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Settore “Vitivinicolo”

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SEZ II - Gabinetto del Presidente della Giunta V) AGENDA DIGITALE

VIII) PIANIFICAZIONE MOBILITA' E TRASPORTI

IX.7 Settore “Vitivinicolo”

L’Emilia-Romagna è stabilmente situata tra le prime regioni produttrici di vino in Italia anche grazie ad una realtà produttiva caratterizzata da una buona struttura di cantine sociali e cooperative e una superficie impiantata a vigneto che, attualmente, si attesta in oltre 51 mila ettari.

A distanza di un anno dal termine del regime dei diritti di impianto di cui al previgente Regolamento (CE) n. 1234/2007 (il capo terzo del Regolamento (UE) n.

1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 è entrato in vigore il 1° gennaio 2016) la modalità di regolazione del potenziale viticolo basata sul rilascio di specifiche autorizzazioni è ormai a pieno regime.

Secondo tale sistema l'impianto o il reimpianto di varietà di uve da vino sarà consentito solo previa concessione di un'autorizzazione su presentazione di una richiesta da parte dei produttori. Le autorizzazioni saranno valide per tre anni dalla data di concessione.

In attuazione della regolamentazione europea il decreto ministeriale n. 12272 del

tipologie: autorizzazioni derivanti dalla conversione dei diritti di reimpianto, autorizzazioni per reimpianti, autorizzazioni per nuovi impianti. Le autorizzazioni per nuovo impianto, assegnate ad ogni stato membro per un massimo dell’1% della superficie vitata effettivamente impiantato, consentono l'aumento delle superfici vitate nel periodo compreso tra il 2016 e il 2030.

L’autorizzazione per nuovo impianto, a validità triennale, è rilasciata dal Ministero e concessa dalle Regioni. Con determinazione n. 8440 del 26/05/2016 il Servizio regionale competente ha concesso autorizzazioni per nuovi impianti viticoli per l'anno 2016; stante la grande richiesta, la superficie concessa pari a Ha 484,5303 è risultata inferiore al 50% della domanda.

La Regione Emilia-Romagna con la deliberazione di Giunta regionale n. 746/2016 ha approvato le disposizioni regionali per la gestione del sistema delle autorizzazioni per gli impianti viticoli. Con la successiva determinazione n. 10971/2016 sono, infine, state fissate le procedure operative per i diversi procedimenti che le aziende viticole devono avviare per le variazioni delle superfici vitate.

Le autorizzazioni per reimpianto sono concesse, entro tre mesi dalla domanda, ai produttori che estirpano una equivalente superficie vitata e presentano domanda di autorizzazione per reimpianto durante la stessa campagna vitivinicola in cui ha luogo l'estirpazione o fino al termine della seconda campagna successiva a quella in cui ha avuto luogo l'estirpazione. Se questi termini non vengono rispettati, al produttore non è concessa autorizzazione per il reimpianto. Le autorizzazioni al reimpianto, inoltre, devono essere esercitate entro di tre anni dalla data di rilascio.

Nel 2016, a livello nazionale, è stata inoltre approvata la legge 12 dicembre 2016, n. 238 rubricata “Disciplina organica della coltivazione della vite e della produzione e del commercio del vino”. In un testo unico è stata quindi raccolta e riformulata la disciplina nazionale che era contenuta in numerosi testi di legge che disciplinavano il settore. La legge, tra l’altro, abroga il decreto legislativo 8 aprile 2010, n. 61 che, in precedenza, disciplinava il settore delle produzioni di qualità e riformula le sanzioni per i produttori di vino precedentemente previste dal decreto legislativo 10 agosto 2000, n. 260.

Sempre nel 2016, in relazione alle richieste del Consorzio di Tutela dei Vini Emilia e del Consorzio Tutela del Lambrusco di Modena e del Consorzio per la tutela e la promozione dei vini DOP "Reggiano e Colli di Scandiano e di Canossa" e viste le decisioni delle assemblee dei soci dei Consorzi, approvate dalle Organizzazioni Professionali e di Categoria del settore viticolo, la Regione per la vendemmia 2016, nel rispetto di quanto previsto dai rispettivi disciplinari di produzione, ha adottato la delibera n. 2210/2016 recante “Disposizioni relative alla resa massima di vino classificabile come vino IGT Emilia o dell'Emilia lambrusco per la campagna vendemmiale 2016/2017 e recepimento delle decisioni dei consorzi di tutela in merito ai superi di vinificazione delle tipologie lambrusco di alcune doc regionali”.

L'OCM prevede ancora che gli Stati membri ricevano dotazioni finanziarie per finanziare le misure più adatte alla propria realtà: promozione nei paesi terzi, ristrutturazione e riconversione vigneti, investimenti destinati all’ammodernamento della

catena di produzione ed all’innovazione, sostegno alla vendemmia verde, nuove misure di gestione della crisi e sostegno disaccoppiato.

Il Reg. (UE) n. 1308/2013 ha confermato, con alcune modifiche, le misure della precedente programmazione ed in particolare: a) promozione; b) ristrutturazione e riconversione dei vigneti; c) vendemmia verde; d) fondi di mutualizzazione; e) assicurazione del raccolto; f) investimenti; g) innovazione nel settore vitivinicolo; h) distillazione dei sottoprodotti, con le seguenti modifiche.

Nella promozione è stata inserita la possibilità di concedere sostegno alle misure di informazione e promozione dei vini negli Stati membri, al fine di informare sul consumo responsabile di vino nonché sui sistemi delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche vigenti nell'Unione.

La misura di ristrutturazione e riconversione si applica anche al reimpianto di vigneti a seguito di un'estirpazione obbligatoria per ragioni sanitarie o fitosanitarie su decisione dell'autorità competente dello Stato membro.

È stata inoltre modificata la misura relativa agli investimenti rendendo misura autonoma “l'Innovazione nel settore vitivinicolo”, cioè la possibilità di concedere un sostegno per gli investimenti materiali o immateriali destinati allo sviluppo di nuovi prodotti, trattamenti e tecnologie riguardanti i prodotti vitivinicoli.

Nel 2016 la Direzione ha proseguito l’applicazione del Programma nazionale di sostegno del settore vitivinicolo. In particolare oltre alla misura di ristrutturazione e riconversione vigneti per la quale sono state dettate specifiche disposizioni per la campagna 2016-2017 con deliberazione n. 705/2016, è stato inoltre attivato il bando sulla promozione sui mercati dei paesi terzi per la campagna 2016-2017 con deliberazione n.

834/2016.

A seguito delle richieste dei Consorzi di tutela, delle centrali cooperative, vista la relazione relativa all’andamento meteorologico, la Giunta regionale con deliberazione n.

1309/2016 ha autorizzato l’arricchimento delle uve, dei mosti e dei vini compresi quelli atti a divenire vini IGP e DOP nonché partite (Cuvees) atte a divenire spumanti provenienti dalla vendemmia 2016.

Infine con deliberazione n. 644/2016 è stato approvato il programma operativo 2017 con valenza di avviso pubblico sulla Misura "investimenti", che finanzia, come negli anni precedenti, interventi materiali e immateriali in impianti di trattamento, in infrastrutture vinicole e nella commercializzazione del vino diretti a migliorare il rendimento dell’impresa mediante l’adeguamento della struttura aziendale alla domanda di mercato e il conseguimento di una maggiore competitività.

La Direzione nel 2017 sarà quindi impegnata nell’attuazione delle diverse misure anche attraverso la partecipazione ai tavoli ministeriali nonché nella redazione dei Decreti ministeriali previsti dalla nuova legge nazionale.

IX.8 Attuazione de minimis - Regolamento (UE) n. 1408/2013 e n. 717/2014

In relazione alle opportunità offerte dal Reg. (UE) n. 717/2014 relativo all’applicazione degli articoli 87 e 88 del Trattato Ce agli aiuti “de minimis” nel settore della pesca, nel corso del 2016 è stato adottato un intervento straordinario per la concessione di aiuti a sostegno delle imprese di allevamento di mitili per la mitigazione degli impatti arrecati dagli eccezionali eventi meteo marini avversi verificatisi nel mese di febbraio 2015 (deliberazione della Giunta regionale n. 883/2016).

Sempre nel corso del 2016 con deliberazione n. 1548/2016 è stato approvato - in applicazione dei Reg (UE) n. 717/2014 e (UE) n. 1408/2013 - un avviso pubblico per la presentazione di domande di accesso ai contributi in regime “de minimis” per l’acquisto di presidi per la prevenzione dei danni da fauna selvatica ed uno specifico bando, con deliberazione n. 1549/2016 per l’utilizzazione dei fondi rustici ai fini della gestione programmata della caccia.

Inoltre si è provveduto all'attivazione, sempre in regime “de minimis” di provvidenze a favore degli imprenditori agricoli per danni arrecati dalla fauna selvatica in attuazione della L.R. n. 8/1994 con deliberazione n. 1866/2016.

Nel corso del 2017 verranno riproposti - sempre in regime “de minimis”- alcuni bandi per l’acquisto di presidi per la prevenzione dei danni da fauna selvatica e per l’utilizzazione dei fondi rustici ai fini della gestione programmata della caccia.

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