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2.2 fonti manoscritte e a stampa per ricostruire la storia

dell’associazione

Dopo numerosi viaggi all’interno delle sedi delle di-verse associazioni italiane sopravvissute e trasformatesi ne-gli anni, ne è risultato che è proprio il patrimonio romano ad essere maggiormente inesplorato e in carenza di una chiara catalogazione.

È proprio questo il motivo per cui si è deciso di dedicare a questa importante associazione, una delle più antiche del nostro Paese, un capitolo a parte. Il patrimonio conservato necessita infatti di un’attenzione ed uno studio particolare, che è stato possibile solamente attraverso diversi viaggi verso la capitale e, più precisamente, nello studio del Vice-Presidente U.R.I.A., Giovanni Paolo Tesei.

Questo archivio, infatti, è sicuramente quello con il maggior numero di materiale disponibile ancora inesplorato, anche se principalmente si tratta di volumi a stampa che al loro interno contengono i principali atti dattilografati, gli an-nali e i bollettini susseguitesi nel corso del tempo. Fin dall’i-nizio della sua attività, infatti, i membri dell’Unione hanno deciso di raccogliere la maggior parte dei manoscritti riguar-danti verbali, atti ed ogni altra attività associativa, in pubbli-cazioni così da poterli consultare più facilmente ed evitarne la dispersione. Questo è il motivo principale per cui essi ri-salgono al 1877 e si susseguono nei diversi anni del XIX e del XX secolo. È un patrimonio relativamente ampio che copre un lasso di tempo che ha inizio dai primi anni di vita

dell’U-nione fino al primo decennio degli anni 2000.

Tutto questo materiale ha permesso, attraverso un’attenta lettura e analisi, di ricostruire le vicende che si sono susseguite all’interno dell’associazione romana così da avere una panoramica generale dell’evoluzione che essa ha avuto nel corso del tempo. Questo prezioso materiale, poi, non è solamente importante dal punto di vista cronologico, ma anche teorico e formativo: dalla documentazione traspare infatti non solo il singolo avvenimento, ma tutta una serie di atteggiamenti, preoccupazioni e filoni di pensiero che, altri-menti, sarebbero andate dispersi.

Il materiale presente all’interno risulta essere il se-guente:

• Atti del Collegio. Questi volumi si compongono di rac-colte - suddivise in ordine cronologico e spesso rag-gruppate in bienni - a partire dal 1876, che raccolgono i verbali dattilografati delle diverse assemblee, con or-dine del giorno.

Spesso al loro interno sono anche riportati lo Statuto, il Regolamento e l’elenco dei Soci;

• Annali. Si tratta sempre di raccolte pubblicate che rac-colgono in parte gli atti delle assemblee, ma soprat-tutto, con l’evoluzione nei diversi anni, le Memorie, le Relazioni Scientifiche e tutto ciò che riguarda princi-palmente la vita associativa. Le raccolte degli annali iniziano a partire dal 1886, anno in cui non vengono più pubblicati gli Atti del Collegio, ma solamente que-ste raccolte più ampie;

• Bollettini sindacali. Anche in questo caso sono presenti volumi rilegati e dattiloscritti che raccolgono, dal 1893, diversi articoli di natura tecnica e scientifica, listini di prezzi dei materiali edili, eventuali concorsi pubblici per ingegneri architetti… Si tratta di una rivista aggior-nata sull’attività dell’U.R.I.A. e su tutte le novità in cam-po ingegneristico/architettonico.

Essi iniziano ad essere pubblicati all’incirca dopo il

primo ventennio di vita dell’Unione e si modificano progressivamente, anche in base alle vicende stori-co-politiche del Paese, come comprova, ad esempio, la presenza di un Bollettino del Sindacato Fascista degli Ingegneri e degli Architetti;

• Verbali delle assemblee. Si tratta di fogli protocollati e documentazione manoscritta o dattilografata che ri-guardano verbali di diverse assemblee relative princi-palmente al periodo fascista e post bellico. All’interno di questa categoria è inoltre possibile trovare impor-tante documentazione riguardante la dismissione del-la sezione romana dell’Associazione Nazionale degli Ingegneri e Architetti Italiani; si tratta sia di verbali relativi allo scioglimento della società romana o al pas-saggio al sindacato fascista, sia inerenti ad aspetti più economici come la liquidazione di tutto il patrimonio societario;

• Documentazione relativa ai soci. Com’è facile in-tuire, si tratta principalmente di elenchi - anche se spesso già contenuti all’interno di Annali e Bollet-tini per i primi anni dell’associazione - riguardan-ti il numero degli iscritriguardan-ti o il loro riguardan-titolo di studio.

Inoltre, è presente un Elenco dei Soci Emeriti: un qua-derno composto da tutte le dichiarazioni di ammissio-ne, dattilografate e firmate a mano, dei Soci Emeriti dell’U.R.I.A.. Ad oggi, questo quaderno non viene più aggiornato, ma solamente conservato come testimo-nianza storica. È infatti possibile consultare l’elenco aggiornato direttamente sul sito ufficiale.

• «Ingegneria». Si tratta di una rivista nata nel periodo fascista che, però, continua a sopravvivere anche dopo, cambiando il suo nome in «Ingegnere» e poi, ancora, in

«Ingegneri Architetti».

Questo materiale, per quanto per la maggior parte è a stampa, è principalmente unico. Infatti, all’interno della

Biblioteca Nazionale di Firenze, custode della maggior parte della documentazione relativa alle associazioni professiona-li, è presente solo parte della documentazione di cui sopra.

Attraverso il colloquio con il Presidente, l’architetto Sapio, il Vice-Presidente sopracitato e il Segretario, l’ingegnere Tesei, è stato infatti possibile comprendere che questa scelta di cre-are dei volumi a stampa abbia permesso di conservcre-are nel miglior modo possibile questo patrimonio che, ad oggi, ci permette di ricostruire, passo per passo, la storia dell’asso-ciazione romana. I manoscritti originali, infatti, sono andati dispersi, probabilmente a causa dei diversi trasferimenti di sede dell’Unione, delle trasformazioni dell’organizzazione interna, degli scioglimenti dell’associazione e delle distru-zioni della Seconda Guerra Mondiale.

Questa ulteriore visita è pertanto stata utile per ef-fettuare due nuove operazioni:

1. La prima attività svolta riguarda un’analisi teorica ed una più tecnica del materiale recuperato, come Bollettini ed Annali. In questo modo è stato possibile recuperare infor-mazioni a livello di tematiche che, nelle diverse fasi della storia associativa romana, hanno dato luogo ai principali temi di discussioni - alcuni di essi ancora oggi dibattuti - influenzando anche l’evoluzione stessa dell’associazio-ne; e, poi, a livello di struttura dei fascicoli e delle riviste distribuite ai soci nel corso degli anni.

2. La seconda operazione, invece, è legata ad un processo di riordino virtuale del materiale, attraverso una prima schedatura, del quale approfondirò nella parte successi-va.