Capitolo I L’evoluzione storica delle assicurazioni
5. Le assicurazioni nel mondo contemporaneo (dal XX al XXI secolo)
5.1. L’espansione dell’attività assicurativa
A partire dalla metà del XX secolo, si assisteva a trasformazioni economiche e sociali rilevanti che portavano a maggiori consumi di beni e servizi da parte della popolazione. La cosiddetta golden age che interessava l’Europa, gli Stati Uniti ma
anche il Giappone, la Cina, l’India66. Questo periodo era caratterizzato da
un’economia fondata sul settore terziario. Nuove e crescenti opportunità lavorative si presentavano nel settore dei servizi, a differenza dell’agricoltura e dell’industria che rimanevano stabili. L’incremento demografico e il miglioramento del tenore di vita stimolavano la crescita e lo sviluppo del settore assicurativo. La popolazione aumentava e in breve tempo, secondo coefficienti di incremento inusuali rispetto a quelli registrati nel passato. Con la ripresa economica, l’incremento del benessere generale faceva aumentare anche la preoccupazione di poterlo perdere e quindi anche il bisogno di assicurarsi contro i rischi che lo insidiavano.
L’assicurazione sulla vita era il ramo maggiormente connesso al benessere sociale. Negli Stati Uniti si sviluppava in particolare grazie agli alti salari, al bisogno di previdenza per l’età pensionabile e per l’efficiente gestione dell’attività
svolta dalle imprese di assicurazione67. In Europa, il ramo vita risentiva della forte
inflazione del secondo dopo guerra, che incideva sulla disponibilità del capitale assicurato. In Francia e in Germania, lo Stato interveniva a integrare gli indennizzi a favore degli assicurati in quanto le imprese di assicurazione non sempre erano in
condizioni di poter provvedere autonomamente68. Il ramo vita veniva rilanciato
con l’offerta di prodotti indicizzati, il cui rendimento a favore dell’assicurato
dipendeva dall’andamento del prezzo di beni primari e di consumo69.
65 De Simone E., Breve storia delle assicurazioni, FancoAngeli, Milano, 2011, p. 90.
66 Per approfondimenti sugli sviluppi economici e sociali della società del tempo che hanno
portato all’età aurea del capitalismo, cosiddetta golden age, si veda Beber M.M., Società internazionale, Editoriale Jaca Book, Milano, 1997, p. 70.
67 Per un approfondimento sullo sviluppo del sistema assicurativo negli Stati Uniti, si veda
Pearson R., The development of international insurance, Routledge, London e New York, 2015.
68 Per il dettaglio dell’analisi, si veda De Simone E., Breve storia delle assicurazioni,
FancoAngeli, Milano, 2011, p. 99.
69 Si fa riferimento, in particolare, ai cosiddetti prodotti index linked, i cui rendimenti dipendono
dall’andamento del mercato azionario, con risultati indicizzati all’andamento di indici di borsa, e ai cosiddetti prodotti unit linked, caratterizzati da sottostanti di investimento maggiormente diversificati e flessibili, i cui rendimenti dipendono dall’andamento di fondi di investimento
In questo periodo, si sviluppavano le assicurazioni sanitarie private, specialmente nei Paesi in cui l’assistenza pubblica garantiva livelli molto bassi di servizio a
favore di una parte limitata di popolazione70. Inoltre, nel 1980, le imprese di
assicurazione sviluppavano maggiori sinergie con le banche per il cosiddetto fenomeno della bancassurance che poteva manifestarsi secondo diverse modalità, ad esempio tramite l’istituzione di un’impresa di assicurazione, spesso operante nel ramo vita, da parte di una banca capogruppo. Questo era il caso di Crédit Agricole in Francia, di Deutsche Bank in Germania e di Barclays Bank in Inghilterra. Si poteva anche realizzare anche a seguito dell’acquisizione di una banca da parte di un’impresa di assicurazione, oppure tramite l’instaurazione di rapporti di joint venture tra le stesse. Anche nella fase della distribuzione di prodotti, la bancassurance favoriva l’espansione del mercato assicurativo, in quanto i potenziali assicurati potevano soddisfare le proprie necessità di
investimento e di copertura assicurativa presso un unico spazio commerciale71. La
bancassurance rappresentava in via prevalente un modello di banca che, grazie
alla presenza capillare sul territorio delle reti distributrici, poteva efficacemente perseguire strategie di diversificazione dell’offerta. L’obiettivo non era solo la realizzazione di sinergie di ricavo, ma anche il consolidamento di relazioni con la clientela. Il rafforzamento del business attraverso la vendita di servizi aggiuntivi alla clientela, già acquisita, risultava infatti più vantaggiosa dello sforzo necessario per acquisire nuovi clienti. La bancassurance dava una forte spinta all’innovazione di prodotto nel mercato assicurativo. Le imprese di assicurazione erano spinte a creare un’offerta di prodotti con formule assicurative e finanziarie
di investimento, diversificate e simili ai prodotti bancari, già noti alla clientela72.
La previdenza complementare rappresentava un’altra forma di progresso del mercato assicurativo. I lavoratori si rivolgevano all’impresa di assicurazione per investire in forme pensionistiche integrative rispetto a quelle date dalla previdenza
sociale73. Le imprese di assicurazione raccoglievano versamenti volontari dei
(interni o esterni all’impresa di assicurazione). Come sarà analizzato nel prosieguo dell’elaborato, specialmente al Capitolo III, Sezione I, con questa tipologia di prodotti, l’impresa di assicurazione trasferisce il rischio di investimento all’assicurato, tutelandosi in caso di condizioni sfavorevoli del mercato.
70 Bellero A., Assicurazioni contro i danni – iv. Assicurazione privata infortuni e v. Assicurazione malattie, Digesto, 4a edizione, Sezione I, Torino, 1987, p. 434.
71 Ad esempio, un prodotto assicurativo o indicizzato poteva essere collocato anche da un
operatore di sportello bancario. Tramite opportuna attività di formazione del personale addetto alla vendita, le banche potevano quindi ampliare la gamma di prodotti destinati al collocamento e, conseguentemente, ripartire su un volume maggiore di attività i costi fissi delle strutture e aumentare la produttività del personale addetto allo sportello.
72 Per approfondimenti in tema di bancassurance, si veda Desiata A., Le nuove strategie dell’assicurazione e la bancassurance, Bancaria, 50, 5, 1994, e, con specifico riguardo alla regolamentazione italiana in materia, Gambaro A., La bancassurance e le aspettative della clientela, Diritto ed Economia dell’Assicurazione, 2, 2011, p. 579.
lavoratori in fondi pensione che erano ormai diffusi in tutta Europa e negli Stati Uniti.
Lo sviluppo tecnologico portava, tra l’altro, innovazioni nel campo della commercializzazione di prodotti assicurativi. Negli anni Novanta nascevano le assicurazioni dirette, ossia quelle imprese di assicurazione che non si facevano supportare dall’agente assicurativo nella vendita dei prodotti assicurativi, ma vi provvedevano direttamente. Questa forma di business, anche tramite la diffusione di internet, consentiva alle imprese di assicurazione di essere più efficienti sia nei tempi sia nei costi d’impresa. Tra le principali imprese di assicurazione dirette, vi era la Direct Line della Royal Bank of Scotland, che si affermava prima nel Regno Unito e poi nel resto di Europa.
Si assisteva anche alla formazione di grandi gruppi assicurativi a seguito di
importanti operazioni di concentrazione, dettate da esigenze di
internazionalizzazione e stabilità finanziaria. I principali gruppi assicurativi erano
Zurich Financial Services Group (Zurich), fondato nel 1872; il gruppo tedesco Allianz del 1890; il gruppo inglese Aviva, che derivava dalla Commercial Union,
del 1896; il gruppo francese Axa del 1985, nato dalla Mutuelle de l’Assurance del 1817; il gruppo olandese Aegon della metà del 1900; il gruppo Generali del 1893, nato dalle omonime Assicurazioni triestine.