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FORMAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE IN MATERIA DI ANTICORRUZIONE E TRASPARENZA – ANNO 2018

PATTO DI INTEGRITA’

FORMAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE IN MATERIA DI ANTICORRUZIONE E TRASPARENZA – ANNO 2018

5.23. PROCEDURE PER MONITORARE IL RISPETTO DEI TERMINI, PREVISTI DALLA LEGGE O DAI REGOLAMENTI, PER LA CONCLUSIONE DEI PROCEDIMENTI

Il piano di prevenzione della corruzione dell’IRCCS CROB definisce procedure appropriate per monitorare il rispetto dei termini, previsti dalla legge o dai regolamenti, per la conclusione dei procedimenti.

A tal fine, tutte le fasi procedimentali, da quella iniziale sino a quella conclusiva, si svolgono sotto la diretta responsabilità dei dirigenti preposti alle varie articolazioni dell’Istituto nel rigoroso rispetto della legge e nell’osservanza della dovuta trasparenza dei procedimenti medesimi.

Sul sito web istituzionale dell’IRCCS CROB devono essere pubblicate tutte le informazioni relative ai procedimenti amministrativi, secondo criteri di facile accessibilità, completezza e semplicità di consultazione, nel rispetto della vigente normativa in materia di trasparenza amministrativa,

ANNO 2 018

OBIETTIVO: Supportare i dipendenti coinvolti nelle aree a maggior rischio negli adempimenti previsti dalla normativa.

DESTINATARI PROGRAMMA

Responsabili del procedimento amministrativo/dipendenti coinvolti nelle aree a maggior rischio di corruzione

Rotazione del personale, mobilità, codice di comportamento, valutazione incarichi, incompatibilità e inconferibilità.

OBIETTIVO: Assicurare le conoscenze di base sul tema corruzione

Tutto il personale dipendente L’aggiornamento del PTPC 2018 – Contenuti obblighi e responsabilità

OBIETTIVO: Flusso dati sezione amministrazione trasparente Responsabili dei dati oggetto di

pubblicazione

La sezione Amministrazione trasparente alla luce degli aggiornamenti del D.lgs. 97/2016

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nonché delle disposizioni in materia di segreto di Stato, di segreto d’ufficio e di protezione dei dati personali.

Con il D.lgs. n. 97/2016, viene meno l’obbligo di pubblicazione inerente al monitoraggio dei tempi procedimentali, pertanto secondo le norme vigenti, sono mantenuti solo i monitoraggi pubblicati nei periodi precedenti. Rimane l’obbligo di effettuare il monitoraggio come misura di prevenzione, ma non per la sua pubblicazione.

Per garantire l’effettività di tali misure, i Responsabili di tutte le articolazioni aziendali, anche nella qualità di Referenti del Responsabile della prevenzione della corruzione individuati ai sensi del presente piano, curano che, nella circostanziata e documentata relazione, da inoltrare al Responsabile della prevenzione della corruzione, con cadenza semestrale, ai sensi del P.T.P.C., siano segnalati, con specifico riferimento alle articolazioni cui sono rispettivamente preposti, gli esiti del monitoraggio effettuato sul rispetto dei termini, previsti dalla legge o dai regolamenti, per la conclusione dei procedimenti.

In aggiunta a tale relazione semestrale, che deve essere redatta sulla base del modello standard ed uniforme predisposto dall’Istituto e diramato, in tempo utile, agli interessati, i Referenti del Responsabile della prevenzione della corruzione, relazionano, con immediatezza e senza ritardo, su qualsivoglia elemento che richieda la necessità di immediati interventi.

Le relazioni redatte ai sensi dei due periodi che precedono sono inoltrate, oltre che al Responsabile della prevenzione della corruzione, anche al Direttore Generale.

Al fine di assicurare che il flusso informativo verso il Responsabile della prevenzione della corruzione sia connotato dalla massima costanza, capillarità e diffusione, i Referenti del Responsabile della prevenzione della corruzione, attuano, all’interno delle articolazioni cui sono rispettivamente preposti, un sistema “a cascata”, con il pieno e motivato coinvolgimento di tutti i dipendenti, tale da garantire il pieno conseguimento delle finalità di cui al P.T.P.C., nonché da assicurare che tutto il personale dell’Istituto sia coinvolto nell’attività di analisi e valutazione, nonché di proposta e definizione delle misure di monitoraggio per l’implementazione del piano di prevenzione della corruzione.

Inoltre, il Responsabile della prevenzione della corruzione può direttamente monitorare il rispetto dei termini, previsti dalla legge o dai regolamenti, per la conclusione dei procedimenti, inoltrando

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una motivata richiesta ai dipendenti o ai dirigenti incaricati della istruttoria, cui gli stessi dovranno fornire una tempestiva risposta scritta.

Per il sistema di monitoraggio semestrale del rispetto dei tempi procedimentali e di qualsiasi altra anomalia accertata, i dipendenti o i dirigenti incaricati, dovranno utilizzare una griglia dove saranno indicate le seguenti voci:

Oggetto del procedimento

Ufficio interessato

Responsabile del procedimento

Termine (legale o regolamentare) di conclusione del

procedimento

Termine di conclusione

effettivo

Motivazioni del ritardo

Di tali iniziative il Responsabile della prevenzione della corruzione è tenuto a dare sollecita informativa al Direttore Generale dell’Azienda.

Le risultanze statistiche delle attività svolte in tale contesto rifluiscono, quale misura aggiuntiva di trasparenza, nella relazione che il Responsabile della prevenzione della corruzione, entro il 15 dicembre di ogni anno, pubblica sul sito web dell’amministrazione e trasmette al Direttore Generale.

5.24. I SOGGETTI TITOLARI DEL POTERE SOSTITUTIVO IN CASO DI NERZIA DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO

Come noto, “l'organo di governo individua, nell'ambito delle figure apicali dell'amministrazione, il soggetto cui attribuire il potere sostitutivo in caso di inerzia” (articolo 2 comma 9-bis della legge 241/1990, comma aggiunto dal DL 5/2012 convertito dalla legge 35/2012). Decorso infruttuosamente il termine per la conclusione del procedimento, il privato cittadino, che con domanda ha attivato il procedimento stesso, ha facoltà di rivolgersi al titolare del potere sostitutivo affinché, entro un termine pari alla metà di quello originariamente previsto, concluda il procedimento attraverso le strutture competenti o con la nomina di un commissario. Il titolare del potere sostitutivo entro il 30 gennaio di ogni anno ha l’onere di comunicare all'organo di governo, i procedimenti, suddivisi per tipologia e strutture amministrative competenti, per i quali non è stato rispettato il termine di conclusione previsto dalla legge o dai regolamenti. Con deliberazione del D.G. n. 182 del 27 marzo 2017, l’IRCCS CROB ha adottato il Regolamento per l’individuazione del Responsabile del procedimento amministrativo. Di seguito la tabella dei Titolari del potere sostitutivo in caso di inerzia del Responsabile del Procedimento:

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