TERNO DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO NEL 2014 UNA BREVE RICERCA
7.1 Finalità e metodologia della ricerca
Le cooperative sociali redigono il bilancio sociale? E per che moti- vo lo fanno? Oppure, perché hanno smesso di farlo? Quante coope- rative non si sono ancora confrontate con documenti di rendiconta- zione sociale e perché?
Per rispondere a tutte queste domande è necessario fare una pic- cola indagine, chiedendo alle cooperative sociali alcune informazioni riguardo questi aspetti. Attraverso questa mappatura è possibile ca- pire quando le cooperative hanno avuto l’input a fare rendicontazio- ne e soprattutto che motivazioni stanno alla base di questa pratica.
Si è deciso di coinvolgere solo le cooperative sociali associate al consorzio trentino Con.Solida, sia di tipo A che di tipo B, perché in passato erano state sicuramente coinvolte nei numerosi progetti e conferenze che la PAT o la Federazione Trentina della Cooperazio- ne hanno proposto riguardo al tema della responsabilità sociale d’impresa.
Lo strumento più idoneo a indagare questa tematica è risultato essere il questionario strutturato e somministrato online: in questo
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modo è stato possibile contattare tutte le cooperative associate sen- za rendere il processo troppo oneroso in termini di tempo. Con.Solida, infatti, raccoglie cooperative che hanno sede su tutto il territorio provinciale e raggiungerle fisicamente sarebbe stato un la- voro estremamente lungo.
Per la costruzione del questionario ci si è aiutati attraverso la fun- zione “Modulo” del software gratuito fornito da Google e denominato Google Drive, poiché era uno dei pochi a fornire anche l’opzione per saltare le domande in relazione alla risposta fornita. Il link del que- stionario è poi stato inoltrato alle cooperative accompagnato da una lettera di spiegazioni. Riguardo a questo aspetto, è stato di fonda- mentale importanza il supporto che mi ha dato Con.Solida, poiché attraverso un’e-mail invitava la varie direzioni a compilare il questio- nario: in questo modo è stato dato maggiore peso al mio lavoro, co- sa che altrimenti non sarebbe successa anche a causa delle nume- rose indagini in cui si ritrovano ora coinvolte le cooperative trentine.
Al questionario hanno risposto 29 cooperative (il 56% del campio- ne preso in considerazione), di cui 18 di tipo A e 11 di tipo B. Se si calcola che le cooperative di tipo B attualmente affiliate a Con.Solida sono 12, si può subito notare che la percentuale di partecipazione in questa categoria è molto alta: 92%. Non vale la stessa cosa per le cooperative di tipo A, poiché ne sono state contattate 38 e solo un 47% ha risposto.
In ogni caso i dati esposti di seguito non vogliono essere conside- rati rigorosamente rappresentativi di quella che è la situazione trenti- na, ma vogliono dare l’idea di come si lavori attualmente sulla tema- tica della rendicontazione.
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7.2 Il questionario
Come detto in precedenza, per la creazione del questionario si è utilizzata la funzione “Modulo” del software Google Drive, che per- mette anche di raccogliere le risposte.
Il questionario doveva essere estremamente breve, per evitare che venisse lasciato incompleto a causa della sua eccessiva lun- ghezza. Anche la possibilità di saltare delle domande in relazione al- la risposta che veniva fornita era fondamentale, poiché si poteva in- dagare il caso specifico di ogni organizzazione.
Sono state pensate nove domande, ma in relazione al tipo di ri- sposte che venivano fornite la cooperativa si trovava a doverne compilare da tre a sette. Le domande erano divise in cinque moduli e solo il primo era comune a tutti.
Nel primo modulo erano presenti due domande: la prima chiedeva se la cooperativa fosse di tipo A o di tipo B (fondamentale poiché i questionari erano anonimi), mentre la seconda indagava se nell’organizzazione fosse mai stato redatto un qualsiasi tipo di do- cumento di rendicontazione. Entrambe le risposte prevedevano una scelta fra due opzioni.
Il secondo modulo trattava le tematica delle motivazioni che ave- vano spinto alla creazione di un bilancio sociale. Innanzitutto si chie- deva in che anno era stato redatto il primo bilancio sociale: la cono- scenza di questo dato aiuta a capire da cosa è stata influenzata questa scelta (riforme, conferenze, etc.). Successivamente si inda- gavano le motivazioni per le quali viene (o veniva) redatto un docu- mento di rendicontazione. In questo caso, il sistema di risposta cam-
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biava, dando all’interlocutore cinque affermazioni e per ognuna era presente una scala che ne valutava la rilevanza nella scelta di avvi- cinarsi al bilancio sociale. Ogni affermazione aveva cinque possibili- tà di risposta: estremamente importante, molto importante, abba- stanza importante, poco importante, per nulla importante. In questo modo, eliminando la possibilità di dare una sola risposta, si trala- sciava il rischio che venisse scelta quella più socialmente desidera- bile. Infine era importante capire se la cooperativa continuava a fare il bilancio o se, per una serie di ragioni, aveva abbandonato questa pratica.
Nel terzo modulo si indagavano le motivazioni per cui l’organizzazione continua a redigere il bilancio sociale. Anche in questo caso sono state fornite cinque affermazioni, ognuna delle quali fornita di una scala asimmetrica di giudizi fra cui scegliere (gli stessi del modulo precedente).
Nel quarto modulo si puntava a far emergere le motivazioni che avevano portato all’abbandono delle pratiche di rendicontazione all’interno dell’ente. Innanzitutto si chiedeva in che anno era stato pubblicato l’ultimo bilancio, poiché questo dato era necessario per capire se le cooperative avevano smesso a seguito del calo di inte- resse da parte della Provincia o se erano intervenute altre cause. In seguito si indagavano le motivazioni vere e proprie, attraverso la se- rie di cinque affermazioni, strutturata come nei moduli precedenti.
Infine, l’ultimo modulo si occupava di comprendere le motivazioni di quelle cooperative che non avevano mai redatto un documento di rendicontazione. In questo caso la domanda era strutturata con una serie di risposte, fra cui era possibile sceglierne più d’una.
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Come detto sopra, le organizzazioni non si trovavano mai a dover rispondere a tutti i moduli, ma solo ad alcuni in relazione al tipo di ri- sposte fornite.
Figura 5