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ANALISI DEL POTENZIALE TURISTICO LOCALE

2.1 I fattori di attrattiva del territorio

Il turismo locale può, in effetti, rappresentare l'idea giusta attorno cui articolare una molteplicità di interventi sul territorio, promossi e realizzati da una pluralità di soggetti concorrenti alla costruzione della propria capacità di sviluppo endogena. Per fattore di attrattiva si intende: «qualunque elemento, di qualsivoglia natura, che va a comporre, in modo interrelato con altri, il prodotto turistico domandato ed offerto, che risulta generalmente composto di più fattori di attrattiva».61

I fattori del contesto ambientale fanno parte dell'offerta quando questa, controllandoli o valorizzandoli, ve li inserisce consapevolmente.

Uno dei fattori di primaria importanza per incentivare il turismo locale è senza dubbio dato dai residenti, i quali devono essere anch'essi promotori del territorio come lo sono gli appositi enti. Per realizzare ciò è necessario sensibilizzare i cittadini affinché siano informati delle offerte turistiche del loro territorio e che abbiano nozioni relative ai numerosi beni culturali-ambientali che li circondano; in questo modo saranno in grado di indirizzare potenziali turisti verso la conoscenza di questi luoghi e delle loro ricchezze.

Purtroppo, la mancanza di informazioni specifiche su tutte le attività possibili sul territorio, rappresenta una forte criticità, sia per incentivare l'arrivo di nuovi turisti, ma anche per meglio organizzare, migliorare e sviluppare la qualità dei servizi disponibili.

È chiaro che le tante iniziative presenti nel territorio devono essere necessariamente messe in rete, sia come condivisione fra tutti gli attori, sia come pubblicazione nel web; se questo non si verifica le iniziative saranno inutili in quanto limitate nel raggiungimento degli obiettivi che spesso non tengono conto di eventuali feedback negativi da parte dei turisti, rendendo vani gli sforzi intrapresi per realizzare queste iniziative.

Pertanto, sarebbe opportuno, per non dire necessario, preoccuparsi prioritariamente di organizzare e mettere in rete tutti i fattori di attrattiva del territorio, che possono essere di interesse ai fini turistici, mettendo in campo delle azioni condivise fra gli operatori.

L'area trattata è molto ampia e ricchissima di fattori di attrattiva a cominciare dal paesaggio fluviale che connota tutto il Veneto, per passare, poi, alle maestose ville veneziane che si trovano lungo il percorso fluviale, ai vecchi mulini, quali motori dell'economia locale per secoli; senza dimenticare il ruolo chiave di alcune città come Battaglia, proficuo centro portuale dal medioevo al novecento.

L'intento è quello di relazionare fra loro tutti questi fattori creando un percorso che ne valorizzi i caratteri storici, sociali, ambientali ed artistici che fanno la storia di questa zona che ha parecchio da offrire in termini di attrattive; promuovendo, in tal modo, un turismo di qualità attento alle esigenze del consumatore ma anche soprattutto in perfetta sintonia con gli enti e le comunità che ne fanno parte, potendo così generare offerte su misura ed incentivare la domanda da parte di un vasto pubblico eterogeneo.

L'interesse per queste tematiche riguardanti la rivalutazione del ruolo della navigazione è cresciuto esponenzialmente negli ultimi anni, ciò si evince da alcuni progetti regionali, come AdriaMuse (2007-2013) che «si pone come obiettivo generale quello di valorizzare i musei ed il patrimonio culturale dell'area costiera del mare Adriatico attraverso la condivisione e l'armonizzazione di azioni, strumenti e strategie nel settore della cultura e del turismo».62

62 Cfr. Cit. F. VALLERANI, Tra Colli Euganei e laguna veneta. Dal museo della navigazione al turismo sostenibile, Regione del Veneto, 2013

«Il caso delle vie d'acqua dismesse dal traffico commerciale costituisce infatti tra i più interessanti e significativi segmenti di ciò che si è soliti indicare come attrattive per il turismo fluviale, tipologia ricreativa in espansione in tutto il mondo occidentale ( e l'Italia in tal senso palesa un evidente ritardo) e non solo per il fascino della sua prerogativa “itinerante”, ma anche per alcuni rilevanti presupposti ideologici e culturali in sintonia con le aspettative della sostenibilità».63

Questo fervore nel riportare alla luce memorie di un passato non troppo lontano, dove il “mondo anfibio” faceva da padrone, è ben presente nell'animo dei “tutori delle acque” che auspicano ad un recupero della cultura simbolo di questi luoghi. Questa attenzione è condivisa anche da ricercatori sia in ambito accademico che in istituzioni culturali, testimoniata da una vasta bibliografia, che dimostra il coinvolgimento e la vivacità culturale attorno al “mondo anfibio” e alle “città rivierasche” con la loro navigazione, i loro porti e le loro attività che caratterizzano la storia del Veneto da secoli.64

La “Riviera Euganea”, specialmente il canale di Battaglia, può essere considerata come un sistema idrografico di elevato pregio ambientale: «sintesi armoniosa tra elementi seminaturali e beni storico-artistici»; la sua natura artificiale inoltre, può essere un attimo spunto, per un progetto su scala europea, come è stato suggerito dal Professor Francesco Vallerani nel suo recente contributo, per il recupero dei canali fluviali. In tutta Europa iniziative inerenti corridoi fluviali, come i nostri tipici veneti, sono già presenti e ben pianificate rispetto al contesto italiano. In Europa questo interesse verso i corsi d'acqua minori ha avuto un ottimo impatto anche dal punto di vista economico e commerciale in quanto, con la ristrutturazione dei manufatti idraulici necessari per la navigazione, sono nate nuove attività imprenditoriali con l'apertura delle antiche locande fluviali.65

Un'azione di promozione, recupero, salvaguardia e valorizzazione ad ampia scala rivitalizzerebbe un contesto dalle caratteristiche uniche che possono essere sfruttate in termini di attrattive culturali ma anche ambientali e storiche, oltre che ludico- sportive, potendo inoltre generare un qualche profitto da reimpiegare ciclicamente 63 Cfr. VALLERANI, Tra Colli Euganei e laguna veneta.Op. Cit., pag. 18.

64 Ibidem.

nel buon funzionamento di tali iniziative.

Queste “vie d'acqua” possono essere intese come veri e proprio “corridoi culturali”66

poiché offrono svariati “gioielli culturali”:

• Ville veneziane e dimore signorili di grande valore storico-architettonico • Paesaggio rivierasco unico tipico della pianura veneta

• Vecchi mulini e casolari • Luoghi di culto

• Musei ed istituzioni culturali

• Agriturismi che offrono prodotti tipici enogastronomici • escursionismo fluviale

• cicloturismo

Tutti questi fattori, se sapientemente gestiti, possono creare un nuovo tipo di turismo- ricreativo di grande interesse basato su strategie di tutela e valorizzazione ambientale che incrementino le aree verdi, ormai sempre più ricercate a causa dell'urbanizzazione massiccia che ha investito in modo evidente anche le campagne. Maggior libertà di azione dovrebbero avere le Pro Loco locali che da più di vent'anni si occupano di promuovere i loro territori attraverso eventi ed iniziative di vario genere, in grado di coinvolgere attivamente il cittadino in quella che è una storia di tradizioni secolari che mantengono la vivacità culturale di queste città.