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Finanziamenti pubblic

Capitolo 3. Introduzione agli Enti lirici ingles

3.2. Finanziamenti pubblic

3.2.1. Il sistema dell’arm’s lenght

Il sistema anglosassone dei finanziamenti pubblici può essere considerato come espressione del principio dell’arm’s lenght28, consistente in una devoluzione delle scelte decisionali -in questo

26 Charities Act, Sezione 1, Capitolo 1 27 Charities Act, Capitolo 1, Sezione 2

36 caso concernenti l’allocazione dei fondi ministeriali- dal Ministero inglese ad istituzioni pubbliche non governative (non-departmental public bodies - NDPBs), le quali, rispetto ai normali enti pubblici esecutivi -che nel loro operato esplicitano le direttive di governo- si differenziano per una notevole autonomia decisionale29.

Il Ministero centrale attraverso specifici accordi (funding agreement), stabilisce gli obiettivi e gli scopi che devono perseguire i NDPBs indicando anche i fondi a loro disposizione; nonostante siano investiti di poteri decisionali in merito ai parametri qualitativi di attribuzione dei fondi, essi devono comunque relazionare sul loro operato al Governo, che rimane il responsabile della corretta attribuzione dei fondi.

Al fine di porre in essere un’azione finanziaria sostenibile e di mettere i soggetti sovvenzionati in condizione di avvalersi di una pianificazione di medio-lungo termine, i fondi governativi vengono stanziati in base ad un budget triennale.

Con specifico riferimento al settore culturale -in cui sono inseriti i Teatri Lirici-, il Ministero di riferimento è il Department for Culture, Media and Sport (DCMS), che nell’allocazione dei finanziamenti alla cultura, opera sul territorio attraverso gli Arts Councils -gli specifici NDPBs per il settore culturale-. Per l’Inghilterra si fa riferimento all’Arts Council England30, istituito tramite una Royal Charter (concessione reale) nel 1946, con gli obiettivi di:

 sviluppare e incrementare la conoscenza, comprensione e pratica delle arti;  aumentare l’accessibilità delle arti al pubblico;

 migliorare l’educazione e promuovere la creazione, mantenimento e protezione del patrimonio culturale ed artistico;

 collaborare con altri soggetti per ogni questione attinente gli obiettivi.

L’Arts Council England a sua volta lavora sul territorio attraverso cinque Area Councils regionali, il cui scopo è quello di distribuire i fondi alle organizzazioni artistiche e culturali locali, i quali finanziano ed offrono servizi non solo alle tradizionali organizzazioni culturali, ma anche a centri di sperimentazione artistica e di partecipazione pubblica alle arti.

Oltre ai contributi governativi, l’Arts Council England a partire dal 1993 è stato commissionato - con la stessa autonomia di decisione pur nel rispetto dei criteri stabiliti dal governo-, alla distribuzione dei fondi raccolti attraverso il National Lottery funding. I fondi ricavati dalla Lotteria Nazionale vengono infatti destinati dal DCMS per supportare le cosiddette “good causes”, che consistono nell’arte, lo sport, il patrimonio artistico culturale, e i settori sociali comunitari.

29 A livello governativo i non-departmental public bodies sono enti che hanno un ruolo determinante nel processo governativo ma che non rappresentano un dipartimento governativo o parte esso, operando secondo il principio della arm’s lenght rispetto all’operato del Ministero stesso. Dal sito istituzionale del Governo inglese (www.gov.uk)

30 Ci sono in tutto quattro Arts Councils, distinti per regione: Arts Council England, Scottish Arts Council, Arts Council of Wales e Arts Council of Northern Ireland.

37 I fondi non vengono distribuiti solo alle grandi realtà museali (come nei primi anni di attuazione del National Lottery Act 1993), ma anche ai singoli progetti legati alle piccole comunità territoriali31.

Un’importante apporto per le organizzazioni artistico-culturali inglesi proviene infine dalle Local authorities -consistenti nei Comuni e nelle Contee presenti sul territorio-, le quali sostengono gli eventi e le attività a livello locale non solo erogando somme di denaro, ma anche offrendo un supporto organizzativo mettendo a disposizione spazi ed uffici per svolgere le attività, e promuovendo gli eventi.

Il sistema dei finanziamenti descritto trova suo fondamento negli anni quaranta del secolo scorso, periodo in cui la classe dirigente ha modificato il proprio ruolo nel sostegno dell’arte e della cultura.

Nel 1940 infatti è stato fondato il Council for the Encouragement of Music and the Arts, divenuto nel 1946 l’Arts Council of Great Britain, con lo scopo di sostenere e promuovere le arti e la cultura.

John Maynard Keynes, primo presidente dell’Arts Council, organizzò l’ente sotto il principio dell’arm’s length che distingue tutt’ora il sistema britannico: il governo avrebbe finanziato l’Arts Council, ma sarebbe stato estraneo alle decisioni in merito all’impiego delle risorse erogate. Questo avrebbe permesso di salvaguardare l’autonomia degli enti e la loro indipendenza da ingerenze politiche32.

Gli anni sessanta sono stati caratterizzati da un incremento dei livelli di spesa pubblica per la cultura che hanno generato l’esigenza di limitare l’impiego delle risorse nel settore, e come conseguenza, un forte dibattito politico su quali attività fossero meritevoli di tale sostegno. Le pressioni politiche ed economiche raggiunsero l’apice negli anni ottanta e portarono ad una concezione diversa del sistema di finanziamento della cultura, basata sulla collaborazione del settore pubblico con quello privato; se da un lato lo Stato fu costretto a limitare la consistenza dei propri fondi -si impegnò a garantire il livello di stanziamenti, senza poterli accrescere-, dall’altro si mosse per incentivare l’investimento privato.

Venne istituita l’Association for the Business sponsorship for the arts, oggi denominato Arts & Business e cofinanziato dallo stesso Arts Council, con il fine di gestire l’azione congiunta del finanziamento alla cultura, e venne introdotto il programma Business Support Incentive Schemes - chiuso nel 2000- con lo scopo di monitorare ed incentivare i livelli di investimento privato nel settore artistico-culturale.

31 Giambrone, Politiche per la cultura in Europa

32 Daniela Macrì La finanza della cultura in Gran Bretagna, in Gaetana Trupiano (a cura di), La finanza della cultura, Roma TrePress, Roma, 2015

38 La riduzione dei contributi dell’Arts Council portò a cambiamenti anche all’interno delle organizzazioni culturali, che cominciarono ad assumere una forma più simile a quella imprenditoriale per cercare nuovi sponsor.

Gli anni novanta furono caratterizzati da una politica di maggiore decentramento delle competenze culturali: venne istituito un apposito Ministero per la cultura (Department for National Heritage, che nel 1997 divenne il Department for Culture, Media and Sports), e l’Arts Council Great Britain venne suddiviso in Arts Council of England, Scottish Arts Council e Arts Council of Wales, che si unirono all’Arts Council of Nothern Ireland, esistente già dal 1962.

Se gli anni ottanta furono caratterizzati da una ricerca di efficienza gestionale, gli anni novanta furono gli anni in cui cominciò a consolidarsi la concezione della social inclusion: le arti cominciarono ad essere concepite come fattore centrale nella vita del Paese, con un importante impatto in termini di benessere ed inclusione sociale.

In questi anni venne diffusa la concezione che il rilancio dell’economia nazionale potesse essere legata a quella dei beni culturali per il riflesso che questi generavano nel turismo, nell’occupazione e nell’aumento dello sviluppo sociale, oltre che nei livelli di reddito.

Fu proprio in questo periodo che, per perfezionare la gestione delle singole istituzioni culturali e per mantenere il rapporto tra gli investimenti pubblici e i risultati raggiunti dalle organizzazioni culturali, venne introdotto l’obbligo di rendicontazione periodica, sia quantitativa che qualitativa.

3.2.2. I principi regolatori

Come suesposto, gli stanziamenti elargiti dall’Arts Council England si dividono in Grants-in-Aid e in National Lottery Fund, entrambi assegnati dal Department for Culture, Media and Sport sulla base di un piano predisposto dall’Arts Council England.

The Arts Council Plan 2011-2015 è un documento pubblicato dal Consiglio che stabilisce le modalità di finanziamento e i principi regolatori per gli anni 2011-2015 sulla base delle indicazioni stabilite sia nel three year funding agreement stipulato con il DCMS, che nel piano strategico del decennio 2010-2020 Great Art and Culture for Everyone.

In quest’ultimo piano decennale sono stati definiti cinque obiettivi, e per ognuno sono state precisate alcune linee guida (priorities) da rispettare nel quinquennio 2011-2015, come riportate nella tabella di seguito esposta.

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Obiettivi (2010-2020) Linee guida (2011-2015)

1. Eccellenza artistica

- utilizzo mirato degli investimenti;

- approccio nazionale allo sviluppo del talento artistico, con particolare riguardo agli artisti emergenti e a quelli con una carriera semi-avviata;

- supporto alle diversità nell’arte;

- sfruttamento delle occasioni di maggior rilievo -come le Olimpiadi del 2012- per mostrare il talento britannico ed attirare l’interessi di nuovo pubblico.

2. Coinvolgimento ed ispirazione di un maggior numero di

persone

- sviluppo di maggiori opportunità per le persone ed i luoghi meno coinvolti nella scena artistica;

- rafforzamento della distribuzione dell’arte attraverso tournée e piattaforme digitali;

- spronare le organizzazioni a focalizzare l’attenzione sull’attrazione di differenti categorie di pubblico.

3. Arte sostenibile, flessibile e innovativa

- promozione di maggiori collaborazioni tra le organizzazioni per aumentare l’efficienza e l’innovazione;

- rafforzamento del modello di business nelle arti per aiutare le organizzazioni artistiche a diversificare i loro introiti ed aumentare i contributi privati.

4. Personale artistico e direzioni altamente qualificati

- costruzione di un network dei leader artistici per condividere consigli e conoscenze;

- agevolare e creare opportunità di lavoro nell’ambito artistico.

5. Opportunità per bambini e giovani di sperimentare l’arte

- aumentare le opportunità offerte ai bambini e ai giovani; - migliorare lo standard delle produzioni artistiche riservate

ai bambini e ai giovani.

Gli investimenti concernenti l’attività lirica del Council avvengono sulla base di richieste pubbliche dei soggetti-organizzazioni artistiche, e negli anni 2011-2015 sono stati di tre tipologie:

National Portfolio Funding: consistono in investimenti regolari alle organizzazioni culturali più importanti d’Inghilterra, che per il periodo 2011-2015 sono state identificate in 696 e fanno parte di un portfolio strategicamente strutturato. Chiunque può chiedere di entrare in questo schema di finanziamento, tuttavia i fondi riservati a questa categoria sono limitati (1,4 miliardi nel periodo 2011-2015) e i richiedenti devono assicurare un ritorno nell’ambito di tutti gli obiettivi dell’Arts Council England; Grants for the arts: sono contributi riservati a tutte le organizzazioni non profit operanti

nell’ambito artistico che non siano incluse nel National Portfolio. Le attività finanziate devono consistere in progetti della durata di minimo tre anni e la valutazione per l’assegnazione dei contributi passano per una prima analisi riguardo il rischio e la fattibilità dei progetti. I criteri stabiliti per la statuizione definitiva sono quattro:

40  Qualità artistica: qualità delle attività proposte e dell’effetto che avranno sul

pubblico partecipante;

Coinvolgimento del pubblico: come verrà coinvolto il pubblico o la società, se sarà immediato o a lungo termine;

Management: come l’attività verrà gestita e quali saranno i suoi effetti;

Finanziamento: quanto realistiche sono l’attività e i suoi effetti futuri dal punto di vista finanziario.

Strategic Funding: è un fondo aperto a tutte le organizzazioni culturali, volto a finanziare specifiche attività -non previste nelle due precedenti categorie di finanziamenti- dirette al raggiungimento di specifici obiettivi previsti nell’ambito dello sviluppo del settore culturale.

3.3. Finanziamenti privati

Anche nel modello inglese è previsto il finanziamento agli Enti Lirici da parte dei soggetti privati che può avvenire attraverso erogazioni liberali, contratti di sponsorizzazione, o offerte di particolari collaborazioni.

I finanziamenti privati vengono diversamente denominati in base alla loro provenienza:

Business investment: sono contributi ricevuti da aziende ed imprese, che possono essere elargiti sotto forma di sponsorizzazioni (Corporate Sponsorship), donazioni a carattere filantropico (Corporate donation), collaborazioni tra aziende ed organizzazioni culturali (In-Kind Support), e sistemi di membership (Corporate Memebership, attraverso i quali le organizzazioni sociali, in cambio delle erogazioni, offrono dei benefici come il coinvolgimento attivo nelle comunità, inviti speciali ad eventi, ed ingressi e biglietti gratuiti);

Individual giving: consistono in donazioni erogate da privati, eredità (individual donation, legacies), sistemi di membership o friendship -che permettono ai soggetti eroganti di godere di agevolazioni nella fruizione delle attività, nonché di avere diritti di informazione periodica o benefit particolari-, e (Payroll giving) somme detratte dalla propria retribuzione -nel caso di un lavoratore o datore di lavoro-;

Trust and Foundation, ossia erogazioni da parte di fondazioni private senza scopo di lucro.

I contributi erogati dai privati prevedono delle agevolazioni fiscali per i donatori, che hanno contribuito soprattutto negli ultimi anni all’incremento della filantropia britannica.

41 Vi sono inoltre particolari incentivi fiscali basati sulla collaborazione del settore pubblico con quello privato (public private partnership), che offrono la possibilità alle imprese di apportare un sostegno che non sia solo economico. Un esempio è la destinazione di un proprio dipendente all’organizzazione culturale: in questo caso i salari e tutti i costi connessi al lavoro svolto dal lavoratore saranno deducibili dall’importo fiscale che il datore di lavoro è chiamato a versare.

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