Qui di seguito è presentato il Piano Economico relativo alle fasi di scavo stratigrafico, documentazione, prime fasi di studio e restauro dei reperti mobili, interventi di consolidamento per le strutture murarie messe in luce, redazioni di apparati sia scientifici che divulgativi.
Le voci sono computate seguendo lo schema di riferimento legato alla suddivisione delle aree di scavo stratigrafico sopra descritte e da una serie di voci che si riferiscono alle fasi di studio necessarie per l’allestimento dell’apparato espositivo della sezione museale dedicata al castello e all’attività di laboratorio dei reperti mobili.
Scavo stratigrafico e relativa documentazione
Per ogni area vengono stimati i costi complessivi delle diverse fasi di scavo e di documentazione, in particolare le operazioni di scavo stratigrafico manuale realizzato da archeologi professionisti, le spese di vitto ed alloggio e le spese di cartoleria.
AREA 1
Stipendi netti 4.784,00 €
Vitto e alloggio 792,00 € + IVA
Cartoleria 200,00 € + IVA
TOTALE 5.776,00 € + Tasse
AREA 2
Stipendi netti 20.104,70 €
Vitto e alloggio 3.250,00 € + IVA
Cartoleria 300,00 € + IVA
TOTALE 23.654,70 € + Tasse
AREA 3
Stipendi netti 24.125,02 €
Vitto e alloggio 3.900,00 € + IVA
Cartoleria 300,00 € + IVA
TOTALE 28.325,02 € + Tasse
AREA 4
Stipendi netti 38.901,00 €
Vitto e alloggio 6.240,00 € + IVA
Cartoleria 350,00 € + IVA
AREA 5
Stipendi netti 24.809,40 €
Vitto e alloggio 3.900,00 € + IVA
Cartoleria 350,00 € + IVA
TOTALE 29.059,40 € + Tasse
AREA 6
Stipendi netti 34.105,76 €
Vitto e alloggio 5.460,00 € + IVA
Cartoleria 350,00 € + IVA
TOTALE 39.915,76 € + Tasse
AREA 7
Stipendi netti 57.167,00 €
Vitto e alloggio 9.100,00 € + IVA
Cartoleria 350,00 € + IVA
TOTALE 66.617,00 € + Tasse
Attrezzature140
Si potranno utilizzare la stazione totale e la livella ottica dell’Università degli Studi di Pisa.
Attrezzatura per lo scavo (picconi, pale ecc.) 1.500,00 € + IVA
Notebook: Macbook Pro 1.679,20 € + IVA
Stampante: Epson Aculaser C1100N 219,17 € + IVA
Scanner: Canon Canoscan 8800F 152,50 € + IVA
Software 3.000,00 € + IVA
TOTALE 6550,87 € + IVA
140
Le attrezzature acquistate al termine dell’intervento stratigrafico rimarranno disponibili per il parco e il museo di Pescia.
Documentazione
Informatizzazione delle schede di US dello scavo 3.500,00 € + IVA
Lavorazioni relative ai reperti mobili provenienti dal sito comprensive di lavaggio, siglatura, quantificazione, catalogazione e immagazzinamento
25.000,00 € + IVA
Restauro a fine espositivo dei reperti ceramici più significativi
5.000,00 € + IVA
Rilievo generale del sito e di tutte le aree scavate con le diverse strutture messe in luce
12.000,00 € + IVA
Realizzazione GIS di scavo 13.000,00 € + IVA
TOTALE 58.500,00 € + IVA
Divulgazione dei dati
Pannelistica divulgativa posta lungo il percorso di visita al sito durante lo scavo e al museo.
7.000,00 € + IVA
Realizzazione di una pubblicazione a carattere scientifico e di apparati divulgativi
22.000,00 € + IVA
TOTALE 29.000,00 € + IVA
Consolidamento strutture murarie
Somma stimata per il consolidamento di eventuali strutture murarie emergenti durante i lavori di scavo stratigrafico.
25.000,00 € + IVA
Sistemazione sentiero
CONCLUSIONI
La tesi nasce dalla volontà di dare al lavoro un forte aspetto pratico, dalla volontà di far apprendere, al sottoscritto e a ogni altro studente che leggerà il presente lavoro, in che modo ci si deve muovere per organizzare una campagna di scavo archeologico.
Questo lavoro di tesi mi ha permesso di simulare la azioni che ogni archeologo professionista si trova a svolgere nell’organizzazione di una campagna di scavo, facendomi entrare in contatto con gli abitanti del territorio circostante il castello di Lignana. Le relazioni stabilite con gli abitanti della valle mi hanno permesso di constatare l’interesse e l’entusiasmo che queste persone nutrono nei confronti degli interventi archeologici, da loro percepiti non come elemento di disturbo, cosa che spesso capita nella realizzazione di scavi urbani, ma come una possibilità di valorizzazione per il loro territorio.
Uno degli obiettivi che ha guidato il presente lavoro è stato quello di rendere l’intervento di ricerca archeologica, e i risultati da esso ricavati, il più possibile aperti verso l’esterno, verso il più ampio pubblico possibile. Si è voluto uscire dallo schema, ancora molto usato, che prevede che gli unici destinatari dei risultati della ricerca siano solamente gli “addetti ai lavori”. E’ ovviamente naturale produrre una documentazione tecnica, ma, a mio avviso, è altrettanto importante e vitale per portare l’archeologia ad ogni persona riuscire a coinvolgere le diverse categorie che compongono la società odierna. Questo coinvolgimento è dovuto anche perché il cittadino italiano è il contribuente dei fondi pubblici usati per la ricerca, la tutela e la valorizzazione del patrimonio, per le attività culturali, ed ha il diritto di conoscere e comprendere i risultati delle ricerche finanziate con i fondi pubblici e il contributo che queste portano alla conoscenza della sua Storia141.
L’educare alla propria Storia non è una possibilità alla quale gli archeologi possono più o meno aderire, ma è un dovere che abbiamo nei confronti dell’intera società.
Il presente lavoro ha potuto prendere forma grazie allo studio di alcuni testi di riferimento. Attraverso lo studio della letteratura archeologica e museologica e la visone diretta di scavi, musei e parchi sono riuscito a strutturare il presente lavoro di tesi.
Il progetto di scavo è stato realizzato in modo da essere il più chiaro e sintetico possibile per quel che riguarda i passaggi ed i mezzi necessari per attuare l’intervento archeologico, ciò anche grazie a una rigorosa strutturazione del lavoro.
141
SICIOS M., Comunicare l’archeologia: teoria, uso e costruzione dell’audiovisivo e del documentario
La naturale conclusione di questo lavoro sarebbe ovviamente la trasformazione della tesi in un vero e proprio progetto di scavo da presentare in modo da poter realmente effettuare l’intervento stratigrafico.
Come detto sopra, la gente del posto sembra essere entusiasta della possibilità che si intervenga archeologicamente nel castello di Lignana. La speranza è che l’entusiasmo della popolazione corrisponda a quello delle amministrazioni locali e che il sito di Lignana possa diventare un esempio che porti le amministrazioni locali a decidere di allargare la ricerca all’intera valle.
Per raggiungere questo scopo sarà necessario far comprendere alle amministrazioni come l’investimento nell’attività di ricerca e nella valorizzazione del patrimonio archeologico locale possa essere una opportunità per rilanciare il turismo nel loro territorio.
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