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ANALISI DELLA DESTINAZIONE TURISTICA

3.1 La destinazione turistica: il concetto e le caratteristiche

3.1.4 Le tipologie di destinazione turistica

Il concetto di destinazione turistica, come si è potuto constatare, è molto complesso e manca di univocità, per questo gli studiosi del settore hanno individuato diverse tipologie di destinazione.

In un testo intitolato La destinazione turistica di successo, Ejarque espone tre tipologie di destinazione: diffusa, dipendente, integrata.184

La prima riguarda una destinazione nella quale non vi è coordinamento e collaborazione tra i produttori dei servizi, per cui non esiste integrazione tra le attrattive turistiche e i prodotti offerti.

La seconda si ha quando la creazione e la promozione delle offerte turistiche è gestita da operatori esterni, come i tour operator. Ciò si verifica in presenza di destinazioni mature.

Infine, la terza si realizza quando gli attori locali presenti nell'ambito territoriale sono legati da relazioni secondo una serie specifica di regole e sono organizzati al fine di perseguire un obiettivo comune e condiviso.185

Un'altra tipologia di distinzione è quella operata da Martini186, che suddivide le

destinazioni in corporate e in community. 187

La destinazione corporate individua “un luogo contenitore”, vale a dire un ambito territoriale controllato e circoscritto nel quale l'offerta turistica è progettata e gestita da parte di una società di gestione; ad esempio l'offerta di pacchetti turistici all- inclusive per destinazioni quali i villaggi turistici. L'offerta turistica è dunque, prevalentemente, orientata al marketing dove i fattori di attrattiva vengono controllati 184 Cfr. EJARQUE J., La destinazione turistica di successo, Milano, Hoepli, 2003, pag. 237.

185 Ibidem.

186 Umberto Martini è docento presso il dipartimento di Economia e Management dell'Università degli studi di Trento.

da parte delle società tramite accordi.188

La destinazione community privilegia invece il territorio come punto focale dell'offerta turistica, si parla infatti di un luogo aperto nel quale i diversi attori locali offrono servizi e prestazioni in modo indipendente, proponendosi nel mercato attraverso uno specifico brand. La pluralità degli attori presenti e delle risorse del luogo, se non vengono opportunamente indirizzati ed organizzati in un preciso sistema, possono comportare per il fruitore una frammentarietà dell'offerta.189

Della Corte propone ulteriormente la seguente divisione:

– “località turisticamente già note” che presentano un sistema d'offerta consolidato ed organizzato e per il quale può essere utile sviluppare nuove operazioni promozionali congiunte per sviluppare ancor più l'area;

– località che bisognano di una “riqualificazione dell'offerta locale” che possa consentire un nuovo posizionamento strategico e possa migliorare qualitativamente i servizi offerti;

– “aree di nuova valorizzazione” nelle quali è doveroso intervenire con la progettazione e il lancio di sistemi d'offerta sostenibili.190

In ognuno di questi casi, Della Corte, ritiene: «occorre una corretta ed efficace politica del turismo, che identifichi i fattori di attrattiva su cui puntare per la valorizzazione o lo sviluppo della destinazione e valuti le risorse e le competenze, sia a livello di piccola impresa che in termini di sinergie comuni, individuando il potenziale strategico generabile».191

A seguito di tutte le teorie riportate, risulta che la destinazione, in quanto prodotto, sia soggetta ad un ciclo di vita come qualsiasi altro prodotto, perciò non è un qualcosa di immutabile e costante.

Secondo gli studiosi il ciclo di vita di una destinazione può essere riassunto, in diverse fasi, come segue:192

188 MARTINI U.,Ibidem; si veda inoltre FRANCH M., Marketing delle destinazioni turistiche, Milano, 2010, pp. 44-47.

189 MARTINI U.,Ibidem, pag. 93; si veda inoltre FRANCH M., Marketing delle destinazioni, Op. cit., pp. 44-47.

190 Cfr. DELLA CORTE V., La gestione dei sistemi locali, Op. cit., pag. 110. 191 Cit. DELLA CORTE V., Ibidem pag. 111.

192 Cfr. MARCHIORO S., Destination management e destination marketing per una gestione efficiente delle destinazioni turistiche in veneto, Università degli Studi di Padova, Dipartimento dei

– Esplorazione: presenza di pochi turisti nel territorio che vogliono scoprire il luogo per le sue caratteristiche naturali e culturali. Essendo pochi si trovavo a vivere a stretto contatto con la popolazione locale, senza però comportare modifiche nell'assetto delle strutture sociali e fisiche. Il turista non ha un impatto significativo nel territorio;

– Coinvolgimento: le attività locali consentono di aumentare i servizi turistici offerti, producendo lavoro per i residenti. L'impatto del turismo è in piena crescita;

– Sviluppo: comporta cambiamenti e trasformazioni nell'ambito territoriale sia a livello fisico, economico e sociale. L'attività turistica cresce in modo consistente, divenendo fondamentale nel processo di crescita; in alcuni periodi il turista supera in quantità il residente;

– Consolidamento: il turismo è parte a tutti gli effetti dell'economia del luogo con un aumento delle spese promozionali per mantenere ed ampliare il mercato della località. L'ambiente comincia a risentire di problemi di inquinamento e deterioramento;

– Stagnazione: l'area ha raggiunto lo sfruttamento massimo. Il turismo è di massa e causa problemi di sovraccarico per il territorio;

– Post-stagnazione: in questa fase possiamo incontrare una situazione di declino, quando altre località prendono il sopravvento; oppure una fase di rilancio nella quale si cerca un nuovo posizionamento nel mercato. Entrambe le possibilità dipendono dalla gestione del territorio.193

In questo panorama di definizioni e concetti, appare chiaro, come è già stato ribadito, che non vi possa essere uno specifico significato per il termine destinazione.

Beni Culturali, pag. 63.

193 Cfr. MARCHIORO S., Destination management e destination marketing, Op. cit., pp. 63-64. Si veda inoltre MARTINI U., Destinazione turistica e territorio, Marketing delle destinazioni turistiche, a cura di Franch M., Milano, MCGraw-Hill, 2010; e contributi meno recenti, quali Butler (1980).

La destinazione turistica trattata in questo elaborato, ovvero quell'ambito territoriale riconducibile geograficamente alla “Riviera Euganea” e alla zone limitrofe da essa interessate, dopo la veloce menzione degli studi letterari in merito, può essere circoscritta ad alcune delle caratteristiche sopra riportate.

Innanzitutto questa area è già “nota turisticamente” ma necessita, senza alcun dubbio di una “riqualificazione dell'offerta locale” in modo da poter migliorare i servizi presenti in termini qualitativi, potendo così consentire un nuovo posizionamento strategico della destinazione.

Questa località inoltre, sembra rientrare nella tipologia di destinazione “diffusa” proposta da Ejarque, in quanto, dalla ricerca svolta sul potenziale turistico locale, emerge la forte mancanza di coordinamento e collaborazione tra i produttori dei servizi. Molto spesso i prodotti non sono sufficientemente integrati con le attrattive turistiche. È il caso dei siti culturali che si trovano lungo la Riviera, tra di loro vi è molta disparità: alcuni sono turisticamente molto attivi con proposte sempre nuove ed aggiornate, mi riferisco al Castello di Lispida ed al Castello del Catajo; altri, probabilmente anche a causa della loro gestione privata, non sono alla portata del turista o dell'appassionato, basti pensare a Villa Molin chiusa tutto l'anno, a Villa Emo di cui fino a poco tempo fa si poteva visitare una porzione dell'antico giardino storico.194 Queste scelte penalizzano molto il contesto territoriale, per questo è

necessaria una riqualificazione delle risorse presenti, in modo tale che possano essere valorizzate e sfruttate in una maniera migliore, e questo può verificarsi solo con una strategia congiunta da parte degli enti culturali che dovrebbero perseguire un obiettivo comune.

Molto altro bisogna dire sulle Società di navigazione ubicate nel territorio, il loro prodotto non rispecchia più le attuali esigenze del turista, quanto meno si dovrebbe partire dal rinnovamento delle proposte itineranti, proponendo idee nuove e nuove forme di collaborazione con i siti museali, il comparto enogastronomico e il trasporto ferroviario; proposte in grado di incontrare i gusti di un ampio target eterogeneo, il

194 In riferimento a Villa Emo, nei pressi di Monselice, il sito è stato gravemente danneggiato dalla tromba d'aria che ha investito la zona nell'ottobre 2014. Purtroppo il giardino è andato in gran parte distrutto con una ingente perdita sia per l'aspetto economico e sia per la rarità degli esemplari arborei che vi erano presenti da secoli.

quale necessita di percepire un'immagine unitaria della destinazione, per essere incentivato ad acquistarne i prodotti.