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Entra Erenice e trattiene Ernando che se ne vuole andare. La principessa pensa che Ernando voglia solo ubbidire agli ordini di Casimiro e si meraviglia. Allora il generale le rivela il suo amore. Erenice è incredula, non ritiene Ernando capace di tradire l’amicizia di Alessandro. È questo il motivo per cui Ernando non può restare e se ne

amico e parto amante». {v. TF III.1-2}

SCENA VIII ERENICE, poi CASIMIRO Erenice dichiara la sua fedeltà ad Alessandro. Irrompe Casimiro che pretende di ottenere la mano di Erenice. Le dichiara di non essere più il lascivo amante di un tempo ma amator

pudico, erede al trono; la

vuole sua moglie e regina. Ma Erenice lo odia e oppone l’ennesimo rifiuto. {v. TF II.2} Scena IX CASIMIRO, poi GISMONDO Casimiro, offeso, minaccia vendetta. Entra Gismondo e lo informa di aver saputo da sua sorella Ismene che per la notte seguente è stabilito il matrimonio di Erenice. Casimiro, minacciando di morte il suo rivale, se ne va intonando un’aria di furore: «D’ire armato il braccio forte». {v. TF IV.2}

Scena X GISMONDO Gismondo solo riflette. Pensava di rendere un servizio a Lucinda annunciando a Casimiro il matrimonio di Erenice. Invece ha reso ancora più violenta l’ira di lui e il desiderio di vendetta.

Da [II.1] fino a [II.9] Rojas Zorrilla non corrisponde alle altre versioni: Rugero si confida con Roberto: vuole uccidere il duca perché è certo che sia suo rivale in amore; il principe confessa allora di essere innamorato di Casandra e affida a una lunga narrazione la descrizione del loro primo incontro; la duchessa però disprezza il suo amore; Rugero continua il racconto dichiarando che Casandra invece accoglie nel suo palazzo Federico; egli ne è furiosamente geloso e lo minaccia di morte; tormentato, chiede consiglio a Roberto; l’amico cerca di riportarlo a più miti consigli e gli suggerisce di cercare il fratello che da otto giorni è scomparso e di rappacificarsi con lui, così anche l’anziano padre troverà finalmente pace e quiete; gli consiglia infine di esortare il duca a rinunciare a Casandra [II.1]; entra Coscorrón parlando tra sé, scorge Rugero e vorrebbe andarsene difilato ma il principe lo trattiene e lo interroga; il servo rivela di aver consegnato un biglietto al re da parte di Casandra; Rugero a bruciapelo gli domanda se il duca ama Casandra ma Coscorrón risponde in maniera evasiva; il principe allora gli offre mille scudi per spiare la duchessa e scoprire la verità; Coscorrón finge di rifiutare il borsellino e suggerisce di dare i mille scudi alla serva che, sì, lei è padrona dei segreti della duchessa; Rugero se ne va mentre Coscorrón riflette su altri tradimenti della storia, più o meno gravi, e poi parte [II.2]; Clavela cerca di confortare la duchessa, sconsolata per la lunga assenza del suo sposo; Casandra le confida che è oppressa anche da un altro dolore: le insopportabili avances di Rugero; lei lo respinge ma non gli può ancora svelare che Alejandro è il suo sposo, Rugero offeso andrebbe di sicuro a riferirlo a suo padre;

di ridicoli spropositi; Casandra lo invita ad andarsene; mentre se ne va Coscorrón si rivolge a Rugero augurandogli buona fortuna; Rugero entra nella stanza della duchessa con le più focose intenzioni, spegnendo il lume perché ci sono «azioni così rie che sono meglio da farsi che da guardarsi»; Casandra sente i passi e si nasconde; Rugero, sopreso di non trovarla, la cerca affannosamente nella stanza buia [II.4]; da un’altra porta, al buio, sopraggiunge Alejandro; dopo venti giorni di assenza torna in segreto per abbracciare la sua sposa; nel buio inciampa nella sedia rovesciandola; Rugero pensa che sia Casandra e, allungando alla cieca le braccia, stringe inconsapevolmente il fratello in un muto abbraccio; Alejandro invoca soccorso [II.5]; entra Casandra con un lume; illuminati, Rugero e Alejandro si riconoscono, subito si separano e impugnano le spade; l’infante, sconvolto, sospetta di tradimento la sua sposa e Rugero, incredulo, non si spiega la presenza del fratello nella dimora della duchessa; Casandra, disperata, intuisce i sospetti di Alejandro, ma non può rivelargli apertamente le intenzioni di Rugero e dichiarare la sua innocenza, il principe potrebbe scoprire la loro liason, andrebbe di certo in collera e lei rischierebbe di perdere il suo amato; la duchessa finge allora di essere sorpresa e offesa per la presenza di entrambi i fratelli e li invita a spiegare il motivo per cui hanno violato la sua casa e a discolparsi; Rugero, mentendo, racconta di essere entrato in casa della duchessa per cercare il duca e per dargli morte poiché è convinto che sia un traditore che lo oltraggia; anche Alejandro nasconde la verità e dichiara che Casandra è sposata in segreto con il Duca e che gli ha dato le chiavi delle sue stanze perché possa trovare un riparo sicuro finché il re non abbia sfogato tutta la sua collera [II.6]; entra Clavela, turbata, avverte Casandra che il re, accogliendo la richiesta formulata nel biglietto che la duchessa gli aveva inviato, è giunto al suo palazzo; Casandra ordina ai due fratelli di nascondersi in due stanze diverse [II.7]; entra il re, accompagnato dal duca e chiede a Casandra se Rugero si nasconda nelle sue stanze; la principessa nega; il re allora vuole andarsene ma il duca gli fa notare che non è il caso di allontanarsi senza aver prima perlustrato tutte le stanze come ha fatto nelle altre case, ciò darebbe adito a sconvenienti dicerie; il sovrano allora torna indietro e chiede alla duchessa di guardare ancora un po’ in giro e inaspettatamente si trova davanti Alejandro; disorientato, non si spiega quanto stia accadendo e non sa come risolvere: Alejandro colpevole? la duchessa di facili costumi? Invita l’infante a seguirlo; Alejandro esita, non può svelare la presenza di Rugero, irriterebbe il padre e recherebbe offesa alla duchessa; pensa allora che potrebbe essere una buona idea svelargli il motivo per cui si trova in quelle stanze; il re e l’infante escono [II.8]; entra Rugero e Casandra gli ordina di andarsene senza avvicinarsi altrimenti richiama il re e insiste nel fargli credere che il duca sia il suo sposo e che perciò non osi toccarla; la duchessa e il principe hanno un violento alterco al termine del quale, minacciando ancora una volta di morte il duca, Rugero se ne va [II.9]. Da II.1 fino a III.11 Celano non corrisponde alle altre versioni: Fernando non si spiega lo strano comportamento di Dolindo e comincia a dubitare della fedeltà di Florinda [II.1]; Fernando accusa Dolindo di averlo tradito per aiutare il fratello; Dolindo, alludendo in modo evasivo alle sue vicende amorose, garantisce a Fernando la sua completa fedeltà [II.2]; Alfonso vuole sposare Florinda, nonostante il parere contrario del re e Arimberto cerca di ricondurlo a più miti consigli; sopraggiunge Dolindo; Alfonso borbotta di intravvedere una certa somiglianza con l’infanta d’Ungheria [II.3]; Dolindo riferisce ad Alfonso l’enorme sdegno di Florinda di fronte alle lettere e al diamante; Arimberto gli ricorda le offese che anche lui ha recato all’infanta d’Ungheria [II.4]; Alfonso è deciso a «conquistare», quella stessa notte, Florinda e ordina ad Arimberto di recarsi nelll’appartamento del Contestabile con alcuni soldati [II.5]; Arimberto, che non dimentica la sua origine «ungara», piange il destino avverso alla sua principessa e alla sua patria [II.6]; sopraggiunge Giubone; i due chiacchierano con sarcasmo sulla vita di corte; Arimberto chiede a Giubone di cercare il suo tenente Albenzio [II.7]; Giubone, rimasto solo, tesse l’elogio della sua parziale cecità [II.8]; arriva Tiritappa che vuol sapere da Giubone dove si trova il Contestabile [II.9]; Tiritappa, attendendo nell’anticamera il Contestabile, si lamenta della sua condizione di servo e infine si addormenta [II.10]; entra Floretto che approfitta del sonno di Tiritappa per giocargli alcuni scherzi; Tiritappa, spaventato, scappa e perde il biglietto che doveva consegnare al Contestabile da parte di Fernando [II.11]; Floretto consegna al Contestabile il biglietto con il quale viene avvertito delle intenzioni di Alfonso; anche il re decide allora di recarsi all’appartamento del Contestabile [II.12]; Dolindo confida a Florinda le tristi disavventure dell’infanta d’Ungheria: la seduzione, l’abbandono e il tradimento di Alfonso; Florinda promette a Dolindo di aiutare l’infanta [II.13]; Fernando si accerta della fedeltà di Florinda e infine si dichiarano il loro amore; Florinda scrive nel foglio bianco firmato da Alfonso un atto di matrimonio finto tra Alfonso e l’infanta d’Ungheria; sopraggiunge Alfonso e Fernando si nasconde [II.14]; Alfonso tenta di sedurre e di baciare Florinda [II.15]; irrompe Fernando a difesa di Florinda; i due fratelli si sfidano a duello; arriva Dolindo che annuncia la presenza del sovrano e del Contestabile [II.16]; Alfonso, ignorando il padre, chiede al Contestabile la mano di Florinda; Fernando mostra al re il biglietto con l’impegno di matrimonio di Alfonso con l’infanta d’Ungheria; il sovrano va in collera e ordina a entrambi i figli di allontanarsi, poi si ritira con il Contestabile [II.17]; Glostavo si chiede perché il re d’Ungheria non gli avesse mai accennato di voler accasare la propria figlia con Alfonso, poi concorda con il Contestabile il matrimonio di Florinda con Fernando [III.1]; Fernando vuole recarsi da Florinda e per ingannare i cortigiani lascia, a letto nella stanza al suo posto, Albenzio; Tiritappa lo

accompagna [III.2]; Tiritappa fa da sentinella [III.3]; arriva Giubone; i due servi si sbeffeggiano e si fanno scherzi [III.4]; rimasto solo, Giubone teme la reazione del suo padrone [III.5]; Floretto sollecita Giubone a recarsi dal principe perché è molto arrabbiato [III.6]; Fernando però deve ubbidire al padre e dunque deve partire ma prima vuole salutare Florinda e assicurarla del loro amore [III.7]; Tiritappa, sempre spaventato, si imbatte in Fernando [III.8]; Fernando deve andare alla Rocca del Bosco e ordina a Tiritappa di andare nella sua stanza, di dire ad Albenzio di alzarsi dal letto e di prendere il suo «cassettino» mentre lui lo aspetterà giù al ponte sul fiume [III.9]; Dolindo è felice perché presto il re pubblicherà le nozze di Florinda con l’infante; ella potrebbe forse svelare a Glostavo la sua vera identità ma è meglio non affrettare i tempi; per ora si recherà da Fernando per comunicargli la decisione del sovrano e del Contestabile [III.10]; Dolindo chiede a Tiritappa dove può trovare Fernando e il servo, mentendo, gli dice che sta nelle sue stanze; Dolindo allora lo prega di informarlo che deve parlargli da parte di Florinda [III.11].

Atto III Scena prima

Steccato.

LUCINDA con seguito

Lucinda si sfoga e invoca l’aiuto degli dei.

Scena II