICE 2.3

2.5 RISCHI DI CADUTA DALL’ALTO NEI LAVORI IN QUOTA .1 Premessa

2.5.4 I dispositivi di protezione individuale

Se a seguito della valutazione dei rischi l’utilizzo dei DPC non consente di estrarre in maniera sicura materiali da cave a cielo aperto vanno impiegati DPI specifici quali i sistemi di protezione individuale dalle cadute, che nel caso specifico sono rappresentati dai sistemi di trattenuta o dai sistemi di arresto caduta.

Un sistema di protezione individuale dalle cadute è costituito da un insieme di componenti collegati tra loro, separatamente o no, ed include un dispositivo di presa del corpo attaccato ad un punto di ancoraggio sicuro mediante un sistema di collegamento. Quest’ultimo consiste in uno o più componenti conformi per l’uso previsto (ad esempio, cordini, connettori, assorbitori).

Un sistema di protezione individuale dalle cadute comprende quindi:

- un dispositivo di presa del corpo (2.5.4.1);

- un sistema di collegamento (2.5.4.2);

- un punto di ancoraggio sicuro (2.5.4.3).

I sistemi che impediscono la caduta libera (sistema di trattenuta) sono da preferirsi a quelli che arrestano la caduta libera (sistema di arresto caduta) in quanto, limi-tando il percorso che può compiere il lavoratore, non permettono la caduta dall’al-to. Le due tipologie vengono di seguito elencate.

Un sistema di trattenuta impedisce le cadute dall’alto limitando il percorso che può compiere il lavoratore. Esso:

- limita lo spostamento del lavoratore, in modo che gli è impedito di raggiungere zone in cui potrebbe verificarsi una caduta dall’alto;

- non è destinato ad arrestare una caduta dall’alto;

Figura 2.5.2 - Esempio di sistema di trattenuta

(Fonte: CSC Srl)

- non è destinato per situazioni di lavoro in cui il lavoratore ha bisogno di un dispositivo di tenuta del corpo (ad esempio lavoro in tensione o sospensione).

Un sistema di accesso su fune permette al lavoratore di accedere al o dal posto di lavoro sostenuto, in tensione o in sospensione, in maniera tale che venga preve-nuta o arrestata la caduta libera. Esso:

- permette l’accesso al o dal posto di lavoro in tensione o in sospensione;

- impedisce o arresta la caduta libera del lavoratore;

- consente al lavoratore di spostarsi tra la posizione superiore e inferiore e può consentire l’attraversamento;

- include due diversi punti di attacco sull’imbracatura:

- un punto di attacco basso per il collegamento al dispositivo di regolazione della fune sulla fune di lavoro;

- un punto di attacco anticaduta per il collegamento al dispositivo di regolazione della fune sulla fune di sicurezza,

- comprende una fune di lavoro e una fune di sicurezza fissate separatamente alla struttura o direttamente o utilizzando dispositivi di ancoraggio;

- include dispositivi di regolazione della fune che consentono al lavoratore di cambiare posizione lungo la fune di lavoro e la fune di sicurezza,

- può essere utilizzato per il posizionamento sul lavoro, dopo che è stato raggiun-to il posraggiun-to di lavoro,

- può essere utilizzato per il salvataggio del lavoratore stesso o di altre persone.

Riguardo l’utilizzo di sistema di accesso su fune il d.lgs 81/08 art.111 (Obblighi del datore di lavoro nell’uso di attrezzature per lavori in quota) al comma 4 stabilisce che ‘Il datore di lavoro dispone affinché siano impiegati sistemi di accesso e di posizio-namento mediante funi alle quali il lavoratore è direttamente sostenuto, soltanto in cir-costanze in cui, a seguito della valutazione dei rischi, risulta che il lavoro può essere effettuato in condizioni di sicurezza e l’impiego di un’altra attrezzatura di lavoro consi-derata più sicura non è giustificato a causa della breve durata di impiego e delle carat-teristiche esistenti dei siti che non può modificare. Lo stesso datore di lavoro prevede l’impiego di un sedile munito di appositi accessori in funzione dell’esito della valutazione dei rischi e, in particolare, della durata dei lavori e dei vincoli di carattere ergonomico’.

L’utilizzo di un sistema di accesso su fune è motivato solo se l’attività è effettuata in sicurezza e l’impiego di un’altra attrezzatura più sicura non è giustificato a causa della breve durata di impiego e delle caratteristiche esistenti dei siti che non pos-sono essere modificate.

Un sistema di arresto caduta arresta la caduta libera e che limita la forza d’urto sul corpo del lavoratore durante l’arresto caduta. Esso:

- non impedisce la caduta libera;

- permette all’utilizzatore di raggiungere le zone o le posizioni in cui esiste il rischio di caduta libera, e viene arrestato quando si verifica la caduta libera, - limita la lunghezza della caduta e la forza di impatto ad un massimo di 6 kN;

- dopo l’arresto caduta, mantiene il lavoratore in una posizione sospesa nella quale, se necessario, può attendere aiuto.

2.5.4.1 DISPOSITIVO DI PRESA DEL CORPO

Nei sistemi di protezione considerati il dispositivo di presa del corpo è costituito da:

- cintura di posizionamento sul lavoro e di trattenuta “Belt for work positioning and restraint” (UNI EN 358),

- cintura con cosciali “Sit harnesses” (UNI EN 813),

- imbracatura per il corpo “Full body harness” (UNI EN 361).

Nel sistema di trattenuta può essere utilizzata una cintura di trattenuta (UNI EN 358), una cintura con cosciali (UNI EN 813) o una imbracatura per il corpo (UNI EN 361).

Nel sistema di accesso su fune può essere utilizzata una imbracatura per il corpo (UNI EN 361) con eventualmente incorporata una cintura di trattenuta (UNI EN 358). E’ possibile includere all’imbracatura un sedile per aumentare comfort e sta-bilità.

Nel sistema di arresto caduta può essere utilizzata esclusivamente un’imbracatura per il corpo (UNI EN 361).

2.5.4.2 SISTEMA DI COLLEGAMENTO

Il sistema di collegamento unisce il dispositivo di presa del corpo al punto di anco-raggio sicuro. Nella versione più semplice è costituito da un cordino e da due con-nettori e cambia a seconda del tipo di sistema in esame.

Nel sistema di trattenuta è costituito da un cordino e da due connettori (UNI EN 362); il cordino è di trattenuta o di posizionamento sul lavoro (UNI EN 358) o da arresto caduta (UNI EN 354).

Nel sistema di accesso su fune è costituito da una fune di lavoro (UNI EN 1891:

2008 tipo A) dotata di dispositivo di regolazione della fune (UNI EN 12841: 2006 tipo B o tipo C) e una fune di sicurezza (UNI EN 1891: 2008 tipo A) dotata di dispo-sitivo di regolazione della fune (UNI EN 12841: 2006 tipo A). In prossimità degli ancoraggi e degli attacchi sull’imbragatura generalmente sono presenti dei con-nettori (UNI EN 362).

Nel sistema di arresto caduta è costituito generalmente da un cordino (UNI EN 354), due connettori (UNI EN 362) ed un assorbitore di energia (UNI EN 355).

2.5.4.3 PUNTO DI ANCORAGGIO SICURO

Il punto di ancoraggio sicuro non è definito in nessun testo legislativo o normativo ma richiamato nel Regolamento (UE) 2016/425 (art. 3, comma 1 lettera c e allegato II punto 3.1.2.2) e nella UNI EN 363: 2019 nella definizione di sistema di protezione individuale dalle cadute (punto 3.2.1).

Per stabilirne il significato ci si può riferire alla UNI EN 795: 2012 “Dispositivi indi-viduali per la protezione contro le cadute - Dispositivi di ancoraggio”, attualmente in fase di revisione, ove il punto di ancoraggio è “il punto sul sistema di ancoraggio dove può essere applicato il dispositivo di protezione individuale dalle cadute”.

Il punto di ancoraggio è quindi un oggetto immateriale presente sul dispositivo (o sul sistema) di ancoraggio. I requisiti del punto vengono ‘trasferiti’ al dispositivo che deve essere in grado di resistere alle sollecitazioni derivanti da una possibile caduta del lavoratore, essere sicuro per l’impiego previsto e, soddisfare, se appli-cabile, quanto previsto nei regolamenti o nei documenti loro correlati.

Il dispositivo può essere permanente o temporaneo; nel primo caso può essere fabbricato secondo la UNI 11578: 2015 o, in un prossimo futuro se il processo nor-mativo arriverà a conclusione, seguendo il prEN 17235 “Permanent anchor devices and safety hooks” (Dispositivi di ancoraggio e ganci di sicurezza permanenti). Nel secondo rispettando la UNI EN 795: 2012 (uso da parte di una persona) o la UNI CEN/TS 16415:2013 (uso da parte di più persone contemporaneamente).

Nel sistema di trattenuta e di arresto caduta il cordino va fissato alla struttura mediante dispositivo di ancoraggio puntuale o lineare. Nel sistema di accesso su

fune la fune di lavoro e la fune di sicurezza vanno fissate separatamente alla strut-tura mediante dispositivo di ancoraggio puntuale.

Figura 2.5.3 - Esempio di ancoraggio puntuale

(Fonte: Sicurpal Srl)

Figura 2.5.4 - Esempio di ancoraggio lineare

(Fonte: Sicurpal Srl)

2.5.5 Dispositivi comunemente utilizzati nell’estrazione di materiali da cave