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I flussi dell'area penale

IL BILANCIO SOCIALE DEL TRIBUNALE DI FIRENZE

7. Le attività del tribunale

7.2 I flussi dell'area penale

Dell’area penale fanno parte la sezione GIP/GUP, il dibattimento monocratico o collegiale, il Tribunale del Riesame e la Corte d’Assise. Il GIP, cioè il Giudice per le Indagini Preliminari, privo di autonomi poteri di iniziativa probatoria, ha, in una veste imparziale, compiti di controllo sullo sviluppo delle indagini condotte dal PM soprattutto per quanto concerne la libertà personale e i diritti patrimoniali dell'indagato; il GUP (Giudice per l’Udienza Preliminare), conclusa l'indagine, decide invece se accogliere o meno la richiesta del Pubblico Ministero di rinviare l'imputato a giudizio innanzi al tribunale. Gli stessi magistrati che formano la sezione svolgono con alternanza soggettiva funzioni sia di GIP che di GUP, per cui chi ha svolto funzioni di GIP non può assumere quelle di GUP nell'ambito del medesimo procedimento.

I procedimenti che giungono al dibattimento possono essere di competenza di un giudice monocratico o collegiale secondo una ripartizione delle attribuzioni fissate dalla legge e basata prevalentemente sul criterio della pena edittale prevista per il reato oggetto del giudizio. Il Tribunale del Riesame ha competenza distrettuale e decide collegialmente sui provvedimenti restrittivi della libertà personale e sulle ordinanze di sequestro dei beni. La Corte d’Assise è l’organo di giustizia nel settore penale destinato a dare attuazione al principio costituzionale posto dall'articolo 102 , comma 3, della Carta72. Si compone di due magistrati togati, di

cui uno assume le funzioni di presidente, e di sei giudici popolari effettivi, sostituibili in caso di impedimento da giudici popolari supplenti, tutti selezionati all'interno di liste approntate dai comuni di residenza. La Corte d'Assise ha competenza a giudicare su reati di particolare gravità (omicidi, riduzione o mantenimento in schiavitù o in servitù, associazione con finalità di terrorismo anche internazionale o di eversione dell'ordine democratico ecc.) Nel tribunale di

72 L'art. 102, terzo comma, che prevede espressamente forme di partecipazione diretta del popolo all'amministrazione della giustizia. La normativa vigente, in attuazione del disposto contenuto nel terzo comma dell'art. 102 della costituzione, prevede che alcuni organi giudicanti, la Corte d'Assise e la Corte d'Assise d'Appello, siano composti sia da giudici togati che da giudici popolari ovvero scelti tra i cittadini in possesso di determinati requisiti. Tale partecipazione ha lo scopo di attivare un collegamento diretto tra il popolo, in nome del quale viene amministrata la giustizia, e la magistratura che è l'organo preposto all'amministrazione della stessa. I nominativi sono estratti a sorte da appositi albi comunali che vengono aggiornati con cadenza biennale (negli anni dispari).

Firenze sono attualmente operative due sezioni di Corte d'Assise aventi giurisdizione, oltre che sul territorio compreso nel circondario del medesimo tribunale, anche su quelli rientranti nei circondari dei tribunali di Pistoia e Prato, tradizionalmente privi di autonome Corti d'Assise.

In questa sezione del documento vengono riportati e analizzati i flussi di attività e gli indicatori relativi all’area penale: GIP, dibattimento, Tribunale del Riesame e Corte d’Assise.

Anche qui i dati sono stati estrapolati dal SICP73 (Sistema Informativo della

Cognizione Penale) e verificati in sede di ispezione e anche qui sono stati calcolati gli indici di ricambio, smaltimento e durata dei procedimenti. Sono stati però esclusi dal calcolo degli indicatori i procedimenti del Tribunale del Riesame e di Corte d’Assise, che per loro peculiarità già evidenziate non si prestano ad essere interpretati per mezzo di suddetti indici.

L'indice di ricambio nei primi quattro anni si aggira attorno al valore 1, ciò significa che, esclusa qualche variazione, si tende definire tutti i procedimenti che entrano. Nel corso del 2012 si nota invece un peggioramento, con indici di ricambio inferiori a 1.

73 SICP è il sistema informativo della Cognizione Penale ed è composto dai sistemi Re.Ge Web (Registro Generale delle notizie di reato), questi sistemi costituiranno le banche informative di tutti i dati fondamentali della fase di cognizione del processo penale. Tramite SICP, i vari attori dell'azione penale, sia della fase cognitiva, sia di quella esecutiva potranno: condividere le informazioni necessarie alle rispettive attività e aggiornare tempestivamente i dati garantendo maggiore efficacia alle attività decisionali di tutte le componenti coinvolte.

Per ciò che riguarda invece l'indice di smaltimento, tendenzialmente si nota un calo nella capacità di smaltimento dell’arretrato, in particolar modo per quanto riguarda il collegiale; ciò significa che si fa fatica ad erodere il numero di pendenze presenti, nonostante si riesca a definire quasi tutti i procedimenti in ingresso.

A differenza del civile, infine, per i procedimenti penali l’indice di durata media si stima attraverso il calcolo dell’indice di durata prognostica, ottenuto dal quoziente tra pendenti finali ed esauriti nel corso dell’anno, moltiplicato per 365 per ricavare il numero dei giorni. Anche qui si evidenzia un trend negativo, con un numero di giornate crescente per tutte le tipologie di procedimento nel corso del quinquennio.

8.L’innovazione tecnologica e il Processo Telematico

Il Tribunale di Firenze è stato da sempre parte attiva nello sviluppo e nell'implementazione di soluzioni telematiche per accelerare i tempi dei processi e rendere più efficienti le procedure.

Da maggio 2010 il Tribunale di Firenze è entrato quindi nella sperimentazione del Processo Civile Telematico (PCT), ovvero di un progetto promosso dal Ministero della Giustizia per l’introduzione di strumenti informatici nel processo civile, con lo scopo di creare un protocollo informatico indirizzato alla creazione e allo scambio telematico di atti processuali tra gli attori del processo medesimo. Il progetto PCT regola le modalità con cui gli atti elettronici vengono redatti, firmati, depositati, scambiati e consultati dalle parti pubbliche e private coinvolte nel processo. Attraverso il PCT il tradizionale atto giudiziario in formato cartaceo viene sostituito con un atto giudiziario elettronico, equivalente sia per valore giuridico che per validità; la nuova piattaforma tecnologica permette quindi la formazione degli atti processuali come documenti informatici sottoscritti con firma digitale e la trasmissione telematica degli stessi tra i vari soggetti del processo (Giudice, Cancelleria, Avvocati, Professionisti Delegati, Consulenti Tecnici) nel pieno rispetto di standard elevati di sicurezza.

Attualmente presso il Tribunale di Firenze sono attivi i seguenti servizi:

• il deposito da parte di avvocati e professionisti di atti riguardanti le procedure esecutive immobiliari;

• il deposito da parte di avvocati di ricorsi per ingiunzione;

• la redazione, firma e deposito di tutti i provvedimenti dei giudici (verbali, decreti, ordinanze, sentenze);

• la trasmissione telematica via PEC delle comunicazioni di cancelleria. Il Processo Civile Telematico ha portato numerosi vantaggi, sia all’interno del Tribunale che nei rapporti tra il Tribunale e i suoi interlocutori principali, in termini di interoperabilità dei dati, integrazione delle azioni dei vari attori, semplificazione delle operazioni, immediatezza delle comunicazioni, rapidità nei tempi di deposito, disponibilità da remoto delle informazioni sui procedimenti, riduzione dell’afflusso di pubblico nelle cancellerie, miglioramento

dell’organizzazione, efficienza delle cancellerie e riduzione del cartaceo e dei costi soprattutto di notifica.

L’innovazione del PCT consente peraltro, attraverso il Portale dei Servizi Telematici (piattaforma ministeriale), la possibilità ai cittadini di consultare direttamente alcuni registri e di conoscere lo stato dei propri procedimenti. L’intento generale era quello di avvicinare i cittadini al mondo della giustizia e questo pare essere stato raggiunto, dato che il PCT presso il tribunale di Firenze ha ottenuto ottimi livelli di diffusione e dato che su circa 4.500 iscritti all’Ordine degli Avvocati, 4.222 si sono dotati di un indirizzo di Posta Elettronica Certificata. 9.Le risorse economiche ed umane

Il Tribunale Ordinario non è un ente dotato di autonomia di bilancio, ma viene finanziato da diversi enti e istituzioni: Ministero della Giustizia, Ragioneria Territoriale, Comune di Firenze. I costi per il personale amministrativo e di magistratura sono sostenuti dal Ministero della Giustizia, il quale eroga inoltre i fondi necessari per le spese di giustizia e le spese di ufficio; il Comune è invece il proprietario dell’immobile e sostiene tutte le spese ad esso relative: manutenzione, pulizia, utenze ecc.

Le voci di spesa possono essere raggruppate in quattro categorie:

• spese per l’immobile: sono tutte le spese sostenute per la locazione e la manutenzione degli immobili, compresi i costi delle utenze;

• spese per il personale: includono gli stipendi del personale amministrativo e di magistratura, le spese accessorie come indennità, straordinari e buoni pasto, la formazione, le spese mediche;

• spese di giustizia: sono tutte le spese sostenute nel corso dell’attività giudiziaria, come spese di viaggio, spese per intercettazioni, indennità di trasferta, custodia dei beni sequestrati, onorari dei ctu ( consulente tecnico d'ufficio) nei processi penali e nei procedimenti civili per interdizioni e inabilitazioni su impulso del PM, onorari degli avvocati per il gratuito patrocinio e per gli irreperibili;

cancelleria e materiale informatico.

Gli stipendi del personale vengono erogati direttamente dal Ministero, le spese per l’immobile vengono gestite dal Comune, mentre i fondi per le spese di ufficio vengono stanziati ogni anno in quantità prestabilita decisa dal Ministero ed erogati dalla Corte d’Appello.

Le uniche spese direttamente gestibili da parte del Tribunale sono le cosiddette spese di giustizia, che afferiscono ai suoi compiti istituzionali e sono direttamente connesse all'esercizio della giurisdizione.

Passando ad analizzare più nel dettaglio queste spese occorre anzitutto confrontare i costi sostenuti nel 2012 con quelli dell’anno precedente; nella tabella che segue sono indicate appunto le spese di giustizia anticipate per il 2011 e il 2012, come riportato dal Registro delle Spese pagate dall’Erario, da rendicontare semestralmente secondo il Ministero distinguendo spese vere e proprie, indennità e onorari.

Le spese riguardano viaggi e trasferte, spese postali, spese di custodia, spese di stampa, spese sostenute da ausiliari e consulenti tecnici per lo svolgimento del proprio incarico.

Le indennità sono invece compensi forfettari spettanti per trasferta, viaggio e soggiorno dei magistrati e dei Giudici Onorari, per le prestazioni dei giudici popolari , nonché per le spese di viaggio dei testimoni e degli ausiliari del giudice; vi rientrano altresì i compensi tariffari dovuti ai custodi di beni sequestrati.

Gli onorari, fissi, variabile o a vacazione, sono le somme dovute agli ausiliari dei magistrati, periti, consulenti tecnici, interpreti e traduttori.74

74 A seguito del dl 1/2012 l conv. con l. 27/2012 e del DM attuativo 140/2012 è mutata la disciplina per la liquidazione dei compensi ai difensori degli imputati ammessi al gratuito patrocinio che ora incorporano anche quelli spettanti agli ausiliari scelti dal medesimo difensore.

Complessivamente le spese di giustizia tra il 2011 e il 2012 sono scese da 4.512.851,48 € a 3.364.799,72 € con un calo del 25%. La differenza tra i costi relativi all’area penale e quelli relativi all’area civile è evidente: mentre per il settore civile, escludendo il gratuito patrocinio, le spese sono a carico delle parti, nel processo penale queste vengono anticipate dall’erario che non sempre riesce ad ottenerne il risarcimento da parte del condannato.

Gli onorari nel 2012 hanno formato il 69% dei costi totali. Se si escludono IVA ed oneri previdenziali, raggruppati nella voce “altro”, la percentuale sale all’82% per gli onorari, 14% per le indennità e 4% per le spese.

Il grafico seguente mostra più nel dettaglio quali sono le componenti di spesa che pesano di più sul totale dei costi, mettendo a confronto i due anni presi in considerazione.

Dal grafico appare chiaro come gli onorari ai difensori costituiscano la fonte di spesa più importante, e come sia proprio la riduzione di quest’ultima la componente principale che ha garantito la diminuzione dei costi totali. Nel 2011 gli onorari ai difensori sono stati di 1.982.331,27 € al penale e di 726.749,22 € al civile, rappresentando rispettivamente il 58% e il 68% dei costi totali dei due settori escludendo l’IVA. Nel 2012 gli onorari sono scesi a 999.482,06 € al penale (38% sul totale) e 460.135,56 € al civile (43% sul totale), il calo è stato del 37% per il civile e del 50% per il penale. È quindi evidente che la riduzione delle spese è determinata dalla diminuzione degli onorari pagati ai difensori. È da sottolineare però che questa diminuzione non è dovuta ad un calo delle richieste di gratuito patrocinio per le difese di ufficio e per gli imputati irreperibili o ad una riduzione

degli onorari degli avvocati, bensì al ritardo con cui vengono liquidate le spese a causa dei vuoti che non vengono da tempo ricoperti negli organici del personale amministrativo e a causa del ritardo con cui pervengono alla cancelleria i documenti giustificativi delle spese che necessitano di tempo per il controllo e il reperimento della documentazione.

Oltre alle risorse economiche molto importanti per un efficace funzionamento del Tribunale sono anche le risorse umane; in virtù di ciò nel Bilancio viene descritta accuratamente la struttura organizzativa del Tribunale di Firenze, distinguendo due macro-aree, l'area giurisdizionale e l’area amministrativa, all'interno delle quali verranno ulteriormente distinti i settori penale e civile.

Nell’organigramma “giurisdizionale” rappresentato di seguito, vengono evidenziate le sezioni nelle quali sono organizzati i servizi del civile e del penale.

Nell’organigramma amministrativo invece viene evidenziata la divisione delle cancellerie e gli uffici che fanno capo al Dirigente Amministrativo.

Il personale del Tribunale di Firenze può distinguersi quindi tra personale con funzioni giurisdizionali e personale con funzioni amministrative. Al 31 dicembre 2012, presso il Tribunale di Firenze risultavano in organico 80 magistrati, di cui: 1 Presidente del Tribunale; 8 Presidenti di Sezione; 1 Presidente di Sezione GIP; 1 Presidente aggiunto di Sezione GIP; 1 Presidente di Sezione Lavoro; 63 Giudici Ordinari; 5 Giudici del Lavoro, e si evidenzia che ci sono vacanti 5 posti di Magistrati giudicanti (-6,25%) e in organico 40 Giudici Onorari di Tribunale (coperti, parzialmente, al 22,5%). Complessivamente, l’organico era composto da 120 Giudici, di cui 106 posizioni coperte, per una scopertura totale media pari a circa il 14%.

Di seguito si riporta il dettaglio delle posizioni presenti in pianta organica e delle vacanze che caratterizzavano il Tribunale di Firenze:

I magistrati hanno un’età media di 51 anni, con un minimo di 43 ed un massimo di 71 anni. Per ogni magistrato sono presenti 3 amministrativi, rapporto abbastanza basso se si pensa che la media italiana è di 3,5 amministrativi per ogni magistrato. Gli amministrativi al 31 dicembre 2012 sono infatti 207 in tutto mentre da pianta organica ne sarebbero previsti 245 più 22, con una scopertura dell’organico pari quindi al 16% .

Sebbene la carenza di organico rappresenti un fattore di criticità per tutti gli uffici giudiziari, al Tribunale di Firenze essa risulta sensibilmente più alta rispetto ad altri tribunali italiani. 75

Oltre al posto di dirigente amministrativo, che nel 2012 risultava ancora vacante e a oggi coperto, il tasso di scopertura più alto si ha per le figure di funzionario giudiziario (23%) e per quelle di ausiliario (37%). La mancanza di funzionari giudiziari in particolare rappresenta un forte elemento di criticità: in alcuni uffici e cancellerie viene infatti a mancare un elemento di coordinamento del personale che sarebbe invece necessario per poter garantire la buona organizzazione e l’efficienza del lavoro delle cancellerie. L’età media del personale amministrativo è pari a 51 anni. L’età minima è di 35 anni mentre la massima è di 64. In generale l’età media del personale amministrativo risulta alta, ma questo è un problema che affligge tutta la pubblica amministrazione: a fronte di numerosi pensionamenti non si effettuano assunzioni e ciò contribuisce all’innalzamento continuo dell’età

75 Dai Bilanci Sociali pubblicati nello stesso anno, il tasso di scopertura al Tribunale di Milano risulterebbe del 20% mentre al Tribunale di Brescia del 16%.

media del personale.

Complessivamente, presso il Tribunale di Firenze la percentuale di donne per il personale amministrativo è dell’82%, percentuale veramente molto alta anche in confronto agli altri tribunali.76 La prevalenza femminile si conferma anche per le

cariche di livello più alto, cioè i direttori amministrativi (70%), i funzionari (79%) e per la magistratura (54% dei magistrati risulta essere donna).

Per quanto attiene alle assenze totali del personale di cancelleria, escluse le ferie, quest'ultime sono passate dai 4938 giorni totali nel 2009 ai 3608 giorni del 2010 ai 4538 nel 2011 fino a scendere ai 3829 del 2012.

Se si distingue la diversa motivazione delle assenze, come è stato fatto nel grafico seguente, emerge che i giorni di malattia hanno un andamento variabile mentre sono diminuite le assenza per “altri motivi” (lutto, permessi, maternità e figli, congedi parentali ecc.). Il tasso di assenza, calcolato facendo il rapporto tra giorni di assenza (escluse ferie) e giornate lavorative annue, varia tra il 7 e il 10% assestandosi nel 2012 all’8%.

Partendo da un numero così basso di addetti ogni assenza contribuisce a rendere

76 Dai dati riportati sui bilanci sociali, a Tribunale di Milano la percentuale di donne è del 73% mentre a Brescia del 70%.

più critica la carenza di personale: basti pensare che per 207 addetti mediamente 17 risultano assenti.

Per sopperire alla carenza di risorse umane, il Tribunale da diverso tempo ha messo in atto una serie di convenzioni con enti ed istituzioni locali per lo svolgimento di tirocini presso le cancellerie; gli enti che hanno messo a disposizione risorse sono la Provincia di Firenze, la Regione Toscana, l’Ordine degli Avvocati, l’Università degli Studi di Firenze, la Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali, la Casa Circondariale di Prato.

Il Tribunale ha partecipato con un proprio progetto ad un bando indetto dalla Regione Toscana per lo svolgimento del servizio civile presso gli Uffici Giudiziari del territorio. Al Tribunale di Firenze sono state impiegate quattro risorse che hanno preso servizio il primo luglio 2012 (attualmente i dati si attestano sulle 10 persone impiegate grazie al servizio civile) e sono collocate presso l'Ufficio Sentenze/Impugnazioni del Dibattimento, dove svolgono un progetto relativo all’eliminazione dell’arretrato sulle notifiche delle sentenze penali. La Casa Circondariale di Prato ha messo a disposizione 8 detenuti in regime di lavoro all’esterno per la sistemazione degli archivi del Tribunale collocati a Prato.

Molto più consistente è il numero degli stagisti provenienti da convenzioni con l’Università (in particolar modo con il nostro dipartimento “Economia e Management”, convenzionato sia con il tribunale di Firenze che recentemente in data 26 marzo 2015 con il tribunale di Lucca), impiegati in vari uffici di cancelleria con compiti diversi. Dall’inizio del progetto (anno 2003) nelle cancellerie sono stati impiegati più di 400 stagisti ed ogni anno partecipano in media circa 40 studenti; i dati sono rimasti quasi invariati ai giorni d'oggi ed anzi, nonostante non siano più stati resi pubblici altri bilanci sociali, si può affermare a ragione che le convenzioni aumentino con il tempo.

Le risorse in assistenza ai magistrati rientrano invece nel progetto “Ufficio del Processo”, un progetto nato all’interno degli Osservatori sulla Giustizia Civile con lo scopo di creare le basi per formare la figura di un assistente personale e professionale che collabori con il giudice direttamente nella sua stanza.

Agli stagisti sono affidati ruoli di assistenza all’udienza nella redazione del verbale, archiviazione delle bozze di provvedimento, annotazioni sui fascicoli,

studio dei fascicoli e attività di coordinamento tra giudice e cancellerie; inoltre gli stagisti e i praticanti hanno un ruolo attivo nel Processo Telematico e, da poco, è stato realizzato un software a loro dedicato per l’assistenza al magistrato. La convenzione con l’Ordine degli Avvocati prevede la sostituzione di un periodo di praticantato con un analogo periodo di tirocinio in Tribunale; con la Facoltà di Giurisprudenza (sia di Pisa che di Firenze) la convenzione prevede invece l’impiego di studenti per una durata massima di sei mesi e con l’attribuzione di crediti formativi agli studenti. 77

Tutte le convenzioni sopra indicate hanno portato tangibili vantaggi al Tribunale di Firenze contendo degli effetti della carenza di personale.

10.Gli Interlocutori

La mappatura degli stakeholders e l’individuazione degli interlocutori rilevanti costituisce il fulcro del Bilancio di Responsabilità Sociale ed è proprio per questo motivo che su di essa si è concentrata la maggior parte delle attività del Gruppo di Lavoro. Il Bilancio Sociale infatti, come già anticipato nella premessa, vuole essere l’occasione per potenziare le reti di relazioni e avviare un percorso volto a definire le strategie di intervento per il miglioramento dei servizi attraverso uno sforzo congiunto di tutti gli attori rilevanti.

Il Gruppo di Lavoro, quindi, ha dapprima mappato tutti gli interlocutori esterni cui il Tribunale fa riferimento e che sono portatori di interesse nei confronti del Tribunale (i cosiddetti stakeholders), individuando poi per ognuno di essi