L’alzamiento militar del
4.1 Il ruolo dei civili nella preparazione dell’alzamiento militar del 1936 La vittoria del Frente Popular alle elezioni politiche del febbraio 1936 confermò la
4.1.2 Ernesto Carp
Se Sáinz Rodríguez è un personaggio pubblico e conosciuto, il suo principale referente italiano, Ernesto Carpi sicuramente lo è molto meno. Carpi è però il contatto italiano coi cospiratori civili spagnoli più importante. Fa parte di quella rete di agenti segreti che Mussolini tese in Spagna negli anni Venti e Trenta. Nato a Napoli nel 1880, di origine ebraica ma cattolico come dicono alcuni rapporti della Polizia Politica, Ernesto Carpi si trasferì in Spagna nel 1924. Del suo passato in Italia si conosce pochissimo, mentre è possibile ricostruire parzialmente il periodo spagnolo. Stabilitosi a Barcellona con la moglie, Maria Maddalena Pinto, detta Nina, napoletana pure lei, cantante e amica da nubile di Italo Balbo, i coniugi Carpi hanno un ruolo nella vita della comunità italiana e barcellonese tanto da apparire spesso sulle cronache mondane de La Vanguardia, principale quotidiano della città, che dà notizia dei ricevimenti organizzati a casa dalla coppia italiana e della loro partecipazione ad eventi mondani. La prima notizia che ci permette di stabilire che i Carpi risiedono nella capitale catalana risale all’11 giugno del 1924: la signora Carpi Pinto figura nell’elenco di coloro che partecipano a «las comidas de gala a la americana y los tes-jazz de moda» dell’elegante e mondana società barcellonese. Ernesto è menzionato invece per aver donato 100 pesetas al «aguinaldo del soldado», l’11 novembre dello stesso anno.340
Da un rapporto della Polizia politica (Polpol) del 28 giugno 1937 risulta che :
Ha vissuto sempre a Barcellona occupandosi di cosa di banca e di finanza. Porta il distintivo del P.N.F.; conosce S. M. il re Alfonso XIII, in intimi rapporti con S. A. R. il principe delle Asturie, don Juan di Borbone.
Conosce tutti gli uomini politici attuali che frequenta; il sig. Sangronis, mano destra del generalissimo Franco, per questioni di politica estera; conosce tutti quanti gli spagnoli residenti in Italia.
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340 Cfr. La Vanguardia, 11-06-1924, De Sociedad, p. 11 e La Vanguardia, 17-12-1924, El aguinaldo del
Un giorno il marchese de Magaz mi ha detto parlando del Carpi: “lui deve essere il portavoce di qualcuno, perché va e viene dalla Spagna e le autorità italiane lo appoggiano nei suoi frequenti viaggi.341
Diversi sono gli incarichi che Carpi ricopre a Barcellona: consigliere del Banco di Préstamos y Descuentos dal 24 agosto 1925 di cui diventa poi il direttore; direttore del Banco Comercial de Barcelona (probabilmente riveste questa carica dal suo trasferimento in Spagna nel 1924; con certezza dal 1925342) e consigliere della Compañía General de Ferrocarriles Catalanes nel 1926, mentre nel 1932 della Compania del Norte (compagnia ferroviaria). Nel luglio del 1928 fonda con Vincenç Montal i Comelles la Cinematográfia Nacional Española Sociedad Anónima (CINEAS), che possiede numerose sale cinematografiche barcellonesi. Come imprenditore cinematografico nel 1934 entra in contatto con Ciano, sottosegretario di Stato per la Stampa e la propaganda per l’invio di film da proiettare in Spagna.343 Nel biennio 1930- 1932 è consigliere della Casa degli Italiani. Nel 1931 risulta tra coloro che fecero una donazione, con 200 pesetas, per le onoranze a S. E. Italo Balbo.344 Era iscritto al Fascio degli italiani all’estero di Barcellona nel 1932 (foglio n° 10817-4-32 del 29-9-1932) come risulta dal rapporto dell’8-10-1938 della Polizia politica del regime345.
Dal suo fascicolo personale redatto dagli agenti della Polpol nel corso degli anni si possono ricavare diverse notizie sulle sue attività e sulle sue conoscenze:
Senza data,
Amico del console generale Romanelli fece conoscenze altolocate di personaggi di passaggio a Barcellona, tra gli altri S. E. Federzoni.
Fa continui viaggi tra Roma e la Spagna e lascia intendere a tutti di essere in strette relazioni con personaggi del Ministero degli Esteri e Federzoni per alimentare un movimento monarchico in Spagna. Parla di Suvich, Aloisi, Federzoni, Romanelli familiarmente
Agente segreto senza alcun dubbio degli Esteri.346
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341 ACS, Ministero dell’Interno, Divisione polizia politica, fasc. personale Carpi, busta 251, fasc. 32. 342 Anuario Financiero y de Sociedades Anónimas de España, Madrid, año 1926.
343 ACS, Ministero della Cultura Popolare, b. 203. 344 A. Gonzàles i Vilalta, Cataluña bajo …, op. cit., p. 60.
345 ACS, Ministero dell’Interno, Divisione polizia politica, fasc. personale Carpi, busta 251, fasc. 32, Nota
del 8-10-1938.
Oppure
Barcellona, 24-1-1935
Figura losca, immorale sotto ogni rapporto, privo di grandi risorse, guadagnò largamente con approvvigionamenti per la Marina.
Si mise a fare il banchiere; nel fallimento del Banco de Barcelona del quale era “magna pars”, si fece ricco; possiede una bellissima villa e se la fa da gran signore.
Nominato direttore del Banco Commercial di Barcellona vi rimase fino al 1932 quando lo cacciarono all’Assemblea degli azionisti.
Capo di una società cinematografica, la CINEAS, della quale si valse fin che potè per fare loschi affari che gli resero assai.347
Mentre un anno dopo si dice:
Barcellona, 15-2-1934
[…] con quasi certezza, ma ciò non viene confermato che il banchiere italiano Carpi, uno dei supposti istigatori, finanziatori e organizzatore del F. E. (fascismo español).
Tenuto d’occhio dalla polizia catalana.
Carpi non fa mistero di essere incaricato di favorire l’affermazione del fascismo in Spagna lasciando credere apertamente che lui è un potente emissario di Roma.348
Nel 1933 ha inizio la sua attività clandestina di contatti coi cospiratori monarchici spagnoli. Nel giugno del 1933 chiedeva tramite Federzoni, presidente del Senato, udienza al duce per «riferire questioni interessanti la Spagna», ma l’incontro non ebbe luogo per l’assenza del Capo del Governo da Roma.349 Nel settembre -secondo Ismael Saz- Carpi entrava in contatto col gruppo antirepubblicano fondato a Roma, dopo il fallito golpe del gen. Sanjurjo, e col gen. Barrera. La fonte citata dallo storico spagnolo è l’ambasciatore repubblicano in Italia, Gabriel Alomar, che in un rapporto al ministero degli Affari Esteri spagnolo, segnalava che il generale Barrera, in quel periodo in Italia, entrava in contatto con Ernesto Carpi, «judicio napolitano, vecino de Barcelona, ex- director del Banco Comercial de dicha ciudad», divenendone il confidente e l’«hombre de confianza» del conspiratore militare. Il generale frequentava -secondo !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
347 Idem, 24-1-1935.
348 ACS, Min. dell’Interno, Divisione polizia politica, fasc. personale Carpi, busta 251, fasc. 32, 15-2-
1934.
349 ACS, Segreteria Particolare del Duce (S.P.D.), Carteggio riservato, fasc. Spagna, Carpi comm.
l’ambasciatore- anche i gesuiti Segarra y Ñola e il tradizionalista Oyarzábal, esponenti della comunità clericale spagnola nella capitale italiana.350
Questo rapporto si riferisce a quella rete cospirativa italo-spagnola che, a Roma, era ansiosa di abbatere la Repubblica. I personaggi citati da Alomar sono gli stessi che prepararono e alcuni firmarono -Barrera e Olazábal (come abbiamo visto in precedenza)- il patto segreto tra Balbo e i cospiratori monarchici nel marzo del 1934. Carpi era quindi il legame tra l’Italia fascista e destra controrivoluzionaria spagnola. Dalle memorie di Pedro Sáinz Rodríguez apprendiamo che il conte Gamazo aveva presentato al professore madrileno don Ernesto.351 Non conosciamo la data dell’incontro perché l’autore di Testimonio y recuerdos non lo dice, però ne traccia un profilo
conocí a un empleado de banca, que no sé si residía en Barcelona o iba allí muy frecuentemente por asuntos financieros, llamado Ernesto Carpi. La mujer de Ernesto Carpi era una antigua cantante que, de soltera, había sido muy amiga de Italo Balbo, razón por la que tenía una grande amistadad y una gran confianza con éste que, a sua vez, influía mucho en Mussolini y en Ciano.352
I due si incontreranno spesso sia Spagna che in Italia come risulta da alcuni documenti. In una lettera del 3 giugno 1936, don Ernesto, firmarmandosi con lo pseudonimo di Angel, scriveva a don Pedro informandolo che l’8 giugno «el Lunes por la mañana» sarebbe stato a Madrid per vedere lui e don Antonio (Giocoechea).353
L’incontro forse rappresentava l’occasione per discutere sia la preparazione del rapporto che Goicoechea, attraverso lo stesso Carpi, avrebbe inviato a Mussolini qualche giorno dopo (il 14 giugno), sia il misterioso secondo accordo che don Pedro e don Ernesto negoziarono e su cui possiamo fare solo delle ipotesi in mancanza di una prova documentale.
L’attività cospirativa di Carpi si inseriva bene in quella rete di spie militari e civili che Mussolini aveva teso sulla Spagna, funzionale alla conoscenza della situazione interna !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
350 I. Saz, Mussolini … , op. cit., p. 68 e nota n° 60. Gabriel Alomar Vilallonga (Palma di Maiorca, 7
ottobre 1873-Il Cairo, 7 agosto 1941) fu un poeta, saggista, politico e l’ambasciatore in Italia dal 5 giugno 1931 al 16 febbraio 1934, cfr. F. Gracia Alonso-J. M. Fullola i Pericot, El sueño de una generación. El crucero universitario por el Mediterráneo de 1933, Barcelona, Universitat de Barcelona, 2006, pag. 304). Per Morten Heiberg Alomar fu ambasciatore presso la Santa Sede cfr. M. Heiberg- M. Ros Agudo, La trama oculta de la guerra civil, Barcelona. Los servicios secretos de Franco 1936-1945, Critica, 2006, pag. 31. La maggioranza delle informazioni sostiene che sia stato ambasciatore presso il Quirinale.
351 Juan Antonio Gamazo y Abarca (Madrid, 1883-Madrid, 10 luglio 1968): politico, monarchico
alfonsino, goicoechevísta di Renovación Española.
352 P. Sáinz Rodríguez, Testimonio … , op. cit., p. 232. 353 FUE-PSR, PSR 1/12-360.
del paese. Non dimentichiamoci di quanto Guariglia disse di Mussolini: «aveva la pretesa di saperne altrettanto o di più dei suoi diplomatici, ritenuti incapaci di scoprire o di comprendere quelle verità, che invece pensava di conoscere attraversoi suoi agenti». La rete spagnola era guidata da Santorre Vezzari, capogruppo per la Spagna e il Portogallo, «personaggio che mescolava abilmente lo spionaggio internazionale e l’affarismo»,354in Spagna dal gennaio 1931, dalle fasi preliminari della crisi politica che condusse alla caduta della monarchia, per impiantare un servizio d’informazione per il reclutamento in loco di elementi di fiducia.355
Ernesto Carpi fu un agente di Vezzari, il quale come base per la sua rete di fiduciari e subfiduciari356 aveva scelto Barcellona. La città catalana fu al centro delle attenzioni del
fascismo per i motivi descritti nel capitolo precedente ma anche perché sede degli antifascisti italiani che non emigravano più a Parigi dopo la nascita della Repubblica. Da una Nota della Questura di Roma del 10-11-1938, firmata dal questore Palma, risulta che Carpi fu anche agente al Servizio del Ministero dell’Aeronautica (Ufficio informazioni) fino al 1936.357
Il suo ruolo di uomo di collegamento tra il regime fascista e monarchici antirepubblicani non si limitò alla fase cospirativa che precedette il golpe del 18 luglio ma continuò durante la guerra civile fino alla caduta di Mussolini nel 1943.