• Non ci sono risultati.

5. La Direttiva accoglienza e le principali differenze delle misure fornite da

5.3. La Germania

In Germania nel corso del 2013162 sono state presentate 109.580 domande di

protezione internazionale163. Il diritto di asilo in Germania è garantito non solo sulla

base di strumenti internazionali ma anche dalla costituzione, art.16 bis della “Grundgesetz” la Legge fondamentale delle repubblica federale di Germania, unico diritto fondamentale riconosciuto ai cittadini stranieri164.

Il sistema tedesco riguardante le procedure di asilo prevede due modalità attraverso cui è possibile presentare la richiesta di protezione internazionale: alla frontiera o all’interno del territorio nazionale. In entrambi i casi il principio cardine prevede che il richiedente la cui domanda è stata accettata venga direzionato verso una determinata struttura che sarà responsabile della presa in carico del suo caso. Se il richiedente presenta la domanda alla frontiera verrà inserito nei registri nazionali come “richiedente asilo in entrata” e le autorità di frontiera lo assegneranno alla

162 Dati da gennaio a novembre 2013. Fonte: http://www.bamf.de/

163 Di queste 109.580 richieste, il 63,4% sono state presentate da uomini, il 36.6% da donne

e il 2,3% da minori non accompagnati. Il 73,9% si sono risolte in prima istanza: per ora il 13.48% ha ottenuto lo status di rifugiato, il 11,38% la protezione sussidiaria e il 37,91% ha avuto esito negativo. La decisione del restante 26,1% delle domande presentate è stata invece presa dopo un provvedimento di ricorso, di queste il 12,9% ha avuto esito positivo.

Nel corso del 2013 i principali Paesi da cui provenivano i richiedenti asilo sono stati la Russia (13,6%), la Siria (10,8%) e la Serbia (10,5%). Le decisioni positive hanno riguardato principalmente la Siria (94,2%), l’Eritrea (72,3%), l’Iran (55,5%) e l’Iraq (53,9%)

164 Fonte: http://www.bamf.de/EN/Migration/AsylFluechtlinge/Asylrecht/asylrecht-

130

struttura designata tramite determinati criteri, per chi al contrario presenta la domanda all’interno del territorio verrà diretto verso la struttura più vicina.

La scelta del centro competente alla presa in carico iniziale del richiedente viene presa sulla base di diversi criteri, in particolare viene utilizzato il sistema denominato EASY che gestisce la distribuzione dei richiedenti in tutto il Paese. L’assegnazione della strutta dipende essenzialmente dalla capacità di accoglienza dello Stato federale (Federal Land) in cui il centro è situato. Esistono delle quote obbligatorie conosciute come “Königsteiner Schlüssel” che vengono calcolate ogni anno sulla base delle entrate fiscali e della popolazione residente nello Stato federale165.

La richiesta di protezione internazionale viene registrata in un centro di prima accoglienza insieme ai dati personali del richiedente. L’organo governativo responsabile è l’Ufficio federale competente della struttura iniziale di accoglienza. Vengono prese le impronte digitali e una fotografia del richiedente ad eccezione dei minori di 14 anni. Le autorità confrontano i dati dal richiedente con il registro federale e quello nazionale per verificare se si tratta di una domanda reiterata o se si tratta di un caso rientrate sotto il Regolamento di Dublino.

Al richiedente viene rilasciato un permesso di soggiorno temporaneo che lo vincola a vivere nell’area assegnatagli che corrisponde a quella del centro di prima accoglienza responsabile dell’esame della domanda. Durante la decisione l’ufficio federale è tenuto ad informare il richiedente sullo stato della procedura.

Non viene accettata la domanda presentata alla frontiera da coloro che provengono da Paesi terzi considerati come sicuri, in questi casi il richiedente viene allontanato verso lo Stato da cui ha fatto ingresso nel territorio nazionale. È prevista una procedura speciale anche nei confronti di chi entra nel territorio nazionale in aereo e non è in possesso di documenti d’identità validi. In questo caso la domanda deve essere presentata direttamente nella zona di transito dell’aeroporto.

Se entro due giorni le autorità dell’Ufficio federale rigettano la domanda perché manifestamente infondata viene negato l’ingresso al richiedente sul territorio nazionale. Il richiedente ha però il diritto a ricevere assistenza legale gratuita affinché

165 Le quote calcolate per il 2015 prevedono che il 21,24% dei richiedenti verrà assegnato

alla regione della North Rhine-Westphalia, il 15,33% alla Bavaria e il 12,97% alla Baden- Württemberg. Fonte: http://www.bamf.de/

131

sia informato sulle possibilità di ricorso. Solo negli aeroporti in cui il richiedente ha la possibilità di soggiornare è possibile che l’Ufficio federale decida di trattenere il richiedente, per un massimo di 19 giorni, fino alla decisione che verrà presa rispetto alla sua domanda. Se la decisione è negativa il richiedente viene espulso.

Il richiedente viene convocato per un colloquio a cui deve partecipare di persona su cui si baserà la decisione di riconoscere o meno una forma di protezione internazionale. Il colloquio si svolge a porte chiuse e vi partecipa un rappresentate dell’ufficio federale come interprete. Il richiedente deve fornire le motivazioni per cui ha subito o è a rischio di subire una persecuzione attraverso, se possibile, delle prove o dei documenti che attestino le sue dichiarazioni. Viene steso un verbale del colloquio una cui copia verrà rilasciata al richiedente, se necessario tradotta nella lingua a lui comprensibile.

Ogni decisione viene presa sul singolo caso e sulla base dell’esperienza personale del richiedente; le autorità competenti devono avvalersi di ogni possibile informazione a cui possono accedere anche attraverso il Centro di ricerca sull’asilo e sulla migrazione e del database dell’Ufficio federale. Il database contiene al suo interno non solo informazioni riguardanti precedenti decisioni ma anche notizie sui paesi di origine dei richiedenti che vengono elaborate dal Ministero degli Esteri, dall’UNHCR, da Amnesty International e da alcuni Centri di ricerca universitari.

I responsabili dell’esame della domanda che fanno capo al Ufficio federale sono esperti in materia di asilo, di diritto dell’immigrazione e del Paese di provenienza del richiedente. Dal 1996 si occupano dei casi in cui sono coinvolte persone cosiddette vulnerabili i “Sonderbeauftragte” persone qualificate e formate che possono fare riferimento anche ad altri operatori e superiori in merito alla decisione da prendere.

La decisione che viene presa è motivata e presentata per iscritto al richiedente attraverso una lettera. Insieme alla sentenza viene fornita al richiedente anche tutte le informazioni necessarie per avvalersi di una adeguata assistenza legale. Qualora la richiesta di protezione internazionale non venisse accettata il richiedente viene invitato a lasciare il Paese tramite un avviso di espulsione.

132

Le forme di assistenza che sono assicurate ai richiedenti asilo sono regolate dalla AsylbLG166, tali disposizioni si applicano anche agli stranieri che hanno il diritto a

soggiornare solo temporaneamente sul territorio nazionale167. I richiedenti ne

possono beneficiare dal momento in cui viene registrata la loro domanda fintantoché sono titolari del permesso di soggiorno temporaneo per richiedenti asilo.

La normativa stabilisce che le forme di assistenza garantite siano significativamente inferiori rispetto ai benefici sociali standard generalmente concessi ai cittadini tedeschi o agli stranieri con un titolo di soggiorno di lungo periodo. Le prestazioni minime sono fornite per un periodo massimo di 48 mesi, dopodiché i richiedenti hanno diritto ad accedere ai servizi sociali standard come stabilito dal Codice Sociale (il Sozialgesetzbuch). Queste prestazioni non permettono però ai richiedenti di accedere ai benefici previsti per l’integrazione nel mercato del lavoro.

Principalmente le forme di assistenza fornite, oltre a specifiche misure riservate a circostanze particolari, consistono in servizi che vanno a soddisfare i bisogni di base: un contributo fisso per coprire le spese dell’alloggio, il vitto, il riscaldamento, l’abbigliamento, l’igiene personale e le cure sanitarie in caso di malattia, gravidanza e parto. Se i richiedenti hanno delle risorse finanziarie personali sono tenute ad usarle prima di accedere agli aiuti forniti dallo Stato.

Come principio generale i richiedenti ricevono sia gli aiuti sotto forma di contributo in denaro che le prestazioni non finanziarie solo nel distretto a cui sono stati assegnati sulla base del cosiddetto “obbligo di residenza”. La legge non permette ai richiedenti di lasciare il distretto di propria iniziativa ma hanno bisogno di un permesso rilasciato dalle autorità competenti molto difficile da ottenere; chi decide di allontanarsi dalla città o dal distretto assegnatogli verso un’altra parte del Paese senza questa autorizzazione, rinuncia al diritto a beneficiare dei servizi.

Negli ultimi anni alcuni Stati federali hanno permesso ai richiedenti di spostarsi all’interno del territorio dello Stato o almeno nei comuni limitrofi senza chiedere il permesso alle autorità, altri hanno previsto accordi bilaterali, altri infine permettono al richiedente di allentarsi per non più di sette giorni.

166 Abbreviazione della legge “Asylbewerberleistungsgesetz”

133

Fino al 2012 i contributi finanziari per i richiedenti asilo sono stati sempre inferiori rispetto agli assegni sociali concessi ai cittadini tedeschi168. Nel 2012 la Corte

Costituzionale ha definito incostituzionali tali prestazioni in quanto non permettevano uno stile di vita adeguato. Fino ad ora nessuna proposta di legge è stata approvata e quindi i richiedenti asilo hanno diritto a prestazioni sociali simili a quelle standard.

Il richiedente deve soggiornare, per un periodo massimo di tre mesi dalla

presentazione della domanda, nel centro di prima accoglienza a cui è stato assegnato dall’Ufficio federale. Una volta terminato questo periodo viene fatto alloggiare in un centro collettivo che solitamente si trova all’interno dello stesso Stato federale. I richiedenti solo obbligati a rimanere all’interno del distretto a cui sono stati assegnati per l’intera durata della procedura, anche durante l’eventuale ricorso.

La responsabilità dell’organizzazione dei centri e della sistemazione dei richiedenti è lasciata agli Stati federali. Nonostante esistano delle normative nazionali in realtà non esiste uno standard comune ma la tipologia e le condizioni dell’alloggio variano molto sulla base delle leggi regionali. Alcuni centri sono situati in prossimità delle grandi città come Berlino o Monaco mentre altri si trovano in piccole città o addirittura lontano dai centri abitati.

Nel corso del tempo sono diminuiti i centri collettivi e sempre più distretti hanno ospitato i richiedenti in appartamenti decentrati. Una grande mancanza del sistema di accoglienza è che non esiste per ora alcuna legge che preveda alloggi separate per famiglie, donne o altri gruppi considerati come vulnerabili che quindi sono costretti a vivere insieme soprattutto nei periodi in cui le strutture sono sovraffollate.

Fino al 2013 i richiedenti asilo non potevano accedere al mercato del lavoro almeno per un anno dal momento della presentazione della domanda169. Ad ogni

modo non è tutt’ora permesso ai richiedenti, per tutta la durata della procedura,

168 Ad esempio un adulto aveva diritto a 224,97€ di cui solo 40,90€ veniva rilasciato in

contanti o in buoni mentre il resto veniva considerato come spesa per i bisogni di base ed era fornito in natura

169 Dal settembre 2013 il periodo è diminuito a nove mesi e nel maggio 2014 è stato

134

svolgere un attività lavorativa autonoma in quanto il permesso di soggiorno per richiesta di asilo non fa parte dei titoli di soggiorno che ne permettono lo svolgimento.

Dopo un anno, per poter ottenere il permesso di lavoro, il richiedente deve dimostrare di avere una reale offerta lavorativa; se si verifica tale condizione il centro per l’impiego esegue una ricerca per capire se eventualmente quella posizione può essere occupata da qualcun altro che possiede un permesso di soggiorno regolare e verifica che le condizioni del luogo di lavoro e il salario siano regolari. Per quanto riguarda la ricerca del lavoro l’obbligo di residenza rappresenta un grande ostacolo in quanto limita la possibilità di trovare nuove offerte e contatti. Generalmente se il richiedente riesce a trovare lavoro fuori dal distretto dove risiede ottiene comunque il permesso per potervisi recare. Lo stesso principio vale anche per chi vuole accedere ad un corso di formazione lavorativa per cui ha la precedenza, oltre ai cittadini tedeschi, anche chi è straniero ma possiede un titolo di soggiorno più favorevole.

Per quanto riguarda l’accesso al sistema scolastico in linea di principio il diritto all’istruzione riguarda tutti i minori indipendentemente dalla loro titolo di soggiorno. Tuttavia dato che il sistema scolastico è gestito dai governi federali le modalità di accesso variano molto da una regione all’altra170; se alcuni centri scolastici hanno

riscontrato molti successi nell’integrazione degli alunni rifugiati altri invece hanno dovuto fronteggiare molte difficoltà dovute alla mancanza di risorse.

L’accesso ai servizi sanitari è invece limitato ai casi emergenziali o che necessitano cure specifiche, misure a parte sono previste per le donne incinte o che hanno appena partorito171. Dopo quattro anni i richiedenti hanno diritto ad accedere

all’assistenza sociale standard che include l’accesso all’assistenza sanitaria al pari dei cittadini tedeschi. Le vittime di tortura o trattamenti inumani e degradanti sono generalmente seguite da centri dove possono essere curate da medici specializzati e personale qualificato.

170 In alcuni stati federali ad esempio l’istruzione obbligatoria finisce a 16 anni in altri a 18 171 In realtà le disposizioni di legge non restringono l’accesso all’assistenza sanitaria solo

ai casi emergenziali ma si riferiscono a cure che necessitano di un trattamento per cui nel tempo la giurisdizione ha allargato l’obbligo di fornire assistenza anche in altri casi come ad esempio ai malati cronici

135

I governi federali sono i responsabili della gestione di questi centri specializzati che presentano quindi notevoli divergenze tra una Regione e l’altra; il numero di posti disponibili è limitato per cui non sempre le cure vengono garantite, i costi delle prestazioni non vengono pagati interamente dallo Stato ma il più delle volte dipendono da donazioni o da altri fondi e non sono quindi sempre coperti, le lunghe distanze tra questi centri e gli alloggi dove risiedono i richiedenti asilo non garantiscono sempre l’efficacia della terapia.

La normativa stabilisce che le condizioni di accoglienza possono essere ridotte se si dimostra che un richiedente è entrato sul territorio nazionale ed ha presentato la domanda di protezione internazionale esclusivamente per poter accedere ai servizi sociali o se è responsabile del rallentamento della procedura di espulsione. Tuttavia viene specificato che le cure sanitarie primarie devono essere comunque fornite soprattutto se il problema è sorto successivamente al suo arrivo in Germania.