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Graduatoria dei Paesi di provenienza dei minori stranieri adottati – 2013

Fonte: Dati rielaborati dal Rapporto sui fascicoli dalla Commissione per le Adozioni internazionale - CAI.

Dopo la Federazione Russa, gli altri principali Paesi di origine dei minorenni immigrati allo scopo adottivo sono: l’Etiopia, con il 10,4%, la Polonia con il 7,2%, il Brasile con il 6,6%, la Colombia con il 6,3% e la Cina con il 5,7%. Un altro dato interessante è l’età di arrivo dei minori adottati da coppie italiane che, negli anni, ha subito un’importante variazione passando dalla fascia 1-4 anni maggiormente rappresentata nel 2000 - 2005, alla fascia 5-9 anni maggiormente rappresentata dal 2007 al 2013, come illustrato nella prossima tavola:

Tabella 5.5 - Minori immigrati a scopo adottivo in Italia per classe di età e anno di ingresso dal 11/2000 – 12/2013. Classe d’età 2000 – 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 Totale % < 1 852 298 336 421 286 269 218 111 153 2.791 6,6 1 - 4 6.464 1.372 1.358 1.372 1.367 1.492 1.452 1.177 1.188 16.054 38,2 5 - 9 4.681 1.243 1.442 1.737 1.784 1.810 1.816 1.474 1.236 15.987 38,0 10 o più 1.419 275 284 447 527 559 536 344 248 4.391 10,4 Totale 13.416 3.188 3.420 3.977 3.964 4.130 4.022 3.106 2.825 42.048 100 Fonte: Dati rielaborati dal Rapporto sui fascicoli dalla Commissione per le Adozioni internazionale - CAI.

È importante notare come le coppie si stiano orientando verso all’accoglienza di bambini più grandi (oltre i 7 anni). Di fatto, sono questi i bambini «reali» che, per effetto del

carattere residuale dell’adozione, entrano nel circuito dell’adozione internazionale. Questo fenomeno rivela l’importanza di avere operatori dei servizi pubblici specializzati sul tema delle adozioni. Solo attraverso una maggiore consapevolezza del panorama mondiale dell’adozione le famiglie possono diventare più disponibile a accogliere bambini grandi, con un’importante storia alle spalle.

I minori stranieri adottati nel nostro Paese risultano avere un’età assai elevata, nel 2011 era di 6,1 ed è scesa lievemente a 5,1 anni nel 2012. Tale dato sembra costituire una peculiarità del nostro Paese e risalta ancora di più se posto a confronto con quanto avviene negli altri Paesi europei: nel 2009 la percentuale dei minori accolti in diversi Paesi europei, in età compresa tra 0 e 4 anni era compresa tra l’80 e il 90%, senza consistenti variazioni, mentre se ci si sposta in Italia nello stesso anno i bambini entrati in quella fascia di età sono stati solo il 41,7%, un percentuale di gran lunga inferiore. 234

Nella tavola sottostante, vediamo i principali Paesi di provenienza e l’età media dei minori immigrati in Italia:

Tabella 5.6 - I dieci principali Paesi di provenienza, sesso e l’età media dei minori all’ingresso in Italia - 2013.

Paesi di provenienza Sesso Valori assoluti % Età media M F 1 Federazione Russa 510 220 730 25,84 4,6 2 Etiopia 177 116 293 10,37 2,3 3 Polonia 107 95 202 7,15 7,7 4 Brasile 102 85 187 6,62 7,9 5 Colombia 99 80 179 6,34 7,9 6 Cina 113 48 161 5,70 3,5

7 Rep. Democratica del Congo 86 73 159 5,63 5,0

8 Ucraina 98 48 146 5,17 8,9

9 Bulgaria 61 44 105 3,72 8,1

10 Vietnam 32 47 79 2,80 1,9

Fonte: Dati rielaborati dal Rapporto sui fascicoli dalla Commissione per le Adozioni internazionale - CAI.

Questa tavola illustra il sesso e l’età media dei bambini provenienti dai dieci principali Paesi d’immigrazione a scopo adottivo. Dai dati emerge che l’adozione è anche una questione di genere, anche se più accentuato in alcuni Paesi come nella Federazione Russa

234 Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, Ministero della Giustizia, Relazione sullo stato di

e nella Cina. Infatti, il numero di bambini maschi adottati è superiore in quasi tutti i Paesi di origine, solo nel Vietnam osserviamo il contrario.

Tabella 5.7 - Bambini adottati per classe di età e per sesso. Totale dal 11/2000 a 12/2013.

Classi di età Maschi Femmine Totale

< 1 anno 1.496 50,81% 1.448 49,19% 2.944 100%

1 - 4 anni 10.525 61,04% 6.717 38,96% 17.242 100%

5 - 9 anni 9.992 58,02% 7.231 41,98% 17.223 100%

10 anni e più 2.216 47,77% 2.423 52,23% 4.639 100%

Totale 24.229 57,62% 17.819 42,38% 42.048 100%

Fonte: Dati rielaborati dal Rapporto sui fascicoli dalla Commissione per le Adozioni internazionale CAI.235

Dai dati riportati nella tabella, si osserva che dal novembre del 2000 al dicembre del 2013, la maggioranza dei bambini adottati è del sesso maschile, con il 57,62% del totale dei bambini adottati nel periodo considerato. Si evidenzia inoltre, che nel periodo considerato, la maggioranza dei bambini adottati avevano tra l’1 e 4 anni (38,2%) e tra i 5 e i 9 anni di età (38%), come osservato nelle tavole precedente.

Si verifica altresì che, la media di età dei bambini accolti è molto differenziata in rapporto al Paese di origine. Possiamo così dividerli in tre gruppi: Paesi come la Polonia (7,7), il Brasile (7,9), l’Ucraina (8,9) e la Bulgaria (8,1) sono bambini più grandi con un’età media al di sopra dal 7,7 anni. Un secondo gruppo, è composto da Paesi come la Federazione Russa (4,6), la Repubblica Democratica del Congo (5,0) e la Colombia (6,5) con bambini tra i 4,6 anni di età e i 6,5 anni in media; il terzo gruppo, con bambini piccoli o piccolissimi provenienti dalla Repubblica Popolare Cinese (3,5), l’Etiopia (2,3) e il Vietnam (1,9) con una media di età molto al di sotto della maggioranza dei Paesi di provenienza dei bambini adottati storicamente in Italia.

Una particolarità degli ultimi anni è l’aumento di bambini provenienti da Paesi non ratificanti la Convenzione dell’Aja «nel 2013 è diminuita la quota di bambini adottati nei Paesi che hanno ratificato la Convenzione dell’Aja (47,2%), rispetto a quella dei minori

235 Presidenza del consiglio dei ministri, Commissione per le adozioni internazionali, Rapporto sui

provenienti da Paesi non ratificanti (52,8%).»236 Come possiamo verificare nella prossima

tabella:

Tabella 5.8 - Paesi di origine ratificanti e non ratificanti la Convenzione dell’Aja. Paesi 11/2000 - 2005 2006 - 2010 2011 2012 2013 Totale Ratificanti (39,8%) 5.337 (48,6%) 9.074 (56,2%) 2.259 (49,2%) 1.529 (47,2%) 1.332 (46,4%) 19.531 Non Ratificanti 8.079 (60,2%) 9.605 (51,4%) 1.763 (43,8%) 1.577 (50,8%) 1.493 (52,8%) 22.517 (53,6%) Totale 13.416 (100%) 18.679 (100%) 4.022 (100%) 3.106 (100%) 2.865 (100%) 42.048 (100%) Fonte: CAI - 2014.

Accogliere sempre di più bambini da Paesi non ratificanti la Convenzione dell’Aja è molto delicato. La Commissione per le Adozioni Internazionale, il Tribunale per i minorenni e tutti gli organi competenti hanno il compito di monitorare e verificare con gli Enti Autorizzati l’osservanza delle misure di protezione ai minori che sono accolti da questi Paesi. Come segnalato da CRC: «in questi Paesi ci sono più bambini disponibili per l’adozione, perché il principio di sussidiarietà dell’adozione internazionale e le altre tutele preventive e protettive dei diritti dell’infanzia vengono applicati in minor misura.»237

In questo modo, possiamo riflettere su qual è la direzione che i Paesi di accoglienza stanno mettendo in moto per proteggere i minori provenienti da questi Paesi di origine non ratificanti la Convenzione dell’Aja. L’adozione è l’unica soluzione per il miglior futuro di questi bambini? Non sarebbe meglio evitare la provenienza di bambini dai Paesi non ratificanti la Convenzione dell’Aja?

In questo capitolo abbiamo cercato di presentare l’attuale panorama delle misure di protezione dei bambini in Italia, più specificatamente, dei provvedimenti volti all’accoglienza di bambini privi di una famiglia, dall’affidamento, all’adozione internazionale. Nel prossimo capitolo presenteremo i principali aspetti delle misure di protezione dei minori nella realtà francese.

236 Presidenza del consiglio dei ministri, Commissione per le adozioni internazionali, Rapporto sui

fascicoli dal 1° gennaio al 31 dicembre 2013, CAI, Istituto degli innocenti, Firenze 2014, pp. 31.

237 Gruppo di Lavoro per la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, VIII Rapporto di aggiornamento sul monitoraggio della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia, anno 2014-2015. Roma, Gruppo CRC 2015. Cit., pp. 90.

Capitolo 6. L’adozione in Francia

In Francia, l'Autorità Centrale per l'adozione internazionale è la Missione dell’adozione internazionale (MAI)238. È un servizio del Ministero degli Affari Esteri che assicura il rispetto degli impegni e dei principi internazionali che la Francia ha concordato nell'ambito della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo del 1989 e sulla protezione dei bambini e la cooperazione in materia di adozione internazionale (Convenzione dell’Aja).

6.1 - Chi può adottare in Francia

Tutte le persone, residenti in Francia, che desiderano adottare devono fare una richiesta al Dipartimento dove risiedono, indirizzata al «Président du conseil général», chiedendo l’«agrément», cioè, l’autorizzazione amministrativa all’adozione che è necessaria per tutti i tipi di adozione. I requisiti sono:

- Avere più di 28 anni (persona sposata o non, chi vive da solo o in coppia);

- Se l’adozione sarà fatta da una coppia, i coniugi devono essere uniti in matrimonio da almeno 2 anni, oppure tutti e due devono avere più di 28 anni; La coppia convivente239 (non sposata) non può adottare assieme un bambino, solo uno dei due avrà l’autorizzazione e conseguentemente, sarà il genitore.

- L’età dei futuri genitori deve superare di almeno 15 anni quella dell’adottato; 10 anni in più se il bambino è figlio del coniuge.

L ’agrément è necessario anche in caso di adozione intra-familiare, ad eccezione dei casi in cui sia l’adozione del figlio del coniuge oppure, quando il bambino è adottato dalla famiglia affidataria (assistant familial) che lo ha curato.

la legge 1/1996 ha cercato di riformare le tradizionali istituzioni sulla protezione regolata nel Codici Civile.e dei minori in 238 Creato e istituito dal 16 marzo con il decreto del 14 aprile 2009.

239 In Francia ci sono due tipi di unione tra coppie, ma dove le persone sono riconosciute giuridicamente come celibi/nubile: union libre (unione libera) e il Pacte Civil de Solidarité (PACS - Patto Civile di Solidarietà).

Figura 6.1 - La procedura d’adozione

La persona si rivolge all’ufficio responsabile per l’adozione del Dipartimento di residenza. È invitata a una riunione di informazione. Se interessata all’adozione, conferma la domanda e costituisce un dossier con tutta la documentazione e le motivazioni. Un’équipe multidisciplinare del Dipartimento è incaricata di elaborare uno studio psico-sociale del candidato. Il Dossier con lo studio psico-sociale è inviato ad una Commissione Agrément che emana un parere favorevole o sfavorevole il quale viene consegnato al President du Conseil General del Dipartimento che prenderà la decisione finale. L’agrément favorevole: La persona è interessata all’adozione nazionale (pupille de l’Etat) La persona è interessata all’adozione internazionale La persona è interessata ad adottare con l’intermediazione di un’Organisme Autorisé pour l’Adoption - OAA L’ufficio adozione o le Maisons Départementales de la

Solidarieté prenderà in carico il progetto adottivo del candidato.

Il candidato sarà preso in carico dal OAA.

Fonte: Adoption - le guide. Conseil General Bouches-de-Rhône.

La procedura d’agrément si sviluppa in 3 principali step:

1) Riunione d’informazione: per informare i futuri candidati degli aspetti giuridici dell’adozione nazionale e internazionale, sui bambini adottabili, sulle procedure d’agrément, e sullo studio psico-sociale.

2) Lo studio psico-sociale con l’Équipe adozione: dove sarà analizzato se le condizioni a livello familiare, educativo e psicologico siano in linea ai bisogni e all’interesse di un bambino adottato.

3) L'emissione dell’agrément: Il dossier del futuro candidato, una volta concluso, è studiato da una commissione consultiva per l'agrément che emetterà un parere favorevole in merito al rilascio dell’agrément o un rifiuto motivato. La decisione finale è del Presidente del Consiglio Dipartimentale.

Dopo l’ottenimento dell’agrément, la persona che desidera adottare un bambino a livello nazionale (pupille de l’Etat) o all’estero dovrà dirigersi a un ufficio Adozione per

precisare il proprio orientamento. L’Assistente Sociale prenderà in carico il progetto adottivo. Il candidato potrà fare richiesta anche ad altri Dipartimenti Francesi. È obbligatoria la conferma annuale dello stato del progetto e si deve comunicare ai servizi qualsiasi cambiamento della situazione familiare. L’agrément ha la validità di 5 anni. Nel corso del 2013, i servizi dei Consigli Dipartimentali in Francia hanno ricevuto 5.439 nuove richieste d’agrément da parte di coppie e single240. In termini di evoluzione, il numero di nuove richieste d’agrément, continua a diminuire. Se paragonato al numero di richieste del 2012 (6.840), il calo è dei circa 20%. Allo stesso tempo, 4.344 agrément sono stati concessi, una diminuzione del 18% rispetto al 2012.

Al 31 dicembre 2013, 18.966 agréments erano in corso di validità, con un calo dell’8%, rispetto al 2012. Inoltre, 9.235 coppie o single hanno partecipato nel 2013, a una riunione informativa sull'adozione, un calo del 2% rispetto al 2012.

6.2 - L’adozione simple e l’adozione plénière

Ci sono due tipi d’adozione in Francia, l’adozione semplice «l’adoption simple» e l’adozione piena «l’adoption plénière».

Nell’adozione simple i genitori adottivi non sostituiscono la famiglia biologica. Le due famiglie (biologica e adottiva) coesistono nella vita del minore che avrà i cognomi delle due famiglie. L’autorità parentale è attribuita alla famiglia adottiva, anche se la famiglia biologica ha altrettanto il dovere del mantenimento economico. La maggior parte dell’adozione simple è intra-familiare, cioè, quando preesiste un rapporto affettivo o di parentela tra l’adottando e l’adottato.

L’adozione può essere revocabile nel caso di grave motivo (decisione del Tribunale). Con l’adozione, il minore avrà i patrimoni e il diritto alla eredità delle due famiglie. Nel caso di decesso dell’adottato senza che abbia discendenti, i suoi beni saranno ripartiti tra le due famiglie. In caso d’adozione internazionale, all’adottato non è trasmessa in automatico la

240 Dati dal rapporto: ONED. La situation des pupilles de l’Etat en 2013, Enquête au 31 décembre 2013. La documentation française. ONED, Paris, décembre 2014.

nazionalità francese. Potrà fare domanda della nazionalità francese, se residente in Francia, quando diventerà maggiorenne.

Nell’adozione plénière la famiglia adottiva sostituisce in tutti i sensi la famiglia biologica. Possono essere adottati i bambini / adolescenti minori di 15 anni. Questo procedimento sarà irrevocabile. Il bambino non avrà diritto ai patrimoni della famiglia d’origine, nemmeno la famiglia d’origine avrà diritto alla sua eredità nel caso di decesso dell’adottato.

Nella copia integrale dell’atto di nascita, si annoterà la trascrizione della istanza di adozione. In occasione dell’istanza di adozione i genitori adottivi possono richiedere il cambio del nome del minorenne. Nell’atto di nascita ci saranno solo i nomi dei genitori adottivi. Su questo tema Claire Gore analizza che in un momento in cui ci si aspetta una apertura più ampia sull’accesso dell’adottato alla sua storia e origine, questa modifica dello stato civile stupisce:

à partir de 1980, la loi permet d’écrire sur l’acte de naissance «né de…» (ses parents adoptifs). Cette modification de l’Etat civil est surprenante, alors que nous nous acheminons de plus en plus vers une ouverture plus large sur l’accès de l’adopté à son histoire et à ses origines. De plus, nous savons combien il est nocif pour l’enfant de ne pas connaitre la réalité de son statut d’adopté.241

La prossima tabella sintetizza il quadro dei due tipi d’adozione. L’adozione simple è soprattutto realizzata nel ambito intra-familiare, come abbiamo detto prima, a cui corrisponde circa il 95% dei casi, dove si adotta, di solito, il figlio del coniuge o degli ex- coniugi. Nell’adozione plénière, invece, solo il 6,5% corrisponde all’ambito intra- familiare. Nella maggior parte dei casi, sono adozioni a livello internazionale.

Tabella 6.1 - Sintesi delle adozioni in modalità simple o plénière, per tipo d’adozione e luogo della procedura - anno 2007.

Tipi d’adozione Simple Plénière

Francia Internazionale Totale Francia Internazionale Totale

Internazionale 0 156 156 0 2824 2824

Intra-familiare 8248 688 8936 174 84 258

Nazionale 320 0 320 882 0 882

Totale 8568 844 9412 1056 2908 3964

Fonte: Ministère de la Justice - enquête adoption 2007

Il prossimo grafico ci mostra che l’adozione intra-familiare per il 73,3% è realizzata dal genere maschile, il 24,4% dal genere femminile e solo il 2,3% da coppia. Possiamo affermare, che nella maggior parti dei casi, sono gli uomini che adottano i figli dell’attuale moglie o ex-moglie.

Grafico 6.1 - Adozione intra-familiare nella modalità simple, per persona che adotta