3.1 Storia di Galleria Continua
3.1.1 L’apertura e i primi anni di Galleria Continua
Nadia Bruni, Mario Cristiani, Lorenzo Fiaschi, Maurizio Rigillo e Teresa Rigillo sono cinque amici, nel 1990 hanno 25 anni e tanta voglia di fare; vivono tra i colli senesi, nei pressi di San Gimignano, un antico borgo medievale, circondato dall’arte e dalla natura, a cui sentono di appartenere profondamente. Il 13 ottobre 1990, con un investimento di un milione di lire a testa, decidono di aprire una galleria in un piccolo spazio nel centro del paese, spinti dall’idea che l’arte non possa scomparire dai luoghi in cui erano cresciuti268. Così chiamano la galleria “Continua”, assecondando l’istinto per
cui l’arte possa essere la chiave per legare il passato al presente, per poi proiettarlo nel futuro269. La scelta stessa di aprire una galleria a San Gimignano, immerso nei colli senesi
e lontano dai centri urbanizzati, evidenzia la loro principale scommessa: dare continuità all’arte, un linguaggio senza tempo e dalla grande forza comunicativa, in grado di aprire dialoghi tra elementi dialettici come rurale e urbano, locale e internazionale, vecchio e nuovo, artisti affermati ed emergenti270.
267 Mario Cristiani in Vassel, Antony Gromley, Catalogo della mostra tenuta a San Gimignano, Gli Ori
Firenze, 2012, pag. 15.
268 Intervista ad Alice Fontanelli, San Gimignano, gennaio 2018.
269 Mario Cristiani in un’intervista con Elena Giulia Abbiatici in Interview | Mario Cristiani, Arshake,
gennaio 2017; pagina web Galleria Continua – San Gimignano
(https://www.galleriacontinua.com/about/san-gimignano/history).
270 Così i tre galleristi raccontano la storia di Galleria Continua nella pagina web Galleria Continua – San
80 Dopo qualche anno, il gruppo originario si riduce a tre componenti: Mario Cristiani, Lorenzo Fiaschi, Maurizio Rigillo271 (Fig.54). I galleristi iniziano la loro avventura lavorando con giovani artisti locali sconosciuti, gestendo la galleria come attività nel tempo libero e continuando a frequentare l’università: Mario era studente di scienze politiche, Maurizio apparteneva al mondo dell’informatica e Lorenzo all’Accademia272. Nel giro di un paio di
anni, l’interesse nei confronti del loro lavoro cresce e nel 1993 acquisiscono un secondo spazio espositivo più ampio, l'Arco dei Becci, che, affiancato al primo, viene inaugurato con l’esposizione di un pittore del luogo273.
Mario, Maurizio e Lorenzo presto iniziano a sentire la necessità di viaggiare su un doppio binario: da una parte promuovere i giovani artisti in un ambito locale quale la Toscana, dall’altra uscire dai confini regionali e crescere sempre più a livello internazionale274. Nel 1992 partecipano alla fiera d’arte Attualissima, a Firenze, diretta da Luciano Pistoi, uno tra i più inventivi critici, galleristi e promotori culturali del tempo275.
Tra gli artisti presentati alla fiera compaiono Serse e Manuela Sedmach, attivi a Trieste a partire dagli anni Settanta e tra i primi affermati che iniziano a collaborare con Galleria Continua276. La partecipazione alla fiera è un “battesimo di fuoco”, come la definiscono i galleristi277: per la prima volta sperimentano e si confrontano il mercato dell’arte, con le altre gallerie e i collezionisti. Le vendite realizzate permettono ai tre galleristi di mantenere gli spazi espositivi e continuare la promozione della galleria con le mostre successive. Dopo questa esperienza e nell’ottica di essere presenti tanto nel panorama
271 Intervista ad Alice Fontanelli, San Gimignano, gennaio 2018. 272 Intervista ad Alice Fontanelli, San Gimignano, gennaio 2018.
273 Durante i primi anni vengono esposti principalmente artisti locali proprio per restituire al territorio la
bellezza che già gli appartiene (intervista ad Alice Fontanelli, San Gimignano, gennaio 2018).
274 Intervista ad Alice Fontanelli, San Gimignano, gennaio 2018.
275 I tre galleristi in più occasioni hanno avuto modo di collaborare con Pistoi, il quale li stimolò nel progetto
di Arte all’Arte (Mario Cristiani in Arte all’Arte ‘96, progetto di Luciano Pistoi e Arte Continua, testi di Laura Cherubini, Gli Ori Editore, 1996).
276 Maurizio in un’intervista con Adriana Polveroni in E la storia continua dopo 25 anni., Exibart, settembre
2015
277 Intervista ad Alice Fontanelli, San Gimignano, gennaio 2018.
Fig.54
Mario, Maurizio e Lorenzo davanti alle torri di San Gimignano, 2003
81 italiano quanto in quello internazionale, nel 1993 la galleria partecipa alla prima fiera internazionale in Belgio, appuntamento che viene mantenuto stabile per diversi anni, avviando la costruzione di una rete di clientela internazionale, che si è sviluppata e ampliata negli anni278.
In poco tempo, la partecipazione alle fiere nazionali e internazionali diventa sempre più rilevante, da Bologna a Torino, fino Bruxelles, Madrid, Miami, Basilea, Milano, Parigi e Colonia279, e fa capire ai tre galleristi l’importanza di non essere solo promotori della realtà italiana all’estero, che per quanto viva rimane circoscritta ad un territorio limitato; diventa fondamentale essere presenti laddove nascono idee nuove e proposte innovative, e portare quindi a San Gimignano artisti stranieri280.
Nel 1995 i tre galleristi danno nuova vita all’ex cinema-teatro di San Gimignano, ormai chiuso da anni. L’acquisizione del nuovo spazio espositivo rappresenta un salto di qualità per la galleria, nonché il raggiungimento di un grande obiettivo: invitare gli artisti chiedendo loro di creare delle opere ad hoc per gli insoliti spazi del cinema-teatro281, possibilmente collaborando con gli artigiani e le maestranze locali. Una doppia sfida: se gli artisti hanno la possibilità di interagire e sperimentare con spazi, materiali e realtà prima sconosciute, la galleria ha l’occasione di vedere opere realizzate appositamente per lo spazio offerto, un’intersezione tra la tradizione locale toscana, anima di Galleria Continua, e lo specifico di ciascun artista. Lo spazio del cinema-teatro viene inaugurato nel 1996 con un’esposizione di Panamarenko 282.
Il 1996 è un anno di svolta: con l’apertura dello spazio del cinema-teatro Galleria Continua dà il via a una serie di iniziative innovative; tra queste, la “mostra convegno – convegno mostra”283 Il Punto realizzata con l’aiuto di Elio Grazioli284, in quattro edizioni
dal 1996 al 1999. L’evento si propone come occasione di scambio tra gli attori del panorama artistico contemporaneo italiano, dove artisti, critici, galleristi, collezionisti
278 Intervista ad Alice Fontanelli, San Gimignano, gennaio 2018. 279 Intervista ad Alice Fontanelli, San Gimignano, gennaio 2018. 280 Intervista ad Alice Fontanelli, San Gimignano, gennaio 2018.
281 Lo spazio dell’ex-cinema si sviluppa due piani, alternando spazi dalle grandi volumetrie (come la platea)
a stanze più contenute (locali secondari, corridoi, scale), dislocate in maniera non continuativa come di solito avviene in gallerie e musei.
282 Panamarenko è pseudonimo di Henri Van Herwegen (Anversa, 1940), affermato scultore e pittore
fiammingo del XX secolo (https://www.art-gallery.be/en/artist/Panamarenko).
283 Così viene definito l’evento dai galleristi stessi in Il Punto I, a cura di Elio Grazioli, San Gimignano:
Galleria Continua, 1997, pag. 7.
284 Elio Grazioli è critico d’arte contemporanea e fotografia. È stato redattore di riviste d’arte come Flash Art e Ipso Facto; dal 1990 al 2008 ha tenuto la cattedra di Storia dell’arte contemporanea allo IED di Milano,
dal 2008 insegna Storia dell’arte contemporanea all’Università di Bergamo e all’Accademia di Belle Arti di Bergamo (Università Iuav di Venezia – Presentazione del corso Storie di fotografie 1).
82 possano confrontarsi liberamente in un contesto che non sia solo quello della fiera d’arte, che sembra essere in quel momento l’unica occasione di reale incontro285.
“Premesso che il confronto con il mercato e con le fiere ha per noi una funzione strategica irrinunciabile, quello che abbiamo posto come una nostra esigenza è quell’altro angolo di prospettiva da cui l’arte parte e dal quale l’arte non può prescindere.”286
La manifestazione si sviluppa in due momenti: uno espositivo, in cui le opere di una quarantina di artisti vengono esposte in diversi spazi dislocati nel borgo di San Gimignano, e uno di incontro aperto al pubblico, dove ai partecipanti si richiede di fare, e da qui il titolo dell’evento, il punto della situazione, spiegando ai partecipanti ciò su cui si sta lavorando, ricercando, riflettendo287.