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SCELTE STRATEGICHE E METODOLOGICHE DELLA RICERCA SUL SITO DI LIGNANA

2.1 Le fasi lavorative

L’intervento stratigrafico nel castello di Lignana partirà con il diserbo dell’area. Per il diserbo sarà necessario rivolgersi al Corpo Forestale con il quale si effettuerà un sopralluogo per individuare eventuali essenze vegetali che dovranno necessariamente essere preservate.

Terminata la fase di diserbo si procederà con la realizzazione di una griglia di riferimento iniziale realizzata attraverso l’utilizzo della stazione totale. Questa griglia, con i suoi quadri, sarà il punto di riferimento spaziale dello scavo, fornendo il reticolo di riferimento per la messa in pianta e la localizzazione delle unità stratigrafiche e dei reperti. I quadrati della griglia saranno orientati secondo i punti cardinali e saranno realizzati in modo da coprire tutta l’area di scavo che so prevede di indagare. Sarà opportuno far partire la griglia (quadrato A1) in un punto che è e sarà sicuramente fuori dall’area che si intenderà indagare56. L’utilizzo, per questa fase dello scavo, della stazione totale permetterà di accelerare la realizzazione della griglia di riferimento iniziale.

Lo scavo di Lignana, visto le particolari condizioni morfologiche del sito, sarà effettuato senza l’utilizzo di scavatori meccanici. Gli archeologi e gli studenti procederanno

56

BARKER P., Tecniche dello scavo archeologico, Milano, 1981, pp. 189-190; e ancora TRONCHETTI C., Metodo e strategia dello scavo archeologico, Roma, 2003, pp. 56-57.

quindi con uno scavo manuale, utilizzando le attrezzature che saranno ritenute di volta in volta necessarie57.

Le figure professionali58 impiegate per la realizzazione della campagna di ricerca archeologica saranno:

• Direttore dello scavo;

• Responsabili di settore: tra i quali sarà presente un antropologo;

• Operatori archeologici: tra i quali sarà presente anche personale con elevata esperienza documentabile in antropologia, archeozoologia e archeobotanica. Tra gli operatori archeologici sarà scelto, dopo aver esaminato i curricula, un responsabile dei materiali;

• Responsabile del rilievo59

.

Sarà anche prevista la consulenza di un architetto con il quale si progetteranno le operazioni necessarie alla sistemazione del percorso che porta al castello ed il percorso di visita interno al cantiere archeologico.

A queste figure professionali si affiancheranno, e faranno riferimento, gli studenti di archeologia che parteciperanno alla campagna di ricerca stratigrafica.

Una volta iniziate le operazioni di scavo si procederà alla raccolta dei reperti mobili. Questi, una volta raccolti, saranno imbustati in sacchetti di plastica trasparente sui quali verrà scritto il numero dell’US di provenienza60.

Per quanto riguarda il recupero di materiale scheletrico umano saranno presenti sullo scavo alcuni antropologi. Sotto la loro guida altri archeologi e gli studenti partecipanti alla campagna provvederanno allo scavo, alla documentazione (schede, fotografie e rilievo) e al recupero del materiale scheletrico61.

I materiali che non possono essere sottoposti a lavaggio (ossa umane e animali, metallo, vetro, ecc.) non saranno ulteriormente trattati sullo scavo. I reperti ceramici saranno

57

Per un elenco degli strumenti utili allo scavo vedi CARANDINI A., Storie dalla Terra: manuale di

scavo archeologico, Torino, 2000, pp. 186-187.

58

Cfr CARANDINI A., Storie dalla Terra: manuale di scavo archeologico, Torino, 2000, pp. 159-156; e ancora TRONCHETTI C., Metodo e strategia dello scavo archeologico, Roma, 2003, pp. 50-54.

59

Gli stipendi saranno calcolati basandosi sul preziario delle opere edili della regione Toscana:

www.borsatoscana.it .

60

Vedi CARANDINI A., Storie dalla Terra: manuale di scavo archeologico, Torino, 2000, pp. 218-220, TRONCHETTI C., Metodo e strategia dello scavo archeologico, Roma, 2003, p. 65.

61

MALLEGNI F., RUBINI M. (a cura di), Recupero dei materiali scheletrici umani in archeologia, Roma, 1994, pp. 160-171.

sottoposti a lavaggio62. Per tali operazioni, che si svolgeranno nella zona del Campo Base, sarà necessario organizzare una riserva d’acqua appositamente riservata per questo scopo. Per questo motivo si dovranno portare al Campo Base taniche piene d’acqua che periodicamente dovranno essere nuovamente riempite. I materiali ceramici, una volta asciugati e siglati, saranno riposti in nuovi sacchetti di plastica trasparente sui quali verrà scritta la sigla, l’anno dello scavo ed il settore e l’US di provenienza; le stesse notizie saranno poste sul cartellino che accompagnerà il sacchetto. Per quanto riguarda gli elementi da costruzione e da copertura si procederà con una campionatura.

Saranno anche effettuate delle campionature di sedimenti, qual’ora sia ritenuto necessario si sottoporrà il campione di terreno ad analisi più approfondite come, la raccolta dei semi, le analisi antracologiche, ecc., indicando la percentuale di campione rispetto all’US di provenienza.

I sedimenti provenienti da US di chiara formazione antropica potranno, se ritenuto necessario e in accordo con la Direzione Lavori, essere sottoposti a setacciatura63.

I reperti mobili, una volta assolte le fasi sopra descritte, saranno sottoposti ad un’analisi preliminare che si concluderà con una prima selezione ed una prima documentazione fotografica.

La documentazione relativa all’analisi stratigrafica che sarà realizzata sullo scavo prevederà la compilazione delle singole schede di Unità Stratigrafica64. Sarà anche redatto un elenco delle schede US aggiornato ogni qual volta sia assegnato un nuovo numero di US.

Per quanto riguarda la documentazione fotografica65, si procederà con la realizzazione di foto in formato digitale e di diapositive delle singole US individuate. Le foto digitali avranno un livello qualitativo pari al Livello B indicato dall’ICCD66 (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione) e saranno, alla fine dello scavo, contenute in un Cd-rom. In fine verrà approntato, al pari delle schede di US, un elenco delle foto scattate sullo scavo, sia per quelle digitali che per le diapositive.

62

TRONCHETTI C., Metodo e strategia dello scavo archeologico, Roma, 2003, pp. 103-104.

63

BARKER P., Tecniche dello scavo archeologico, Milano, 1981, p. 104; CARANDINI A., Storie dalla

Terra: manuale di scavo archeologico, Torino, 2000, pp. 185-186.

64

CARANDINI A., Storie dalla Terra: manuale di scavo archeologico, Torino, 2000, pp. 90-91; TRONCHETTI C., Metodo e strategia dello scavo archeologico, Roma, 2003, pp. 68-75.

65

TRONCHETTI C., Metodo e strategia dello scavo archeologico, Roma, 2003, pp. 93-96.

66

Le operazioni di rilievo grafico67 saranno effettuate principalmente attraverso il metodo del rilievo diretto68. I dati cosi ricavati saranno poi informatizzati per poter essere elaborati sulla piattaforma GIS. Per la fase iniziale dello scavo e per il rilievo finale delle strutture messe in luce sarà utilizzata la stazione totale.

La documentazione grafica dello scavo prevederà: • Planimetria generale di inizio scavo (scala 1:20); • Pianta delle singole US (scala 1:20);

• Sezioni: longitudinale e latitudinale (scala 1:20); • Prospetti delle strutture in elevato, USM (scala 1:20); • Planimetria generale di fine scavo (scala 1:20).

Alla fine dei lavori sul cantiere sarà redatta una relazione preliminare dello scavo che dovrà assolvere il dovere di informare in maniera sintetica sullo scavo. La relazione preliminare, nonostante la provvisorietà della ricerca, fornirà le prime indicazioni sulla campagna di scavo69. A questa relazione preliminare seguirà una pubblicazione più estesa che comprenderà i risultati degli studi effettuati sui materiali e sui dati emersi durante l’intervento stratigrafico.

In conclusione, alla fine dell’intervento scavo verrà redatto il diagramma stratigrafico (Matrix)70 delle varie aree indagate nel castello di Lignana.

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