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Fase ascendente

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SEZ II - Gabinetto del Presidente della Giunta V) AGENDA DIGITALE

X) ATTIVITÀ PRODUTTIVE, COMMERCIO, TURISMO X.1 POR FESR 2014/2020

2) Fase ascendente

In fase ascendente, si è posta attenzione sulle proposte di revisione delle Direttive 2010/31/UE e 2012/27/UE

Per quanto attiene la proposta di direttiva 2010/31/UE (REV):

Le principali osservazioni sulla proposta di direttiva che modifica la direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica dell’edilizia riguardano l'adozione di sistemi tecnici di automazione e controllo e le modalità previste, in alternativa alla precedente formulazione, per garantire il controllo e la ispezione degli impianti termici.

Con riferimento a questi due aspetti:

• Da una parte si concorda con quanto indicato nelle premesse della proposta (considerando n. 8 e n. 9) riguardo la rilevanza che la diffusione di sistemi di automazione e controllo (più in generale, di sistemi che prevedono l'integrazione dell'ICT nella gestione degli impianti e dei sistemi tecnici per l'edilizia) può rivestire per il conseguimento degli obiettivi di riduzione dei consumi energetici.

diffusione di tali sistemi può ritenersi efficacemente sostitutiva dell’attività di controllo ed ispezione degli impianti e dei sistemi tecnici per l'edilizia condotta dall'autorità pubblica, fino a prevederne di fatto l'eliminazione.

Alla luce di tali considerazioni, si propone di apportare al testo della proposta di direttiva che modifica la direttiva 2010/31/UE alcune modifiche finalizzate ad enfatizzare il potenziale ruolo dei sistemi di automazione e controllo intelligenti, integrati nei sistemi tecnici per l’edilizia tradizionali, prevedendone la diffusione mediante l'adozione di appropriate disposizioni stabilite dagli stati membri.

Nella stessa ottica si rileva anche la necessità di intervenire sulla proposta di direttiva recuperando ed enfatizzando (anche rispetto all’ attuale formulazione della direttiva che appare carente da questo punto di vista) il ruolo degli Stati membri nella definizione di appropriate disposizioni e misure atte a garantire che gli impianti termici vengano correttamente condotti e manutenuti, al fine di garantirne l'efficienza energetica, prevedendo anche (in una condivisibile prospettiva di semplificazione ed ottimizzazione) la limitazione agli impianti di dimensione rilevante della previsione dell'obbligo di ricorrere ad ispezioni periodiche effettuate dall'autorità pubblica.

Infine, laddove la proposta di Direttiva prevede di collegare le misure finanziarie che gli Stati membri destinano al miglioramento dell’efficienza energetica nella ristrutturazione degli edifici al “risparmio energetico ottenuto” calcolato confrontando gli attestati di prestazione energetica prima e dopo la ristrutturazione, si rileva che sarebbe necessario verificare che tale metodo non si trasformi in un adempimento fine a se stesso, finalizzato solo ad ottenere finanziamenti, con il rischio di creare un costo aggiuntivo per chi intende procedere con una ristrutturazione, disincentivandolo. In tal senso si suggerisce di applicare la modalità di calcolo prevista dalla proposta di modifica della direttiva solo ad alcune tipologie di interventi di ristrutturazione o che riguardano interventi sopra a una certa soglia economica, prevedendo invece la valutazione anche di altri fattori, ai fini dell’accesso ai finanziamenti, negli altri casi.

Per quanto attiene la proposta di direttiva 2012/27/UE (REV):

Si condivide l’impostazione generale della proposta di direttiva di modifica della direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica, che introduce una serie di interventi in linea con la strategia generale sull’Unione dell’energia presentata dalla Commissione europea nel 2015, dando concreta attuazione alle azioni e interventi anticipati nella Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni “Un new deal per i consumatori di energia”, presentata dalla Commissione europea (su cui la Regione Emilia-Romagna ha formulato una serie di osservazioni nella Risoluzione ogg. n. 1453 della I Commissione Bilancio, affari generali e istituzionali approvata il 13 ottobre 2015).

Si è inoltre contribuito all’esame dei provvedimenti dell’Unione indicati di seguito.

Pacchetto “Misure basse emissioni”

Nel corso del 2016 si è partecipato alla formulazione delle osservazioni della Regione Emilia-Romagna sul Pacchetto di misure relativo alla transizione verso

un'economia a basse emissioni. Il pacchetto di misure è costituito da quattro atti fondamentali:

a) una comunicazione quadro che delinea la strategia complessiva per il perseguimento degli obiettivi finalizzati alla transizione dell'UE verso un'economia a basse e missioni di carbonio;

b) una comunicazione dedicata al settore di trasporti che definisce un piano d'azione dettagliato finalizzato a ridurre drasticamente le emissioni degli inquinanti atmosferici che derivano dal settore e a sostenere la transizione verso una mobilità a basse emissioni;

c) una proposta legislativa che stabilisce gli obiettivi nazionali in linea con la riduzione a livello dell'UE entro il 2030 del 30% delle emissioni di gas a effetto serra rispetto al 2005 nei settori non ETS;

d) una proposta legislativa finalizzata all'inclusione delle emissioni provenienti dall'uso del suolo, dal cambio di uso del suolo e dalla silvicoltura. La gestione delle foreste costituisce la fonte principale di biomassa per la produzione di energia e pertanto un rafforzamento delle norme in materia di gestione forestale dovrebbe garantire una solida base per la politica europea in materia di energie rinnovabili.

Direttiva 2014/94/UE sulla realizzazione di una infrastruttura per i combustibili alternativi

Nel corso del 2016 si è partecipato ai lavori per l'espressione del parere sullo schema di decreto legislativo di attuazione della direttiva 2014/94/UE sulla realizzazione di una infrastruttura per i combustibili alternativi.

La direttiva, nell'ambito delle politiche della UE sulla sostenibilità, prevede che gli Stati membri adottino un quadro strategico nazionale per lo sviluppo del mercato dei combustibili alternativi nel settore dei trasporti e per la realizzazione della relativa infrastruttura. La finalità della direttiva è di ridurre la dipendenza dal petrolio e attenuare l'impatto ambientale nel settore dei trasporti. La stessa direttiva stabilisce requisiti minimi per l'infrastrutturazione per i combustibili alternativi, da attuare grazie ai quadri strategici nazionali predisposti dagli Stati membri.

La proposta di decreto pertanto disciplina le misure necessarie a garantire la costruzione e l'esercizio di un'infrastruttura per i combustibili alternativi e per l'attuazione delle specifiche tecniche comuni per tale infrastruttura. Si distinguono quindi, in attuazione della direttiva, i combustibili per i quali è prioritario introdurre misure per la loro diffusione.

La proposta fissa come obbligatori gli obiettivi per elettricità e gas naturale (gnl – gas naturale liquefatto e gnc – gas naturale compresso), e come facoltativi gli obiettivi per idrogeno e gpl.

Sono inoltre previsti specifici obblighi, a tutela dei consumatori, relativi alle informazioni, che devono essere chiare, circa i combustibili che possono essere utilizzati in un veicolo, mediante un'etichettatura standardizzata, oltre a indicazioni nei punti di ricarica e rifornimento.

Nell'ambito del Coordinamento Energia delle Regioni si sono presentati alcuni emendamenti alla proposta che sono stati quasi totalmente accolti e pertanto si è proposto

alla Conferenza delle Regioni di esprimere parere positivo con le seguenti raccomandazioni:

1. il Governo si impegna a prevedere quanto prima, auspicabilmente già in occasione della Legge di Stabilità 2017, norme a favore di un trattamento agevolato delle infrastrutture di ricarica elettrica riguardo gli aspetti fiscali (IVA) e la modifica dei vincoli della spending review sulle dotazioni di autoveicolo esclusivamente elettrici per la PA;

2. il Governo si impegna a promuovere la diffusione dell'idrogeno quale combustibile alternativo prevedendo specifiche agevolazioni per la sua produzione a partire dall'elettricità prodotta da fonti rinnovabili nei prossimi decreti di incentivazioni delle medesime e in sede di Legge di Stabilità 2017;

3. il Governo si impegna in sede di Legge di Stabilità 2017 a formulare una proposta di incentivo e supporto alla diffusione dei punti di ricarica elettrica ultraveloce nelle aree urbane ed extraurbane.

Nel corso del 2016 si è inoltre sviluppato il percorso partecipato che ha portato alla approvazione della proposta di Piano Energetico Regionale 2030 e del relativo Piano Triennale di Attuazione da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea Legislativa (DGR 1908 del 14 novembre 2016).

Si è inoltre avviato il bando in attuazione delle misure 4.1.1 e 4.1.2. dell’Asse 4 del POR FESR 2014-2020 relativo alla concessione di contributi per la realizzazione di interventi per la riqualificazione energetica degli edifici pubblici e dell’edilizia residenziale pubblica.

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