3.1 Storia di Galleria Continua
3.1.3 Galleria Continua oltreoceano: Beijing, Les Moulins, Habana
3.1.3.1 Galleria Continua – Les Moulins
“Era il 1989, siamo andati a Parigi per il bicentenario della rivoluzione francese. Quando siamo arrivati al Louvre, abbiamo visto la piramide di Pei e siamo rimasti
303 Mario Cristiani in Guida del viaggiatore di Arte all’Arte, op. cit., pag. 9-10. 304 Intervista ad Alice Fontanelli, San Gimignano, gennaio 2018.
305 La sezione 3.2 è interamente dedicata alla storia e al lavoro svolto nella sede cinese di Galleria Continua,
alla quale si rimanda per un approfondimento.
306 Definizione utilizzata da Stefano Monti in Storia della Galleria Continua. Il successo della provincia,
Artribune, 30 giugno 2015.
307 Con rigenerazione urbana si intende il recupero o la riqualificazione di un patrimonio edilizio già
esistente; solitamente, questo tipo di intervento si concentra nelle zone periferiche e più degradate, tendono a limitare il consumo del territorio e salvaguardarne il paesaggio e l’ambiente (Treccani Enciclopedia Italiana - www.treccani.it/enciclopedia/rigenerazione-urbana-sostenibile_(Enciclopedia-Italiana)/).
88 colpiti dall’armonia creata da un contesto storico che accoglieva un’opera contemporanea. Anche per questo abbiamo accettato l’invito di Parigi. In un certo senso tutto nasce da lì.”308
Una delle peculiarità di Galleria Continua è la presenza di forti legami umani, che si concretizzano in un rapporto di scambio reciproco; la collaborazione con artisti francesi, tra cui Daniel Buren309, una delle colonne portanti di Galleria Continua, è stato uno degli stimoli principali che hanno
portato i tre galleristi ad investire in uno spazio espositivo nella periferia parigina310 (Fig.66). Anche in quest’occasione i tre galleristi si cimentano in una nuova sfida: dimostrare anche in Francia che l’arte non appartiene solo alle grandi città, portando i parigini fuori dalla città. Nel 2007 acquisiscono lo spazio de Le Moulin Boissy-le-Châtel, un ex complesso industriale situato nella bucolica campagna a cinquanta chilometri dalla capitale; qui, si inizia a costruire non solo una galleria, ma una vera e propria routine, conquistando la simpatia dei francesi311: due inaugurazioni di mostre all’anno, un servizio di navetta che da Parigi accompagna i visitatori a Le Moulin, dove un ricco buffet è pronto ad accoglierli vicino al fiume. Ad ottobre lo spazio viene inaugurato con una grande esposizione a cui partecipano artisti da tutto il mondo312, nel segno dell’apertura e dell’internazionalità di Galleria Continua.
Nel 2008 viene lanciato Sphères, un progetto di sinergie che vede coinvolte gallerie provenienti dai cinque continenti in un'unica, grande esposizione di arte contemporanea.
308 Maurizio Rigillo in un’intervista con Adriana Polveroni, in E la storia continua. Dopo 25 anni, Exibart,
25 settembre 2015.
309 Daniel Buren nasce nel 1938 a Boulogne-Billancourt, in Francia. Artista di fama internazionale, dopo
gli studi all'Ecole des Métiers d'Art e all'Ecole Nationale Supérieure des Beaux-Arts di Parigi, a metà degli anni '60 inizia a realizzare interventi pubblici, installazioni e mostre in tutto il mondo. Da anni collabora con Galleria Continua (https://www.galleriacontinua.com/artists/daniel-buren-11/biography).
310 Intervista ad Alice Fontanelli, San Gimignano, gennaio 2018. 311 Intervista ad Alice Fontanelli, San Gimignano, gennaio 2018.
312 In occasione della mostra di apertura dello spazio di Le Moulin, sono state esposte opere di Ai Weiwei,
Daniel Buren, Loris Cecchini, Chen Zhen, Berlinde De Bruyckere, Carlos Garaicoa, Kendell Geers, Subodh Gupta, Mona Hatoum, Ilya Kabakov, Anish Kapoor, Jorge Macchi, Sabrina Mezzaqui, Hans op de Beeck, Lucy + Jorge Orta, Luca Pancrazzi, Bruno Peinado, Michelangelo Pistoletto, Serse, Nedko Solakov, Pascale Marthine Tayou, Yan Lei, Zheng Guogu e Zhuang Hui (Elenco esibizioni consultabile sulla pagina web di Galleria Continua - Les Moulins https://www.galleriacontinua.com/exhibitions-list- pictures?stato=current&sede=les-moulins).
89 L’iniziativa vuole dimostrare che è possibile abbattere le barriere competitive tra gallerie d’arte contemporanea, e si pone come occasione di incontro e collaborazione tra artisti e galleristi provenienti dai cinque continenti, all’insegna dello scambio culturale e intellettuale 313 . Il progetto viene accolto positivamente dal mondo dell’arte contemporanea: se nella sua prima edizione Sphères (Fig.67) conta cinque gallerie e diciassette artisti, nel 2017 (Fig.68) vede la partecipazione di quaranta artisti rappresentati da diciannove diverse gallerie internazionali.
“Guidati dallo spirito della continuità, de-centralismo, dialogo e condivisione (perché le differenze sono forza). Ogni galleria e istituzione che partecipa al progetto porta la sua singolarità e la sua identità, creando un tutto, ogni volta unico.”314
Fig.67 Fig.68
Locandina di Sphères 2008 e Sphères 2017
Il riscontro positivo dei progetti realizzati nella campagna parigina ha permesso, nel 2012, di acquisire Le Moulin de Sainte-Marie, un'altra ex-fabbrica situata ad un chilometro di distanza dalla prima. L’affiancamento dei due spazi espositivi rinnova la volontà di Galleria Continua di voler investire in luoghi inconsueti per accogliere artisti di importanza internazionale. Inoltre, come a San Gimignano, anche gli spazi de Les
313 Dalla rassegna stampa di Sphères 2008. 314 Dalla rassegna stampa di Sphères 2017.
90 Moulins permette ai galleristi di commissionare agli artisti opere ad hoc per la galleria, mettendosi nuovamente alla prova e sperimentando con volumetrie e contesti inusuali315.
Gli spazi a disposizione e la fiducia conquistata in Francia permette ai tre galleristi di dedicarsi a progetti di più ampio respiro, che possano coinvolgere direttamente i cittadini. Come avevano fatto a San Gimignano con i progetti in collaborazione con Arte Continua, anche a Les Moulins offrono ai cittadini la possibilità di partecipare ad iniziative didattiche legate all’arte e al territorio, alcune delle quali in collaborazione con le scuole316.
Nel 2017 Galleria Continua organizza What, for Example, Am I Now Seeing?
(Autodisporsi) (Fig.69), un’esposizione che coniuga allo stesso tempo i valori di
responsabilità sociale e didattica; l’evento viene infatti organizzato a sostegno dell’organizzazione no-profit Save the Children317, ed è accompagnata da una sezione
specifica dedicata alla didattica, pensata principalmente per le scolaresche.
Gli spazi particolari dei Les Moulins permettono ad ognuna delle quarantotto opere la possibilità di adattarsi al luogo, di “auto-disporsi”, creando nuovi rapporti tra le opere, gli spazi e i visitatori, i quali si muovono in autonomia e libertà nella galleria318. In questo contesto l’arte infatti abbandona la tradizionale modalità di fruizione delle immagini tipica dei musei - spesso veloce, a tratti superficiale e perlopiù condizionata dal percorso indicato dai curatori - a favore di un’esperienza lenta e riflessiva. L’esposizione si suddivide in tre momenti distinti: visita silenziosa, visita con suono e visita didattica. Per la parte di Disegno, Pittura e Fotografia si chiede al visitatore di spegnere gli apparecchi elettronici e di indossare delle cuffie insonorizzanti, sperimentando così il silenzio durante la visita. Passando alla sezione di Scultura e Altri Media viene invece proposta la visita con suono, che si conclude nella sezione didattica, dove vengono spiegate le opere dal punto di vista del collezionista e si approfondisce un tema importante per l’arte contemporanea, ovvero la diversa percezione delle opere da parte dei ragazzi appartenenti alle generazioni-digitali. Ad ogni visitatore viene consegnato un quaderno con la richiesta di appuntare osservazioni, critiche, pensieri e sensazioni suscitate dalla visita; la raccolta
315 Lo spazio di Galleria Continua – Les Moulins conta 30.000 m² nel cuore della campagna parigina, dove
le ex-fabbriche sono affiancate da prati e costeggiate dal fiume (Comunicato Stampa di Sphères 2017).
316 Intervista ad Alice Fontanelli, San Gimignano, gennaio 2018.
317 Introduzione alla mostra sul sito Galleria Continua – “And What, for example, am I seeing?
(autodisporsi)” (https://www.galleriacontinua.com/exhibitions/and-what-for-example-am-i-now-seeing- autodisporsi-34/press-release).
318 Analisi proposta da Matteo Galbiati in A boissy-le-chatel le nuove fruizioni dell’arte secondo galleria continua, Espoarte, agosto 2017.
91 e l’analisi del punto di vista che emerge dai quaderni costituisce una reale testimonianza del dialogo tra opera e visitatore.
Fig.69
Joseph Kosuth, Nr. 316 (On Color) (Cobalt blue), “Wittgenstein series”, 1991