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6. Brand Jeep

6.1 Evoluzione storica del brand

Sin dal 1941, il marchio Jeep è sinonimo di vetture robuste, capaci di affrontare qualunque tipologia di terreno e tutto ciò perché i modelli Jeep furono inizialmente progettati per uso puramente militare anche se già a partire dal 1945 vennero adattati progressivamente ad una vasta gamma di applicazioni civili.

La storia ebbe inizio quando, nel 1940, l'esercito degli Stati Uniti in seguito alla crescente tensione politica in Europa, decise di realizzare un nuovo tipo di veicolo da ricognizione. Ne conseguì un programma denominato "Scout Car" dall'esercito americano, che in soli tre mesi portò alla creazione del primo esemplare 4x4, da tutti conosciuto come Jeep. Per realizzare tale progetto, l'esercito invitò 135 costruttori a partecipare ad una gara d'appalto, che inizialmente prevedeva un contratto di 175.000 dollari.

Il veicolo doveva rispondere ad una lunga ed esigente lista di specifiche, tra cui:

 Capacità di carico di 272 kg

 Passo inferiore a 190 cm

 Altezza inferiore a 91 cm

 Motore in grado di assicurare una velocità compresa tra 5 e 80 km/h

 Carrozzeria di forma rettangolare

 Trazione integrale e riduttore a 2 velocità (normali e ridotte)

 Parabrezza ripiegabile

 Tre sedili

 Fari anche oscurabili

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Soltanto tre case automobilistiche si dimostrarono però interessate ad un progetto così complesso: la Willys-Overland di Toledo, la Ford Motor Company di Detroit ed infine l’American Bantam di Butler (Pennsylvania) e questo in gran parte fu dovuto ai tempi stringenti imposti.

Le tre aziende costruirono i prototipi per il collaudo in tempi record, ma fu il capo- ingegnere di Bantam che riuscì a sviluppare, insieme ad un gruppo di dirigenti della società, un progetto che l'azienda realizzò in ben soli 49 giorni.

Delmar G. Roos, Vice President of Engineering della Willys-Overland, progettò il modello Willys Quad, mentre Ford realizzò il Model GP (General Purpose), soprannominato Pygmy, equipaggiato con un motore modificato Ford/Ferguson per uso agricolo. Ogni azienda consegnò il proprio prototipo all'esercito nell'estate del 1940 e ciascuna fu autorizzata a costruirne 70 esemplari.

Figure 14 – Willys Quad, MB Model

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I tre diversi modelli realizzati superavano però abbondantemente il limite di 590 kg richiesto e ben presto l'esercito si rese conto che si trattava di un valore eccessivamente basso decidendo così di aumentarlo sulla fornitura successiva.

Con una serie di modifiche e di migliorie, Willys Quad si trasformò nel modello MA e più avanti nel modello MB. Per l'esercito americano e per il mondo intero divenne invece nota come Jeep.

Secondo alcuni, il nome Jeep deriva dalla sigla "GP", che nel gergo militare era l'abbreviazione di "General Purpose". Altri sostengono invece che il veicolo prendeva nome da "Eugene the Jeep", un personaggio del cartone animato “Braccio di ferro”. Qualunque sia la sua vera origine, la parola Jeep è entrata ormai nel vocabolario internazionale ed identifica in genere tutte le vetture off-road e lo stesso modello Jeep è poi divenuto a sua volta uno dei simboli positivi della Seconda Guerra Mondiale.

Nel 1941 l'esercito ottenne la seconda fornitura prevista dal contratto che prevedeva la costruzione di 1500 esemplari da parte di Bantam (modello 40 BRC), 1500 da parte di Ford (versione modificata e migliorata del modello GP Pygmy) e 1500 da parte di Willys con il suo Quad.

La maggior parte dei mezzi prodotti da Bantam e Ford fu inviata in Gran Bretagna ed in Russia nell'ambito del programma "lend-lease" ed in Gran Bretagna il modello Ford divenne presto noto con il nome di "Blitz Buggy".

Il contratto di appalto fu infine assegnato a Willys-Overland, in quanto i veicoli standardizzati MA e MB Jeep costruiti da Willys per l'esercito, furono considerati veicoli "omogenei" che comprendevano le migliori caratteristiche di tutti e tre i diversi prototipi, ottenendo così una commessa iniziale di 16000 unità.

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Mentre la guerra proseguiva, dando alle vetture Jeep l'occasione di far conoscere meglio le proprie capacità, Brooks Stevens, un designer industriale di Milwaukee, rimase talmente colpito dall'originalità di questo veicolo da scriverne un articolo sul giornale in cui si proponeva la creazione di una linea postbellica di autovetture basate sul modello Jeep.

Favorevolmente impressionato, Delmar "Barney" Roos, ingegnere capo di Willys- Overland, assunse Stevens come consulente, incaricandolo di identificare le caratteristiche fondamentali della linea di prodotti postbellici Willys. Dal 1943, Stevens cominciò a lavorare ai bozzetti di una nuova autovettura Willys.

Nel 1944 prima che il programma venisse formalizzato, Roos convocò Stevens a Toledo (Ohio) per una riunione urgente. L'esperto di produzione Charles Sorensen, noto nell'industria automobilistica come "Cast-Iron Charlie" ("Charlie-ghisa"), era passato dalla Ford alla Willys-Overland per diventarne il nuovo presidente. Roos temeva che Sorensen sostituisse il team di sviluppo dei prodotti Willys, che comprendeva oltre a se stesso anche il consulente Stevens, con del personale proveniente da Ford.

Tuttavia, nella loro prima riunione, Sorensen e Stevens riuscirono rapidamente a stabilire un'intesa che, con il tempo, si sarebbe trasformata in una lunga amicizia.

L'opportunità ravvisata era quella di riuscire ad attrarre un maggior numero di clienti ed aumentare i volumi di produzione dell'azienda. Stevens ricominciò a disegnare, partendo dall'ormai famosa mascherina a listelli con fari sporgenti, che evocava immediatamente il nome "Jeep" a milioni di persone.

Le prime concept car del modello che sarebbe diventato poi la Jeep Station Wagon, erano tecnicamente limitate dal livello di sviluppo raggiunto dall'industria automobilistica negli anni quaranta. Durante la guerra, le carrozzerie erano prodotte da fornitori come Briggs e Murray, aziende che alla fine del conflitto sarebbero state

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totalmente impegnate nella produzione di scocche per le "Big Three". Willys fu così costretta a rivolgersi ad impianti di stampaggio di lamiere esterni all'industria automobilistica, gli unici fornitori in grado di comprimere o piegare un foglio di lamiera, fino a sei pollici, con un solo colpo di pressa.

Il design a pannelli color crema e marrone evocava visivamente la carrozzeria in frassino e mogano delle station wagon "in legno" della concorrenza, ma ad un costo notevolmente ridotto. La struttura totalmente in acciaio eliminava la necessità di una costante manutenzione richiesta dalle auto con intelaiatura in legno e le intaccature stampate sulla lamiera contribuivano inoltre a rinforzare la struttura della carrozzeria, creando un veicolo più robusto e sicuro.

Dunque, in vista della fine della guerra, Willys-Overland cominciò a pianificare la produzione di modelli Jeep civili e dopo la sperimentazione di un modello pilota sviluppato sulla versione militare (denominato CJ-1, che stava per "Civilian Jeep") e di un prototipo (CJ-2), la versione di serie, battezzata CJ-2A Universal Jeep, fu introdotta nell'estate del 1945.

Il CJ-2° è il primo veicolo Jeep destinato ad un impiego civile. La pubblicità della Casa americana proponeva il CJ-2° come veicolo da lavoro per impiego agricolo ed edile. Fu così dotato di portellone posteriore, ruota di scorta montata lateralmente, fari di maggiori dimensioni, tappo del serbatoio esterno e di molti accessori assenti nella precedente versione militare.

Nel 1946, ad un anno esatto dall'ingresso nel mercato del primo CJ-2A, dalla catena di montaggio di Toledo esce il nuovo Jeep Station Wagon di Brooks Stevens, il primo modello Jeep totalmente in acciaio prodotto e venduto in America.

Non appena fece la sua apparizione nelle concessionarie, nell'estate del 1946, la Jeep Station Wagon ottenne un grande successo. Non si trattava soltanto del primo nuovo modello prodotto dopo la guerra, ma anche di un veicolo economicamente

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accessibile, funzionale ed in grado di soddisfare il gusto estetico. Il passo di 264 cm inoltre consentiva di guidare e parcheggiare la vettura praticamente ovunque.

L'abitacolo poteva ospitare ben sette persone e aveva tutti i sedili amovibili (escluso quello di guida) per aumentare lo spazio di carico. Era la prima volta che una station wagon, precedentemente considerata come un modello di lusso, veniva presentata come una familiare a basso costo, trovando rapidamente largo consenso da parte del pubblico.

Giustamente descritta come "una delle automobili più carismatiche mai costruite”, la Jeep Station Wagon venne prodotta fino ai primi anni sessanta, per poi essere sostituita dalla Jeep Wagoneer e dalla successiva generazione di fuoristrada Jeep.

Nel 1950 la Willys-Overland ottenne la prima registrazione del marchio di fabbrica Jeep negli Stati Uniti e nel 1953 la società fu venduta a Henry J. Kaiser per 60 milioni di dollari. La Kaiser Company a sua volta avviò un intenso programma di ricerca e sviluppo per ampliare la gamma prodotto.

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Nei 16 anni durante i quali il marchio appartenne a Kaiser furono aperti stabilimenti in 30 diversi Paesi ed i veicoli Jeep furono commercializzati in oltre 150 Paesi del mondo.

Nel 1962 Jeep presenta il primo veicolo a trazione integrale dotato di trasmissione automatica. Si trattava di un modello della gamma Jeep Wagoneer (predecessore dell'attuale Cherokee). Jeep Wagoneer fu anche il primo veicolo a trazione integrale con sospensioni anteriori indipendenti.

Quando nel 1970 la Kaiser Jeep venne acquistata dalla American Motors Corporation (AMC), i veicoli a quattro ruote motrici erano diventati più famosi che mai. Nel 1978 la produzione Jeep era arrivata a 600 veicoli al giorno, più del triplo rispetto all'inizio del decennio.

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Nel 1973 Jeep fu la prima a proporre il Quadra-Trac, il primo sistema automatico di trazione integrale permanente, disponibile sui truck e sulle station wagon, così come sul modello CJ-7.

Presentato nel 1976 da AMC, il modello CJ-7 rappresentò il primo importante cambiamento progettuale Jeep in 20 anni. Per la prima volta erano inoltre disponibili, a richiesta, un tetto in materiale plastico stampato e portiere in acciaio. La CJ-7 e la CJ-5, furono prodotte fino al 1983 quando il calo della domanda del modello CJ-7 non lasciò ad AMC altra scelta che interrompere dopo 30 anni la produzione del modello CJ-5. Nel 1981 fu presentato il modello Scrambler: simile al CJ-7 ma con un passo più lungo e noto a livello internazionale come CJ-8.

Nel 1987 per rispondere alla crescente richiesta di veicoli compatti a trazione integrale sempre più confortevoli, AMC interrompe la produzione della serie CJ e presenta il modello Wrangler (YJ). Pur avendo una carrozzeria scoperta simile a quella del CJ-7, Jeep Wrangler aveva meno familiarità meccaniche con il famoso modello precedente. Wrangler YJ aveva fari di forma quadrata, utilizzati per la

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prima (ed ultima volta) su questo modello. Il nuovo YJ fu costruito in oltre 630.000 esemplari.

Il 5 Agosto 1988, a circa un anno di distanza dalla presentazione di Wrangler, la società American Motors Corporation fu venduta a Chrysler Corporation ed il famoso marchio Jeep entrò a fare parte della divisione Jeep/Eagle di Chrysler.

Ognuno dei modelli Jeep prodotti, ha introdotto nuovi livelli di comfort, prestazioni off-road e funzionalità, ma tutti in fondo devono il loro successo alla Jeep Station Wagon a pannelli, disegnata per la prima volta da Brooks Stevens in un giorno d'inverno a Toledo, più di sessant'anni fa.

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