Il caso aziendale: Itinera Servizi alle Imprese S.r.l.
3.2 La formazione finanziata in seguito all’ avviso Fon.Coop n°
3.2.1 Cos’è Foon.coop?
Fon.Coop è il fondo paritetico Interprofessionale Nazionale per la Formazione Continua nelle imprese cooperative, finanziando piani formativi aziendali, settoriali e territoriali, che le imprese aderenti in forma singola o associata decidono di realizzare per i propri dipendenti. E’ stato istituito nel 2001 dalle organizzazioni di rappresentanza delle imprese cooperative: AGCI (Associazione Generale Cooperative Italiane), Confcooperative (Confederazione Cooperative Italiane), Legacoop (Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue) e dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori italiani CGIL, CISL, UIL. Il motivo della costituzione di tale fondo specifico per le imprese cooperative nasce dall’importanza per la cooperazione presente nell’economia italiana
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in tutti i settori produttivi e dalla possibilità che tale fondo offre per una crescita professionale, per garantire una gestione democratica e un’equità distributiva, e per lo sviluppo delle persone in cui esse lavorano.
Le mission principali di Fon.Coop sono di favorire pratiche che consentano una formazione continua e quella di assegnare contributi per piani formativi (aziendali e individuali, settoriali e territoriali) e contributi per azioni di sviluppo del sistema della formazione continua, cioè: analisi del fabbisogno formativo, formazione formatori, servizi formativi alle piccole medie imprese.
La modalità con la quale Fon.Coop riesce a finanziare la formazione delle imprese è resa possibile tramite l’Inps; con l’adesione delle imprese al fondo Fon.Coop esso riceve dall’Inps il contributo obbligatorio dello 0.30% dedicato alla formazione e versato dalle imprese per i propri lavoratori. Quella piccola percentuale dello 0.30%, che equivale a circa 40euro annui per dipendente, diventa un’opportunità di sviluppo e di crescita.
I contributi erogati da Fon.Coop hanno specifiche modalità di assegnazione (vedremo in seguito); il Fondo detiene un proprio Statuto e Regolamento e presenta al suo interno organismi da cui è costituito: l’Assemblea dei soci, il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale.
In merito ai sistemi di gestione (poc’anzi esplicitati per quelli adottati dalla società del caso in analisi: Itinera Servizi alle Imprese), anche Fon.Coop punta alla ricerca continua della qualità dei propri servizi tramite: la competenza dei propri collaboratori, una struttura snella e flessibile e l’assistenza tempestiva e continua alle aziende aderenti al fondo. Sulla base di tutto ciò, Fon.Coop ha perciò adottato il 6 giugno 2018 il proprio Sistema di Gestione Qualità certificato ISO 9001:2015.
Stando agli ultimi dati Inps (dicembre 2017) riportati sul sito ufficiale Fon.Coop, le imprese aderenti al fondo ammontano a 14.052. Vediamo nella tabella sottostante la ripartizione tra le varie regioni italiane:
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Tabella 6: Le imprese aderenti al fondo
Regione Imprese Imprese agricole
TOTALE IMPRESE ADERENTI % PIEMONTE 526 57 583 4,1% VALLE D’AOSTA 25 0 25 0,2% LOMBARDIA 1.794 103 1.897 13,5% TRENTINO A. A. 439 25 464 3,3% VENETO 983 79 1.062 7,6% FRIULI V. GIULIA 313 19 332 2,4% LIGURIA 328 8 336 2,4% EMILIA ROMAGNA 2.083 199 2.282 16,2% TOSCANA 923 54 977 7,0% UMBRIA 238 17 255 1,8% MARCHE 516 51 567 4,0% LAZIO 1.151 16 1.167 8,3% ABRUZZO 229 16 245 1,7% MOLISE 76 1 77 0,5% CAMPANIA 569 3 572 4,1% PUGLIA 911 84 995 7,1% BASILICATA 177 7 184 1,3% CALABRIA 436 7 443 3,2% SICILIA 1.009 74 1.083 7,7% SARDEGNA 413 33 446 3,2%
Regione non assegnata 0 60 60 0,4%
TOTALE 13.139 913 14.052 100,0%
Fonte: dati Inps elaborati Fon.Coop, Fondo paritetico interprofessionale nazionale al 31-12-2017
I settori di appartenenza delle imprese associate al Fondo sono:
- Servizi alle persone: appartenenti a tale settore sono il 34,6% delle imprese aderenti
- Servizi alle imprese: il 17,7% - Agricoltura: il 15,7%
- Industria e costruzioni: il 12,5% - Commercio food e non food: il 12,9%
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- Trasporti: il 4,1% - Turismo: il 4,2% - Credito: il 2,5%
Dal punto di vista, invece, delle dimensioni troviamo che le imprese: - Con oltre 250 persone dipendenti sono il 3,2% delle aderenti - Comprese tra 50 e 250 dipendenti sono il 12,3% delle aderenti - Comprese tra 1 e 49 dipendenti sono l’84,5% delle aderenti
Sempre a riguardo degli stessi dati Inps raccolti nel dicembre 2017, dal 2004 al 2017 hanno beneficiato dei finanziamenti Fon.Coop 22071 imprese. Nello specifico, le imprese beneficiarie in Toscana nel settore servizi alle imprese che hanno usufruito almeno per una volta del fondo ammontano a 233 imprese totali.
La possibilità di poter accedere in maniera del tutto volontaria ai fondi paritetici, ribadisce ciò che abbiamo visto nei capitoli precedenti, ossia quanto il concetto di formazione dei dipendenti è di fondamentale importanza. Avere lavoratori sempre aggiornati, nonché soddisfatti delle attività svolte, è il primo passo verso un miglioramento della produttività e della competitività aziendale. Puntare sulle risorse e sulla loro formazione è considerato il tassello importante per la crescita e il progresso e, di conseguenza, non sfruttare l’opportunità dei fondi paritetici interprofessionali sarebbe per le imprese un’occasione persa.
3.2.2 Accreditamento in Fon.Coop67
Gli enti di formazione, al fine di presentare piani formativi su qualsiasi avviso pubblicato, devono essere accreditati presso il Fondo. La domanda di accreditamento prevede specifici documenti da compilare per intero, riempendoli in ogni loro parte: si tratta del cosiddetto formulario di accreditamento, documento scaricabile direttamente dal sito ufficiale Foon.coop alla sezione “accreditamento”. L’esito della richiesta di accreditamento sarà comunicata direttamente ai soggetti interessati. Il piano sarà
67 Documento “FonCoop_regolamento-di-accreditamento_22-02-11” presso il sito:
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ammesso al contributo solo nel caso in cui l’ente presentatore ottenga l’accreditamento presso il Fondo; se la domanda di accreditamento venisse invece respinta, il piano si intenderebbe, per cui, non ammissibile al contributo.
Innanzitutto, le strutture formative che desiderano essere accreditate presso Fon.Coop devono possedere i seguenti requisiti previsti dalla legge 845 articolo 5 lettera b:
“a. avere come fine la formazione professionale;
b. disporre di strutture, capacità organizzativa e attrezzature idonee; c. non perseguire scopi di lucro;
d. garantire il controllo sociale delle attività;
e. applicare per il personale il contratto nazionale di lavoro di categoria; f. rendere pubblico il bilancio annuale per ciascun centro di attività;”
Inoltre, secondo il regolamento di accreditamento Fon.coop (consultabile al sito
https://www.foncoop.coop/), i requisiti minimi richiesti dai quattro criteri previsti per il conseguimento dell’accreditamento devono essere necessariamente presenti per tutti e quattro, criteri che sotto elencheremo; l’assenza dei requisiti minimi, anche solo per un criterio, non consente la possibilità, per l’ente, di ottenere l’accreditamento al Fondo.
1) La struttura deve avere un’esperienza attestata nella formazione continua con realizzazione di progetti complessi. Il criterio ha l’obiettivo di accertare il possesso di competenze maturate dalla struttura in tema di formazione continua, misurato tramite la valutazione dei progetti di formazione continua realizzati dalla struttura proponente negli ultimi tre anni, per ognuno dei quali il soggetto proponente dovrà specificare: il titolo del progetto, l’ammontare del finanziamento (che sia stato pubblico o privato) e una breve descrizione del contenuto del progetto elencandone le azioni/attività svolte, compresa l’eventuale richiesta delle competenze acquisite per i partecipanti e anzitutto la spiegazione delle metodologie di valutazione e monitoraggio del progetto.
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Tali informazioni verranno reperite e valutate dal Fondo, il quale le analizzerà tenendo in considerazione che come requisito minimo è richiesto che per gli ultimi tre anni siano stati realizzati per l’ente almeno nove progetti di formazione continua.
2) Il secondo criterio previsto è quello di possedere adeguati curricula dei dipendenti e dei collaboratori fissi68 che vengono impegnati nei progetti. L’obiettivo fondamentale di tale criterio è quello di accertare che l’ente proponente disponga di opportune qualità e competenze professionali; dovranno perciò essere allegati i curricula dei dipendenti, dei collaboratori fissi e dei partner69. Il possesso di certificazioni ISO 9001(la norma internazionale per i Sistemi di Gestione della Qualità, di cui precedentemente accennato) e Vision 2000 (evoluzione con revisione della norma ISO 900170), anche se non sono requisiti minimi da dover necessariamente avere, è buona norma comunicarlo perché valutato positivamente.
3) Il terzo criterio richiede il possesso di una valida struttura amministrativa capace di assicurare la gestione amministrativa e il rendiconto dei progetti. Tale criterio è pertanto diretto a valutare le specifiche competenze professionali in campo amministrativo di cui dispone la struttura proponente e non solo, anche le metodologie, le tecniche, gli strumenti utilizzati per la contabilità dettagliata dei progetti e la loro rendicontazione all’ente finanziatore. Laddove l’amministrazione fosse affidata dalla struttura proponente ad uno studio
68 Per collaboratori fissi, nel regolamento Foon.coop, sono intese tutte quelle risorse professionali che
hanno un contratto con la struttura proponente pari o superiore ad almeno metà del tempo di lavoro annuo di un dipendente, quindi almeno 800 ore di lavoro.
69 Si intende per partner (sempre secondo il regolamento Foon.coop) il socio della struttura proponente
che lavori con continuità nei progetti della struttura proponente.
70 Cambiamo e si evolvono i principi ispiratori della norma, in quanto la precedente norma (ISO 9001)
non faceva esplicito riferimento ai principi; in questo caso, con la norma Vision 2000, si identificano e ufficializzano i principi ispiratori per facilitare la comprensione del Quality Management: organizzazione orientata al cliente; leadership, in quanto i capi devono creare un’ambiente che coinvolga tutto il personale nel raggiungimento degli obiettivi; coinvolgimento del personale; risorse ed attività gestite come un processo per maggiore proficuità; visione sistemica della gestione aziendale; miglioramento continuo; rapporti di reciprocità con i propri fornitori.
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professionale o ad altra organizzazione, è necessario presentare il curriculum della società che realizza il servizio, per poi, in tal modo, ricavarne le esperienze in rendiconto di progetti finanziati.
4) Quarto ed ultimo criterio di riferimento è l’affidabilità economica, tant’è che la società proponente dovrà far conoscere il patrimonio della sua struttura tramite l’invio di un’adeguata documentazione per valutarne l’affidabilità economica. In maniera più dettagliata vediamo in seguito il fac-simile dello schema di verifica di accreditamento con gli specifici punti e condizioni utilizzato dal gruppo di valutazione per esaminare e controllare che siano rispettati i requisiti richiesti dal regolamento di accreditamento:
VERIFICARE:
Dichiarazione autocertificata veridicità informazioni SI NO Completezza delle dichiarazioni previste SI NORequisiti legge 845 art. 5 lettera b) SI NO Primo criterio: Valutazione esperienze e curriculum dell’Ente - 9 progetti di formazione continua negli ultimi tre anni;
- un progetto destinato ad imprese cooperative; - tre progetti complessi.
SI NO
Secondo criterio:
Valutazione risorse umane
- uno con esperienza di 10
anni;
- due con esperienza di 3 anni.
SI NO
Terzo criterio:
Valutazione gestione amministrativa
- pluriennale esperienza del responsabile amministrativo; - metodologie e tecniche utilizzate;
- scostamento nei rendiconti.
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Quarto criterio:
- affidabilità economica
SI NO
Fonte: Fon.Coop – Regolamento di accreditamento strutture formative, pag.6
L’accreditamento al Fondo consente, quindi, tra le varie possibilità, la partecipazione agli avvisi di rotazione pubblicati nell’arco dell’anno e differenti in base alla tipologia del piano formativo.
Nel paragrafo successivo ci soffermiamo sull’avviso N.25 del 2014, avviso in cui Itinera partecipò ottenendo il finanziamento per il piano formativo realizzato. Ma, prima di passare a tale tematica, esaminiamo ancora brevemente il percorso di ottenimento dell’accreditamento al Fondo Fon.coop da parte dell’azienda Itinera, accreditamento ottenuto in maniera differente dalla presentazione del documento precedentemente citato (“formulario di accreditamento”), in quanto esso prevede la conseguente verifica da parte del Fondo sul rispetto delle condizioni necessarie stabilite nel Regolamento.
3.2.2.1 Il percorso di accreditamento di Itinera Servizi alle Imprese S.r.l
Itinera, poiché già accreditata presso la Regione Toscana nel 2006(pertanto, anche se formalmente riconosciuta dal 2006, ma operante nel sistema della gestione professionale dal 2002), per l’accreditamento al Fondo Fon.coop ha dovuto procedere inoltrando una domanda di richiesta , dichiarando semplicemente l’intento e illustrando brevemente l’impegno e la sua attività degli ultimi anni e quindi la motivazione della richiesta di accreditamento al Fondo, senza avere nessuna condizione sull’imposizione di raggiungimento di un fatturato minimo come parametro obbligatorio per ottenere l’accreditamento (come succede invece per altri Fondi).
In tale domanda di accreditamento la società ha spiegato brevemente l’origine dell’esigenza di accreditarsi a Fon.coop. L’esigenza è nata dalla richiesta di un loro cliente, e quindi da un fabbisogno formativo dichiarato dall’azienda stessa, a cui Itinera avrebbe voluto rispondere ma per il quale l’accreditamento presso la Regione Toscana non bastava; l’azienda in questione è tra le più grandi realtà cooperative del settore dei
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servizi, presente in Toscana e anche in altre Regioni italiane, ma il personale dell’azienda da coinvolgere nell’intervento formativo lavorava/lavora presso cantieri che si trovano in altre regioni. Dunque, in osservanza a quanto previsto dal regolamento del Fondo, era per Itinera necessario l’accreditamento per poter prendersi carico del fabbisogno del cliente.
3.2.3 Avviso N. 25: piani formativi settoriali concordati71
3.2.3.1 1° fase: gli obiettivi
Il presente avviso venne già preannunciato in data 23 maggio del 2014, per poi il 24 novembre divenire comunicato ufficiale e definitivo. Esso aveva come finalità di finanziare piani di formazione continua settoriale a favore di imprese aderenti al Fondo, non solo, anche consorzi di imprese aderenti72, o gruppi di imprese aderenti, o rete di imprese aderenti73, o più imprese aderenti riunite in ATI (Associazione Temporanea di Imprese) o ATS (Associazione Temporanea di Scopo).
Tra i settori ammissibili i seguenti, con a lato la distribuzione delle risorse assegnate ad ogni settore:
- Agricoltura, pesca e industria di trasformazione 120.000,00
- Industria 120.000,00
- Costruzioni 120.000,00
- Commercio 345.000,00
- Turismo 120.000,00
71 Documento “FonCoop_Avviso25_Manuale-gestione-12-05-20152”: presso il sito:
https://www.foncoop.coop/
72 Per rafforzare e rendere più produttive le aziende il nostro ordinamento consente alle imprese di
raggrupparsi in consorzio, cioè di stipulare un contratto mediante il quale esse formano un’organizzazione comune.
73 Il Contratto di rete rappresenta un valido strumento per le imprese nel realizzare obiettivi attraverso la
collaborazione in rete con le altre imprese in forme ed ambiti attinenti le proprie attività, ma senza rinunciare alla propria autonomia giuridica rimanendo perciò indipendenti.
90 - Trasporti 120.000,00 - Finanza 120.000,00 - Editoria 60.000,00 - Cultura 120.000,00 - Sanità 60.000,00
- Servizi alle imprese 920.000,00 - Servizi alle persone 775.000,00
TOTALE 3.000.000,00
L’avviso specificava la durata dei piani formativi, definendo che le azioni previste dal piano dovevano concludersi entro 18 mesi dalla data di inizio attività (a meno che non ci siano richieste di proroga almeno 30 giorni prima del termine delle attività), e la possibilità di coinvolgimento di altri soggetti terzi, soggetti a cui delegare singole attività e/o soggetti partner.
Importante per il Fondo che ogni azienda proponente andasse a comunicare il preventivo dei costi del piano, specificando l’ammontare per ogni singola attività, facendo attenzione che non superasse la percentuale massima stabilita: costi diretti e indiretti, ideazione e progettazione, realizzazione delle attività formative, monitoraggio e valutazione, partenariato. La scheda già strutturata che prevede l’inserimento delle informazioni in termini di costi è definita SCHEDA G: “preventivo generale del piano”. La partecipazione delle società alla possibilità di acquisizione dei fondi previsti dall’avviso, si formalizza in seguito alla presentazione dei piani formativi tramite l’invio ufficiale di tutta l’adeguata documentazione con l’uso di firma digitale presso un apposito sistema online disponibile: GIFCOOP. Cliccando sul tasto “valida piano”, il sistema accerterà la ricezione di tutte le informazioni, così da dichiarare validato il
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piano e di conseguenza non più modificabile. Ovviamente, se tutta la documentazione non è presentata in maniera corretta, in automatico il piano non può essere ammissibile. Per la fase di verifica e di ammissibilità dei piani, viene incaricata una Commissione nominata dal Consiglio d’Amministrazione, la quale si occuperà, per lo appunto, di verificare che siano presenti tutti i requisiti di ammissibilità per poi essere il piano sottoposto al processo di valutazione da un apposito gruppo di Valutazione. La valutazione avviene seguendo una griglia di criteri con rispettivi punti, ognuno dei quali prevede un diverso punteggio massimo da poter assegnare. I criteri di riferimento sono: la bilateralità, i beneficiari, la qualità progettuale, i destinatari, monitoraggio e valutazione, comunicazione e diffusione e il piano finanziario. Assegnato il punteggio ad ogni singolo punto dei vari criteri citati, si formano le graduatorie dei soggetti ammessi al contributo; esse saranno pubblicate affinché le partecipanti possano prenderne visione. I piani finanziabili sono solo quelli che raggiungono un punteggio superiore a 65/100.
I vincitori, nonché destinatari dei contributi Fon.coop, accettando il contributo, accettano agli obblighi di cui sono tenuti sempre ad assolvere e si impegnano a sottoporsi a controlli in itinere ed ex post attuati dal Fondo. Inoltre, obbligo essenziale è quello di rimanere aderente al fondo per il tempo di realizzazione e rendicontazione del piano.
3.2.3.2 2° fase: gestione e monitoraggio dei piani
Presa visione del punteggio con la relativa graduatoria di ammissione al contributo, il soggetto dovrà procedere obbligatoriamente in primis alla firma della convenzione scaricabile presso la piattaforma online Gifcoop (sopra citata), per poi dare avvio al piano, inserire tutti i dati riguardanti le attività (intesa qualsiasi azione presente nel piano) del piano e gestire quest’ultimo secondo modalità specificate.
Il piano può definirsi avviato laddove venga inserita online la programmazione esecutiva, o meglio, la strutturazione di tutte le singole attività con i corrispondenti periodi di realizzazione complete di edizioni, moduli e calendari. In itinere dovrà, inoltre, l’azienda aggiornare ed inserire tutti i dati di monitoraggio (anche tale procedura
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è un obbligo da rispettare, pena, ad esempio, decurtazioni del contributo richiesto per la fase di monitoraggio del piano).
La realizzazione delle attività del piano, laddove si trattasse di attività formative, potranno concretizzarsi solo se scaricati (nell’apposita sezione su Gifcoop) e vidimati (da un revisore dei conti oppure presso qualsiasi Ente pubblico o presso un notaio) anticipatamente i registri presenze dei partecipanti. E’ necessario essere in possesso anche di registri del materiale consegnato ai partecipanti per compilarlo in caso di consegna materiale, così da avere tutto ben rendicontato. La condizione ben specificata nel regolamento di fronte all’erogazione dei corsi, consiste nella garanzia del soggetto proponente di far usufruire ad ogni partecipante un minimo di 8 ore di formazione. Completato il caricamento dei dati relativi al piano, solo in questo caso è obbligatorio comunicare in anticipo la data di chiusura del piano al Fondo. Importanti sono anche le comunicazioni in itinere che riguardano variazioni che non cambiano elementi vincolanti del piano, tant’è da non essere sottoposte ad approvazione del Fondo (variazioni di date del calendario, variazioni del titolo delle attività formative, variazioni delle edizioni, ecc.); tutte le altre variazioni significative richiedono invece l’approvazione del Fondo Fon.coop.
Il Fondo, o meglio, l’apposito servizio di monitoraggio del Fondo, svolgerà a sua volta l’azione di controllo delle azioni previste nei piani formativi finanziati. Il controllo avviene sia on-line, tramite i dati direttamente inseriti sulla piattaforma Gifcoop dagli attuatori, sia tramite controlli in itinere. Motivo per cui è necessario che il soggetto titolare vada ad inserire ed aggiornare nella piattaforma Gifcoop tutte le attività, edizioni, moduli e calendari. Come abbiamo già visto, accettando il contributo offerto dal Fondo, la società acconsente alla condizione di controllo in qualsiasi momento. Il Consiglio di Amministrazione del Fondo in caso di difformità potrebbe decidere di sanzionare il soggetto titolare fino ad arrivare alla decisione di revoca definitiva del contributo.
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3.2.3.3 3° fase: gestione amministrativa e rendicontativa
Anche a livello rendicontativo l’inserimento dei rendiconti dovrà avvenire direttamente online nell’apposita area, tramite la piattaforma già citata Gifcoop. In più, ogni tipologia di costo prevede dei requisiti necessari per essere considerati validi. I requisiti di riferimento riguardano il periodo da rispettare cosicché essere valutati e considerati efficacemente in sede di verifica. Tra le tipologie di costo sono presenti:
1. Le attività propedeutiche ad iniziative formative che prevedono il periodo compreso dalla data di pubblicazione dell’avviso fino alla conclusione effettiva del piano
2. La realizzazione delle attività formative con periodo di riferimento che inizia dalla data di avvio delle azioni formative fino all’effettiva conclusione (per conclusione è intesa anche l’inclusione degli esami finali e la certificazione delle competenze)
3. Costi di Direzione che subentrano dalla data di ricevimento della comunicazione di ammissione al finanziamento fino alla data di conclusione di tutte le attività del piano.
4. Lavoratori in formazione (stesso periodo previsto per i costi al punto 2) 5. Attività in itinere e finali (anche in questo caso stesso periodo del punto 2) 6. Costi indiretti di funzionamento (vedi periodo punto 3)
Tutta la documentazione amministrativa che attesta i costi sostenuti sarà verificata da un revisore dei conti, il quale avrà il compito di certificarne l’ammissibilità. Documentazione, quindi, che nella fase iniziale non deve giungere a Fon.coop, ma avrà il compito di verifica in un secondo momento, quando la rendicontazione ammessa dal revisore verrà ufficialmente inviata a Fon.coop.
Documentazione riguardante: il personale interno dipendente con le rispettive buste paga e costo del lavoro aziendale; il personale esterno includendone il relativo
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pagamento per la collaborazione fornita; eventuali spese di viaggio, vitto e alloggio del personale interno ed esterno; costo dei lavoratori in formazione fornendo una documentazione che riporti dettagli in merito alle ore svolte e il costo orario; il materiale didattico distribuito ai partecipanti firmando un apposito registro a conferma