Sezione I L’impresa di assicurazione vita: analisi sui prodotti e investiment
1. L’impresa di assicurazione vita
1.4. Gli investimenti
1.4.2. Le gestioni separate
Nel settore assicurativo italiano, i prodotti assicurativi vita legati alle gestioni separate, ossia le cosiddette polizze rivalutabili, costituiscono la componente prevalente del business vita, unitamente ai prodotti unit linked di ramo III. A titolo esemplificativo, nell’anno 2015 in Italia l’ammontare della produzione di polizze rivalutabili, quindi sia riconducibili al ramo I sia i contratti di capitalizzazione di ramo V, è risultato pari a circa 76 miliardi di euro, corrispondente circa al 67% dell’intera produzione ed è rappresentato prevalentemente da forme assicurative
caso morte a vita intera e miste214. Le riserve tecniche sottostanti alle polizze
rivalutabili, sempre nel 2015, sono ammontate a circa 457 miliardi di euro215.
Le prestazioni collegate a polizze rivalutabili si rivalutano appunto sulla base
dell’andamento di specifiche gestioni separate di attivi216. Il regime regolamentare
attuale è rigido in termini di entrata e uscita degli attivi della gestione separata. Infatti prevede che gli attivi possano uscire dalla gestione solo per realizzo e che l’impresa non possa in condizioni di normale operatività trasferire o spostare attivi
212 Baum A. E. & Crosby N., Property investment appraisal, Blackwell Publishing, Oxford, 2014,
paragrafo 2.3.4.
213 Manganelli B., La valutazione degli investimenti immobiliari, Franco Angeli, Milano, 2014, p.
174 ss.
214 IVASS, Relazione sull’attività svolta dall’Istituto nell’anno 2015, Roma, 2016, p. 70. 215 IVASS, Relazione sull’attività svolta dall’Istituto nell’anno 2015, Roma, 2016, p. 71.
216 Si veda in particolare il Regolamento ISVAP n. 38 del 3 giugno 2011 concernente la
costituzione e l'amministrazione delle gestioni separate delle imprese che esercitano l'assicurazione sulla vita.
dal patrimonio dell’impresa medesima alla gestione e viceversa. La rivalutazione della prestazione avviene annualmente e, in base alle condizioni economiche di polizza, è calcolata tenuto conto del consolidamento finanziario.
Come sopra descritto, le polizze rivalutabili riconoscono al contraente un rendimento minimo ed eventualmente, qualora il risultato finanziario della gestione sia superiore a tale rendimento, un importo aggiuntivo di norma a discrezione dell’impresa di assicurazione. Al fine di mitigare i rischi derivanti dall’impegno di garantire un rendimento minino, la regolamentazione italiana ha fissato un limite al tasso massimo da garantire legandolo a una percentuale del tasso di rendimento dei Buoni del Tesoro Poliennali (BTP), a 10 anni, del mese di riferimento. Il nuovo regime di vigilanza Solvency II, invece, prevede che sia direttamente l’impresa di assicurazione a fissare il livello ottimale di tasso minimo da riconoscere all’assicurato secondo principi di prudenza. Come emerge dalle statistiche riportate dall’IVASS nella Relazione dell’Istituto dell’anno 2015, il tasso medio di rendimento delle gestioni separate è stato prevalentemente allineato all’andamento dell’indice Rendistato che a sua vola ha risentito di una forte riduzione a partire dal 2011.
Tabella 3.6. Composizione degli attivi delle gestioni separate in Italia (valori in miliardi di euro). Attivi 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Titoli fixed income e bonds 181,2 196,6 188,9 179,2 214,7 252,6 267,9 280,7 290,7 340,9 370,8 di cui: obbligazioni societarie quotate in euro 44,8 46,4 50,1 58,9 70,2 73,7 67,0 64,4 84,2 87,7 108,0 Titoli di capitale 11,3 11,9 13,6 13,3 10,9 10,9 10,2 11,3 12,8 13,8 8,1 Altri attivi patrimoniali 12,2 13,3 14,6 19,4 22,5 22,1 27,3 29,2 28,5 33,3 51,7 di cui: quote di OICR 7,1 7,2 9,5 10,1 12,6 14,3 16,4 17,3 17,1 20,4 41,7 Totale Attivi 204,6 221,8 217,1 211,9 248,1 285,5 305,3 321,2 331,9 388,0 430,6 Incidenza titoli fixed income e bonds (%) 88,5 88,6 87,0 84,6 86,5 88,5 87,7 87,4 87,6 87,9 86,1
Note: i dati relativi all’anno 2013, 2014 e 2015 sono dati stimati.
Fonte: IVASS, Relazione sull’attività svolta dall’Istituto nell’anno 2015, Roma, 2016, p. 72.
Allo stato attuale, le gestioni separate sono per lo più costituite da titoli governativi e a seguire da corporate bonds (Tabella 3.6).
Per le gestioni separate, l’ingente ammontare degli investimenti in government
bonds è dovuto prevalentemente al fatto che, come detto, le imprese di
assicurazione italiane devono replicare le garanzie di tasso di rendimento presenti nel contratto assicurativo che, fino alla data di piena entrata in vigore del nuovo regime di vigilanza prudenziale, erano determinate in base al rendimento dei titoli di Stato italiani. Inoltre tale composizione di attivi consentiva all’imprese di garantire ai contraenti/beneficiari o agli aventi diritto la sicurezza dell’investimento, nonché la liquidabilità dell’impegno prescelto in caso di richiesta anticipata di riscatto della polizza. Pertanto, in ottica Solvency II, le gestioni separate espongono l’impresa di assicurazione al rischio di estinzione anticipata, al rischio spese nonché ai rischi finanziari, tra cui il rischio di tasso di
interesse e il rischio spread217.
L’IVASS nella Relazione relativa all’anno 2015 ha confrontato il rendimento decennale dei titoli di Stato, il tasso medio di rendimento dei prestiti obbligazionari emessi dallo Stato (TMO), il rendimento minimo garantito dalle condizioni contrattuali e l’indice medio di discrezionalità generale – che è dato dal rapporto tra i valori di carico del portafoglio aumentati delle plusvalenze nette e i valori di carico medesimi – sottolineando una buona tenuta delle gestioni separate anche a fronte di consistenti riduzioni del rendimento dei government bonds (Tabella 3.7).
Tabella 3.7. Rendimento delle gestioni separate.
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Rendimento medio lordo (%) 4,34 4,03 3,87 3,84 3,87 3,91 3,77 3,56 Rendimento 10 anni BTP (%) 4,47 4,01 4,60 6,81 4,54 4,11 1,99 1,58 TMO (%) 4,47 4,01 4,04 5,42 4,54 4,16 1,99 1,58 Rendimento minimo garantito (%) 3,25 3,25 3,25 4,00 4,00 2,75 1,50 1,00 Indice di discrezionalità n.d. 1,052 1,054 1,11 1,063 1,059 1,137 1,117
Fonte: IVASS, Relazione sull’attività svolta dall’Istituto nell’anno 2015, Roma, 2016, p. 73.
A differenza delle imprese di assicurazione vita italiane, il settore assicurativo vita tedesco è stato duramente colpito dall’abbassamento del rendimento dei titoli di Stato locali.
Figura 3.5. La media dei rendimenti minimi garantiti dalle imprese di assicurazione vita tedesche confrontata con il rendimento dei government bonds tedeschi.
Fonte: Deutsche Bundesbank, Statistics, 2015.
Figura 3.6. Rendimenti garantiti dei prodotti vita a livello europeo confrontati con il rendimento dei government bonds (area Euro).
Fonte: EIOPA, Financial Stability Report, EIOPA-FSC-16-010/2016, p. 48.
In particolare, nonostante la riduzione dei rendimenti minimi garantiti relativi ai nuovi prodotti, il rendimento garantito complessivamente e secondo calcoli di
0 0,5 1 1,5 2 2,5 3 3,5 4 4,5 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 %
media ammonta a circa 3,2%, a fronte del rendimento dei titoli di Stato a 10 anni di circa 0,3% (Figura 3.5).
Simili valutazioni possono essere condotte anche a livello europeo. Nella Figura 3.6 sono rappresentati i rendimenti garantiti riconosciuti agli assicurati dai prodotti vita a confronto con i rendimenti dei government bonds a 10 anni (area Euro).