Il collegio pavese ha sempre mantenuto all’incirca la stessa denominazione, nonostante i cambiamenti che si sono susseguiti nel corso del tempo.
Esso, infatti, nacque come Collegio degli Ingegneri di Pavia (1859) e si evolse poi, nel 1921, nella sezione di Pavia dell’A.N.I.A.I. del Collegio degli Ingegneri di Pavia. L’ultimo step fu nel 1945, che trasformò l’associazione definitivamen-te in Collegio degli Ingegneri e degli Archidefinitivamen-tetti della provincia di Pavia. Quest’ultima è infatti la denominazione attualmen-te in uso e stabilita dallo Statuto attuale (art.1)63.
Secondo lo Statuto64, in particolare secondo l’art. 10, il Collegio si compone dei seguenti organi:
• L’Assemblea Generale dei Soci (art. 11), composta da tutti i Soci iscritti, che ha il compito di deliberare sulle decisioni riguardanti la vita collegiale, il bilancio e le iniziative promosse dal Consiglio;
• Il Consiglio Direttivo (artt. 15-16), composto dai mem-bri di rappresentanza degli Ordini (due nominati per gli ingegneri e due per gli architetti), dai membri di rappresentanza dei Sindacati e dai membri elettivi (tre architetti, tre ingegneri delle zone del Pavese, della Lo-mellina e dell’Oltrepò e sei iscritti comunque scelti). Il suo compito è di vigilare e gestire l’attività del Collegio, deliberare sull’ammissione di nuovi soci, promuovere nuove iniziative…
• I Responsabili di ciascun settore. Essi vengono nomi-nati – due responsabili per ciascuno dei quattro settori previsti dall’art. 9 – dal Consiglio Direttivo;
• Il Comitato dei Probiviri (artt. 21-22), costituito da tre
63 COLLEGIO DEGLI INGEGNERI E DEGLI ARCHITETTI DELLA PROVIN-CIA PAVIA, Statuto, Assemblea straordinaria del 23 settembre 2009
64 COLLEGIO DEGLI INGEGNERI E DEGLI ARCHITETTI DELLA PROVIN-CIA PAVIA, Statuto 2009
membri effettivi eletti dall’Assemblea Generale, elegge in proprio seno un Presidente e può darsi un proprio regolamento. Quest’organo ha il compito di risolvere le divergenze tra i Soci o tra i Soci e l’Associazione, così da provvedere all’ordine;
• Il Comitato dei Revisori (art. 23) si compone di tre membri effettivi, eletti dall’Assemblea Generale e ha il compito di sorvegliare la gestione amministrativa e fi-nanziaria del Collegio.
Ovviamente, all’inizio del suo operato nel 1887, l’antico collegio non aveva un’organizzazione così particola-reggiata e distinta; bensì era semplicemente rappresentato da un presidente (art. 9)65 da due delegati effettivi e da un sup-plente, un segretario e da un economo cassiere. Questi erano i soggetti volti alla direzione del Collegio.
Qualunque professionista – che possegga le quali-tà elencate negli articoli sopracitati – che oggigiorno voglia entrare a far parte del Collegio è tenuto ad allegare alla do-manda, un certificato di iscrizione all’Albo del proprio Ordi-ne Professionale. Sarà poi il Consiglio Direttivo a valutare ed eventualmente accettare le domande presentate (art. 5)66.
65 AGNESE ACQUADRO, L’associazionismo degli architetti e degli ingegneri in Italia (1855-1908), cit., COLLEGIO DEGLI INGEGNERI E ARCHITETTI DI PAVIA, Statuto e regolamento del collegio degli ingegneri e architetti di Pavia, Premiata Tipografia Fratelli Fusi, Pavia 1887, p. 5
66 COLLEGIO DEGLI INGEGNERI E DEGLI ARCHITETTI DELLA PROVIN-CIA DI PAVIA, Statuto 2009 cit., p. 2
MOD ALITÀ D I ACCESSO
Ad oggi, secondo l’art. 267 dello Statuto, il Collegio è un libera associazione di ingegneri ed architetti volta alla divulgazione e promozione del sapere scientifico e tecnico, della preparazione professionale e della cultura dei pro-pri soci, esattamente come la volontà espressa dallo Statuto dell’originario Collegio pavese (art. 6)68. Inoltre, suoi obiettivi sono di contribuire al progresso in ambito architettonico ed ingegneristico anche attraverso collaborazioni con le istitu-zioni, le università e qualsiasi altro ente (come, ad esempio, enti legate all’ambiente).
Il Collegio cerca di raggiungere gli obiettivi prefis-sati attraverso l’organizzazione di diverse visite tecniche ed eventi, tra i quali emergono i caffè scientifici. Nonostante si sia evoluta principalmente negli ultimi anni, questa inizia-tiva nasce con la presidenza di Giovanni Rigoni, il quale dà inizio ad un’attività culturale decisamente più attiva e parte-cipata.
I caffè scientifici, infatti, nascono dall’idea di poter riunire i professionisti così da affrontare le più svariate te-matiche attuali di interesse comune, aprirendosi anche a di-versi settori tipici del nostro secolo e del nostro sviluppo qua-li la bio-ingegneria, la meccanica o i collegamenti satelqua-litari.
Attualmente, questa iniziativa conta all’incirca 40-60 partecipanti ad incontro, numero decisamente significa-tivo se comparato alle 7-8 persone presenti alle riunioni ini-ziali. Ciò si pensa sia anche dovuto all’istituzione dei crediti formativi per i professionisti che ha portato di conseguenza ad una maggiore affluenza.
67 COLLEGIO DEGLI INGEGNERI E DEGLI ARCHITETTI DELLA PROVIN-CIA DI PAVIA, Statuto 2009 cit., p. 1
68 COLLEGIO DEGLI INGEGNERI E ARCHITETTI DI PAVIA, Statuto e regola-mento del collegio degli ingegneri e architetti di Pavia 1887 cit.
FINALITÀ
Nel 1857, il numero di ingegneri era relativamente basso: erano infatti presenti 55 ingegneri, 28 nella campagna e 3 periti agrimensori. Cinque anni più tardi, il numero sale a 62 professionisti dei quali 32 in città. È però nel 1973 che il numero dei tecnici laureati presenti nel circondario pavese sale a 53.
Negli anni successivi, come già accennato preceden-temente, il numero degli iscritti rimane pressoché lo stesso e nel 1913 si registravano 52 ingegneri a Pavia, 7 a Voghera e 5 a Vigevano69. Nemmeno dieci anni dopo, nel 1922, i numeri erano di nuovo cambiamenti notevolmente: 60 professionisti a Pavia, 5 a Mortara, 4 a Vigevano e 7 a Voghera70.
Attualmente, invece, il Collegio conta all’incirca 240 Soci paganti, aumentati negli ultimi anni, così come il nu-mero degli architetti presenti. Infatti, è importante ricordare che la maggior parte degli iscritti sono ingegneri, mentre gli architetti sono ancora in numero nettamente inferiore, sep-pure in crescita.
I soci possono essere effettivi o onorari (artt. 5-7)71. Della prima categoria fanno parte tutti gli ingegneri e archi-tetti che abbiano conseguito la laurea in ingegneria o in ar-chitettura presso un’università riconosciuta o con un diplo-ma di laurea estero considerato equipollente.
69 E. TRAVAGLINI, Guida 1922 Di Pavia E Provincia cit.
70 E. TRAVAGLINI, Pavia e provincia. Guida 1913 commerciale-amministrativa cit.
71 COLLEGIO DEGLI INGEGNERI E DEGLI ARCHITETTI DELLA PROVIN-CIA DI PAVIA, Statuto 2009 cit., p. 2
SOCI
L’Assemblea Generale (art. 11)72 dei soci viene con-vocata in via ordinaria dal Presidente una volta all’anno e in via straordinaria ogni volta che venga ritenuto necessario dal Consiglio.
In entrambi i casi, il Consiglio Direttivo è tenuto ad avvisare i Soci tramite avviso scritto che deve indicare l’ordi-ne del giorno da trattare e la data e il luogo della riuniol’ordi-ne.
L’assemblea è valida in prima convocazione, sola-mente se è presente la metà più uno dei Soci; in seconda con-vocazione, invece, è valida qualunque sia il numero dei pre-senti. Essa è sempre presieduta dal Presidente del Collegio e in sua assenza dal Vice Presidente Delegato.
Quando avvengono delle votazioni, l’Assemblea no-mina degli scrutatori che hanno il compito di aiutare il Presi-dente durante la delibera.
Il Collegio pavese si finanzia principalmente con le quote associative corrisposte annualmente dai soci. Si tratta di quote differenziate: 20€ per gli ingegneri e 30€ per gli ar-chitetti. Questa distinzione di quota è ritenuta doverosa in quanto il Collegio divide la sede e parte del personale con l’Ordine degli Ingegneri di Pavia. Pertanto, gli ingegneri sono tenuti al pagamento di una somma inferiore.
Anche agli inizi dell’attività del collegio veniva ri-chiesto ai soci di contribuire economicamente, in modo da supportare le attività svolte all’interno dell’associazione. I soci effettivi ed aggregati pagavano una tassa di ingresso di
£10, più una quota annuale differenziata per le due categorie (effettivi 10£, aggregati 5£)73.
72 COLLEGIO DEGLI INGEGNERI E DEGLI ARCHITETTI DELLA PROVIN-CIA DI PAVIA, Statuto 2009 cit., p. 3
73 COLLEGIO DEGLI INGEGNERI E ARCHITETTI DI PAVIA, Statuto e regola-mento del collegio degli ingegneri e architetti di Pavia 1887 cit.