• Non ci sono risultati.

GIUBILEO DELLE OPERE SALESIANE

Nel documento DI D. BOSCO E DI D. RUA (pagine 117-120)

SANTUARIO DI MARIA AUSILIATRICE.

(N . 8.)

F ig li m ie i in Cristo carissim i,

Si compie per noi Salesiani, figli di D. Bosco, un pe­

riodo di tempo, degno di tu tta la n o stra considerazione

}

come pure s ta per compiersi un avvenim ento che deve riu ­ scirci di grande consolazione ed ispirarci la più dolce fi­

ducia. Come ben sapete, il giorno solenne di M aria Ausi­

liatrice del corrente anno fu il cinquantenario dell’ Ordina­

zione sacerdotale del nostro caro P ad re; e nella bella fe­

sta dell’ im m acolata Concezione occorrerà il Giubileo delle Opere Salesiane. Le circostanze non perm isero di solenniz­

zare, come sarebbe sta to conveniente e comune desiderio, il cinquantenario della sacerdotale Ordinazione di D. Bosco;

ora è nostro dovere di fare u na grande solennità p er la prossim a ricorrenza del suddetto Giubileo. L’ occasione non potrebbe essere più opportuna, giacché appunto p er tale solennità si compirà l ’ avvenim ento che vi accennai, vale a dire l’ inaugurazione delle decorazioni al S antuario di M aria A usiliatrice. Queste s ’ intrapresero, come m onum ento alla v enerata m em oria del nostro Fondatore, e in p ari tempo come atto di riconoscenza a M aria A usiliatrice e sciogli­

m ento di u na p rom essa p er insigne grazia, o tten u ta da q u e sta n o stra Celeste P atro n a. Eicorderete come, alla m orte del nostro caro D. Bosco, eravam o som m am ente ansiosi di poterne conservare la v enerata salm a in questo Oratorio, od almeno in qualche n o stra casa presso Torino, ed avrete p u r conosciuto le g ra v i difficoltà che s ’incontravano.

Fu allora che il Capitolo Superiore, di comune accordo, prom ise alla V ergine A usiliatrice di por mano, di quell’anno stesso, ai ris ta u ri e decorazioni del suo Santuario, se ci otteneva la ta n to sospirata grazia.

I n o stri voti furono esauditi con grande gaudio di tu tta la P ia Società, avendo potuto conservarlo nel nostro Se­

m inario delle Missioni in Valsalice. E ra adunque dovere di non rita rd a re più a lungo q u esta im presa, che da parecchi anni era pure vag h eg g iata dall’ am ato D. Bosco.

Epperò in quell’anno stesso, nel Dicembre, si diede p rin ­ cipio ai lavori, che ora, dopo tre anni di spese, fatiche e sollecitudini, avranno il loro term ine. E ingraziam one dì tu tto cuore il Signore, da cui ogni bene procedej e ado­

periam oci p er onorare nel miglior modo possibile la n o stra Celeste Madre che, come avete potuto rilevare dal

Bollet­

tino Salesiano,

di questi ultim i anni, ci protesse in modo cotanto evidente rinnovando le m eraviglie avvenute, allor­

ché si sta v a edificando il Santuario, stesso.

Quando si fece la consacrazione di q u esta Chiesa, il 9 Giugno 1868, tu tti i n ostri confratelli ed allievi si tro v a­

rono p resen ti, e sarebbe nostro vivo desiderio che anche in q u esta circostanza potessero assistere alla solennità tu tti i Confratelli ed allievi, almeno g l’ interni che ora abbiamo:

m a a quel tem po, oltre l’ Oratorio di S. Francesco di Sales, avevam o solo il Collegio di Mirabello e di Danzo. Ora in­

vece quanti sono gli ospizi ed i collegi, oratori e scuole, non più solo dei Salesiani m a anche delle Figlie di Maria Ausiliatrice, sp a rsi in Italia, in Francia, in Ispagna, A ustria, Svizzera, In g h ilterra, in America, in Asia, in Africa, e quante

60

— 61 —

le m igliaia di persone che dovrebbero qui recarsi ! A que­

s ta considerazione, m entre scorgiam o P im possibilità di ef­

fe ttu are tale desiderio, dobbiamo am m irare la Divina P ro v ­ videnza, che si m ostrò così la rg a in nostro favore, e la evidente protezione di M aria A usiliatrice.

La difficoltà però di riunirci di presenza non può im ­ pedirci di riunirci tu tti in ispirito, p er rendere i più vivi ringraziam enti a Sua Divina M aestà e per e sa lta re sem ­ pre più la Celeste n o stra P ro tettrice. E questo è ciò che intendiam o raccom andare colla presente.

P er le Case dove a rriv e rà a tempo q u e sta le tte ra , de­

sidero che, d u ran te i giorni della solenne ottava, negli ese r­

cizi comuni di pietà ravviviate il vostro fervore, .anim iate i giovami allievi alla frequenza dei SS. Sacram enti, ed in modo speciale vi adoperiate colle lettu re, coi serm oncini della sera e nelle p riv ate conversazioni p er accendere nei vostri e loro cuori la riconoscenza a Dio, la divozione a M aria Ausiliatrice e la venerazione al nostro caro P adre D. Bosco.

P er cooperare poi anche più efficacemente alle d im o­

strazioni di g ratitu d in e e di divozione verso M aria SS., prom o­

vete nella v o stra Casa e fra le vostre conoscenze, come pure fra i Cooperatori e Cooperatrici, una colletta p er ve­

nirci in soccorso a pagare i m olti debiti, incontrati nei ri- sta u ri e decorazioni.

Il benemerito

Corriere Nazionale,

come av re te sap u to , propose a questo scopo u na sottoscrizione a L. 0,20 e la diramò a tu tti i suoi abbonati e a tu tti i Cooperatori Sa­

lesiani d’Italia. Ma questo parrebbe troppo poco pei figli di D. Bosco.

All’ occasione della edificazione del S antuario nostro, i due collegi allora esistenti, fuori dell’ Oratorio, vi concorsero generosam ente, sebbene si trovassero appena nei loro p ri­

mordi.; vorranno rim anere ora indietro quegli ste ssi collegi ed i m olti a ltri che si aprirono in seg u ito ? Sia fra tu tti

— 62 —

una sa n ta g a ra, per aver p a rte abbondante nell’ossequio reso alla n o stra Celeste P atro n a e nel monumento alla v e­

n e ra ta m em oria del nostro am atissim o Padre.

È p u r nostro vivo desiderio che in ogni casa si scelga qualche Domenica o a ltra festa del corrente anno od anche del prossim o, p er solennizzare in modo speciale questo cin­

quantenario colla m aggior pompa, come atto di ossequio e doverosa riconoscenza a Dio ed alla V ergine SS., per i m olti benefizi la rg iti al nostro am ato Fondatore e a tu tte le sue opere.

Intanto noi, discepoli e figli di D. Bosco, facciamo in modo che le n o stre azioni, la n o stra attiv ità , zelo e fer­

vore nel servizio di Dio, il nostro spirito di sacrifizio a fa­

vore del prossim o, specialm ente della gioventù, servano a ram m em orare le v irtù e la s a n tità del nostro buon Padre, in g u isa che ciascuno di noi sia di Luì copia fedele. Que­

sto s a rà certam ente monumento a Lui molto gradito.

Accogliete i miei cordiali saluti, con cui godo profes­

sarm i nei Cuori dolcissimi di Gesù e di Maria.

Torino, 21 N ovem bre 1891

F e s ta d ella P re sen tazio n e di M aria SS. al Tem pio.

Vostro Aff.mo Amico

Sac. Michele Eoa.

P . 8. Il sig . D ire tto re faccia se n tire al p iù p resto qu esta le tte ra ai suoi

‘C o lla b o ra to ri; e d ia le disposizioni pel suo pieno effetto.

Nel documento DI D. BOSCO E DI D. RUA (pagine 117-120)