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è

àiprégiudis) de’ tempj,ne’qualivisseroI

Come

volete;

ma

intantoquestisonfatti avvenuti.

E

ilumi superioridi

un

secolo ,chesantifichiinemicidella Canonicaodierna,edel Pontificato,idistruttori delle pratiche dipietàjede’Regolari,e indocili pen-satori;questo secolo«Monsignore,e

un

futuro,e voi,edioonderemo adaccrescereilnumerode’ nostri Padri,primacheeglispuntiailluminar1’Universo da

un

angolodell’Olanda. J.escritturedivine

d co-mandano

perlanostracondotta,diinterrogarei pas-sati,ecidivietanodistrologarenfuturo.

Finalmenteio pregogli attenti Lettoriaosservar bene leggendolaPastoraleseguentediMonsig.Ricci, i qui sottoposti caratteri,chea

me

parevidominino

-generalmente,esattamentelaqualifichino. Vi osservo dunque.

' I.

Una somma

fiducia

ntW

asserirelasua ragione, facendosi pochissimo carico di'provarla* 2,Egual costanzanelvoler averragionesu nino,senza ri-dursiunavolta solaaconfessare dibuonafede

un

'

minimo

difètto,anche oveè piùlampanteilsuotortó.

g.Dallasuabandaninisonuominidottissimi, santi, civili,onesti,moderati&c. tutto èsupposto franca-mente

come

dimostrato,schiarito,confermatoa evi-denza.Negliavversar)nonv’èbarlumedisenno,di educazione,-dinulladibuono:tutto è pregiudizi, abusi,cecità, superstizione, interesse,mirestorte,....

ogni vituperio.4.V’è

un

infinitafranchezza nel qua-lificare

a

'capriccioenore,overitì,buono',o cat-tivo,senz’altraragione, cheiltornare,o non tor-narconto all’intento. 5.Sembra vedere

un uomo

con

un

velosu occhi,che seriamente,edalungo econtuttalaforzadeclamacontrolacondotta,che sitieneconlui, nellostessissimo tempo,cheegli chiaramentene tieneunainfinitamentepiùingiimiosa con gli altri: un’

uomo

chepercuote.amorte, ed empie il

mondo

digrida,sealcunorispondaohimè!

Che

si credeihdirittodi attaccardifronte tuttoil

genere

Umano

,echenonv’abbiaa essere unsolo' temerario asegnodi toccarealuilafimbria del ve-atimento.

6

.

Insomma

,ilvero tuttodellaostinaiioneg

F

2

»4 S

E 2

1

0 N É SECONDA.

Siparlerà ora dolceyoraconforza:alcunecosedi diranno, altre sipasserannoinsilenzio,ovesi affet-teràunzionedivota,e caratteremansueto;ovefa^

travedersilaspada pronta,edilgenio implacabile; tjuandosiandrà destandocommiserazioneverso1’ op-presso,quandoostenterassi l’appoggio:quide’ contor-natiperiodi,ividellefrasistudiate, lidelmoltoparlare senzadirniente,colà espressioni pienedimisterio

,

edialiuzione Scc.

A

tempocoll’Incensiere,e atempo conin

mano

lasferza:asuoluogo unarialzataai Parochl,edalsuouna mescolanzastudiata della pro-priacausaconquella del Principato;nonvimancherà

ilsuobeltestodiScrittura,nè quellodi

un

Santo.

Padre,c’entri,

o’non

c’entri,dica,o non dica ciòche sivuole.

Ma

inmezzoatanticircuiti trà ivarjaspetti,chesidannoallecose,nelmaneggio versatiledellamateria;tutto finalmentesideeridurre aquestagran conseguenza, cheilvero scopodell*

Opera; ognicosaairea mio

modo

,ed

un

solo de'mieipensamentiyuna dimieparoleynon

mai

dea cadereperterra.

O

CrocepreziosadiG. C., schiac-ciate colvostropesoadorabile lenostre fronti

su-’perbe!

' '

Questo Gennaro

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'APPENDICE

Zt

lagnatile^lescuse,te risentiteespressioni usate

Monsignor RìccinellasuaLettera Pastorale, si\

\vtggono conformialle digià usatedamolti

Novatoru

Q"-

*'

•3

Ant’ 'Agostino,^non avrebbe ciecamentedatò pas*

fapòrtoaliaLettera indetta,per solvederlaconsanta Unzione direttaàisuo dilettissimo Cleto*e

jPcpo-V

..,Spiritodi unità,edipace.

No

: PetiliaiiO-anche,VescovodellaDonatisticaFazione(la quale Ubn

meno

sigloriava della sua piccolezza(a)

,

diqviet cheorasene,vaniilacombriccoladegliAppellanti^ proiettai, esostenuta aPistoja)similmentescriveva.:.!

retilianui Episcopusdileclisstmis

COMPRJESBY-l-TERIS

I fi»Diacotiibus,Ministris perDiacesitìi hobiscum_in sondo Evangelioconstitutis»grattò vo-bis'f

& pax

&c.(b),

E

ciòvàbene,diceailSanta DottoreI

ma

,ciònonbasta:

Agn

.scoApostolicam sòlutatioriem. Videris quid, dicas;unde tamen didi,-.

ceris quiddicis,adverte...Sic salutatPautus Ro..

^ tnanos,sfcCorintHiqs&c*Quaeigiiurdementiaest i.

ciirn hisEcclesiiknollecommunìcare

PACIS SA..

^

IfUTdEM

Xinquorum;Epistolìs. didicisti pacificartv' sfitùiqtionem (c.)

Non

$òse nellaPastoraledi-Mon»

ngfipre,.siosservi.*benconservata cum,-.

RjfffqaaEcclesìa.' Basterebbe,for^aAgostino1’

ascoi-^

tare./. V. Zf/r. .pag.,105.: nostroPrc-^^

Iato, .farsipregiòd’èsser pacificò e

accessibile, o/

mansueta 1 Anche Petiliaao se'ne. gloriava

(ò)"

: '

^-111IiMi

n

jI * JZ* - ^

(rt)V» Agosino li»coni.Lkt.Peiil.».io6., L<b.deUnii.Eccl, M.17.,'ove apostrofaiKloiDonatisti» iPt-dice;<?ui<4«<.Haretid^fufiddepaiuitattgt^riamùii t

^

(h)Riportasida S,Agostino L.Il,cont.Lite» ?eiil<a»In»S*

c<ji Ivi. (li)V,S. Agostino cU-U. ILcont, Lttr. Pci.n». 1jj»

K

3:

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Ì6

anche Fausto Manicheorlptteva F'idesin

me mitm^

videspacìficum: epococurandosi di provare,stu*' diavasia fiustificarsicondellebelleparole.

Ma

ilgraq Dottored’Jppona»luisoggiungeva:(a)sihocesset justumjustificareseipsum ve'rbìssuìs,volassetin

calum homo

iste«

cum

fuecloqueremr, $edegoiit deliaas(

^li

fosseroquestedelizie diFausto ,se Ville,sePitture«seAbitilindi,e Livree,sebuopa scuderia,nonlo s6.)ittdtUciasnoninvekor., noias omnibus,fi*illusntamen.

quomodo

videopauperem spiritu

;

quomodo

pacificum ? &c.

E

aPetiliano

me^

dcsimoygranbanditore dipace:

Quocumque

, re^*

plicava,tevelaminebonitatisqbtexeris, quocumque^

nomine

PACJS

,bellumosculisgeras,quolibet

UNI-.

TATIS

vocflbulq

hominum

genusillicias., ,.faUis...'»

acdecipis (b). Anchecostanza,anche invitta' for-tezza,, anchelasuapazienza faceavalerPetiliano, cricoprivasicondegliesemplidi'Paulo:Pqufi

ma-gistripatientiamsubnostrispericulis imitqrhur,'Ma^

perlerime Agostino:(c)siveliesimitari

^aulum

% intus essesfalsorum

Fratrum

tolerato?^nonforis'' innocentiuncalumniator.

(aveadettoinnanzi }

ppò

andarvilabisogna diversamente : imperocché; nisihcec vqrba,(Christus nobispatientiam

man—

davit &c.) longe

a

vestrismoribusaliena, in ser-monisvestrisuperficiem transferretis,

quomodo

vos ovinapelle tegeretis

? Che

diremonoi della sollecii, tudinePastorale',tanto ràntatanellaFaziondi

Do-nato, perailda Cresconioìsuoierahchiamati stori datida

Dio

alle loro Gregge pascentes

cum

disciplina

(d)

, eche'siergevano'inGiydici, flf

Maesni

dellaChiesatutta,sparsaperlo

mondo CrU

stiano

}elaloro piuttzzaaconfrontoponevanodella depravazionede*CattoliciiParmenianusvester(ecco ne dicevaAjpjstino(e)

y

'pneclqram vestram.

(«) Lib.cont, Ftuft*Cap. VII,

fbj Lib.II.coni*Liu.PetiUaniù,|gi ,

fcjIvin,170. ' ;

(ij V.Lib.IV.coni.Cmcon. n/*g.

Ccnv c«»tLih* 5.... . .' v! i

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