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La donna come “Altra Metà”

Nel documento … O RIENTE ,O CCIDENTEEDINTORNI (pagine 60-64)

L’ ALTRA METÀ DEL R ITO

4. La donna come “Altra Metà”

“Biografie di donne” compie due operazioni distinte ma complementari: da un lato riconosce le potenzialità, sia negative che positive, della donna, dall’altro lato propone una serie di standard morali e comportamentali atti a limitarle o a regolarle. Scrive S. J. Mou: “From Liu Xiang’s The Biographies of Women down to the

‘Biographies of Women’ chapter in Xin Tangshu, wee see the formation of a Confucian discourse on women. The Biographies of Women is an attempt to appropriate women into Confucian tradition”.

La nascita del “discorso confuciano sulla donna” può essere addebitata a cause diverse, la prima delle quali è da ricercare nelle condizioni storiche del periodo, quando la stabilità politica era minata dallo strapotere, a corte, di imperatrici, dei loro partenti e degli eunuchi. Non sorprende che uno dei princìpi enunciati con maggiore vigore nel testo sia il “non-spadroneggiare”, wu shanzhi zhiyi 无擅志之义, il non interferire in maniera diretta nelle questioni politiche, enunciato per prima dalla madre di Mencio, ovvero da un personaggio chiaramente appartenente all’ambito confuciano.

Una seconda causa potrebbe essere ricercata nel panorama ideologico della dinastia degli Han occidentali. La dottrina confuciana di epoca Han, impostasi come dottrina di Stato a partire dall’imperatore Wu (140 a.C.-88 a.C.), oltre ad aver inglobato alcuni elementi propri della scuola legista, era infatti arricchita da istanze taoisteggianti espresse nel pensiero cosiddetto “correlativo” o “antropo-cosmologico”, e soprattutto era arricchita dalle speculazioni filosofiche di Dong Zhongshu 董仲舒 (circa 179-104 a.C.), il quale poneva l’accento sull’unità dello Stato, da yitong 大一统, si richiamava alla teoria delle corrispondenze e delle reciproche influenze tra Cielo e Uomo ganying 感应, ed enunciava la dottrina delle tre relazioni fondamentali e dei cinque principi basilari, sangang wuchang 三纲五常,40 la cui eco è presente nell’intero “Biografie di donne”.

La teoria delle corrispondenze era più propriamente formulata nello Huainanzi41

e riferita al rapporto tra Cielo ed Uomo: cielo ed esseri umani sarebbero stati corrispondenti e reciprocamente influenzabili, ganying 感应. L’esempio pratico di tale principio era fornito dai fenomeni straordinari che il cielo “inviava” come ammonimento all’imperatore, perché tra gli uomini tornasse l’Ordine. “Biografie di

40 I cinque princìpi basilari enunciati da Dong Zhongshu erano: benevolenza ren 仁, correttezza yi 义,

rito li 礼, saggezza zhi 智, esser degno di fiducia xin 信. Per il confucianesimo di epoca Han e il pensiero antropo-cosmologico si rimanda a Cheng, 1997, parte terza.

41 Lo Huainanzi è un’opera collettiva compilata nel primo periodo Han da Liu An e i suoi discepoli.

Classificata dallo Hanshu nella sezione “Maestri Vari” zajia, è di fatto incentrata sulle concezioni taoiste, e si pone come opera rappresentativa della corrente di pensiero huanglao.

donne” specialmente nel capitolo terzo, non è estraneo a tale pensiero correlativo: uomo e cielo, ordine umano e ordine celeste, sono incessantemente paragonati, conoscendo l’uno è possibile “dedurre” l’altro.

Le corrispondenze e le reciproche influenze, tuttavia, non si fermano ai due ambiti celeste ed umano, sono anzi evidenti anche all’interno del solo mondo delle relazioni umane. Esiste infatti una corrispondenza tra gli interni nei 内 e gli esterni

wai 外, ovvero, tra il “mondo maschile” e “il mondo femminile”, o, meglio, tra il

mondo politico e il mondo famigliare. I due ambiti sono corrispondenti, nel senso che sono regolati da identiche norme morali e rituali: presentano una gerarchia, che nel primo caso è definita attraverso i vari gradi della burocrazia e nel secondo caso attraverso la gerarchia delle mogli; presentano ciascuno i propri luoghi “amministrativi” – la corte interna nel primo caso, gli appartamenti interni nel secondo. Come la prima moglie, negli interni, amministra le mogli di grado inferiore, così il nobile infeudato, negli esterni, amministra i funzionari subordinati. Anche i valori morali patrocinati da “Biografie di donne”, e rivolti al mondo femminile, trovano un’esatta corrispondenza nei valori per tradizione riferiti al mondo maschile. La controparte del padre, spesso impegnato nei suoi doveri “esterni”, è la madre che resta negli interni ad educare il proprio figlio. La controparte del funzionario corretto che ammonisce il sovrano perché non si discosti dalla virtù, sono le mogli capaci e intelligenti e le mogli sagge e benevolenti, che dispensano consigli ai propri mariti i quali, se scelgono di seguirli compiono azioni gloriose, se scelgono di ignorarli vanno incontro alla rovina. La controparte del funzionario leale che non può servire due sovrani è la donna casta che, una volta sposata, non cambia marito. La controparte del funzionario che sacrifica l’interesse privato per il benessere collettivo è la donna integra e corretta che preferisce sacrificare il proprio figlio piuttosto che il figlio del fratello maggiore. La controparte dell’uomo di umili origini che riesce ad ascendere alle cariche più elevate grazie all’abilità oratoria e alla capacità di discernimento sono le abili oratrici che da semplici contadine diventano mogli-consigliere di sovrani. Al funzionario adulatore, cospiratore e sleale corrispondono, infine, le favorite malevoli.

Osserva S. J. Mou che le virtù patrocinate in “Biografie di donne”, a differenza di quanto avverrà nelle raccolte biografiche compilate nei secoli successivi, non hanno una specificità di gender, corrispondono anzi alle virtù del junzi confuciano. Soltanto il capitolo quarto “Donne caste ed obbedienti” presenta una maggiore specificità, per cui, anche dal punto di vista rituale, ci si sofferma su una vasta gamma di precetti comportamentali più concreti e propriamente femminili, quali il non poter uscire liberamente di casa, portare pendenti alla cintura da far tintinnare negli appartamenti interni o utilizzare carrozze con tende.

Nel panorama ideologico della dinastia degli Han occidentali, uomo e donna sono inoltre uniti a formare una delle tre relazioni fondamentali, così come enunciate da Dong Zhongshu: la relazione marito/moglie si pone, insieme a quelle sovrano/suddito e padre/figlio, come principio costitutivo dell’intera società. La donna o, meglio, la donna nel suo ruolo di moglie, partecipa a pieno titolo dell’Ordine Umano. Diventare moglie significa essere inserita nell’ampia rete di

rapporti di reciproca dipendenza e subordinazione, che era alla base dello Stato-famiglia. Era tuttavia necessario che l’unione risultasse “corretta”. Una donna che non fosse stata presa in matrimonio secondo le norme rituali sarebbe diventata una semplice qie, una concubina dall’umilissima posizione sociale o, peggio ancora, una

bennü 奔女, una donna dissoluta, e non avrebbe in alcun modo goduto del diritto

di essere immortalata in un testo inserito in una tradizione puramente confuciana, quale “Biografie di donne”, laddove sono presenti soltanto mogli sposate secondo il rito, e per lo più nella figura delle prime consorti. Anche quando fosse il re di un Paese a voler prendere in sposa una semplice raccoglitrice di gelsi con un’escrescenza tumorale sul collo, “una fanciulla casta, se manca anche un solo

dettaglio nella preparazione del rito, a costo di morire non acconsentirà ad esser data in sposa”.42

Esterni ed interni sono quindi corrispondenti, all’ordine famigliare corrisponde l’ordine sociale: uniti in una delle tre relazioni fondamentali, i due ambiti sono perciò reciprocamente influenzabili, nel bene (come sottolineano i primi sei capitoli di “Biografie di donne”) e nel male (come dimostrato dal capitolo settimo). “Biografie di donne”, riconoscendo l’influenza della donna sul mondo famigliare e, per corrispondenza, sociale, non può che inserirla in un universo comune a quello maschile, regolato dalle tre relazioni fondamentali e da quelle norme morali e comportamentali, già da secoli istituzionalizzate, che prendono il nome di Rito.

Una donna educata al Rito è una donna meno pericolosa.

La vecchia signora di Quwo di Wei 魏曲沃负43

La vecchia signora 负 di Quwo 曲沃 era la madre di Ru’er 如耳, funzionario di Wei 魏. Il paese di Qin 秦 aveva nominato Gongzi Zheng 公子政 erede legittimo di Wei. Re Ai di Wei 魏哀王 aveva inviato qualcuno perché cercasse una moglie per l’erede legittimo: la donna era bellissima, il re aveva intenzione di tenerla per sé. La vecchia signora di Quwo […] bussò alle porte di palazzo e inoltrò una missiva al trono in cui si leggeva: “Chi scrive è la vecchia signora di Quwo, una donna dal cuore pieno di preoccupazioni, che desidera manifestare al re”. Il re le concesse udienza. Gli disse: “Questa povera signora ha sentito parlare della differenza tra uomo e donna: è il principio morale più alto in uno stato. La donna è debole nella volontà ed è negligente nel pensiero, non la si può lasciare alla seduzione del male. È per questo che a quindici anni le si mette la forcina nei capelli,44 a venti la si dà in

42 Biografia “La ragazza con bubbone di Qi”, capitolo sesto “Abili oratrici”.

43 Capitolo terzo “Donne Benevolenti e Sagge”, quattordicesima biografia.

sposa e le si sceglie al più presto un titolo, di modo che possa agire in accordo ad esso. Sposata attraverso il rito, diventa moglie, senza alcuna norma rituale, diventa concubina, è sempre allo scopo di diffondere il bene e fermare la perversità. Quando la virtù è matura, la si dà allora in sposa, il marito va a riceverla personalmente45 e lei poi lo segue. Questo è il comportamento di una fanciulla casta. Oggi Sua Maestà ha cercato una moglie per l’erede al trono ma la vuole poi tenere nei suoi palazzi interni; questo significa distruggere la castità della fanciulla, e non rispettare le differenze tra uomo e donna! I grandi sovrani del passato dovevano rendere retto il matrimonio: se era retto, la loro gloria risplendeva, se non lo era, i disordini nascevano. L’ascesa della dinastia Xia 夏 si dovette a Tushan 涂山, il suo declino a Mo Xi 末喜; l’ascesa degli Yin 殷 si dovette a Shen 莘, il loro declino a Da Ji 妲己; l’ascesa dei Zhou si dovette a Tai Si 太姒, il loro declino a Bao Si 褒姒. La moglie di re Kang dei Zhou 周康王 soltanto nel tardo mattino usciva dalla camera da letto, fu così ispirata “Canto di tortorelle”,46 allo scopo di ottenere una donna virtuosa da sposare al sovrano. Nemmeno gli uccelli chiamati tortorelle si è mai visto che risiedano e vivano soltanto in coppia! Quando uomini e donne sono in età da matrimonio, li si mette insieme con il Rito e allora nasceranno padre e figlio, si svilupperanno principe e suddito: è per questo motivo che essi sono l’origine delle mille cose. Principe e suddito, padre e figlio, uomo e donna, sono il grande ordinamento del mondo 大纲纪. Se le tre relazioni saranno in ordine, allora tutto sarà in ordine, se saranno nella confusione, allora tutto sarà nella confusione. Oggi il sovrano ha messo disordine nell’Ordine Umano 人道, ha abbandonato i princìpi delle relazioni fondamentali. Molti sono i paesi nemici: a sud il regno di Chu senza freni, ad occidente il regno di Qin senza restrizioni. Il paese di Wei si trova proprio tra di essi, si può dire che esista, e niente più. Ma il re non si preoccupa di questo, anzi crea disordine e non pone differenze tra i due sessi, padre e figlio dividono un’unica donna. Questa povera signora teme che nel regno di Wei ci possa essere una forte crisi politica”. Le disse il re: “È tutto vero. Non avevo compreso”. Diede quindi la ragazza in sposa all’erede legittimo, ricompensò la vecchia signora con cento sacchi di cerealie infeudò Ru’er, una volta che questi fece ritorno. Il re si impegnò diligentemente nel correggere se stesso. Lavorò per rafforzare il paese, né Qi 齐 né Chu 楚 né il potentissimo Qin 秦 osarono muovere le armi contro di esso. Dice il gentiluomo della vecchia signora di Wei: conosce il Rito. Recita lo Shijing: “Sii prudente, sii prudente, la via del Cielo è nota a tutti”.47 È riferito proprio a ciò.

45 In cinese qin ying 亲迎, uno dei “Sei Riti” 六礼 che regolavano ed ufficializzavano il matrimonio nella

Cina antica.

46 Si tratta di Guanju “关雎”, il primo componimento dello Shijing, inserito nella sezione Zhounan “周南”.

Le tortorelle sono considerate gli “uccelli casti” perché secondo la leggenda avrebbero vissuto soltanto in coppia stabile.

Nel documento … O RIENTE ,O CCIDENTEEDINTORNI (pagine 60-64)