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5.7 Il ruolo dei Paesi terzi

5.7.1 Ecuador: il Piano “Bienvenid@s a Casa”

Come sottolineato nel paragrafo precedente, nell’ambito del ritorno volontario, le rap-presentanze diplomatiche estere, oltre a garantire le consuete funzioni consolari, quali per

esempio il rilascio di documenti e certificati necessari per attuare la misura, assumono sia una funzione informativa rispetto alla misura che di raccordo e coordinamento con i programmi di rientro attivati dai propri Paesi. In questa sezione si analizzer`a il caso dell’Ecuador, che da alcuni anni promuove politiche finalizzate a garantire la protezione e lo sviluppo dei migranti, nonch´e la tutela dei loro diritti fondamentali.

Le politiche migratorie dell’Ecuador riguardano tre diversi piani di regolazione della mobilit`a: la mobilit`a umana all’interno dello spazio della Comunit`a Andina, la regolazione delle migrazioni verso l’Ecuador e la tutela dei cittadini ecuadoriani in migrazione. In questa sede ci concentreremo solo sulla terza, pur sottolineando l’importanza di concepire l’Ecuador quale Paese non solo di emigrazione, ma anche di transito, di immigrazione e di rifugio. Essere parte di un sistema complesso di mobilit`a umana, infatti, ha una serie di conseguenze sulle dinamiche economiche interne, sul grado di internazionalizzazione dell’economia, sulle stratificazioni del mercato del lavoro e sui processi di costruzione di status e di distanza sociale interni alle relazioni tra gruppi di cittadini. Aspetti, questi, che hanno una chiara conseguenza sulla scelta di rientrare nel Paese dopo un periodo di migrazione, sulle aspettative che il ritorno genera e sui concreti processi di inserimento vissuti dopo il proprio rientro.

Pur avendo una storia di emigrazione che inizia negli anni cinquanta, `e solo con la ri-forma costituzionale del 1998 che l’Ecuador comincia a dotarsi di un quadro istituzionale e legislativo di tutela dei propri cittadini all’estero. La Costituzione, infatti, prevede il riconoscimento della doppia cittadinanza per i cittadini nati all’estero (riforma partico-larmente significativa pensando al regime di cittadinanza legato al principio dello ius soli in vigore negli Stati Uniti d’America, principale paese di emigrazione per gli ecuadoriani) e il riconoscimento del diritto di voto, che `e divenuto effettivo nel 2002 con la modifica della legge elettorale.

Tuttavia, la svolta nella politica migratoria del Governo dell’Ecuador avviene nel 2006 con l’elezione alla Presidenza della Repubblica di Rafael Correa, che ha avuto un ruolo

decisivo nell’istituzione della Segretar´ıa Nacional del Migrante (SENAMI)55. Quest’ente `

e stato creato per definire, coordinare e dare esecuzione alle politiche migratorie dello Stato ecuadoriano, i cui elementi fondanti sono la protezione e lo sviluppo dei migranti, nonch´e la tutela dei loro diritti fondamentali, da realizzarsi mediante l’attivazione di piani e programmi che facilitano e promuovono il ritorno volontario e l’integrazione sostenibile nel Paese di accoglienza.

La SENAMI, rilevando tutte le competenze fino al 2007 in capo alla Direcci´on General de Apoyo a Ecuatorianos en el Exterior, ha ricevuto il mandato di definire le politiche migratorie tanto all’interno quanto all’esterno del territorio nazionale, prevedendo anche l’istituzione di centri dedicati alla protezione dei migranti. All’estero la rappresentanza della SENAMI ha assunto la forma delle Casas Ecuatorianas en el exterior. Le Casas, presenti anche in Italia a Milano, Genova e Roma, garantiscono informazioni e assisten-za per accedere ai programmi e ai servizi rivolti ai migranti, attivit`a di consulenza e orientamento giuridico, attivit`a di promozione dell’associazionismo ecuadoriano e corsi di formazione.

Nel 2007 la SENAMI ha elaborato il Plan Nacional de Desarrollo Humano para las Migraciones, basato sull’affermazione di tre diritti del migrante: il diritto a migrare e alla libera mobilit`a umana; il diritto a stabilirsi e a conseguire i propri obiettivi di sviluppo umano; il diritto al ritorno volontario, degno e sostenibile. Nella realizzazione concreta del Piano particolare attenzione `e stata dedicata agli ecuadoriani all’estero, mentre mino-re attenzione ha ricevuto il perfezionamento degli stessi principi per i cittadini stranieri presenti in Ecuador. Gli obiettivi programmatici contenuti nel PNDHM sono stati in gran parte promossi attraverso il Piano “Bienvenid@s a Casa”, strategia istituzionale orientata a concretizzare gli elementi fondanti della politica migratoria ecuadoriana, come il rico-noscimento della famiglia transnazionale e la promozione del ritorno degno, volontario e sostenibile. I programmi che concorrono a realizzare il piano sono:

55 La Senami, istituita con il Decreto Ejecutivo n.150/2007 pubblicato sul Registro Oficial N.39 del 12 marzo 2007, si `e recentemente trasformata nel Viceministerio de Movilidad Humana afferente al Ministero degli affari Esteri.

• il Programma “V´ınculos” rivolto a consolidare gli spazi e i meccanismi di parteci-pazione e comunicazione delle persone emigrate con la propria famiglia, la propria comunit`a di origine e con il Paese, e a generare pratiche transnazionali. Fanno parte di questo Programma anche le iniziative rivolte alla creazione di reti sociali virtuali e le iniziative rivolte all’alfabetizzazione informatica degli emigrati;

• il Programma “Atenci´on a la Familia Transnacional” rivolto alle persone migranti e alle loro famiglie. Alcune delle iniziative di questo programma si rivolgono alla tutela e al sostegno di persone in condizione di vulnerabilit`a e di difficolt`a nel proprio percorso migratorio, come per esempio le persone in attesa di rimpatrio forzato dai Paesi di emigrazione;

• il Programma “Posici´onamento de la Politica Migratoria” finalizzato al rafforza-mento delle politiche migratorie ecuadoriane e alla diffusione dei loro principi fon-danti. Sono parte di questo Programma le iniziative rivolte alla promozione del-la cittadinanza universale e le azioni informative dirette a prevenire e contrastare l’immigrazione irregolare;

• la Banca del Migrante, istituzione finanziaria destinata a fornire servizi rivolti ai migranti, anche di ritorno, alle loro famiglie e alle loro imprese, garantendo credito per progetti produttivi o abitativi. La Banca opera attraverso una rete di operatori finanziari privati che condividono un’impostazione di finanza etica e solidale; • il Programma “Acompa˜namiento al Retorno F´ısico” volto a facilitare il ritorno di

quanti vogliano rientrare in Ecuador o siano costretti a farlo;

• il Programma “Incentivos y Orientaci´on a Personas Migrantes para la Inversi´on So-cial y Productiva” finalizzato a incentivare e orientare gli investimenti economici e sociali realizzati in Ecuador dai migranti ecuadoriani, tanto in forma singola quanto in forma collettiva. Il Programma `e prevalentemente orientato a sostenere le ini-ziative sviluppate da quanti tornano a vivere in Ecuador, cercando di sostenerne il

reinserimento. Il principale strumento di realizzazione del Programma `e un fondo che garantisce finanziamenti di avvio a fondo perduto a migranti che siano torna-ti a vivere in Ecuador, abbiano un progetto di impresa economica o sociale e che siano disposti a garantire una quota di cofinanziamento. Il fondo sostiene attivit`a individuali, familiari, in forma associata o comunitarie.

Oltre ai programmi strutturati, il Piano “Bienvenid@s a Casa” prevede l’offerta di altri servizi rivolti agli ecuadoriani all’estero, molti dei quali rivolti a incentivare e facilitare il ritorno in Ecuador. Tra questi l’esenzione dalle imposte per l’invio in Ecuador sia di arredamento e complementi d’arredo domestici, sia di strumenti e macchinari necessari a intraprendere un’attivit`a produttiva una volta rientrati nel Paese.