le necessità, i desideri e le difficoltà che incontra durante lo studio
7.4 Expert Interview: Fabio Ferr
Qual'e il suo ruolo all’interno
dell’azienda? Di cosa si occupa? anni una vera e propria redazione FF: Siamo diventati da pochi digitale, prima eravamo più dei
tecnici chiamati a risolvere i problemi redazionali. Ora riusciamo ad avere un potere decisionale. Ci occupiamo di tutti i contenuti digitali presenti nel libro e le esperienze digitali sul sito. Dialoghiamo con le redazioni e decidiamo gli sviluppi futuri dei progetti digitali.
Le sembra che i ragazzi oggi siano, in qualche modo, diversi da quelli di qualche anno fa?
FF: No, forse solo più distratti, la pigrizia e la noia con cui il più delle volte affrontano i compiti scolastici è rimasta la stessa di quando noi eravamo studenti; sicuramente non risultano più motivati. Diciamo che il panorama culturale non aiuta la motivazione intrinseca ed estrinseca. Lo studente italiano medio non studia mai più di ciò che gli è richiesto, e non fa nulla se non gli è imposto. A differenza dell'adulto che studia per motivazione, lo studente italiano studia per imposizione. Per avvalorare questo concetto possiamo prendere ad esempio tutte quelle applicazioni nate per imparare le lingue, come ad esempio Babbel e Duolingo2, usate moltissimo dagli adulti ma che dagli studenti vengono poco utilizzate.
→2. Babbel e Duolingo sono 2 applicazione smartphone che aiutano nell'apprendimento di lingue straniere
Come è cambiato il mondo
dell'editoria scolastica con l'arrivo del digitale? È cambiato il modo di creare contenuti scolastici e di dare le nozioni?
FF: Ai contenuti classici si sono aggiunti i contenuti extra, si sono aggiunte quindi nuove interazioni e nuove possibilità. Naturalmente è necessario fare attenzione.
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FF: Esistono tantissime
sperimentazioni a mio parere fini a se stesse. Ha veramente senso spendere migliaia di euro per una ricostruzione 3d? A cosa serve? Gli strumenti sono cambiati ma un insegnante deve sempre svolgere gli stessi compiti: spiegare, fare verifiche, interrogare e controllare che gli studenti si comportino correttamente.
Quali sono i problemi ed i rischi che questo ha generato? su cosa è importante concentrarsi? quali sono le opportunità da cogliere? Su cosa si deve puntare per invogliare i ragazzi nello studio oggi?
FF: Il sostegno della motivazione, concetto su cui punta molto l'europa, diventa un discorso ostico in Italia perché presuppone il piacere dello studio, in Italia alcune materie (ad esempio la matematica o il latino) sono trattate come scienze pure e non sono adattate per essere funzionali e applicabili nella vita di tutti i giorni. La motivazione diventa difficile se non si riesce a ritrovare un riscontro reale nella vita di tutti i giorni. Inoltre il contesto culturale influenza non poco la motivazione dello studente. I modelli a cui si rifanno i ragazzi di oggi hanno poco a che vedere con i modelli proposti dalla scuola.
Quali sono le piattaforme con cui dovete confrontarvi? È un ambito in cui vi è molta competizione?
FF: Esistono numerose piattaforme con cui ci confrontiamo ogni giorno. Ad esempio Learning everything3,
un sistema automatico che, dato un concetto, processa migliaia di libri e immagini sul web e ne restituisce i risultati visivi. É un enciclopedia visiva che permette allo studente di esplorare e capire qualsiasi topic.
→3. Learning Everything è un progetto del dipartimento di Computer Science and Engineering dell'Università di Washington
www.levan.cs.washington. edu
Horizon Report Union definisce quelle
che saranno le sfide e gli obiettivi nei prossimi 5 anni all'interno della scuola e dell'unione europea.
FF: Le Piattaforme adattative come quelle di Zanichelli non hanno riscosso grande successo, gli studenti sono poco autonomi.
STRUMENTI E A T TIVIT À →4. La Khan Academy è un'organizzazione educativa creata nel 2006 che ha lo scopo di offrire servizi e materiali e tutorial gratuiti per l'istruzione e l'apprendimento a distanza attraverso tecnologie di e-learning.
Una delle parole affrontate è
personalizzazione. Teorie come quella dell'intelligenza multipla di Gardner e teorie sugli stili di apprendimento sembrerebbero confermare questo trend. Come può una redazione scolastica rispondere a questa esigenza?
FF: Naturalmente è un discorso interessante e molto contemporaneo, lavorare su questI concetti però significa produrre tanto contenuto e di conseguenza tanto lavoro per le redazioni. Inoltre risultano concetti difficili all’interno dell’ambiente istituzionale scolastico. Utilizzando piattaforme adattative il rischio è che ognuno apprenda diversi concetti. Alla fine nella scuola italiana tutti gli studenti devono apprendere concetti comuni. E anche gli insegnanti
dovrebbero riconoscere il valore dell' apprendimento in modalità differenti. Un sistema del genere richiederebbe l'integrazione di servizi di controllo e verifica molto complessi.
Anche il game design sta riscuotendo negli ultimi anni successo all'interno del campo scolastico.
Avete pensato di integrarlo all'interno dei vostri servizi? in che modo?
FF: Esistono bellissimi esempi di sistemi per l’apprendimento basati su meccaniche di gioco. Se però questi strumenti funzionano in età infantile la gamification semplificata non funziona nel mondo degli adolescenti abituati a giochi più avvincenti e sofisticati.
Vi concentrare spesso sull'uso dei vostri prodotti nell'ambiente scolastico, le vostre nuove proposte digitali si inseriscono all'interno della classe e nel rapporto fra insegnante e alunno. Avete pensato a proposte che si inseriscano nell'ambiente
domestico, che quindi possano aiutare il ragazzo nello studio personale?
FF: Noi facciamo prodotti per gli studenti che sono però scelti dagli insegnanti. L'insegnante sceglie autonomamente e i prodotti digitali sono decisivi nella scelta. Non è detto che poi vengano effettivamente usati, anzi il più delle volte l'utilizzo è scarso o assente. Per gli studenti realizziamo contenuti di tutoring. Lo studente difficilmente è motivato a imparare da se cose nuove, attraverso i nostri contenuti sostituiamo quelle che sono le classiche ripetizioni. I video tutorial come ad esempio quelli presenti in piattaforme come la Khan Accademy4
vengono utilizzati più spesso da adulti motivati che da adolescenti.
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Si parla molto di prodotti pensati per il tablet. In Italia però, secondo il report Net Children Go Mobile, solo l'8% dei ragazzi usa un tablet a scuola. Al contrario tutti si muovono con i propri smartphone: il Telefono Azzurro parla di un minimo di 2 fotografie (selfie) a settimana per gli adolescenti. Come vi state muovendo nei confronti di questi device?
FF: Solitamente quello che
realizziamo all’interno della redazione sono digital replica di contenuti cartacei. Il libro scolastico assomiglia più ad un magazine per complessità di contenuti che ad un libro vero. Per questo le versioni liquide che stiamo realizzando a volte non rispondono alle esigenze in maniera completa, ed i risultati sono dubbi.
Come vi organizzate per creare i vostri
contenuti? esistono 6 diverse redazioni divise FF: All’interno dell’azienda per tematiche che si occupano della creazione dei libri scolastici.
Per la stesura di ogni libro inoltre vengono consultati esperti. Infine ci appoggiamo a fornitori esterni per la creazione di contenuti extra e video.
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