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Età dei minori all’ingresso in Francia 2014

Fonte: Diplomatique - 2015.

Secondo quanto illustrato nel grafico, la maggior parte (il 54%) dei bambini adottati in Francia nel 2014, ha più di 3 anni d’età, con un numero più elevato rispetto ai bambini con più di 7 anni. Tuttavia, la percentuale di bambini piccoli è molto significativo, infatti, circa il 46% ha meno di tre anni.

Tabella 6.5 - Minori adottati in Francia con bisogni specifici* - anno 2014.

+ 5 anni Fratrie Patologie Totale

2 3 > 3 O.A.A. 160 42 12 184 347 A.F.A. 90 13 7 27 121 A.I. 126 29 5 76 209 Totale 376 84 24 0 287 677 % 35 22 26 63** Fonte: Diplomatique - 2015.

*Lo stesso bambino può essere incluso in più di una categoria.

** Rispetto al numero totale di bambini adottati nel 2014 (1.069 minori).

È in crescita il numero di bambini con bisogni specifici. Come già segnalato, i minori che hanno delle patologie, che hanno più di 5 anni e/o che hanno fratelli corrispondono alla maggior parte dei bambini adottabili. Nel 2014, corrispondevano al 63% delle adozioni in Francia.

Tabella 6.6 - le adozioni intra-familiare, per tipo di adozione - anno 2014.

Figlio del coniugi Altri N. adozioni

O.A.A. 0 0 0

A.F.A. 4 15 19

A.I. 26 50 76

Totale 30 65 95 (9%)

Fonte: Diplomatique - 2015

Le adozioni intra-familiari corrispondono al 9% del totale delle adozioni internazionali. La maggior parte di loro è fatta attraverso le procedure «individuelle». Circa il 32% sono adozioni del figlio del coniuge.

Capitolo 7. L’adozione in Spagna

La Spagna è uno dei Paesi che hanno ratificato la Convenzione dell’Aja per la tutela e la protezione dei minori in materia d’adozione internazionale. Una singolarità di questo Paese è che non esiste un'unica autorità centrale, come abbiamo visto in Italia e in Francia, ma 19. Ogni Comunità o Città Autonoma245 ha un’autorità centrale, responsabile per garantire il corretto funzionamento del processo di adozione.

Ogni paese che ratifica la Convenzione dell'Aja dovrebbe designare un'autorità centrale per adempiere alle funzioni affidatele e per garantire il corretto funzionamento del processo di adozione. In Spagna non esiste un'unica autorità centrale ma ogni Comunità Autonoma è l’organismo con competenza per la protezione dei minori che soddisfa queste responsabilità246.

Un’altra peculiarità della Spagna è data dalle procedure per l’adozione nazionale che sono diverse rispetto all’adozione internazionale e anche diverse in ciascuna Comunità Autonoma.

Considerando le differenze esistenti in ogni Comunità Autonoma, abbiamo preso in considerazione in questa ricerca i dati disponibili dalla Comunità Autonoma di Madrid, principalmente dalla Guida all’adozione247. Tuttavia, saranno anche esaminati tutti i dati disponibili dai documenti ufficiali del Ministero de Sanidad, Servicios Sociales e

245 L’organizzazione territoriale della Spagna è basata negli articoli 2 e 137 della Costituzione del 1978: «Lo Stato è organizzato territorialmente in comuni (municipios), in province e in le

Comunidades Autónomas che se costituiscono. Tutti questi enti godono di autonomia per la

gestione dei rispettivi interessi». Ci sono 17 Comunidades Autónomas (Comunità Autonoma) e due ciudades autónomas (Città autonome): Ceuta e Melilla. Ogni Comunità autonoma è formata per una o più provincie. Ogni provincia è divisa per municipios, che sono le unità territoriali di base della organizzazione territoriale della Spagna. Ci sono anche le plazas menores de soberanía, territori direttamente amministrati dal governo spagnolo da Madrid.

246 BERÁSTEGUI, A. P-V.; BENGOECHEA, B. G.; BIOSCA, S. A.. (2006) Adopción internacional en la Comunidad de Madrid. Una guía para orientar y ayudar a las personas que estén pensando adoptar un niño en el extranjero. Guías – la familia cuenta. Consejeria de Familia y asuntos sociales. Instituto Madrileño del Menor y la Familia/Comunidad de Madrid, Madrid, 2006. pp. 32. 247 Ivi.

igualdad, principalmente, per i dati (sia dell’adozione nazionale che dell’adozione internazionale) che riguardano tutto il territorio nazionale.

7.1 - L’adozione nazionale

Per iniziare il procedimento di adozione nazionale i candidati che desiderano accogliere un bambino nato o residente in Spagna, deve rivolgersi al competente Ente Pubblico della Comunità Autonoma di residenza (a Madrid, l’Instituto Madrileño de la Familia y el Menor (IMFM), offrendosi all’adozione, presentando una richiesta (solicitud). I requisiti sono:

- Avere più di 25 anni, nel caso di coppie (sposate o non sposate) è sufficiente che uno dei suoi membri abbia raggiunto tale età.

- Avere la differenza di 14 anni di età con il minore adottato.

- Avere una dichiarazione di idoneità (Declaración de idoneidad) per l'esercizio della potestà genitoriale rilasciata dall'ente pubblico competente.

I candidati sono invitati a una riunione informativa per l’ordine di iscrizione nel Registro. Hanno la precedenza quelli che, oltre a soddisfare i requisiti generali, siano residenti nella Comunità di Madrid. Per i candidati che abbiamo una differenza d’età tra i futuri figli di meno di 40 anni, nel caso di adozione in coppia, si considera l’età media dei due. Nel caso di adozione in coppia, questi avranno la precedenza per adottare i minori con un’età inferiore ai tre anni.

Corso di formazione:

I candidati devono partecipare ad un corso di formazione-preparazione necessario per dare proseguimento alle procedure di adozione. Sono esenti dalla partecipazione a tali attività i candidati che hanno fatto richiesta per l’adozione internazionale.

Studio psicosociale:

L’équipe tecnica per l’adozione nazionale della Comunità di Madrid, effettua uno studio psicosociale della persona o coppia che desidera adottare e valuta la loro capacità di accogliere i/il bambini/o e di affrontare le responsabilità genitoriali. Si basa su informazioni ricavate da almeno tre colloqui e da una visita a domicilio.

Tutti i candidati che hanno il decreto d’idoneità per l’adozione internazionale in vigore, devono completare lo studio psicosociale con le informazioni necessarie all'adozione nazionale.

Valutazione e dichiarazione d’idoneità:

Una volta che lo studio psicosociale è completato, l’équipe tecnica dell’adozione nazionale, propone alla Commissione della tutela dei minori (Comisión de Tutela del Menor) una valutazione del candidato. Se la commissione accetta la proposta di disponibilità del candidato, è rilasciata una dichiarazione d’idoneità e il candidato viene iscritto al Registro delle famiglie per l'adozione nazionale.

Il numero di candidati all’adozione nazionale è molto superiore al numero di minori adottabili. La Comunità di Madrid, ha chiuso la procedura per la disponibilità all’adozione nazionale nel 1995, come possiamo vedere nel racconto di Berástegui :

Nella Comunità di Madrid, nei primi anni novanta, il progressivo innalzamento della richiesta e l’abbassamento del numero di bambini adottabili ha allungato i tempi delle procedure dell’adozione nazionale e ha incoraggiato alcune famiglie a incamminarsi verso l'adozione internazionale, che era stata precedentemente un'opzione residuale presa in considerazione solo da «famiglie avventurose» (Rubio, 2001). Nel giugno 1995 ci fu un punto di svolta nella nostra Comunità con il crollo delle liste di adozione nazionale e la successiva chiusura delle stesse (Ordine 1195/1995, del 23 giugno), per cui l'adozione internazionale, nonostante la sua complessità, è diventata praticamente l’unica via conosciuta di adozione per i madrileños (Rubio, 2001).248

Dopo questo periodo, la Comunità di Madrid ha aperto la presentazione di richieste all’adozione nazionale soltanto nel 2008, nel 2013 e nel 2015, attraverso un decreto pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Comunità di Madrid. L’Ordine di Governo della Comunità Autonoma (Orden de la Consejería) ha stabilito una scadenza di soli due mesi per la presentazione delle disponibilità all’adozione. Tuttavia, per coloro che sono disponibili ad adottare bambini con malattie croniche o disabilità (bisogni speciali) le richieste sono sempre aperte.