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COLLEZIONE PISTOIESE DI FIRENZE. Cav. FILIPPO ROSSI-CASSIGOLI ^ Pergamene - Autografi - Manoscritti - Libri a stampa R. BIBLIOTECA NAZIONALE CENTRALE

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(1)
(2)

R.

BIBLIOTECA NAZIONALE CENTRALE DI FIRENZE

COLLEZIONE PISTOIESE

'

nXCCOLTA DAL ,

Cav. FILIPPO ROSSI-CASSIGOLI ^

nato a PistolaII23 Aitosto 1835 morto aPistolail18Maggio1890

Pergamene

-Autografi-Manoscritti-Libria

stampa

-Opuscoli-Incisioni-Disegni-

Opere

musicali-Facsi- miled’iscrizioni-Editti-Manifesti-Proclami-Avvisi e Periodici.

21Dieemhre1S91 SASSIGQU

/Gopgle

(3)

...

.

(4)

f

y

DigitizedbyQoogle

(5)

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(6)

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(7)

ANNOTAZIONI PACIFICHE

.

l

D'

V H

PAROCO CATTOLICO

A MONSIGNOR VESCOVO DI PISfojA, E PRATO

^ ,

SOPRA LA S&A LETTERA PASTORALE

de’5.

OTTOBRE

I787.

*

AL CLERO, E POPOLO

DELLA CITTA', E DIOCESI DI

JPRATO.

EDIZIONE SESTA,

jAccrescìu/a notàbilmente dair

Autore

ediun supplemento,nonchédicontronotealla, / Pastoralemedesima.

é

.

IN

ITALIA

,

E

trovasi in

GENOVA

pressoFelice

Repetto,

MDCCLXXXVIJL

Digilizedby

Coogk

(8)

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(9)

^11

L AUTORE

A CHI LEGGE.

-'t

'.'|~\Opósple due settimane, proseg^uen-

;JL-f dosi a spargere affollatamente

le -

.copie

di

questa mia Opericciuola

,

sono

^obbligato a ripeterne questa Edizione .quarta. Tacito spettatore del giudizio

.del

Pubblico

,

ho sentito desiderarsi da molti

,

che unita

si

riproducesse

,

ed in-

.tiera la

Pastorale stessa

di

Monsignor Ricci

,

che per ogni dove non era

alle

mani

ditutti;

onde

si

ponessero sotto degli .occhi

di

ognun^ che legge

,i

due

Scritti

contrarj

,

e

il

fondamento adequato

di

un .prudente giudizio. E perchè nò

, dissi

.tosto alE inchiesta

?

Ho io forse cercato

d’

inganhare

il

Pubblico

,

dissimulando

le

.

ragioni

dell’

avversario

:

o mi sono impe- gnato

in

una causa vacillante, e dubbiosa, che abbia

a

temere

il

più preciso confron- to

?

La

verità

non ha mai- ricusato

la

luce, c

l’

esame

,

quando volesse intraprendersi senza fascino

di

passione

,

e su

le

giuste bilancie del Santuario. Ecco dunque in tutta

la

sua estenzione

,

fedslisfimament^

a

i

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(10)

-òpetufo questo antico linguaggio; ho

ccr^'

caco

di

fame cenno nella sottoposta nota^

brevemente però, nè

si

sovente, per non inScerrompere soverchiamente il.contesto.

Ma .con piu

di

estensione

,

e sotto un sol colpo

d’

occhio

,le

antiche cayillazioni de’ nemici

dì.

Chiesa

»

ho creduto

dirife- rire

in una breve Appendice

,.

che

seryirji

come

di

supplemento

alle

note, e riunirà

<^Uanto basta

^

ed è utilissimo aversi pre- sente

,

mentre con tanca acerbità, e iniquo metodo oggi

SI

trattano Je Ecclesiastiche controversie, .Su questo punto spedale debbo contestare

le infinite

mie obbliga- zioni a un dottissimo

,

e della Romana Chiesa meritevolissimo Letterato,

il

quale nelle

.

strettezze

di

preparare con tanta Itecca

i

materiali

alla

stampa

,s’

è degnato giovarmi

coll’

impronto di varie _antiche testimonianze

,

ohe a me sarebt^ stato di lunga opra

il

raccorre

,

e che

tuttesi

tro- veranno. prodotte nella indicata Appendi-

^

ce,

(

che perciò quasi intieramente sarà di

mano tanto piu esperta

)

onde rendasene' giusta laude a chi deesi

,

e a me riesca di mantenere

il^

sistema

,

che ho tenuto co- stantemente

fin

qui,

di

non mai mostrarmi

.

al

Pubblico adomato delle

altrui

penne.

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(11)

Finalmente

io

supplico (juantò mai

sJ>,;e

posso

,

Monsignor Vescovo

di

Pistoja,

se*

mai giungeranno

alle

sacre sue mani que--

sci

miei

Scrittij

e chiunque altro avrà

la'

compiacenza

di

leggerli

jdi fissar

bene

il

mio intento

in

questa indicazione, che

an-’

drò facendo de* pretesti

degli-

antichi Ere-*

Pici.

Io mi dichiaro solennemente, che noni ho avuto, e non ho

altra

intenzione, che db mostrare

il

debole delle difese

di

MonsÌ 7

'

gnore, che

si

trovano già rigettate dai

Santi’

Padri

:

e non già

di

creare invidia

alla

ris*

pertabil persona di un^ Vescovo

,

o dentar sospetti su

le

sue intenzioni, che a me non*

rocca

di

giudicare.

Il

gran -Dottore Ago-*

srìno, avendo fatto pure riguardo

a

un Ve- scovo

,

un paragone più fòrte,' mi dà an- che

1*

esempio di come debba applicarsi^

nella

carità

di G. C.

,

dicendo

:

Ego non Petilianum

,

nec quemcfùani hominum in parte Donati'^

-

sei

ipstiìn^

errorem partii Donati 'Satana comparavi

,

ex cujus la^

queis homineSj ques'

diligo'^

cupio lìiera^

ri.

Giova- anzi

il

supporre

'i

che- questo accordo del suo linguaggioòòn quello de*

nefand’uomini

dell’antichità, sia

avvenuto per combinarione impensata, e che

il

ve-

iierabil

Prelato non abbia spunto voluto

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(12)

Kà|te>^ ^spressàmence

le

costoro

vestigia.

Ma'sVrapre^e ne viene^a conchiùdere cat-

tiva la

causa,"che poggia su’medesimi fon^*

dainenti) o batte

le

vestigia medésime

:e-

quésto

è'ilsufficiènte,

e unico seopo mio.-

Dii

ritrovarsi,

benché a caseV

ftiéscolatO"

dòn queHi antichi nemici di Chièsa Santa f s&éé dovrebbe conchiudere di darsi

fret-‘

ra

à uscire dàl me zzo

'di

Babilonia, e get^'

tì!i"-viale

armi cortcaminate

:

e non mai di

adirarsi cOìitlcf

'chi

vi>disveli,caFÌtativa-^.

mehteUa detestabile* società: 'Non

inisi^

fàccia preteadé^fCib che

nott'

Voglio: noir

'Si càvilli stì^

qitàtehe fatto passeggierò

,

ij^cidénte,

ovenod^ondo argomento;- noti

^frammischnaó! nella causa. Che- tratto

i- Inflèssidi

rtìia-Beraona, che punto nòn

vi

appartengono

;

non

si

inventineT

ciarledi'

ri^^iàmi

segreti^' di

minaccie^ c spaventi' in una pàrOla>,'aion

s’

esce

'dallo

statò deHa questióne; eàrdireMoSingarmi d’aVef rrattaco in nipdbvda persuadere; Almeno

è cèrto d’innan^ì a Dio fuìa nón mentior ché'niuna mira e

indiretta,

ma

la

per-

^asione* intima^, e^un

cristiano- attacca>^

rilènto alla

Chièsa

jallaS.

Sede Aposcoli- C&V

allaverità*

V éd

al

mio prossimo, mi

hanno gaida&Q-Ì3>peona. -

(13)

VITI

rr

»v.

AV VtSÓ D E L L’^'A'tìf (>ìt®

,

ALIA PKESEilTÈ EDÌÌIO^E.

:"

V

E

. -i;.

' J0{:-'

ì

>71!

Cc0ci

alia Kjuinta Ediziocrè..

De’ ^an, rumóri

si

$p^^,:^nt8nto^dà. Varie

,

parti asr coltati

il|'.TÌspcste)

e

difesfej

di /Eettcre©

scritta5;

che preparavao»' comtp.

mie aanota^ioni. Da/Tosctija

^/fftinai6r:

clayanp quaCCro

.j

ó sette Mettere jpsi:

si

vociferava io;MiUjaó> .che

y’efife

gante oeei^pata in uha

istsepitosa ri$pos^g,:

ipache

i

pih rf^cavanójc che allò spriageroi

si

sardbbe.'presQ

il

più

'quietò:

pariitp dUafi scip correre). e non andar

.dietro a;qve§tft.

i^ajc

Ram

ane-i

secondo ih consiglia

Ijións.

Rieti medesirtìte .dagli !»c^nò s^q%

corrispondenci in RomaióRamhoftnì

pe>5^i

4a Eavia scdveva.a un suo uomo

>

nemico, del pan che flàngia,

ehfe

avrebbe inseh' gnato a 'Romani! rìspetto^c^e.dees^:af u^

Vescovo se ìq fe)SshE.oma!i

<>,

<^eci

fes.se

bisogno d’indugiare

fin’ora-ft

ipjparare^da

ritti

.có»nqual rispetto debbasi trattare dè’Ve yeSóvi Éi ce The

.in-

segnato

d’

avanzo nelle sue

i

contro versi©

còl proprio Vescovo

di;

Berciai

ilcC.acdi

Molino) è

nell-

Opera db!

eino contro Pàttual

PasfQiiec.vigilantissififlO

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(14)

J 1

% chiesa medesima Mons.»Nani.- p-^lcroflde cucco ilp^rtico

di

SQAP già

varj,

unniche insegpacon voce

al-

tissima

all’

Pi^yscsp con mille

libri

arrab- bjaP contro

.il.*Ve^scovo (si

vuol meno di

<?p

4

)idi.Rpic»a

si

dee scrivere

y<k

ccacoare.di ynVf^covo^ IO;però loro an-^

nuA^io, cte(j|OB

.,sgrò,

buono,

a;

cavar prp- fiq^ di^ues^eSc^^: ecop

tutti gii

eseni-

pii,

di cosi d^m Maestri mi

restfsrò

pscipa-i tp pel mantenere ( ;specialm,ente parlandc^

<H.^WSon€ di cantprcaratterp.pclla Chiesa

<h ^)ia),qu^lUngenuo, e nap^rato con^;

^gitQy

c|i§

s^beo sola, uopo di decenza'^

-1^4» pivilt^jflsegserebbe anche a.lpro^, \

I.jì?epQser^peK^:SÌ-

erano

fin

qpi restate ia

^i^licà.pA^pawivi J.ed anpùazj; [quando

)£^i

mi' yiep

dal'.Finale

pjr^^la nuova So-

eij?tà,

Tipp]grafica

:la ideile

.Leccare pacifiche di

hH>

t^co

c

Ortodosso

^

&c. Per

ajtrp,l’j

Aapnirtjo

.

Autore

^

ingenuamente prptesta^jfnagv'i?-

)di

pon, averle ancora

iette

MileFf^^e-yian

tq i

la fommp:^ion€i ahc mi cagl^^^ua}pa'"^P

j

^d

il

tumulto d4lU:idei^ (he mi sifO^Uàno neW

atto di scpr/«r/o-(n). Intanro'perb

.e’

seda

^

!f

'

^

1

1~

If.

.IT

{.à),Qui prìus'respondet

quam

au'diàt\stultumsè

€istdunonstrat);/^iònfusione .digniim.':Fxa\:\\’llL 13.

(15)

piglia

malamente cotitm

gii'

Autori II. 13. &c.

,

e

io

mi credevà 4

i

essere

HJti^

solo!

)

di queste annotazióni y perchè C/W

mini privati hon debbóhb

farsi

Ce'nsorì de^

gli Unti dii Signore

nh^

vomitare

le

orrende bestemmie éoritroimeA^simhi^i^

delle

^

bestemmie*

di'

nuòva

'Spècie.•)

Im-V perocché

il*

dilemma © scovo

Pistója*è innoce'òte^yiè

laàciàtct^^

stare

:

©

egli

’è^reó*, e

coccia '-Papa a-ri^l

cHiàmaré &c.

’.'Octimà^n:térib^v^ I^^

^

vero diVeV non ”èapiScb‘f

'córne id ìeì?tìfe(P

le mie annbfàisioni coV^d^èfakiòjMàhsigJ Fdrporàti

'Ve'skfùvo

di

eliè

Anoninìó* prènde

alacèPSt'if'ifl^tJuàftrò

pati giné"(

ii.^)’ déK^i'ìsoà- le^

rèvo/e Pastorale

di

’Vescòvddè^

30.^

Decembte 1771.3 Cii

^ìtiÌle/;|é>-'(édMr.

s/cam* 'giammai V udty ^dàcèhàda Chté'sS è Cbìesà'? ^Ché

ci

ho.

ólie'i^àre' iò^

cóff MonsigWór dò}

Pàrt:^ 'de'^Prcs'sy

P^esCóvo di

Bolè^Hd'''ìn-

Picardià^ y cui

si

scaglia'

posteriormetìce P'Àiìbòifno

(

pag*

li. 11.

'i3.1)-éorrie‘.^4/#^rè"‘(^^^

dhó

scàrì^

dolo piìTTetrente

(di

qnehil Saluzzo

):;3 'è

di un

genere.'

infinitamente pik importane

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(16)

Ce

j

ed enorme

:

che

‘costui

condanna

di*

Socinìanismo

,

di errori

,

e

‘direi

lesiti mie^ che sì leggond

in

cotesto

‘scritto

(TI-^

struzibne Pastorale del iyS^l^di Monsig.' di Bologna y fanno proprio orrore? Forse- non

s*

è mai veduta Lettera-

piu'

graziosa'

di

questa

‘di

47. pagine del mìo Anoni-- mo. Ei

Scrive contro*

le

mie annota-^

fiòni.

Impiegà

le.

prime dieci pagine pèf dire che Roma e

il

P.^Mamachi fanno

tal

quale còme

i

Gesuiti. Di

11allap.-tSi.'

sta a provare

j

che

i

privati uòmini sehjà missione Hom hanno a metter bocca

ne^*

fani de’ Vescovi. AlIà stessa pàg. iSVfina a 23. s’accapiglia cóntro iMoh^gabri Vè^‘

scovi

di

Saìuzzó ,;è

di

Bolina

i'ri

Pic^-’

dia.

E quando'

c¥e.dpj,

che'vèiljgà à mV

^

se

la'

prende:

(*cit.

’pag/ii^^;) 'cóntro le Tesi

di

^ohrèalè del

(

,pag..z^:

)‘”Spitalieri

( pag.*

;^o.) cioè'

Spédafieri i^e c’impìega

'fino- alla p.

30.

clt^

per mbsttario

'

Molinìsta Semi

-

Pè- lagiano

\^'e‘^efidndio

Pela^iàno marcio] è se yoletè^jncòrà T ólèzant'C

di',

r di Deista, Siamo noi

arrivati alle

anno- tazioni? Ohibò. Attacca quì

il

Concistoro:

del 1778.50 là Ritrattazione

di

Febronio, fabbricata in Róma dai due Capi (P Opera

%

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(17)

xa

Zqcchtria,<i e M-o.rna.eH

>

fino

alla

pag* 32

^%

È.

lì.

Lì coniincià uiu stampita sul Ca-*

tgciwsrao dei^Gésuica Lerrèri

,.

che Voi

:^^ìanti^

intrepidi difeiùóH della

verità,

f

àgli

Aon^sfi di Firenze

)

impegnaste

la.

vpstra parola^ pag.

) di

confutare,

(fi),

p j>oi'viepe a mostrare che per causa, de’ Gesuiti^ e de* domenicani (p.

35

.

37* ;3^*

)

^ Vescovi),

_dl

Pistojy nelle vicfnde presentile che io (manco miUe che sono viVTWsdo) ho storpiato

tutte, le

espressioni della sua eepeUente PastOT^

( fJtel

^If

siiessQL,9

puK trovar che ridirò

9

tutta intera

)|»je;r

.renderle p^i^y.ci^^^ Pn-^

»HW'( P?Stn31%.

;)^.f

»!•%

ce,a

.'^Iprcni

Jt<^3ire;)Che lacio.la Pusto-^

^le st^tnpata.^

perchè nel\S»;n^o

di

Pytojà swmpato

>>

e.

non pubblacp'y adottarono

le

propp-j sizioni Galli^npj_c

la

profòs^ònydi Fedó

di PIÒ

'iy.^

iuyecitàta.'J.tìnalmenre^

alle^

pagine 43'

si;.

mette

,a

.negare; come

^ Setuttfe' cfilèsie^

y

Igres5iòm Ì!tìd<ftwro‘<naicentrò

owfpep

dcji*ini^r#9-^ri;iiè piuttosto I3PastoraleckJWpns.Ricci,checontroisuddetti&c.

, Mrtcrtmoa ùiW’qutAiorie'nioltó

^Hraìnaré/^ch’io

pé*

ptei'ìnttrroèrjértliwpMno pe^tÀ^^on Iw

^c;

ojq

^apeyaiiil-nctce^scrittocentrodiloro^ anziché biccxj

^

endcrt

eh

eoonla»rollerà, r./- -^- -

DigitizecJbyGoogle

(18)

xm un Giansenista due

fatti

conosciuti, pub-

"blrci,

e notorj

,

uno delle Immagiai

diri-

lievo levate nelle due Diocesi, e

l’altro

del- le Reliquie, che

alla

pag. 2

1.

aveva

attesta;-

to

(

cosa veramente speciosa

)

egli stesso soùo

la

decente" sspressione

di

alcuni Fan*, toccì pieni di crusca

,

che

ài

facevano passa*

re per ossa di Santi: e poi gridargli Autori

^cioè a me solo) delle Ànnotaeioni

,

che

^anno incidentemente àccenriatiquestidu'-

fatti,

che

z=:

sappiano^ che

iofi

denuncio

c

tutto

il

mondo per

ipilisfacciati

bugiardi

^

*c

sacrileghi calunniatori &c. T orna- poi (p

'4

5.) ai

Gesuiti Brisauer

,

e Nouet ,e dice, che un’altra volta,

se

avremo papen^ad

-leggerle entrerà

in

materia. La

p.

45., e

la

'

47. che è l’oltima, son distinare a

dirci

che

“in Genova nella Stamperia Gesiniana sta facendosi un’Edizione delle Annotazioni:

che anche a

lui

salta

il

ghirihi^o di

farei

“stampare

la

sua Lettera, e

si

soscrive Mnr-

'

cantonio Concai h. Non avendo^ìerè

^pO:-

“ruto averne

in

Genova

la

licenza^

ci

dice, che è ricorso

alla

Stamperia

di Finale...;.

'

ove non vi è la politica dì temere di com-

~parìr Giansenista

,

come

-

segue nella Ca*

^-pitale.

Così

finila

prima Lettera paci

- fica

del Sig. Marcantonio Roncàllo.

DigitizedbyCoogle

(19)

XIV

,,

Perchè me ne son io mostrato inteso?

Per appagare questa prima volta

la

cu-

riosità

delle Persone

y

che bramassero di .sapere cosa mi hanno risposto

,

quando

,

dicevano

y

che non

vi

era risposta.

Il

Par- tito però griderà

:

abbiam risposto

y

ab- biam vinto. Sia pur cosi, che è già

solito.

Ma quanto a me

,

se risponderanno cosi per

aria ,

e sbalestrando, senza venire

all*

ergo

;

anch* io denunzio loro à mon

tour

y

che lascerò gracchiare

,

e mi oc- cuperò, se Dio me ne darà

la

grazia, in qualche cosa

di

miglior profitto. Per ora posso dire

al

Sig. Roncallo, che studj, che svolga de’

libri

,

porti delle ragioni,

,

delle autorità

,

de’ monumenti, e non

tiri

.giù

borra come

gli

viene

alla

penna: che

,

prima di rispondere legga

ilibri,

che

ira-

pugna

:

che non

si

faccia bello della sua commozione

,

e del tumulto di idee

(

che

.

è

la

definizione della pazzia) che

gli siaf-^

follano alla mente

;

perchè

le

Persone non hanno tempo da stare a sentir par-

lare

i

pazzi

,

e non vogliono comprar ciarle nemmeno per

dieci soldi.

Special-

.

mente

,

sedati

gli spiriti,

e

1’

affollamen-

.to

di idee

,,rifletta,

e tenga per fermo

,

che ove son ridotte

le

cose

,il

prcten-

DigitizedbyCoogle

(20)

’dere

di

ostinarsi a difendere in Monjig.

Ricci esattamente o^ni cosa

,

senza

ri-

dursi a concedere un minimo che

9

è una spezie di fanatismo

^

che ormai non può più

soffrirsi9

nemmeno dagli stoma-*

clw più preparati

9

e dalle teste più fer- vorose; Lo che-

sia

detto una buona volta per sempre

9

e per

tutti.

Gli dispiace

9 jeh'e le

Annotafioni sieno.

state

ristam- pate in Genova? E

io,9.

può immaginarsi, che

ci

ho piacere

:

e

gli

darò

la

notizia eziandio

9

che se non fossero

stati

gEin-

trighi

del Partito

9

a quest’ ora sareb- bonsi ristampate

in

venti luoghi. Ciò non

•<5istante9

in meno di

tre

mesi questa è

la

mia edizione quinta. Oltre

la

ristampa fattasene in Genova

(

però della mia prima edizione

)altra

se ne

fa 9

e forse sarà terminata in Venezia

;

un’altra ne è intrapresa in Assisi

,altra

in Bologna

,

un’

altra

dallo stesso mio Stampatore

|

e queste ultime due saranno

le

più co- piose

9

perchè

fatte

sopra ‘l’edizione pre- sente con

le

ultime aggiunte. So che in due diverse 'Metropoli d’

Italia

se ne la- vorano due diverse traduzioni in latino

^

è pèf ora altro non

so.

(21)

;

S I A V V E R T A

,

He

nellaristampadellaPastoralesiìadoperato ptinutocaratterefper non /òre''grossovolume:

ma

nel margine

ho

conservatogliantichi

numeri

delle

pagine

,onde citando/’EdizionediPistojaysene possano subito trovareiluoghi.

Le

mienote si troverannodistintedaquelle di

Monsignore

con.

una

lìnea,indicate connumeri,e,

ngn

,conlettera > e

contrassegnateconla lettera %

» ' . ;^ ^

^ I

'

t Innoltre.

Alla pag.

3.delie

Annsaa^ni

jeòe

ho

naminatoil BartoiiOofpcoic^n*^>

colante Nocetti,

ho

sentito con

mio rammqricp

esser dispiaciuto

ad

alcuniReligiosidel rispettahi- iissìmoOrdineFrancescanodegliOsservantiyquelti- tolo 'di

Zopcpiante

yquatich^

smurasse

adopratoir- dispregiodtU'Qr/iint stessoytanto benemeritodeli,- Chiesa,

E

periischiettamente protesto diessermi co- espresso unicamenteperdistinguerecon quellacorre, apptlla^orte volgare

un

Soggettoààtf

ahro

yt noti '

mai

per

poca

eftirna\ione,che

m

rnabbiadell’

Orr

dine de’

Minori

;poiché an{i lusjngomidiaverd.afp Ideilecostantiye ''nonequivoche testimonianzeyche >

fregioy venero'y

ad amo

tuttigeneralmentegli

Or^

Jini Regolari'yche accoglie nti suo seno la Chìtsa,

E

poiché sututtosifabbricanocongettura:

4^

chiaroychequesta protesta

t ho

messa,qf/ìio

4p me

ysenza che alcuna

me

'riecefchi ,

me

t,'abbia suggerita,o ordinata Sfc.

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(22)

t

ANNOTAZIONI PACIFICHE

su LA LETTERA PASTORALE DI MONSIGNORE SCIPIONE DE RICCI

de’5.

OTTOBRE

1787.

SEZIONE PRIMA.

J

MoNSlGNOttS’

I

O

«ono

un

debitor vostro,

Un uomo

» che a seconda deilumi ricavati dal vostriscritti, siriconoscemesso da

Dio

immediatamentea reggerelasuaPar»

rocchia,

come

voidall’immediata voce di Dio sietepostò al governo dello vostreDiocesi:un

uomo

discosto di

un

solgradino davoi nella Gerarchia dellaChiesa,

un

Giudice anch*

/b,^fDottordellaFede(Leu.Fast. sud. pag. 8t. )$

k)sono

un

Parroco. Potròdunquelusingarmiditrovai pazianegliocchivoftri,e difargiugncrc in pace lemie parolesino alla Sede di

un

Vescovo, senza farmireod’attentatosacrilego controlasacra vostra PersonalSi, I^aiignore,iolospero davoi, dalla vostramoderaziohe, dalsinceroattaccamentovostro allaverità,edaqueisavjprincipi,che siripetono

^ad ognipagina di questa vostra LetteraPastorale:

Degnatevi pure di ascoltarmi'tranquillamente, che

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(23)

ri.

'

SEZIONE PRIMA.

anch’iomi sento bastantemente tranquilloiniscrì- vervi,enonpasseròcertamenteiconfini,chelaca- rità,eladecenzainogni caso prescrivono.

Non

ven- 'go'nèa calunniarvi, nèa suscitar divisioni, nèa malignare su leintenzionivostre, che

Dìo

solo si criserbate(Leu.Past.pp.8.9.).Vengoa valer-

mi

del diritto,che

può

trasmettersi achicchesiaso- pra i vostri sentimenti, subito che voi stessogli confidatealPubblico,diritto,dicui voimisfidate avalermiinpiù luoghidiquestamedesimaLettera, c che

mi

ditediaspettardapiuanni, chevaglia- senequalcheduno fIvi p. io. ).Voi protestate df averquivi manifestatoipiùintimi vostri sentimenti dell'animo(Ivip.105.) consemplicitàcristiana, c caritàPastorale: iovicredo sulasolaparola.Ri- cercate una vicendevole communicazione sincera di sentimenti suquesti vostri(Ivi p. 106.):ioviob- bedisco,e

m’impegno

allapiùscnipolosabuonafe- de,e inappuntabile sincerità.

Mi

saràpermessod’ in- sinuarminell’intimo segreto de’ vostri pensieri,e de’

vostridisegni:

ma

camminerò sempreconvoi, e

non

abbandoneròdi

un

sol passolavostra scorta; sicurodinonfarmiin talguisascrutatorede’cuori, edinon ingannarmi, se non siate-voistesso, che

’mi conduci all’errore. Scorrerò rapidamente sulle vostre vicende,e sugliannidel vostro Episcopato infelice{Leu.Past. p. 89.

):ma

non mi terrò,che aifattidi pubblica,caccertata notorietà,e su’qua- Jiveggasiimpressoilsigillodellastessavostradepo- sizione. Alieno per carattere, e per sistema dalla frodolenta doppiezza,e dallaoscura dissimulazione servile, mi farò sempre una legge di rispettare i diritti santi dellacandidasemplicità,anchepiù(se pur fiapossibile ) che noi facciate voi stesso.

I

. 2

Imperocché,Monsignore, voi inseritein questa vostramedesima Pastorale(dallap.35.a 45. ) la lunga,e dettagliataRisposta,concuiviquerelaste col Papadeirimproverilattivi nel Breve del 17B1. sul

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(24)

SEZIONÒ PRtMÀ;

| fiunoio a^fere delle

Monache

di S.CaterinadiPrhiot edinessanonaveteribrezzodidire mille durezzé primo Gerarca,sottoil rancido

emblema

di pi- gliarvela controioiciaurato raggiratore* chesatia saputa di S.S;^Viaveva fraiidolenteroente spedita unacartaaffattoignota allamedesima S.S.,edai suoSegretario(Lett.Past.p. 36.J.Potrei quindi gius- tificarmiperavventura colvostroesempio, nelfab- bricarmianch’ io innanziagli occhi un entedira- gione,

un

immaginarioEstensoretcui affibbiare avi- sieracalataun gruppodi veritàaccerbe su questa Pastorale,chefraudoUntementeportasseilvenerabili

nome

vostro.

de’pretestiplausibilimi manchcreb- boiio.Conciosiachè asentimentode’savj,nonavete adoperatoconl’usatavostraprudenza,nell’avvicinare cosiduepezzi di

mano

tanto diversa, qiiantOsono,in lineadipuraestensione,quella mediocre Lettéraal Papa, e questa bellaPastorale ai Pratesi. Il |jen- neUo di Raftàeile,equeldi

Cimabuc non

digeris- conocosievidentementefrà loro, quantole penne degliEstensoridiquestiduescritti:ondeSene ab- biaaconchiudereinforma,che voinonsietecer- tar^nte l’Autore, odell’uno,odell’altro,o nèdell’

nèdell’altro,chesarà meglio.

Che

anzi nella Pastoralemedesima èsembratoaqualcuno diravvi- sarciillavorodiduemanidiverse,echesiadiuna la Prefazioneeloquente,e versatile,

come

una Testa daadattarsiapiùBusti: d’altrapoi ilcorpo della Lettera,oves’entra inmateria.Ioperòlascio dibuòna voglia,chediqueste avvertenze nitrì si serv^ per mortificare ipochivostriammiratori,chevivogliono un capodioperainogni genere,appuntopercliènè

!voiconoscono,nèsemedesimi.

Che

importaa

me

,

fallapubblicacausa diavverare,chelaPastoraleve rabbiascrittailBattoli Domenicano,e laletteraal PapaloZoccolanteNocetti, duedeiFratirifugiati nellavostra Diocesia cercarefuor diConvento la puritàdella

Fede,c

ilrigor dellaDisciplina?Lascia-

mo

pur.Monsignore, agii spiriticavillatori questi meschiniartifizj,eparliamo sempre concristianasem^

pIicità.,LedueLettere,chiunque,eo Lene,o malé

A

i

(25)

4 SEZIONE

'

PRIMA;

veleabbiastese,elle sonvostredal

momento

che

^

leavete adottate,emessenellemanidel pubblico

r m

caratterinonequivoci coi «vostronome',eciòmi- èchiaro,siccomelo era perappunto ancheavoi, .

che di

PIO PAPA

VIsifosse ilBreve,controcui viadiraste nel1781.Voi dunque. Monsignore,e

non

altrisiete,cheora conquestaPastoraleimprendete larilevantegiustificazioneditutti iregolamentidati’

alle vostreDiocesi negli otto anni memorabili, e- amari(Leu. Past.p.6.)delvostroEpiscopato.

Giovaseguitarviun

momento

nellevostrericcrclie enelle vostredifese,per poi chiamarle aquell’esa>

me

imparziale,su cuiin tanta celebritàdel nome- vostro,pende oggiEuropaCristiana.Eccovi, Monsi-.^

gnore,postodamoltianniinsegnodicontradizio- ne, ed inPietradiscandalo, eccoviP oggetto dì- 'tutti gliocchi,edituttelelingue.Tuttaquesta vostra Lettera è

un

testimonio,che nesietegiàinformato voistesso:

ma

forsenonsapete tutto,o almeno

non

10 sapetenelleveresue circostanze. Datemi licenza di supplirealcunpocoa queste notizie dipurofatto, in quantopossanoaver rapporto col diritto, e

non

isdegnate di rammentarvi, chelostesso Kigliuoldi Diocidiè resempiodiquell’ utilericercauchedi' uluidicesserogliuominiI»

3 -

,

I

Sapeteadunque,Monsignore,qual

nome

corradi voi nella Chiesadi Gesù Cristo? Lasciamoilvulgo/

eifànaiicidi

un

Partito,odi

un

altro,chenon sono buoniGiudici,evanno spessoaglieccessi.Interro- ghiamolePersonedisenno,e dimoderazione,esiavi ' noto perdolce' vostro conforto,chevenesonodi molte,eziandiofràcoloro, chevoicontate fra’ca- pitali'vostrinemici,leqiulinonfannoall’estimazione .

vostra, quelsigrantono,cheforse viriputate.

Fu

giù

un

tempo,chesarebbesipresagitonitl’altro,che

11timiropregiod’ogiiipiccolo aneddotodellavostra pasiau condotta:

ma

ora tuttoritornaa calcolo,ed hitutto sieercano lemisteriose traccedella Prev-

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(26)

k I

»

i

1

r- 3- di 11

0 in

u

0»

m

di di

di

;o, ino ro- m'i

di :a-

>ne FU che ira ed

>»-

SE 7

.I

0 NE PRIMA.

5 :5fÌdeiW' sopra di voi.

Tornano

alla

memoria

degli uominiivariannidellavostradimora nelSeminario

.di

Roma

;e.quelli,che alloravi trattaronopiùda -vicino,sebbeneviabbiano conosciutosempre pec

uomo

dipoche tavole;.sono teuimonjcostantidella inva- -riaiavostra raorigetatezea,ediligenza su’doveridi ,ogni'maniera. Selatroppo cvidente^ediocritàdita- lenti non dava luogo a-promettere invoiunLette- ,ratoall’ Italia:speravasi

un

supplementonell’attenzio- .ne,enellavostraregolarixàdicontegnoperannun- ziare

un

MinistroesattoagiiAltari.Quante onorale .personeho ascoltateio stesso,caldeancoradiuna

.tenerairimembranza dei felici anni vostri primieri ,

;confessarsismarritesulapresentecondottavostra, e jSU ,la.:sohizione deli’ intrigato problema, per quali .stradesiategiuntosiprestoaunasituazion cosiop-

.posta* a quella,nellaquale il

Mondo

sempreviha bodoseimo!

Come

! questi è,dicevano,il Semina-

.rista

Romano,

l’Uditore.diMonsignor Archintonella -NuniiaturadiFirenze,ilVicariodell’ArcivescovoIn- contri?

Ho

sentitarammentarmillovolte lapia,ed -illustreFamiglia,dacui rioeveste in

Roma

tanteamo-

.revali distinzioni,e di aiil’ottimoCardinale vivente .avete .per gratitudineesposto,senza necessità,nèpro-

.fìtto,alle pubbliche dicerie^ in questa vostra medesi-

inaPastorale.(Pag.z8.zp.30. ).Questarelazione amorevole;orasianetie.,che dandoviassaivolte oc- casionedisortiredalluogo,doveeravateeducato,e di trattarecolle Persone^dialarne dellequalifatev^

adesso memoria ( Pag. 20. );potèbene olììirvi il

-comedo.

di apparareprincipi,e massime più purgate,

ed

a’ptegiudtzjdegl’istitutorivostrioppostea diame- (iroje.forse alloraimbevesteisemipreziosi, chefer- mentatiper tanti Inverni,hannofinalmente presentato

imo

sviluppocpsifecondo:

ma

il pregiodi-nonde-

-scarne

nui.aemmen

ximoto sospetto,tutto ècerta-

.mente delmisteriosoprofondovostrocarattere.

Che

fenomenoinesplicabile èquestomai!Qual’ altroesem-

pioceneofièriscono-lestorietuttedell’

uman

Gene- re?Inunacarriera'di educazioneEcclcsiastic:^, sotto gliocchi'

^

Persona,che

almeno

in creditodi

me»

A

5

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(27)

6 SEZIONE PRIMA.

Icnse,ebalorde*non lono stalegiammai:cognito

4

tutta la Nobiltà

Romana,

nelle Scuole,ne’ circoli, nelle Dispute,ne’trattenimentidomestici,nellecon- ifersazioniesterne;nonv’escemai unaparola,

unge-

ste,ttn segno,che involontariotradiscailsegrete dei

\ostrocuore.Nell’esameititentissimo,

cW

ognunri- petedellavostravitaprivata, degli studj, dei Libri, dellesentenze, chetenevate,o mostravate tenere, nullasitrovacapacedidestarcidubbiezza,che pressò voiincominciasse allora quella rivoluzione,checiprò.

sentail..solo vostro memorabile Episcopato.

Eppure

tuttoquestoancheè assaipoco.UditordcUa Nunzia- tura,eVicariod’incontri,siete

un

mhterio molto più incomprensibile.Uditore,sembrateilministropk't attento,pui attaccato,piùesatto delNunziodelPapa;

esenza destardivoi diffidenza,agitesempre con ce- scienzafranchissimacoerentementeaqueidiritti,che, voi Vescovo.,sono abominevoli usurpazionidillaCuria

Romana.,

sovversivi di tuttaladivinaGerarchia della ChiesadiG.C.

La

Provvidenzaviconducea

imme-

desimarvi colForo,colTribunalediGiurisdizione di (inArcivescovo,alladicui

memoria

da noipregiu- dicatepersone, unitamentea PIO.VI,(nelBreveri- feritoinessamedesimaPastorale,allap.53-)si tri- butanotante laudi,e chepur* senzanoi biràlodarsi abbastanza nelle Storiedi Chiesaperle dottesuq

Qperc,

e,perlesantesue. gesta.

»

4

Iovi supplico,Monsignore,atrattenervi

un

rao-^

mento

amestare quest’epocaconsiderabiledivostra yita

,

edel vostro Ecclesiastieoministero. Ella Ha troppa influenza nell’Apologia,checidatedi voi

medesimo

,e dellavostra concetta.Richiamatealta delicatavostracoscienza quegli anni, in cui voi fate

un

Tribunale medesimo conl’Archivescovo di Firenze,

^ governatequella principal.Diocesi della Toscana

con

la

medesima

giurisdizione dilui.

Dio

sìa oggi Giudicefra voi,e

me,

qualfùalloralavostracon-

cita

,qualilemassimeregolatici nelreggìmeotodi

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(28)

SÈ^rOKE PRIMA."

n quella Chiesa,nell’ordinareilculto,nel vegghiare a tuttala Disciplinaesteriore.Dalla preziosa auto- ritàdelvostroForo pendonoperpiù anni, tante' Parrocchie,tanti Monasteri,tanti Conventi, tante Chiesesoggette,'tantoClero,tanteAnime. Quante' voltevioccorredisentenziaredaGiudicecon inte-' ressedel terzo

, quantevoltedi esortareda Padre,' divisitare,correggere,eriformardaPastore? Voi

non

passastecertamente quegliannivegetando

come

una Pianta,ooperando'mosso ciecamente

come un Automa

.

, Monsignore

il pericolo formi- dabiledell’animavostravi permise di seppellire iti

una molle oziosità,

»

in unacolpevolecondiscen- denza isacri vostridoveri,nèlavigilanzadelSupe- riore veloavrebbedissimulato.Smentitemi dunque

,

sepotete,in facciadi tuttaItalia. Vicario General di’JFirenzevoi avestesempre per

norma

tuttociò

,

che-chiamasinuovoDiritto,enuovaDisciplina.Cosi è, ilfattoparlerà in eterno.IlTribunale di

Mon-

signor-Incontri, edivoi,non innovò

un

apice,

non

sividde unavolta solaincontrasto co’nuoviCanonii»

co’Decreti,conleconcessioni,congliordini,co*

costumi medesimidellaf^hiesa

Romana

,e delPapa.In questi giorni medesimi,edopoleprime stampe di questeNoteisiè pubblicatanel Giornale

Romano

( N.XXXII.9. Febbraio 1788.)unadotta Lettera deldefilato vostroSuperiore incontri,direttaalSe- gretario delRegioDirittoBartolini

,sul punto delle tsequiepraesente Cadavere,chebisogna leggerlaper toccarcon mano,quali principisiadoperasseroa

tempo

Vòstro dall’Arcivescovato negliaft'ariEcclesiastici. I Decretipiù recenti delleCongregazioni,leRubriche delMessale

&c.

siproducevano francamente,esenza sospetto diopposizione :q»listessi magistrati laici,

come

regole incontrastabili della Disciplina Ecclesiastica, esecondoetse,siterminavanofelicementelecontro- versied’ogni maniera. Dirò corto. Tuttociò,che neglianni de! vostro Episcopato,voi predicatesu’

tetti

come

un’abominazione,

come

abusodetestevole dall’ignoranza intrcKlotto de’tempi barbari;

come

superstizioso,scandaloso,materiale,indecente,c{frne>

(29)

t SEZIONE- PRIMA.

usurpaxionidi

un

nuovo sistema, ( Lett.Past.cit^*

p. IO. ) che

un

Vescovonè dee,

può

,salvalasua coscienza,dissimulare,

»

permettere:tutto ciòper appunto,neglianni del vostro Vicariatoformòlabase delvostro

(^erno.

Voi, voi stesso non solamente nesoffristeladesolante osservanza,

ma

dovesteper officio mantenerla:nè vioccorse maidi distogliere iseguaciditali pratiche,edi talimassime, ma.di.

raffrenareanzi ,ecorreggere,e punire,chisene fossediscostatoun puntino(V.Pose.p.9.,io.).

Questo,Monsignore,è un'diffìcil nodo dasciorre$ senza i’usato ripiegodigettarsiallargosu le ge- nerali,e nondiscendere allaquistione.

Ma

nonvi lusingate:itempison troppovicini, troppo prossi-j

me

aFirenze sonlevostrq Diocesi, sono i fatti di troppo strepito, per presumere di abbagliarci^

con delle melate parole, e delle'frasi studiate.

Mostrateci di aver trovato a Prato ciò, che

non

trovaste in Firenze, e dì non aver ivi proscritto, ciò,che quimille volte approvasteje noivimet- teremoincoerenza convoimedesimo. Verreteforse acontarci d’esserviilluminatodappoi,echedipoi avetericonosciutoabusivociò,cheinnanzivipareva legittimo?Paradossida scena.Voinoncessaste d’esser Vicario, che nel

momento

, che foste Vescovo:e distruggeste improvidoquestoripiego,con incomin- ciartroppopresto afarladailluminato.

E

che1aveste forsei’Angelodel consiglio ne’pochigiorni delviaggio di

Roma

,nelprepararviall’esame,dicui sapete voi, eilPadre Stampafa) quantofosselariuscita infe- lice? Studiaste voi inpochigiorniilverospiritodello Scritturedivine,raccogliesteilsensodituttalaTra- dizionprecedente,elaconformitàdeldepostoditutti iPadri1 Gliuomini,chevihanno veduto oggipartir da Firenze persuaso

come

essi;potranno màicreder jjrudenza nel sentirvi domani intuonar da Pistojat

{a) Dicesi,chequestoReligioso fdcesse prtVdfoesperimentó del!'abilitàdi.Monsignore, laqualeoomparveassuiscarsa nel pubblicoEsamesubitoIhCanonica daduePrelatiEsaminatori, eunPorporato.

DigilizedbyCoogie

(30)

SEZIONE-PRIMA. 9

>

sietetuttiin errore?Io^ul,Monsignore,

mi

perdo;

difendetevi voi, se potete. Imperocché sottentrano adireimaligni,chebisognaadunque conchiudere, cheilmalsiavecchio,echevoi,oabbiateavutele stessemassime anche intempodelVicariato,o che

nemmen

oraleabbiate.Nel primocaso avresteope- ratocontrocoscienca allora:nelsecondo,alpresente.*

Eppure voi siete ,queH’uomsi aniante àell'amabUe semplicità,e delPinnocentecandore^caratteritroppo rispettabili,enecessarjin

un

sacro Pastore(Lett.

Past.pag.105. ),che sàtuttoil

Mondo

(pag. 80.

}

se,ho

mai

fatto

un

mistero dellerfiiemassime,e

df

mieidefiderj,chesubisceuna persecuzioncosifiera»

appunto per ringemiità, percuinonsapestenascon- dervi:queir

uom

siaperto,chefiididirittopubblico

isuoipiùintimi sensidell’animo(Ivi,e106.),e fin leprivateLettere (Ivipag.ó,17, 18, 19, 20»

28, 29.),cheilnaturalediritto, ed

U mutuo

con- trattodivietanodi pubblicare senzaconsentimentodi chilehascritte!

Come

dunquelarviconoscertale si tordi1Voisietequell’

uom

siférmo,enimicodella molleinazione,edellafreddatrascurate^ja,daafliron- tare anzi cheabbandonarvici,ognipiùterribile incon- tro(pag.5.).

Come

adunque non

dame

prova più presto? Perchè non vi faceste anche in Firenze

un muro

diopposizione perlaCasad!Isdraello,

ma

piegaste anche voi leginocchia d’innanzi0-Baal) QualrilassatoMoralistanefando potè' scusarvialmeno dailluminarecon rimostranze,daaiutarconconsigli

U

vostro Superioreingannato?

Da

instareopportuna- mente,eimportunamenre

...

,voinonapriste mi,ibocca. Se loavestefatto,0vi sarebbe riuscito dipersuadere MonsignorIncontri;e sà tuttoil

Mondo,

chee’nonavevalasipocacoscienzadaprostituire a occhi apertiidqveripujsacrosantidelsuoMinistero,

Ò

nonviriuscimaipersuaderlo,e voidovevatesapere robbligazionedi scuoterelapolvere dai vostri piedi, pernondar

mano

a.edificar Babilonia,nèEgli era

uomo

datenere aqualunquecostounVicariodicosì oppostosistema,sebbene, aveste voi voluto rpstarcon lui.Ah,riveritomio Monsignore!Voivenite a dircicon

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(31)

10

SEZIONE PRIMA.'

soavissimaunzione,cheviatterrirebbeilpensier dellà morte,sela inquietacoscienza

mi

avessearimpro^’,

verare in quelpuntoipeccati diunainfedele,e negli- genteamministrazione...Stride semprealleorecchie quella

Tromba

funesta,e

mi

avvisacontinuamente quelsuonode'miei pericoli e de' miei doveri pag. 5 -

6

.). Dite» visupplico,all’eloquentevostroEsten- sore,chevi facciaancheuna

Tromba

pc’doveri del Vicariate^

5

I

Intantochela sifabbrica,ìvostripartigiani diranno,’

cheallafineèmegliofareilbeneunavolta,chemali- chediquantooperaste Vicario,penserete voi adarne contoalTribunaledi

Dio

,meritandobenlaude quanto' operateora da Vescovo. Spero però,Monsignore cheavretetauto'buonsensodanonvilasciare aflas-' cinardaglielogjdi un Partitoentusiasta,chealza allestelletuttociò,cheinqualsiasimanieralofavo-' fisca.

Almeno

lasciamogli un

momento

da banda,

e

c.ilcoliamo. Eccocidunque conottoannidiEpisco-- patooperoso,incuifino. daiprimimesi(pag.6.) 11 vostro si stesse,e vianimò aseguireletracce de'gtcndiVescovidell'Antichità ....erichiamare è giorni felici deltaChiesanascente(Ivi),edincui nontrovate invoiche riprendere(p.12,13.&c.

) nè vi conoscetereo dimolleinazione,

o

difredda trascuratezza(p. 5.).Siatutto bene:avete fatto' quantoavetepotuto,e quantoera,oriputavate vostro dovere.Vicredo,e accordottitto,perchè

non

abbiate alagnarvidicalunniasuleintenzioni:le

suppongo

rette

,esante quantovolete.

Ma

esaminiamone uri pocoleconseguenze:cheneaveteottenutoìIo norv parlo ora, badatemiMonsignore, diragione,o df torto;

non

cercole cagionidi questi effetti,nèa chisidebbano queste conseguenze Imputare: parlo;

delsemplice,e purofatto.

ardirei,averodh-e,*

dirimetterviinnanzi questa scena ferale,seormai

non

fossenota avoi stesso,enon ne rinnovaste

H

lugubreapparatoinquestamedesimaEpistola.Dicia-

molo

dunqueliberamente:qualfruttoavete finalnaenter

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(32)

SEZIONE PRIMA.

ri raccoltoda tanti sudori,datantiprovvedimenti1Ahimè!

Voi

avetefattodelsigranbene,che aveteriempita Europadi voi. Bisognava,innanzicheprendeste in

•mano ilPastorale, cercareapposta nellamemoriaLI

nome

dellevostre Diocesi,nonche quellodiScipion Ricci.

A un

tratto il

Mondo

par divenuto piccolo per contenervi.Alprimo vostrocomparire sidUe- l^uaronodalla

memoria

degli uomini inomiditutti 1vostriFratelli nell’’Episcopato,nècomparvealtri' chevoiinnanziagliocchiditutti.GlistessiMontazec Arcivescovo di Lione, che voi solete chiamarela gloria dell’Episcopato( Nella Lett. premessa alla dannataIsrrujioiKdiGourlin p. viti. 1782.), Pergen VescovodiMantova,ab

Hay

di Kinitzgraz, Collo- redodiSalisburgo,e pochialtricheriscuotonolavostra venerazione,sondivenuti

un

nullarimpettoavoi.

Comparveroanch’essialcuna. voltaadestareilgrido de’Domestici dellaFedeconqualche singolarità stre- pitosa:

ma

lafamasicalmò presp,esiconfuseeoa glialtriilsuonode’ loro

nomi

.Voi solo vimante- nete ognigiorno più vìvo, ein azione.Seaveste rinnuovato millevolte l’incendio di DianaEfesina

,

non

potevategiugnerpiù prestosopratuttelelingue.

-Il

Mondo,

cheperleprofondesue iniquità,nonera degnodivoi,anziché benedire ne’ vostriregolamenti

un

preziosodonodel Cielo,vihàdichiaratauna guerra implacabile,lapiù ostinatapersecuzione(Lett.Past.

p. 7.&.c;).L’UntodelSignore nonsirispettapiù

.in voi,nonrisuonaiioovunque,cheingiurie,ecalun- :<nie,estrapani .si attaccò perfino la

mia Fède

si

mal^nò

sule più segrete intenzioni,esula

fama

bugiarda dellepiunere calunnie,sementarono sula

mia

ortodossia&c. (Ivip.8. ).

E

quasi ciòtosse?

.poco,sihtL-perfinoia temerità di attaccarviconlepub- blichestampe(•Ivi ).

Una

folla di Librisbuca da

-tutteleparticontro di voi,divoi protettocon

mano

forte,ein tempo,cheildirvicontraunsol motto è severamentepunito.

Uomo

singolare, c unico, senza' Esemplare, e senza Copia:nel totale delvostro sistema,voinon avete nèchiviabbia preccthtto,

oèchiviabbia seguito.FracircaottocentoPastori ,

\

*DigitizedbyCoog[e

(33)

li

SEZIONE PRIMA;

che o|^i reggono il Greggedi G.C.nelle Chiese Cattoliche,appenaviriesceinquesta vostraApolo- giadiraccozzarne sei

come

coerenti,nonaltutto:,

ma

staccatamente aqualcuno de’vostri,regolamenti••

Infelicecombinazione!

A

Ereticiabominevoliquanto Arrio, Nestorio, Eutichete: ai Fozj, ai Micheli Ceniiarj, aiGregorjPalama,riuscìdiraccorrenel ceto Episcopale delle sole loro Provincie piùassai seguitatoti, chenon nell’intiera Cristianità a voi Cattolico, eannunziatore dipace,espirito diuni- tà!E’ intiero

Corpo

de’Vescoviintuttoil

Mondo

è diversoda voinell’Ecclesiastico reggimento, edin- jtiero condannacolfattoproprio la vostraformadi .Episcopato.Dio permette,chequestaopposizionevi

.»irendasensibilenellavostraProvincia,specialmente

.conlafamosa Assembleadi Firenze,ove l’aderire allevostremassimeavrebbeprodottoquantodicomodi

può

presagireuna prudenzaterrena:eppurevirima-

jnetestaccatocostantementecon appena duesoli-Ves- covi novizj, e creature vostre,cheviaderiscano in varipunti. Nella memorabilgiornatade’ 13. Aprile .*787».tuttalaToscana sembra adunataal disusato'

.spettacolodi vedere tutti isuoiVescovi assembrarsi a’Pitti.Ciascunoriverente,osidisciiopre, os’in- curva,mentrepassa alcun sacroPastore,:al primo i appariredellavostraCarrozza,tutti:si rimettonoil .Capp.ellointesta, crimangonoimmobili c.cvoipas-

saieinmezzoa .più ditrentamilaPersone,che sul

momento

siaccordano,

come

a toccodi.

Campana,

adarvi pubblico segnodiindignazione.Àmmkiisira- tore, e custodediunapiccolissima. parte, eccovisu

,leprime mosseincontraddizione colsupremoi Pastore di tuttoilGregge diCristo,eccovia^ far fronteal Successore delprimo Apostolo

(Lett. Past. p. 55.&c.),

a comprometterglicontrola Potestàsecolare,a in- torbidar quellapace, cheogni vero Crisìianodeebra-

mar

semprevedertttinquillafrailSacerdozio, e l’Im- perio.Angelodellaconcordia,potetevoimirarecon occhiasciutti suscitatadallevostremaniquestatem- pesta?Figlio tenerod’unaMadresìbuona; sonforse pochelesollecitudini,.!^afflizioni,lecuredelPadre

(34)

*

ÌE 7 .IÒNE PRIMA.

13'

dbmune

de’Fedeli,anchesenzailcumqlodiquelle*’

cheglisuscitatevoistesso?Amarifrutti delvostro zelo, ediquestafòggianovelladisollecitudinePa>

sturale!Essicertamentenesaran’provenuticontrole vostreintenzioni;

ma

pure nc sonprovenutidifatto, esaràsempredifficileilcomprendere,chenonaveste potutoantivederglipertempo.

'

6

- * .# i

«

Ma

haimèlIosonofinalmentecondottoa meditare glieffettidi vostre Provvidentenellestesse vostreDio- cesi, a considerarviPastore algoverno solo delle Agnclleaffidatevi.

Mi

trema, Monsignore, lapenna in

mano

,eun profondo orrormiriscuote,a

un

oc- chiata anche rapida sul Quadro desolante,chevoi

medesimo

,elacertissimafamaciporge,dellostato 'presentediquell’infeliceVescovato riunito!

Lo

ve- deteove sonoiteafarcapo tantesollecitudini? Gli occhi vostrimedesiminon reggonoaquestotetro spet- sacolo,chenon possono nonvedere.Ilpaternocuor vostro

geme

teneramenteallavistadel torto,chevi sirecaperseguitandoviconuna furiacosìostinata,

«'Violenta ( Lett. 'Past.p. 10.). La-facciaestefiorc dellevostreChieseè mutata.I sacri Templi sembrano desolati,toltelesacremense:inaltroidiomaviri- suonanlepreci,inaltraformavisiregolailculto

,

laPsalmodia,laLiturgia.

Qua

cessòilggudiode’ sacri Bronzi,ilfestivoapparatonelle

memorie

de’Santi.

Oggisispogliauna Chiesadegliarredipreziosi,che sulapubblicafedevidepositòlapietàde’Credenti:

domanida profàrta

mano

s’involanole sacreImma-, gini,elesculture divoie. Sulepubbliche vie,e nellq piazzesitrascinano infacciaalPopoloisantiCalici

,

le Pissidi, gliOstensori, iReliquiari....,e si espone a’mercatovile sottolatrombadelBanditore tutto ciò,acitidianziaveajiunsacroorróre di av- vicinarsi.IICleroposto indisgusto,cindiffidenza

,

rimpiazzatodaOperaistranieri,e sospetti: iRego- lariespulsi, ospogliati,leMonache Voi non rammentate puntoqueste scene rinnovatesìspesso pe*

(35)

k

4

S

E Z

I

O N E P R

I

M

A.

vostriordini inuna Apologia,che pretenderedidarei dituttalavostraamministrazione:netacetealtremolte*

chemioccorrerà,epiùaltrechenon

mi

occorrerà rammentarvi,e gridate alto,cheda molti anni aspet>

tate( Ivi )1

accusatore vostro,echevisidicanole elioniditanta alienazione del vostroGregge1 Voi lión parlatèchediscismafunesto,chesicerca spar~%

girefra ilVescovo,e ilPopolo ( ivip.$•)>® dellacontinuaguerra,chesi

fa

allePastoralicure vostre,eai vostriinsegnamenti(Ivi p. 7. ).Ecco ovò sonridottelecosefraPadre,eFigli,fraPopolo* éSacerdote,

laGreggia,eilPastore1

J

1disgusto portasiataleeccesso»cheapparisceaffisso allePorte, dellaCattedrale diPrato lo scandaloso Cartello: Orate prò Episcopo nostroeterodozo(Ivipag. 46.).Voi vi doletearagionediquestitrasporti violentid’uno zelo indiscreto,econvoi sene dolgonotuttiibuoni, Persuadetevenépur, Monsignore,nèvoi,nè iogli rammentiamoper approvargli. Anch’ioVorrei,chesi cancellasse per sempre dalla memoria degli uomini

3

nel giórno, echequellanotteperisse*incuifu etto:ilPopoloPratesesiè sollevato intieroatumulto tontroilsuoVescovo(V. Lett.Past.cit.p.ii.&c.)*

Ma

purenon otterremo conquesto,chenonsiastato*

echinonsiaun granfattoeloquente.

Ah

!Monsi-

^ore.

Un

Popolo ,chevoichiamateaogni pagina docilissimo,uh Popolòdomatosotto

un

governovi- gilantissimo,uh Popolo sottomesso sinoalmiracolo alSovrano,dicuivifatecarico dicoscien^ di se- condarelemirereligiosissime(pag.41.),eche vt prestasoccorso(pag. 37.,)edichiarata prote-{ione (Ivipag. 14.),

un

Popolo,chenon parlapiù,

o

parlasol sottovoce; giughea ammtitinarsiimprov- Viso ,a prorompere dadisperato nellapiùorribile furia volgare!Eppurenelsuofuroremedesimoe’serba tantodominiosopradise, e de’ suoi.moti,dapro- testare,che rhaconvoi solo,ec^’ vostriregola- menti,eco’ pochiPreti,eFrati,cheviaderiscono*

EicircondadilaurifestivilostemmadelsuoSovra-

no

,e ne fàin suonrispettosorimbombareil

nome

ira'listi evviva\mentreconattentato sacrilegomette

DigilizedbyGoogl

(36)

S

E 7

I

O N E PRIMA.

»S ilfuocónella pubblica PiazzaallaCattedra,airArmct idieinsegne,alle carte,ailibridelVescovo,eresti- tuiscealprimiero postoletolteImmaginisacre.Male, ripetiamoloMonsignore,eassaimale:la Religione

non

si difende cosi,questononèlospiritodelVan- fello

....

ciò'chevolete.

Ma

sempre è un male,

cheattesteràa’piùtardiNipoti,quantosiaprofonda quellaferita,che avete apertanelcuord’unPopolo»

a

cuiDiov’hamandatoapportatoredipace. Ridotte atalpuntolecose,cessatepurdistupirviseipassi piùinnocenti, eancheipiùrettivostriregolamenti siano ormai inutili , contradetti,presiin sospetto (Leti. Post.p.6i. ). Avete perdutoilcuoredel vostroPopolo contuttii dolcivostriparlari, eci vuolaltrecheparoledi zucchero, e pastorali elo*

quentiper riacquistarlo.Questo, Monsignore,èquasi

iltuttodi

un

Vescovo:edopomille-Apologie,sa- pete cosa ripeteranno semprecoloro»checonoscono gliuomini,elanatura delle cose1

Oh

quantoè difi ficilea

un

Vescovo ilgiustificarsidiaverperduto ilcuordelsuopopolo! V’ è( mel’crediate) qui dentropiùTeologia,cheforse

non

vipensate.

-V

7

. Consapevolea voimedesimo ben conoscetedinoti averpiùfigli,chedellatribula^ione,edella

àma

rena( Ivipag.4.),onde sieteridottoa separarvi daloroanchecolcorpo,perquantoglileniate'pre*

fentiallospirito. Belleparole :

ma

intanto eccovia governar le Diocesi dalritirodi vostraVillapresso

a

Pistoja,eccoperdutaquella dolcecommunicazion di presenza,che agevolatanto ilcommerciodegli animi,e degli aifetti.-Aforzadi volerespiritualiz- zaregliuomini,voidisimparerete aifjtto a cono- scergli, nonche a governargli. Il Popologiàsap- piamo

come

è disposto.

E

il Vescovo!IlVescovo risiede inVilla,opiùtostoinnessunluogorisiede.

Voisembrate multiplicato. Quasi al

momento me-

desimosentesi,che sietea Pisa,aFirenze,aPra- to,a Pistoja, allaVilla.Ninnovi

può

vedere,che

(37)

i6 SÉ 2

I

0 NE PRIMA*

in

fù^

. Intimorito , edinquièto , jpochi satliM mai ove siete, e niuno ovesarete fra im’.ora.

Chiuso.inunbelCarrozzino,tiratodaveloci

Mu*

lette,non compariteinmezzoalle care vostrepe- corelle, se;non

come

ilfulmine,peratterrirle<im>

provviso. SopravvenendoilPastore impallidisceuotutli ivolti, tuttele lingue ammutiscono,eognunosi presagiscequalche novella spiacevole.

È

arrivato il

y

escavo:qualche malannoc'è. Ecco un proverbid Pratese.

Ah

! mio riveritissimo Monsignore quanto sbagliamoiconti! Seque’grandiVescovidell’

An»

tichità,chevantate imitare (Ivip. 6.),fecevano il lormestiero così

,

io ringrazioDiodi

buon

cuore,^

che m’abbiafatto nascerpiùtardi.

Ed

èveramente unapietàil vederviinquesta vostra'Letteraandare in circuito sofisticandosulleinsiniiazlbni de’malevoli, surExgesuita Salvi giàPriorealla

Madenna

delle Carceri (Ivip* 24. ) ( cheseneà itoaGenova

^

dal1781.), su’Domenicani irritatiper 1affare

delie Monache diS. Caterina (Ivip.zó.5$.75.

76. 106. 107. 108. ), su Pretiin

somma

, esu’

Frati,cheabbian solHato nelfuocopersommuovervi controlaPlebediPrato.

,

Eh

viaMonsignore,perdo- natemi, questosichiama' adoprarpocaLogica.

Non

vilasciateinfinocchiare fino aquestosegno,o almeno

non

venitea contare ai Pubblico,chesempre dee rispettarti , delle frotole si patenti. Vi sietefatto proverbiare abbastanza con questi vostri sospetti or su uno, or sull’altro (cheè«onvenuto poi dimettereinnocentidalleprigioni

)suleinsinuazioni dipersonestraniere-,elontanefIvip.108. ). c per- finosul vostroConfratello onorabile il Vescovodi Volterra, incolpatoconiscandolouniversale,d’aver destatalasollevaziondi Prato,per esservisiportata infliganeldi 5.diMaggioafare,unavisita a sua Cugina. Credo,facciatecelia,o crediateilnostro

un Mondo

dibalordibaggei.Sollevazione: di^bassa Popolo: controvoi:premeditata, eprocurata:in Toscananel !

Non

vivengain pensieromaipiù.

Clic nonsapete,che.pergettare

un

Popoloinuna disperata

sommossa/

bisognaproporgli

un

oggetto

«

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